Mia figlia per problemi a livello gastrico ha fatto le analisi per la celiachia che sono risultate n

13 risposte
Mia figlia per problemi a livello gastrico ha fatto le analisi per la celiachia che sono risultate negative, ma al test di sensibilità al glutine è risultata positiva, c’è bisogno di una dieta priva di glutine? Una dieta priva di glutine potrebbe aiutarla ad attenuare i sintomi che ha come pancia gonfia, stipsi alternata a diarrea nausea ricorrente e forti cefalee?
La sensibilità al glutine non celiaca non obbligherebbe il paziente ad attenersi strettamente ad un’alimentazione priva di glutine, indispensabile invece in caso di celiachia. Potrebbe essere sufficiente solo ridurne il consumo monitorando la sintomatologia e testando eventualmente la quantità individuale di glutine che può essere assunta senza conseguenze. Se al momento la sintomatologia di sua figlia è molto “violenta” potrebbe essere opportuno, in questa prima fase, eliminarlo totalmente così da far rientrare completamente i sintomi e poi valutare se, eventualmente, può essere il caso di reintrodurlo in piccole quantità. Resto a disposizione. Un caro saluto

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Buonasera data la sintomatologia di sua figlia le consiglio di utilizzare cereali privi di glutine (senza un'esclusione totale ma una importante riduzione). Per completare le indagine le suggerisco di indagare sull'intolleranza al Nikel e al lattosio che sono spesso correlati.
Sono importanti anche i fermenti lattici che vanno indicati dal nutrizionista esperto. Resto a disposizione. Un cordiale saluto
Buonasera, visti i sintomi, le consiglio di far seguire a sua figlia una dieta senza glutine, usando prevalentemente cereali naturalmente privi di glutine : RISO, MAIS, pseudocereali come GRANO SARACENO, AMARANTO, MIGLIO, QUINOA, SORGO, TEFF e per ultima l'AVENA permessa ai soggetti ipersensibili al glutine, non celiaci. Le consiglio di seguire queste restrizioni per 6 mesi per poi ricominciare ad inserire gradualmente tutti i cereali. Noterà fin da subito una attenuazione dei sintomi e questo la spingerà a seguire senza troppe difficoltà la dieta per eliminazione.
Per eventuali informazioni resto a sua disposizione
Cordiali saluti
Buonasera mi associo a quanto detto dalle mie colleghe precedentemente! A presto! Dott. Vincenzo Marzolla
buon giorno, mi associo ai colleghi
saluti
Salve, sua figlia come tante altre ragazze potrebbe avere il colon irritabile. Bisognerebbe indagare con un piano alimentare a ridotto contenuto di FODMAP se si risolve la sintomatologia, oltre ad un sostegno a base di probiotici. Spesso il problema è multifattoriale e non riconducibile ad un solo colpevole. Non esiti a contattarmi per risolvere il problema!
Sicuramente un tentativo di eliminazione potrebbe chiarire se la sensibilità al glutine é tale da causare tutti questi disagi (potrebbe essere affetta da colon irritabile per esempio, alcuni sintomi sono sovrapponibili).
Dopo un periodo di eliminazione (effetto "detossificante") potrebbe meglio tollerare il glutine reintrodotto a piccole dosi.
Buona sera,
La sensibilità al glutine va gestita con un corretto piano alimentare.
Certamente può essere utile eliminare momentaneamente il glutine sua figlia avrebbe bisogno di essere visitata da uno specialista.
Cordialmente
Buonasera, la sensibilità al glutine non richiede una dieta aglutinata come per la celiachia. Tuttavia ridurre gli alimenti contenenti glutine potrebbe contribuire a migliorare e ridurre i sintomi fastidiosi. Una visita con anamnesi più dettagliata permetterebbe di inquadrare meglio la situazione di sua figlia. Rimango a disposizione. Cordiali saluti
Dott.ssa Federica Cauchi
Salve, i sintomi manifestati da sua figlia sembrerebbero quelli tipici di un colon irritabile. Comunque la riduzione nell'assunzione di glutine gioverebbe sicuramente perchè di per se è una proteina che tende ad aumentare lo stato infiammatorio dell'intestino, per cui nei soggetti più delicati sarebbe opportuno non abusarne.
Cordialmente
Buonasera, data la diagnosi di sensibilità al glutine non celiaca sicuramente l'esclusione del glutine dalla dieta attenuerà i sintomi che ha sua figlia. Consideri tuttavia che, a differenza della celiachia in cui il glutine deve essere totalmente eliminato dalla dieta (prestando grandissima attenzione anche a possibili contaminazione con glutine di alimenti non contenenti glutine), la sensibilità al glutine non celiaca è dose dipendente e bassi quantitativi di glutine potrebbero essere tollerati. Consiglio, sotto controllo di un nutrizionista, dopo un periodo di eliminazione del glutine una reintroduzione di piccole quantità nella dieta per vedere se tollerate o meno.
Un periodo di totale eliminazione potrebbe essere indicato per vedere se la sintomatologia si risolve spontaneamente per poi passare ad una graduale e mirata reintroduzione.
Se così non fosse dovremmo indagare altre condizioni e lavorare su altri tipi di eliminazioni.
Ho già trattato diversi pazienti con questa problematica.
Rimango a disposizione.ù
Dott.ssa Chiara Sala
Gentile paziente,
assolutamente si, necessita di un piano alimentare ad hoc. Le consiglio di far seguire sua figlia da un Professionista.
Saluti
Dott.ssa Domiziana

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