Mia moglie ne 2015, ha avuto una relazione con un suo collega, a suo dire i rapporti sessuali si son

17 risposte
Mia moglie ne 2015, ha avuto una relazione con un suo collega, a suo dire i rapporti sessuali si sono consumati in una camera di un motel, per solo tre volte, poi il loro rapporto si è trasformato in un forte rapporto di amicizia,(a loro dire).
Dal 2015 fino a maggio 2022, data in cui mi ha confessato il tradimento, sotto pressioni della moglie dell'amante che aveva scoperto un messaggio d'amore risalente al 2021.
io non ho avuto rapporti sessuali con mia moglie dalla data dell'inizio della loro relazione, ora mi supplica di perdonarla e si propone spesso per avere rapporti, ma io non riesco a non pensare a mia moglie nel letto con il suo amante immaginando il loro coinvolgimento passionale.
Come posso superare questo problema.
Penso che per liberarmi da questo tormento, l'unica soluzione è quella di lasciarla. dopo 36 anni di matrimonio, non è una decisione facile da prendere. Come posso affrontare questa situazione?
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo cosa buona e giusta che lei possa ritagliarsi uno spazio per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione da lei riportata, riflettere circa ciò che sente e ciò che prova e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Salve pur non entrando sulle questioni concrete poiché lei è in grado di autodeterminarsi ed ha tutto il diritto di prendere le sue decisioni si deve mettere in evidenza come sul piano psicologico si evidenzia un vissuto legato al disagio ed alla sofferenza. Forse lavorare su questi temi potrebbe esserle di aiuto e farle vedere delle diverse possibilità che potrebbero esserle di aiuto sul piano psicologico e che lei in questo momento sta tralasciando, Ovviamente l'obbiettivo non può essere quello di
lavorare per trovare la felicità o risolvere magicamente tutto ma è quello di cerca di mettere in luce tutti gli elementi più o meno consapevoli che concorrono alla formazione di questo vissuto. Di solito questo processo rende le persone più consapevoli e quindi in grado di poter utilizza molte più capacità e risorse. Ora sta a lei decidere se valutare questa possibilità. Un cordiale saluto
Buongiorno,
Per affrontare questa situazione può pensare ad un percorso psicologico individuale oppure anche di coppia.
Salve, io penso che se le è venuto in mente di lasciare sua moglie sicuramente sta facendo molte riflessioni, tra cui anche quella di rimettere in discussione la sua vita e la sua famiglia. Mettersi in discussione non è semplice e può essere un primo passo importante per iniziare un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla a scegliere cosa fare in merito al suo matrimonio. Per ulteriori confronti rimango a disposizione!
Saluti,
Dott.ssa Baiardo Bruni

Gent.mo, se desidera può chiedere una consultazione per provare a raccontare meglio la sua esperienza e ciò che la addolora. Probabilmente, con un lavoro psicoterapeutico potrebbe rivedere alcune sue dimensioni affettive e chiarire alcuni aspetti di sé, consentendole di trovare nel tempo una sua personale soluzione. SG
Gentile utente, comprendo a pieno, tanti dubbi e confusione si alternano alla riflessione di tanto tempo vissuto insieme.
Si affidi un lavoro di psicoterapia e vedrà che troverà la giusta decisione e soprattutto in pace con se stesso. Saluti Dott ssa Silvana Zito
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Buonasera, 36 anni di matrimonio è letteralmente un macigno che le capitato nella relazione più importante della sua vita. La ringrazio per aver condiviso in una piattaforma di psicoterapia il suo dilemma. Certamente, dal 2015 al 2022 sono abbastanza gli anni di fiducia che sono andati in frantumi oltre al racconto dei rapporti sessuali. Se vuole sono a disposizione per uno spazio tutto suo di riflessione per elaborare questo brutto momento. L'aspetto per riflettere insieme. Saluti dott.ssa Maria Lombardo

Buonasera,
Il racconto della sua vita matrimoniale denota l'aver attraversato tanta sofferenza , connotata da rabbia, forse inespressa, che sembra trovare nell'idea della separazione una soluzione.

Vale la pena trovare uno spazio individuale di conforto, dove esplorare i vissuti, le cose non viste che hanno portato il suo matrimonio a sfaldarsi.
Solo dopo forse potrà valutare se fare un percorso di coppia o scegliere .direttamente la strada della separazione.
Si prenda cura ti se'.

