Mia madre e mio padre divorziati perché mia madre era vittima di violenza, io ho avuto una relazione
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Mia madre e mio padre divorziati perché mia madre era vittima di violenza, io ho avuto una relazione violenta, la mia migliore amica pure, diciamo che sono da sempre circondata da persone che sono state vittime di violenze, perché tutti coloro che mi circondano dopo aver superato questa situazione vogliono un amore rosa e fiori e io desidero ancora un amore contorto e violento?
Dott.ssa Maria Carla del Vaglio
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Santa Maria Capua Vetere
Salve,
È comprensibile che Lei stia affrontando questa complessa situazione emotiva e relazionale. Il desiderio di relazioni che possono essere viste come "contorte e violente" potrebbe derivare da vari fattori psicologici e emotivi.
Modelli Familiari e Esperienze Passate: Crescere in un ambiente familiare segnato dalla violenza può influenzare profondamente le sue aspettative e percezioni delle relazioni. I modelli di comportamento che ha osservato tra i suoi genitori o tra altre figure significative possono aver influenzato la sua visione dell'amore e delle dinamiche relazionali.
Trauma Emotivo Non Elaborato: Essere stato testimone o essere stato direttamente coinvolto in situazioni di violenza può lasciare un segno profondo sul suo benessere emotivo. Il trauma emotivo non elaborato può portare a una serie di risposte emotive, tra cui una sorta di attrazione inconscia verso dinamiche relazionali che ricreano esperienze passate, nella speranza di risolverle o modificarle.
Autovalutazione e Autostima: A volte, le persone che hanno vissuto esperienze traumatiche possono sviluppare un senso di autovalutazione compromesso o un'idea distorta di cosa sia un amore sano. Questo può portare a cercare relazioni che replicano dinamiche passate, anche se dannose, perché sembrano familiari o perché la persona può sentirsi indegna di qualcosa di migliore.
Processo di Guarigione: È importante riconoscere che il desiderio di relazioni violente o contorte può essere un segno di bisogno di ulteriore guarigione e lavoro su sé stessi. Il percorso verso la guarigione può includere la comprensione delle proprie esperienze passate, il lavoro con uno psicoterapeuta per elaborare il trauma emotivo e per sviluppare una percezione più sana e consapevole delle relazioni.
Esplorazione e Consapevolezza: Riflettere sulle sue esperienze e cercare di comprendere i motivi profondi dietro il suo desiderio può essere il primo passo per trasformare le dinamiche relazionali. Esplorare le sue aspettative e i suoi bisogni in modo consapevole, magari con il supporto di un professionista, può aiutarla a sviluppare relazioni più sane e soddisfacenti nel tempo.
Cambiamento e Crescita: È possibile cambiare le proprie aspettative e modelli relazionali con il tempo e con il giusto supporto. Cercare il sostegno di amici, familiari o di uno psicoterapeuta può essere cruciale nel percorso verso la guarigione e nel trovare relazioni basate sul rispetto reciproco, sull'amore genuino e sulla sicurezza emotiva.
Se si sente pronta, potrebbe considerare di consultare uno psicologo o uno psicoterapeuta per esplorare più a fondo questi temi e lavorare verso il raggiungimento di relazioni più positive e appaganti nella sua vita.
Ricordi che merita di essere amata in modo sano e di avere relazioni che contribuiscano al suo benessere emotivo e personale. Sia gentile con sé stessa mentre fa questo percorso di crescita e guarigione.
Cordiali saluti
È comprensibile che Lei stia affrontando questa complessa situazione emotiva e relazionale. Il desiderio di relazioni che possono essere viste come "contorte e violente" potrebbe derivare da vari fattori psicologici e emotivi.
Modelli Familiari e Esperienze Passate: Crescere in un ambiente familiare segnato dalla violenza può influenzare profondamente le sue aspettative e percezioni delle relazioni. I modelli di comportamento che ha osservato tra i suoi genitori o tra altre figure significative possono aver influenzato la sua visione dell'amore e delle dinamiche relazionali.
Trauma Emotivo Non Elaborato: Essere stato testimone o essere stato direttamente coinvolto in situazioni di violenza può lasciare un segno profondo sul suo benessere emotivo. Il trauma emotivo non elaborato può portare a una serie di risposte emotive, tra cui una sorta di attrazione inconscia verso dinamiche relazionali che ricreano esperienze passate, nella speranza di risolverle o modificarle.
