Mia madre ha 68 anni e, dall'anno scorso, ha diversi dolori alla schiena dati da ernie e da una cerv

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Mia madre ha 68 anni e, dall'anno scorso, ha diversi dolori alla schiena dati da ernie e da una cervicobrachialgia che non le da pace e le impedisce di stare seduta per molto tempo senza dolori alla schiena. Ha fatto diversi trattamenti farmacologici e non (ozonoterapia etc.) ma il dolore continua e le impedisce di leggere o di camminare per molto tempo. Ha avuto una crisi di vertigini fortissime che l'ha portata al pronto soccorso, dove però non hanno capito bene cosa avesse e che ha risolto solo successivamente tramite un otorino. Anche se al momento va un pò meglio, ormai è l'ombra di se stessa: pensa solo alla malattia e cosa la può aver causata, ha una preoccupazione costante degli effetti dei farmaci che prende e non riesce più a fare nulla, dorme poco ed è sempre nervosa per il dolore. Sto cercando di convincerla a fare una terapia psicologia perchè credo serva anche essere seguita da un punto di vista psicologico di accettazione del dolore, anche perchè non vuole prendere altri farmaci: che tipo di psicoterapia dovrei consigliarle? Come posso trovare qualcuno che sia specializzato in questo? Grazie mille a chi risponderà
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Carissima, comprendo bene la preoccupazione per sua mamma e per il suo malessere. Lei ha visto giusto, un sostegno psicologico potrebbe aiutare molto sua mamma, che così rischia di fissarsi sul dolore,e non fare più niente. In più rifiuta i farmaci per cui non si sa come uscirne. la prima cosa da fare è ultimare tutti i controlli fisici, in modo da avere ben chiaro cosa c'è e poi da rivolgersi alla psiche, che in realtà è unita al corpo e si manifesta anche attraverso questo. Sono successi degli eventi particolari a sua mamma prima della comparsa del dolore? O a qualcuno intorno a lei? E' andata in pensione? Diciamo che ci sono mille fattori da prendere in considerazione. Lei saprà che deve essere il paziente stesso a chiedere l'aiuto di uno psicoterapeuta. Le persone intorno possono consigliarla, ma non farlo al suo posto. Individui lei nel suo ambiente una persona con cui sua madre potrebbe confidarsi. Può essere lei stessa figlia, o un'amica ecc. Quello che dirle non è "tu hai bisogno dello psicologo", perchè questo porterebbe ad una chiusura. Potrebbe chiedere come sta di stato d'animo, se ha mai pensato di farsi aiutare, che forse in un momento come questo ci starebbe anche una consulenza con uno/a psicologa ecc Lei conosce sua madre e può intuire quale è il modo migliore.. Senza insistere troppo, e dandole il tempo di pensarci. Potrebbe anche dirle "prova un colloquio" e vedi che effetto ti fa, poi decidi. Se sua madre accetta di rivolgersi ad un/una psicologa, può cercare nella sua città o on line. Io negli anni mi sono specializzata con le persone grandi di età, ed ho molta familiarità con le problematiche legate a questa età e alle patologie connesse. Spero di esserle stata utile, rimango a sua disposizione, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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Buon pomeriggio,
spiacente per la situazione che descrive e anche per il Suo vissuto che pare emergere.
La terapia breve strategica, che utilizzo, si concentra nel qui ed ora (salvo necessità) e attraverso il colloquio e strategie concrete agisce sui sintomi, ma anche e soprattutto nel modificare la percezione di sofferenze riferita dal paziente.
Utile e preferibile nell'approccio che coinvolge direttamente chi sta soffrendo, in alcuni casi (da valutare se o meno questo) si può agire anche a livello familiare.
Saluti
Salve,
alleviare la sofferenza del dolore cronico nelle persone dovrebbe essere raccomandato e consigliato dalla sanità pubblica. Tante persone come sua madre gioverebbero del rilassamento meglio mindfulness associata a colloqui psicoterapeutici con il protocollo emdr che consentirebbe di lavorare su quei traumi che bloccano l'emozione e anche i ricordi non aiutando le persone ad eleborare in maniera naturale ed integrare l'esperienze vissute. Mi auguro che parlandone possiate riuscire a prendere un appuntamento.
Buongiorno, mi dispiace molto per la situazione che state vivendo. La sua intuizione circa l'utilità di un intervento psicologico finalizzato alla gestione e all'accettazione del dolore è assolutamente corretta. Spesso al dolore cronico possono accompagnarsi sintomi psicologici di carattere depressivo e/o ansioso, che possono poi a loro volta acuire la percezione stessa del dolore, generando un circolo vizioso. Esistono alcune tecniche che possono aiutare nella gestione psicologica del dolore. Tra queste cito la mindfulness e l'EMDR, che prevedono entrambe dei protocolli ad hoc per il dolore cronico. Provate a rivolgervi ad un/una professionista specializzata in queste tecniche.
Cordiali saluti
Questo è uno di quei casi che richiedono sicuramente l’utilizzo della Mindfulness modulo mbsr.
Si tratta di una tecnica che è nata per insegnare alle persone la gestione dello stress e la tolleranza rispetto al dolore cronico.
Rimango a disposizione, dott.ssa Sandra Petralli
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Buonasera gentile utente, la sua intuizione di proporre una terapia psicologica per sua madre è sicuramente un valido aiuto. Il dolore cronico ha un impatto significativo sulla qualità della vita generando ansia e limitando le relazioni sociali. Sono una psicoterapeuta con approccio fenomenologico, e con esperienza in psiconcologia presso struttura pubblica. Se vuole ulteriori chiarimenti o informazioni può contattarmi attraverso questo sito. Sono disponibile anche per terapie online. Un caro saluto dott.ssa Cristina Sinno
Buongiorno, come prima cosa , la nonna va rassicurata, un quanto i medici hanno trovato una terapia. Dal punto di vista medico, consiglio di farsi prendere in carico da uno specialista competente, in modo da tenere monitorata la situazione della nonna con i controlli di routine e con una valida terapia del dolore.
È altresì vero che dal punto di vista psicologico la nonna sarà molto giù e il fattore ipocondria subentra sicuramente.
Se ha bisogno di aiuto mediante consulto, mi contatti pure.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Salve, non esiste una psicoterapia più o meno indicata. Posso dirle che serve uno psicoterapeuta che si occupi anche di disturbi psicosomatici. Personalmente ho seguito pazienti con sclerosi multipla con ottimi risultati.
Dott. Giorgio Carnevale
Gentilissima, si, le sue riflessioni sono giuste e, sicuramente, sua madre necessita anche di un percorso psicoterapeutico che possa essere finalizzato a farle riscoprire risorse interiori, ad utilizzare in maniera resiliente tutto ciò che sta accadendo. Si superano traumi, lutti, periodi brutti della nostra vita utilizzando quanto accaduto per imparare qualcosa di nuovo. Per essere più preciso e rispondere direttamente alla sua domanda, ritengo utile per sua madre un approccio ipnoterapeutico e integrato mente-corpo.
Grazie
.
Gentile utente,
sento forte il suo bisogno di sostenere sua madre in questo momento critico dove tutto sembra senza una possibile soluzione. Provi a comunicare con lei e manifesti il suo sostegno, questo potrebbe essere un buon inizio per metterla in una posizione di confort dove poter riconoscere le proprie debolezze ma anche la forza necessaria per affrontare le difficoltà.
Cordiali saluti
Dott.ssa Aida Faraone
Buongiorno,

