Mia figlia ha dodici anni e soffre il doc da quando è piccolina ma da quando è morto mio marito gli

19 risposte
Mia figlia ha dodici anni e soffre il doc da quando è piccolina ma da quando è morto mio marito gli sì è aggravato cosa posso fare?
Gentile Signora, una bambina di dodici anni a cui sia stato diagnosticato un disturbo ossessivo compulsivo in età pediatrica dovrebbe essere già in cura presso la Neuropsichiatria Infantile territoriale. Se così non è, le consiglio di parlarne anzitutto con la sua pediatra, in modo da indirizzarla presso il centro NPI di competenza per una corretta presa in carico.
Nel caso in cui, invece, la piccola sia già in cura presso la NPI e non riscontri miglioramenti, cerchi un professionista privato e chieda un consulto. Auguri.

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Buongiorno, mi dispiace per la vostra perdita. Lei scrive che sua figlia soffre di DOC dall'età di 12 anni e che con la morte del papà la situazione è peggiorata. Immagino quindi che fosse già seguita al servizio minori. Se così non fosse le consiglio di rivolgersi al servizio materno infantile della Asl di appartenenza.
In bocca al lupo
Claudia m
Buonasera. Può verificarsi un aggravarsi della sintomatologia del DOC a seguito di un evento luttuoso, il quale può essere stato vissuto da sua figlia come un trauma. Il corpo tiene memorie degli eventi traumatici e, in pazienti con fragilità psichiatrica questo dolore si manifesta spesso attraverso l'acutizzarsi della sintomatologia. Inoltre per sua figlia può essere molto difficile elaborare il lutto e gestire le emozioni. Questo perchè il trauma agisce anche sulla fisiologia del nostro cervello.
Non conoscendo la storia clinica di sua figlia, non posso darle alcuna indicazione specifica se non quella di comunicare tutto alla Neuropsichiatra infantile che ha fatto la diagnosi.
Oltre la presa in carico di sua figlia sopratutto dal punto di vista psicoterapeutico, spesso è utile anche dedicare uno spazio di ascolto e di supporto per i familiari.
Non solo per ottimizzare la relazione di cura, ma sopratutto per un proprio benessere mentale.
Rimango a sua disposizione, anche online per una consulenza ed un eventuale supporto genitoriale.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare la bambina e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che voi possiate richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla con parole semplici a favorire l'elaborazione del lutto ed a capire meglio insieme il significato di queste ossessioni.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Salve, se lo considera opportuno puo' rivolgersi al un professionista privato, esperto di disturbi in eta' evolutiva. Mi pare di aver capito che la diagnosi non é stata seguita da nessuna terapia, o purtroppo come spesso accade l'Asl non riesce a garantire una continuita' terapeutica per carenza di personale.
Buongiorno,
Mi dispiace molto per la perdita che lei e sua figlia avete subito. Il disturbo ossessivo compulsivo è un disturbo molto complesso che se non trattato tempestivamente può associarsi a degli esiti prognostici sfavorevoli, a fronte anche della precoce età d’esordio che riporta. Il verificarsi di eventi di vita stressanti e potenzialmente traumatici, come la morte di un genitore, possono contribuire ad un esacerbarsi della sintomatologia. La invito pertanto a rivolgersi ai servizi territoriali di Neuropsichiatria Infantile per una presa in carico di sua figlia oppure a rivolgersi ad un professionista della salute mentale privato e intraprendere un percorso psicoterapico di tipo cognitivo comportamentale per ridurre la sintomatologia DOC e migliorare la qualità di vita di sua figlia. Rimango a disposizione e le porgo un cordiale saluto. Dott.ssa Ludovica Giani
Mi dispiace per le difficoltà che state affrontando e per la vostra perdita. Se la bambina non è ancora seguita dal servizio di Neuropsichiatria Infantile Territoriale, faccia un'impegnativa e proceda ai contatti per una successiva presa in carico. Valuti poi lei se ricorrere anche all'aiuto di un professionista della salute mentale esperto in Psicoterapia dello sviluppo. Le auguro buona fortuna.
Buongiorno, rivolgendosi al Servizio di Neuropsichiatria (NPI) Infantile Territoriale potrà sicuramente trovare sostegno per lei e sua figlia. Se fosse già in cura presso la NPI le consiglio di rivolgersi ad uno psichiatra per quanto riguarda la valutazione di un aiuto farmacologico e comincerei un percorso di psicoterapia magari anche familiare (sistemico relazionale) che possa aiutarvi nel quotidiano.
Spero di esserle stata utile.
Buona giornata
dott.ssa Valeria Montella
Buongiorno, mi dispiace per la vostra perdita. Come indicato dai colleghi può rivolgersi alla figura del Neuropsichiatra per sua figlia, intervengono proprio per questa fascia evolutiva. Un saluto
Buongiorno,
mi dispiace molto per la vostra perdita. Non deve essere facile per lei e per sua figlia gestire questa situazione. Può capitare che a seguito di un lutto o di un evento traumatico del quale non abbiamo il controllo i sintomi del DOC possano avere un aumento. Come consigliato dai colleghi c'è una rete apposita di neuropsichiatria infantile al quale appoggiarsi, chieda alla sua pediatra oppure può affidarsi a privati o centri che si occupano di età evolutiva che possano fornirvi un supporto in questo difficile momento.
Con i miei migliori auguri,
Dott.ssa Aisha Battelini
Buongiorno, mi dispiace per la vostra perdita. Se sua figlia non è già in carico presso la Neuropsichiatria Infantile nel vostro territorio di appartenenza, le consiglio innanzitutto di rivolgersi alla pediatra per la richiesta di una presa in carico da parte del Servizio Sanitario Nazionale. Se i tempi di attesa dovessero prolungarsi, le consiglio di rivolgersi a un professionista privatamente, preferibilmente un neuropsichiatra infantile, o in alternativa Centri polifunzionali che si occupano di età evolutiva. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti o suggerimenti, anche online. Un caro saluto, dott.ssa Noemi Ferrarese
Salve,