Autovalutazione e Autostima: A volte, le persone che hanno vissuto esperienze traumatiche possono sviluppare un senso di autovalutazione compromesso o un'idea distorta di cosa sia un amore sano. Questo può portare a cercare relazioni che replicano dinamiche passate, anche se dannose, perché sembrano familiari o perché la persona può sentirsi indegna di qualcosa di migliore.
Processo di Guarigione: È importante riconoscere che il desiderio di relazioni violente o contorte può essere un segno di bisogno di ulteriore guarigione e lavoro su sé stessi. Il percorso verso la guarigione può includere la comprensione delle proprie esperienze passate, il lavoro con uno psicoterapeuta per elaborare il trauma emotivo e per sviluppare una percezione più sana e consapevole delle relazioni.
Esplorazione e Consapevolezza: Riflettere sulle sue esperienze e cercare di comprendere i motivi profondi dietro il suo desiderio può essere il primo passo per trasformare le dinamiche relazionali. Esplorare le sue aspettative e i suoi bisogni in modo consapevole, magari con il supporto di un professionista, può aiutarla a sviluppare relazioni più sane e soddisfacenti nel tempo.
Cambiamento e Crescita: È possibile cambiare le proprie aspettative e modelli relazionali con il tempo e con il giusto supporto. Cercare il sostegno di amici, familiari o di uno psicoterapeuta può essere cruciale nel percorso verso la guarigione e nel trovare relazioni basate sul rispetto reciproco, sull'amore genuino e sulla sicurezza emotiva.
Se si sente pronta, potrebbe considerare di consultare uno psicologo o uno psicoterapeuta per esplorare più a fondo questi temi e lavorare verso il raggiungimento di relazioni più positive e appaganti nella sua vita.
Ricordi che merita di essere amata in modo sano e di avere relazioni che contribuiscano al suo benessere emotivo e personale. Sia gentile con sé stessa mentre fa questo percorso di crescita e guarigione.
Cordiali saluti
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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
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Salve, la ringrazio per aver condiviso con noi la sua storia. La sua situazione è sicuramente difficile da gestire, a volte succede che ci sentiamo attratti proprio dalle persone che ci faranno del male. Per questo motivo le consiglio di iniziare un percorso psicologico in modo da capire l'origine del suo malessere e come gestire la sua vita quotidiana e le sue relazioni in modo funzionale. Se lo desidera, sono a disposizione anche online.
Dott.sa Elena Bonini
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Buongiorno Cara, mi complimento con lei perchè ha avuto il coraggio di porsi questa domanda. Ha un buon grado di consapevolezza e razionalità nell'analizzare l'associazione tra vissuto familiare ed esperienze affettive. Non è da tutti e costituisce una buona base di partenza per elaborare certi comportamenti di "coazione a ripetere" ovvero la tendenza a ripetere certi schemi che ci portano allo stesso tempo a soffrire e desiderare. Le consiglio di parlarne con un professionista che la possa supportare nella scoperta delle dinamiche e condizionamenti che ci portano a scelte ambivalenti. E' un percorso a volte doloroso ma ci porta all'emancipazione da schemi familiari e vissuti distruttivi. Se vuole contattarmi sono disponibile. Un caro saluto. Dott.ssa Anna Verrino
Salve, mi permetta di esprimere la mia gratitudine per aver condiviso con noi la sua storia. È evidente che la sua situazione attuale sia difficile da affrontare, e comprendo che a volte possiamo sentirsi attratti proprio dalle persone che ci causano sofferenza. È importante riconoscere questo pattern e agire di conseguenza. Per tale motivo, le consiglio vivamente di considerare l'avvio di un percorso psicologico. Attraverso un approccio professionale condotto da uno psicologo esperto, potrà esplorare le radici del suo malessere e apprendere strategie per gestire in modo più efficace la sua vita quotidiana e le sue relazioni. Affrontare queste sfide con il supporto di uno psicologo le offrirà l'opportunità di sviluppare nuove risorse e strategie per affrontare le difficoltà, così da costruire relazioni più sane e funzionali. Se lo desidera, sono disponibile anche per consulenze online.
Cordialmente Dott.ssa Klarida Rrapaj
Cordialmente Dott.ssa Klarida Rrapaj
La sua domanda è di grande importanza.