Un cordiale saluto.
Dott.ssa Maria Piscitello
Gentile utente di mio dottore,

Lei è portatore di una problematica di coppia, in virtù di ciò è in una psicoterapia di coppia che andrebbero affrontate le problematiche qui esposte. Ne parli con sua moglie, esplicitando che in questo modo la relazione non la soddisfa più come una volta. Si dia questa possibilità; nel caso lei accettasse potreste avere la possibilità di affrontare tali difficoltà in contesto protetto che vi faccia star meglio, privo di interferenze.
Nella speranza di aver orientato la sua domanda con queste poche righe.
Un caro saluto
Dott. Diego Ferrara
Sono molte le coppie che decidono e riescono a superare situazioni come questa, tuttavia ce ne sono altrettante che si dividono. Lei può affrontare la situazione con il supporto di un percorso personale per meglio comprendere le sue istanze oppure potete ricorrere ad una terapia di coppia. Alla fine o decide di perdonarla ed andare avanti o capisce che non riesce e vi fermate. Non ci può essere via di mezzo...
Buongiorno, per ricostruire la fiducia ci vuole tempo e non è facile. Perché non provate una psicoterapia di coppia? Magari indagando le cause che hanno spinto sua moglie verso un’altra persona. Che periodo stavate attraversando in quel momento? Andate a fondo sulle cause del tradimento e partite da lì per ricostruire il rapporto.
Un abbraccio
Dott. Ssa Viola Barucci
Buongiorno, mi dispiace per la sua sofferenza. Il tradimento porta con sé un gran dolore, fatto di tante componenti, tante dinamiche relazionali ed interne. Da come scrive non sembra pronto a rinunciare alla sua relazione. In questi casi consiglio caldamente e senza alcun dubbio un percorso di terapia di coppia. Avrete occasione di scoprire e conoscere tanto, sia come individui che come coppia. Questo non significa necessariamente rimanere insieme, ma "decidere" con consapevolezza.
Resto a disposizione
Un saluto
Claudia m
Il suo racconto è intriso da una profonda sofferenza e, nel contempo, da sentimenti di rabbia e rancore intensi, che la inducono a mettere in atto comportamenti espulsivi/punitivi nei confronti di sua moglie, che le impediscono il perdono e la inducono a percorrere idealmente la "scorciatoia" della separazione: 36 anni trascorsi insieme non valgono forse la pena di essere recuperati? Se ha scritto qua, lei stesso - probabilmente - nutre ragionevoli dubbi. Cerchi un aiuto psicoterapeutico individuale, soprattutto per lavorare sulla sua rabbia. Non è da escludere che il percorso individuale, a tempo debito, diventi un percorso di coppia.
Salve,
Credo che lei possa trarre giovamento da uno spazio personale dove poter fare chiarezza dentro di sé aprendo spunti di riflessione profondi, ragionare sui suoi vissuti, cercare risposte ragionevoli a domande molto importanti che in questo particolare momento della sua vita sono fonte di sofferenza e disagio. Domande che andrebbero affrontate con calma e con più informazioni.
Un percorso psicoterapeutico potrà certamente aiutarla.
Cordialmente, EP
Buongiorno, mi dispiace molto per la situazione e il dolore che ne deriva. Credo che ha ragione e non è affatto facile chiudere un rapporto dopo 36 anni. Per questo credo che sia importante darsi un'opportunità e cercare l'aiuto di uno psicoterapeuta di coppia che aiuti a superare il tradimento. Non siete i soli ed esistono approcci specifici. Provare è l'unico modo per non avere rimpianti e cercare di salvare ciò che vi ha legato per tanti anni.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Salve, comprendo perfettamente la difficoltà e il tomento che sta vivendo. Tuttavia deve valutare cosa prova per sua moglie, cosa siete stati in tutti questi anni e se un "tradimento" sia sufficiente per cancellare quasi 40 anni di matrimonio. Sono riflessioni assolutamente personali perché solo lei conosce il suo vissuto. Esistono tanti elementi culturali, valoriali e di esperienza personale che possono influire sulla sua scelta e per evitare che sia dettata da altro piuttosto dai suoi reali sentimenti le consiglio di parlarne con uno psicologo che la aiuterà. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
buongiorno,
la sua situazione è molto interessante.
La riflessione che mi viene da condividere con lei è: secondo lei chi ci sta peggio in un tradimento? Chi soffre maggiormente? A chi rimane per anni nella memoria implicita? Chi insomma rimane segnato nel tradimento?
Banalmente si pensa che sia colui/colei che il tradimento lo subisce, ma la devo sorprendere, non è così!
La coscienza del traditore rimane appesantita da quella scelta, rimane segnata a vita, anche se è (e spesso lo è) dettata da una ricerca di leggerezza da una precedente relazione che non si riesce a far rifiorire.
Pensi davvero se lei vuole bene a questa persona, al di là dei tanti anni e del tradimento, insomma, se vi meritate, non so se mi spiego.
Auguri
A. M.

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