Mi dispiace sentire della perdita di suo marito e di come questa situazione abbia influenzato il benessere di sua figlia, aggravando il suo Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC). È comprensibile che eventi traumatici o significativi possano intensificare sintomi preesistenti.

In presenza di sintomi aggravati del DOC, soprattutto in seguito a un trauma, è essenziale che sua figlia riceva un supporto professionale adeguato.

Consultazione con uno specialista: Se non lo avete già fatto, consiglierei di consultare uno psicologo o uno psichiatra specializzato nei disturbi d'ansia e nel DOC, preferibilmente con esperienza nella terapia con adolescenti. La terapia cognitivo-comportamentale (TCC) si è dimostrata particolarmente efficace nel trattamento del DOC.

Supporto familiare: È fondamentale fornire a sua figlia un ambiente stabile e comprensivo. Avere una routine quotidiana può aiutare a fornire una sensazione di normalità e sicurezza. Ascoltare le sue preoccupazioni senza giudizio e rassicurarla sul fatto che è normale cercare aiuto quando ci si sente sopraffatti è essenziale.

Gruppi di supporto: Potrebbe essere utile per sua figlia, e anche per lei come genitore, partecipare a gruppi di supporto per persone affette da DOC o per chi ha perso un familiare.

Trattamenti farmacologici: In alcuni casi, i farmaci possono essere raccomandati come parte di un piano di trattamento complessivo per il DOC. Consultate un medico o uno psichiatra per discutere le opzioni disponibili.

Mi rendo conto che questa è una situazione difficile, ma con il supporto adeguato, sua figlia può imparare a gestire i suoi sintomi e lavorare verso il benessere. Le auguro forza e resilienza durante questo periodo.

