Mio figlio di 22 anni ha preso consapevolezza del problema è vuole uscirne. Ci siamo approcciati al
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Mio figlio di 22 anni ha preso consapevolezza del problema è vuole uscirne. Ci siamo approcciati al Serd di Sabaudia e dopo primo colloquio ha deciso di iniziare il percorso. Mi chiedevo se è possibile affiancargli uno psicoterapeuta che applica la terapia strategica breve e, nel caso, avere il recapito di un professionista abilitato in questa tecnica ma possibilmente tra le zone di Latina e Frosinone (su Roma ce ne sono parecchi ma sarebbe troppo distante). Grazie se vorrete rispondermi
Durante il suo percorso il ragazzo sarà seguito da uno psicoterapeuta?
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Buongiorno,di rivolgersi alla struttura che segue suo figlio per comprendere meglio cosa prevede il percorso, la metodologia utilizzata ed eventualmente avere indicazioni su come integrare la terapia. Rimango a disposizione
Buonasera. A Frosinone può rivolgersi al dottor Guido Tassara (psicoterapeuta specializzato in pscicoterapia breve strategica)
Salve, mi sembra giusto che suo figlio esegua una terapia personale sicuramente l'aiuterebbe molto, ma nel centro dove si è risolto sicuramente c'è anche un percorso psicoterapeutico. Nel caso invece preferisca uno psicoterapeuta specializzato in psicoterapia strategica, può interpellare il nominativo della mia collega precedente, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Buongiorno. È un passaggio molto importante questo, ovvero la consapevolezza e la volontà di affrontare il problema. Pertanto è più che comprensibile il desiderio di fare tutto e al meglio. Ciò nondimeno occorre anche rispettare i tempi psichici e fare un passo per volta
Buonasera signora, il Servizio a cui vi siete rivolti si farà carico di seguire suo figlio sotto ogni punto di vista. Quasi sicuramente in questo percorso saranno inclusi colloqui psicoterapici.
La invito pertanto ad informarsi se sono inclusi colloqui individuali/ terapia di gruppo ect , prima di consultare un terapeuta esterno.
Per ulteriori chiarimenti mi può scrivere. Buona serata.
Paola Uriati
La invito pertanto ad informarsi se sono inclusi colloqui individuali/ terapia di gruppo ect , prima di consultare un terapeuta esterno.
Per ulteriori chiarimenti mi può scrivere. Buona serata.
Paola Uriati
Buongiorno signora,
È un primo importante successo che suo figlio abbia deciso di essere seguito dal Serd, si affidi con fiducia al loro operato, Si faccia consigliare da loro in caso non ci sia uno psicoterapeuta che segua suo figlio ma mi pare poco probabile,
Saluti
Alberto Migliore
Psicologo, Psicoterapeuta
È un primo importante successo che suo figlio abbia deciso di essere seguito dal Serd, si affidi con fiducia al loro operato, Si faccia consigliare da loro in caso non ci sia uno psicoterapeuta che segua suo figlio ma mi pare poco probabile,
Saluti
Alberto Migliore
Psicologo, Psicoterapeuta
Buongiorno, solitamente all’interno dei servizi vengono date le indicazioni per il percorso più adatto, anche eventualmente psicoterapeutico . Per quanto riguarda il modello utilizzato dal terapeuta non ho elementi adeguati per ritenere che quello breve strategico sia il più adeguato . Cordialmente
Buongiorno!
Intanto la più grande risorsa di suo figlio è la consapevolezza acquisita del problema e della difficoltà e l'aver chiesto aiuto! In merito al suo dubbio, solitamente questo tipo di percorsi prevedono un intervento integrato tra psicoterapia ( solitamente di gruppo) e farmacologia (se necessaria). Credo forse che in questo momento possa essere sufficiente, al limite le direi di parlarne con chi lo ha preso in carico se possa essere utile una terapia individuale aggiuntiva (anche se c'è il rischio di creare confusione nel ragazzo) oppure di aspettare la chiusura del percorso e, in base au bisogni espressi dal ragazzo, valutare l'inizio di una psicoterapia individuale.
Cordiali saluti
Simona Fabro
Intanto la più grande risorsa di suo figlio è la consapevolezza acquisita del problema e della difficoltà e l'aver chiesto aiuto! In merito al suo dubbio, solitamente questo tipo di percorsi prevedono un intervento integrato tra psicoterapia ( solitamente di gruppo) e farmacologia (se necessaria). Credo forse che in questo momento possa essere sufficiente, al limite le direi di parlarne con chi lo ha preso in carico se possa essere utile una terapia individuale aggiuntiva (anche se c'è il rischio di creare confusione nel ragazzo) oppure di aspettare la chiusura del percorso e, in base au bisogni espressi dal ragazzo, valutare l'inizio di una psicoterapia individuale.