Desidero proporle la lettura di "Donne che amano troppo" di Robin Norwood.
Dopodiché se vorrà potremo parlarne in un colloquio psicologico online.
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Buonasera. Come moltissime altre cose, l'amore si impara. Nell'apprendimento se si è connotato l'amore in quella maniera diventa complesso riuscire ad apprenderne uno più costruttivo. Seguire un percorso con uno psicologo o uno psicoterapeuta può sicuramente essere d'aiuto. Se dovesse servire mi trovi disponibile.
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E' comprensibile che Lei si ritrovi in ambiti violenti, perché ha appreso queste dinamiche nelle relazioni familiari. Purtroppo vivendo violenza si impara a relazionarsi con persone violente anche se a livello inconscio, perché non si conosce altra modalità relazionale. Rompa questo circolo vizioso affidandosi ad una psicoterapeuta esperta. Auguri.
Buongiorno, non credo che lei desideri un amore violento altrimenti non chiederebbe supporto. Tollerare la violenza in un rapporto, non è la base per una relazione amorosa sana e fatta di reciprocità. A volte anche le persone che desiderano un amore rose e fiori si trovano coinvolte in questo tipo di relazioni, poiché nella loro memoria sono rimasti impresse modalità che hanno acquisito nel corso degli anni e sulle quali non riescono ad agire consciamente. Potrebbe essere prezioso un supporto per aiutarla a comprendere a cosa tendono queste esperienze che tende a ripetere. Un caro saluto. Dott.ssa Loretta Grisenti
Gentile utente, grazie per aver condiviso un pezzetto della sua storia. Essere circondata da relazioni violente è un'esperienza dolorosa ed è proprio all'interno delle relazioni che creiamo la nostra percezione del mondo, del rapporto con l'altro e dei nostri modelli di relazione, e spesso non ne siamo poi così consapevoli. La razionalità ci porta a pensare che, una volta riusciti a uscire da una relazione violenta e dolorosa, sia automatico cercare e trovare qualcosa di completamente diverso, ma non sempre è possibile. E' davvero molto importante e coraggioso che lei si sia accorta di questa difficoltà a uscire da quel tipo di dinamica relazionale e si stia interrogando al riguardo. Un percorso con un professionista al riguardo credo che potrebbe facilitare questa riflessione e aiutarla a superare questa difficoltà. Un caro saluto.
Ciao,
capisco ciò che mi stai comunicando, è sicuramente serio ed importante.
Rispondere qui non sarebbe semplice ed opportuno a parer mio.
Serve un luogo dedicato per andare a capire la dinamica profonda che c'è dietro questa situazione.
Un caro saluto
Lavinia
capisco ciò che mi stai comunicando, è sicuramente serio ed importante.
Rispondere qui non sarebbe semplice ed opportuno a parer mio.
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Un caro saluto
Lavinia
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Carissima, lei è parzialmente immersa in questa situazione, altrimenti non si sarebbe posta il quesito e non avrebbe chiesto aiuto. Questo è un buon punto di partenza per affrontare il problema. é come se ci fosse una parte di sè che "appartiene" al mondo in cui è cresciuta, e una parte che invece lo osserva dal di fuori e non lo vuole più. A questo punto sarebbe utile che lei intraprendesse un percorso psicoterapeutico, in cui analizzare le sue emozioni, rivisitare nodi dolorosi della sua storia, per disinnescare comportamenti automatici ed appresi in età precoce. Quello che vediamo, sentiamo quando siamo molto piccoli diventa per noi "legge", cresciamo convinti che si fa così, anche se sbagliato. E poi quello andiamo a ricercare, perchè è l'unico che conosciamo. Invece ci sono tanti modi per affrontare la vita, si deve trovare un luogo protetto e sicuro dove imparare nuove modalità funzionali di vivere. Tanti auguri, dott.ssa Silvia Ragni
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Carissima, la strada prima di comprendere e apprezzare il sano e vero amore è molto lunga e complessa in questi casi. Lei riconosce che vuole provare un amore contorto e violento forse perchè ha bisogno di rivivere esattamente le stesse sensazioni che provava da bambina, che per quanto dolorose e apparentemente contraddittorie, le davano e danno sicurezza. Per comprendere meglio queste dinamiche le consiglio di affidarsi ad uno specialista, così che possa rielaborare il trauma e possa ricominciare a vivere l'amore in forma diversa e arricchente. Le auguro il meglio, rimango a disposizione. Un caro saluto, Dott.ssa Roberta Evangelista
Salve, è frequente legarsi ai vecchi schemi come gli unici in grado di darci sicurezza, anche se distruttivi.