un percorso di psicoterapia, indipendentemente dall'approccio metodologico, potrebbe aiutarla a star meglio, a riconsiderarsi come persona integra e non solo affetta da patologie.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentilissima, " essere nervosa , essere l' ombra di se stessa" sono condizioni che necessitano di uno spazio di ascolto a prescindere dalle cause determinati e dal contesto in cui è inserita una persona. Spesso le vertigini sono innescate da ansia ed angosce: le sensazioni di
" testa vuota" , di ipersensibilità al movimento proprio e altrui e di disequilibrio sono associate all' all' antichissima paura di cadere nel vuoto e al sentire il proprio ambiente come minaccioso, non sicuro. Un buon percorso di psicoterapia può aiutare sua madre a riconoscere quelle minacce interiori che la stanno bloccando e a elaborare quei piccoli o grandi traumi che ancora la stanno aggredendo nell'ambito del suo disturbo d'ansia che si sta esprimendo attraverso il dolore cronico, simbolo e sintomo. Lei stessa,quale figlia , può chiedere un supporto psicologico ad una specialista che la aiuterà a trovare le parole giuste per convincere ( non costringere) sua madre a cercare un proprio spazio d' ascolto e di elaborazione. Un caro saluto, Giuseppina Cavallo
Gentile utente, mi dispiace per questa "dolorosa"situazione. Il dolore fisico può far tornare in auge anche della sofferenza emotiva, difficile da far uscire perché il dolore fisico prende il sopravvento. La sua osservazione è giusta, un terapeuta può essere importante. Prima di concentrarsi sull'orientamento suggerisco di arrivare ad un dialogo con sua madre per capire se un aiuto di questo tipo lo accetta: che la motivazione venga dalla persona stessa è già di per se un fattore fondamentale di un buon inizio terapeutico. La guarigione può avvenire a più livelli: se quella fisica non fosse possibile si può guarire sul piano emotivo, mentale oppure spirituale, dipende da lei stessa! Auguri e se sua madre sarà disposta ad un primo consulto mi rendo disponibile anche online: la terapia che svolgo (orientamento psicodinamico) è indicata perché si lavora anche sul corpo. Auguri ad entrambe!
Salve, comprendo la preoccupazione che ha e il bisogno di essere di supporto per sua madre, ma iniziare un percorso di psicoterapia richiede il desiderio e la motivazione intrinseca di intraprendere un percorso. Spesso, chi necessita di sostegno psicologico è anche la persona che funge da cargiver e non ha gli strumenti per affrontare il disagio dell'altro.
Si prenda del tempo per riflettere su se stesso!

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