Cordiali saluti
Simona Fabro
Gentile signora,
parto dal presupposto che suo figlio non abbia usato solo qualche canna e che siamo in presenza di una verra dipendenza da sostanze (quali? da quanto tempo? con queste informazioni potrei darle consigli più mirati e quindi premetto che qui mi limiterò a dirle ma in generale sulla tossicodipendenza conclamata).
Presupponendo un problema di vera e propria dipendenza normalmente le persone sono seguite dal SERd o SERT (nomi per indicare i servizi per la dipendenza o tossico-dipendenza). Sono seguiti dal SERD in tutto e per tutto per un trattamento integrato e mirato (psichiatra, psicologo, ecc) ed eventualmente per essere inseriti in una casa di cura (di cui potete valutare la opportunità ). E questo almeno per disintossicarsi e per il primo periodo.
Se però suo figlio avesse solo usato sporadicamente, tutto potrebbe essere diverso, poiché occorre stare attenti alla schedatura che accade inevitabilmente di questi soggetti andando a questi servizi o in comunità di cura (alcuni parlano di identità deviante così determinata che potrebbe non aiutare, anzi).
Successivamente, a fine percorso, cioè quando disintossicato e stabile potrà pensare (e glielo consiglio vivamente) a una terapia individuali privata (ma non breve se possibile bensì lunga almeno alcuni anni).
In ogni caso, per un terapeuta breve strategico in zona può telefonare alla scuola del famoso dr. Nardone ad Arezzo (proprio di formazione terapeuti per terapia breve strategica) e farsi da loro consigliare un nome. Tuttavia, diffidi da trattamenti facili (lo so che uno lo sente dire e così cerca la via più veloce), ma la tossicodipendenza è una cosa seria e la persona deve risolvere di solito conflitti molto profondi (a mio parere non esiste una cura davvero breve). Talvolta è utile e molto proficua anche la terapia familiare. Lei da chi è aiutata? Non è facile senza un aiuto a sua volta aiutare un figlio con tali difficoltà. Le consiglierei di farsi seguire anche lei e semmai col padre del ragazzo (se in vita), al SErd o altrove..
In sintesi, pur comprendendo il suo bisogno di velocità, la unica cosa che le consiglierei è di valutare insieme al SERD le cure più idonee e lasciare che dirigano loro, dato che gli psichiatri, psicologi e terapeuti privati non hanno davvero e non possono avere gli strumenti per risolvere questi problemi e di solito non prendono persone tossicodipendenti (ad esempio darebbe dei farmaci a una persona che poi forse si droga? ecc ecc un privato può fare le analisi? come può monitorare i risultati? ecc ecc). Concordo con i colleghi che suo figlio abbia fatto un passo importante ma posso aggiungere che questo passo è solo il primo e che il percorso non è per niente facile (spesso non privo di ricadute a cui dovrà essere nella eventualità preparata perché sono piuttosto normali anche se molto frustranti). Di certo ha scelto i più specializzati cioè i professionisti Serd, lasci che siano loro a guidare.
Le auguro le cose migliori e le invio i miei cordiali saluti.
Federica Guerrini
parto dal presupposto che suo figlio non abbia usato solo qualche canna e che siamo in presenza di una verra dipendenza da sostanze (quali? da quanto tempo? con queste informazioni potrei darle consigli più mirati e quindi premetto che qui mi limiterò a dirle ma in generale sulla tossicodipendenza conclamata).
Presupponendo un problema di vera e propria dipendenza normalmente le persone sono seguite dal SERd o SERT (nomi per indicare i servizi per la dipendenza o tossico-dipendenza). Sono seguiti dal SERD in tutto e per tutto per un trattamento integrato e mirato (psichiatra, psicologo, ecc) ed eventualmente per essere inseriti in una casa di cura (di cui potete valutare la opportunità ). E questo almeno per disintossicarsi e per il primo periodo.
Se però suo figlio avesse solo usato sporadicamente, tutto potrebbe essere diverso, poiché occorre stare attenti alla schedatura che accade inevitabilmente di questi soggetti andando a questi servizi o in comunità di cura (alcuni parlano di identità deviante così determinata che potrebbe non aiutare, anzi).
Successivamente, a fine percorso, cioè quando disintossicato e stabile potrà pensare (e glielo consiglio vivamente) a una terapia individuali privata (ma non breve se possibile bensì lunga almeno alcuni anni).