Sono modalità disfunzionali che meritano di essere affrontate, consapevolizzate,modificate e portate quindi verso un livello che possa aiutare la persona ad essere felice all’interno di una relazione sana.
La invito ad affrontare se stessa all’interno di un ciclo di sedute psicoterapeutiche, in modo che lei possa superare questa empasse ed andare oltre.
Resto a disposizione, dott.ssa Sandra Petralli
Sono modalità disfunzionali che meritano di essere affrontate, consapevolizzate,modificate e portate quindi verso un livello che possa aiutare la persona ad essere felice all’interno di una relazione sana.
La invito ad affrontare se stessa all’interno di un ciclo di sedute psicoterapeutiche, in modo che lei possa superare questa empasse ed andare oltre.
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Carissima,
Comprendo quanto questa situazione possa essere complessa e dolorosa. La tua domanda tocca vari aspetti delle dinamiche relazionali e psicologiche, e mi permetto di esplorare alcuni di questi per cercare di offrirti una prospettiva utile.
Innanzitutto la tua esperienza di crescita in un ambiente dove la violenza era presente, come nel caso del matrimonio dei tuoi genitori, può aver influenzato la tua percezione delle relazioni. I bambini spesso interiorizzano i modelli di relazione che vedono, e questo può portare a ripetere schemi familiari anche in età adulta. La familiarità, anche se negativa, può sembrare più sicura rispetto all’ignoto. Inoltre le esperienze di violenza possono influenzare profondamente l’autostima e il senso di valore personale. Se una persona è stata condizionata a sentirsi meno degna o a interiorizzare sentimenti negativi su se stessa, potrebbe inconsciamente cercare relazioni che confermino queste credenze, anche se dolorose.
C’è anche la possibilità che tu cerchi inconsciamente di risolvere i traumi passati attraverso le relazioni attuali. Tornare a dinamiche violente può essere un modo per cercare una soluzione diversa, per cercare di "risolvere" ciò che non è stato risolto nel passato.
Il fatto che tu abbia individuato uno schema che si ripete nelle tue relazioni è importante ed è un primo grande passo in avanti. È importante riconoscere questi schemi e cercare aiuto per elaborare il trauma passato e costruire nuove modalità di relazione più sane. La terapia può essere un mezzo prezioso per esplorare questi temi e per lavorare verso una comprensione più profonda di se stessi e dei propri desideri.
Ricorda, non c’è nulla di sbagliato nel desiderare amore e felicità, e lavorare per trasformare questi schemi può portarti verso relazioni più appaganti e sicure.
Con affetto e rispetto,
Dottoressa Agne Rumi
Comprendo quanto questa situazione possa essere complessa e dolorosa. La tua domanda tocca vari aspetti delle dinamiche relazionali e psicologiche, e mi permetto di esplorare alcuni di questi per cercare di offrirti una prospettiva utile.
Innanzitutto la tua esperienza di crescita in un ambiente dove la violenza era presente, come nel caso del matrimonio dei tuoi genitori, può aver influenzato la tua percezione delle relazioni. I bambini spesso interiorizzano i modelli di relazione che vedono, e questo può portare a ripetere schemi familiari anche in età adulta. La familiarità, anche se negativa, può sembrare più sicura rispetto all’ignoto. Inoltre le esperienze di violenza possono influenzare profondamente l’autostima e il senso di valore personale. Se una persona è stata condizionata a sentirsi meno degna o a interiorizzare sentimenti negativi su se stessa, potrebbe inconsciamente cercare relazioni che confermino queste credenze, anche se dolorose.
C’è anche la possibilità che tu cerchi inconsciamente di risolvere i traumi passati attraverso le relazioni attuali. Tornare a dinamiche violente può essere un modo per cercare una soluzione diversa, per cercare di "risolvere" ciò che non è stato risolto nel passato.
Il fatto che tu abbia individuato uno schema che si ripete nelle tue relazioni è importante ed è un primo grande passo in avanti. È importante riconoscere questi schemi e cercare aiuto per elaborare il trauma passato e costruire nuove modalità di relazione più sane. La terapia può essere un mezzo prezioso per esplorare questi temi e per lavorare verso una comprensione più profonda di se stessi e dei propri desideri.
Ricorda, non c’è nulla di sbagliato nel desiderare amore e felicità, e lavorare per trasformare questi schemi può portarti verso relazioni più appaganti e sicure.
Con affetto e rispetto,
Dottoressa Agne Rumi
Buongiorno, ci vuole molto coraggio a riconoscere tutto questo e a condividerlo. Non abbiamo tutti le stesse risorse e la stessa storia, così come non tutte le relazioni violente sono violente allo stesso modo e quindi impattano in modo diverso sulle persone. Credo che un suo spazio personale sia fondamentale per poter trovare insieme risposta alla sua domanda. Il rischio sarebbe darle interpretazioni non basate su di lei e sulla sua storia e fuorviarla. Resto a disposizione. Un caro saluto
Buongiorno, ho letto la sua richiesta, da cui emerge la sua preoccupazione. Un primo passo da compiere è quello di spostare l’attenzione da fuori (gli altri, il partner) a dentro di sé… è un passo molto importante per il proprio benessere. Lavorando con le donne, ho incontrato diverse volte dinamiche simili alla sua. Dalla sua descrizione emergono tanti aspetti importanti che andrebbero indagati per interrompere questa ripetizione, se desidera possiamo approfondire iniziando da una prima consulenza online o in studio. Grazie per la ricchezza della sua condivisione. Dott.ssa Valentina Zoccali
Perché è l’unica forma d’amore che conosci. Probabilmente sin da quando eri piccola in te si è creata un’associazione inconscia tra amore e dolore. Quindi appena cogli un segnale di rabbia, di violenza, di sopruso dentro di te quel gesto si traduce immediatamente in qualcosa che ha a che fare con l’amore. Questo meccanismo è irrazionale ed è quindi molto difficile averne il controllo.
Fare confronti con le altre persone non ti aiuta perché ogni storia è a sé e ognuno la elabora in modo diverso. C’è chi reagisce ad una situazione dolorosa cercando elementi contrari e opposti a quelli vissuti, chi ripropone gli stessi schemi e si ritrova a vivere il ruolo della vittima ancora ed ancora, chi invece diventa carnefice. La tipologia di reazione dipendente da tantissimi fattori, esterni e interni all’individuo, per questo i paragoni servono a ben poco.
Se hai un reale interesse a comprendere le motivazioni profonde che ti spingono a desiderare ancora amori contorti e violenti e soprattutto se hai voglia di non essere più vittima di certi schemi, sarebbe molto utile per te iniziare un percorso psicologico, e nel caso sarei felice di aiutarti.
Un caro saluto.
Dott.ssa Simona Di Napoli
Fare confronti con le altre persone non ti aiuta perché ogni storia è a sé e ognuno la elabora in modo diverso. C’è chi reagisce ad una situazione dolorosa cercando elementi contrari e opposti a quelli vissuti, chi ripropone gli stessi schemi e si ritrova a vivere il ruolo della vittima ancora ed ancora, chi invece diventa carnefice. La tipologia di reazione dipendente da tantissimi fattori, esterni e interni all’individuo, per questo i paragoni servono a ben poco.
Se hai un reale interesse a comprendere le motivazioni profonde che ti spingono a desiderare ancora amori contorti e violenti e soprattutto se hai voglia di non essere più vittima di certi schemi, sarebbe molto utile per te iniziare un percorso psicologico, e nel caso sarei felice di aiutarti.
Un caro saluto.
Dott.ssa Simona Di Napoli
È comune che le esperienze di violenza influenzino le nostre aspettative e percezioni delle relazioni. Potrebbe esserci un'attrazione inconscia verso ciò che è familiare o un senso distorto di normalità associato a dinamiche violente. È fondamentale affrontare questi desideri e lavorare sulla propria autostima e sulla comprensione delle relazioni sane. Uno/a psicologo/a esperto/a può fornirti supporto.
Rimango a disposizione per ulteriori informazioni o chiarimenti.
Dott.ssa Francesca Gottofredi
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Dott.ssa Francesca Gottofredi
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