In ogni caso, per un terapeuta breve strategico in zona può telefonare alla scuola del famoso dr. Nardone ad Arezzo (proprio di formazione terapeuti per terapia breve strategica) e farsi da loro consigliare un nome. Tuttavia, diffidi da trattamenti facili (lo so che uno lo sente dire e così cerca la via più veloce), ma la tossicodipendenza è una cosa seria e la persona deve risolvere di solito conflitti molto profondi (a mio parere non esiste una cura davvero breve). Talvolta è utile e molto proficua anche la terapia familiare. Lei da chi è aiutata? Non è facile senza un aiuto a sua volta aiutare un figlio con tali difficoltà. Le consiglierei di farsi seguire anche lei e semmai col padre del ragazzo (se in vita), al SErd o altrove..
In sintesi, pur comprendendo il suo bisogno di velocità, la unica cosa che le consiglierei è di valutare insieme al SERD le cure più idonee e lasciare che dirigano loro, dato che gli psichiatri, psicologi e terapeuti privati non hanno davvero e non possono avere gli strumenti per risolvere questi problemi e di solito non prendono persone tossicodipendenti (ad esempio darebbe dei farmaci a una persona che poi forse si droga? ecc ecc un privato può fare le analisi? come può monitorare i risultati? ecc ecc). Concordo con i colleghi che suo figlio abbia fatto un passo importante ma posso aggiungere che questo passo è solo il primo e che il percorso non è per niente facile (spesso non privo di ricadute a cui dovrà essere nella eventualità preparata perché sono piuttosto normali anche se molto frustranti). Di certo ha scelto i più specializzati cioè i professionisti Serd, lasci che siano loro a guidare.
Le auguro le cose migliori e le invio i miei cordiali saluti.
Federica Guerrini
Buongiorno. Ho una esperienza ventennale in dipendenze è ci lavoro tuttora. Si affidi al SerDP. Eventualmente, se vuole fare qualcosa di più, sia lei a cercare un sostegno per questo difficile momento, una psicoterapia che l aiuti a essere più efficiente ed efficace con suo figlio
Buongiorno,
mi risulta che i terapeuti della tbs in genere non seguano i casi di tossicodipendenza, per cui dovrebbe sempre chiedere al professionista se è disponibile. Io stessa seguo questo approccio, ma lo integro con la terapia della Gestalt il cui uso può rivelarsi essenziale per risolvere problematiche connesse alle dipendenze.
Tenga presente che, previa conoscenza diretta, è possibile effettuare terapie on line che sperimentalmente hanno dimostrato di avere pari efficacia di quelle a studio.
cordiali saluti
mi risulta che i terapeuti della tbs in genere non seguano i casi di tossicodipendenza, per cui dovrebbe sempre chiedere al professionista se è disponibile. Io stessa seguo questo approccio, ma lo integro con la terapia della Gestalt il cui uso può rivelarsi essenziale per risolvere problematiche connesse alle dipendenze.
Tenga presente che, previa conoscenza diretta, è possibile effettuare terapie on line che sperimentalmente hanno dimostrato di avere pari efficacia di quelle a studio.
cordiali saluti
Buongiorno, la domanda di cura di suo figlio è il primo passo necessario ad assumere la responsabilità delle sue scelte. Non so con quale continuità e frequenza possano seguirlo al Serd perché dipende dal numero dei medici e psicoterapeuti presenti nella struttura. Se la dipendenza non è troppo intensa e se non è dovuta a sostanze, ma per esempio riguarda il gioco oppure internet, potrebbe sentire privatamente uno psichiatra o uno psicoterapeuta per avere un orientamento generale. Una psicoterapia è certo necessaria. Ma credo che dovrebbe servire ad accompagnare con pazienza e attenzione suo figlio per un periodo non breve. Cordiali saluti PG
Salve signora provi a consultare il sito dell'Ordine degli psicologi del Lazio che potrà fornirle tutti i professionisti presenti in zona. troverà diverse "Reti Professionali" organizzati per area che le forniranno dei nominativi utili.
Dr. Maria Elena Cinti
Dr. Maria Elena Cinti
Buongiorno, sono un dipendente in un Ser.D. e sono sicuro che all'interno del servizio che sta seguendo suo figlio sapranno indicarle una/un collega di riferimento. Rimango a disposizione, un saluto, AP
Buonasera signora, il Servizio a cui vi siete rivolti si farà carico di seguire suo figlio sotto ogni punto di vista e quasi sicuramente (secondo anche la mia esperienza nel settore) in questo percorso saranno inclusi colloqui psicoterapici. Molto utile risulta essere anche l'affiancamento a terapia ipnotica. Per ulteriori chiarimenti mi può scrivere. Un cordiale e caro saluto Antonella
Buonasera. io sono psicoterapeuta ad approccio breve e strategico ma lavoro in altra città. se ha necessità di una terapia online mi contatti
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