Cordialmente,

Ilaria.
Carissima, mi dispiace tanto per la perdita di tuo marito. Credo sia normale in una età così delicata reagire in maniera forte. So che quello che dico può sembrare fuori dal coro, ma quanto meno quella di tua figlia è una risposta ad un evento triste, come la perdita del suo papà, è comunque una reazione di vitalità. Sicuramente è importante un supporto specialistico, ma credo che diventi importante anche da parte tua farti aiutare per poter elaborare questo dolore e riuscire così ad acquisire strumenti per poter aiutare tua figlia. Sono a disposizione per qualsiasi tipo di supporto.
Stefania Russo
Buongiorno e grazie per la sua domanda. Mi dispiace molto per la vostra situazione. Purtroppo non è raro un aggravamento della sintomatologia in casi in cui si verificano traumi o forti stress nella vita della persona che soffre di un disturbo mentale. Il fatto che ci sia una diagnosi mi fa pensare che sua figlia sia stata già vista da qualcuno, tuttavia non è chiaro se continui tutt'ora ad essere seguita. Il disturbo ossessivo compulsivo tende a cronicizzare, dunque è importante che sua figlia venga presa in carico da uno psicoterapeuta, qualora questo non sia già avvenuto. Aggiungo che sarebbe utile anche un supporto psicologico per i familiari più vicini alla bambina: il DOC è un disturbo che di solito impatta significativamente sulla vita delle persone che vivono con chi ne soffre, le quali a loro volta giocano un ruolo fondamentale nel mantenimento o nella remissione dei sintomi, oltre a vivere loro stessi momenti di grande sofferenza. Resto a disposizione, un saluto. Dott.ssa Camilla Centanni
Cara, deve essere molto difficile quello che state vivendo e attraversando. Può accadere che, in seguito ad eventi traumatici, si aggravino certe condizioni e ci sia bisogno di ritrovare un nuovo equilibrio. Può essere importante chiedere aiuto ad un professionista, se la figlia ha già un punto di riferimento eventualmente ricontattarlo. Anche lei non si dimentichi di sè e di quello che sta attraversando.
Un caro saluto
Buongiorno, le consiglio di rivolgersi ad un professionista che si occupa di terapia breve strategica, in quanto queste problematiche sono più che risolvibili ed in tempi brevi, bisogna solamente rifarsi a professionisti qualificati, che vadano ad agire sullo sblocco del problema in tempi brevi, piuttosto che occuparsi di andare ad indagare il passato della bambina.
Ricordi: non è importante capire il "perché", è importante capire "come" fare per risolvere.
Inoltre le consiglio di non stigmatizzare sua figlia evitando di dare a questa sua problematica l'etichetta di "disturbo", poiché è difficile che i bambini abbiano "disturbi, molto spesso sono i genitori che riescono a bloccare e a sbloccare i problemi dei figli.

Faccia una ricerca adeguata del/della professionista.
Un saluti,
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Gentile Signora comprendo la sua preoccupazione e il periodo che state vivendo non è facile per entrambe.
forse potrebbe essere utile innanzi tutto una consulenza psicologica per cercare di capire meglio la situazione con uno specialista ed alleggerire il carico emotivo.
Cordiali saluti
dottoressa Rossella Sorce
Gentile utente, mi dispiace per la situazione che lei e sua figlia state vivendo. La condizione doc è molto faticosa per i bambini e gli adulti.
È possibile che in seguito ad un evento emotivamente importante si assista ad un peggioramento dei sintomi.
Le suggerisco di attivare un percorso di psicoterapia con un esperto di età evolutiva.
Mi scriva pure in privato.
Un caro saluto,
Dott.ssa Del Giudice Genoveffa
Cara signora, mi dispiace sinceramente tanto per questa situazione difficile che sta vivendo, davvero. La sofferenza di sua figlia, unita alla perdita di suo marito, è sicuramente un peso importante. Dal punto di vista di un approccio cognitivo-comportamentale, posso dirle che il Disturbo Ossessivo-Compulsivo può avere un impatto significativo sulla qualità di vita, specialmente in età così giovane, e che esistono trattamenti efficaci. Tuttavia, per poter dare consigli specifici su come comportarsi, servirebbero più informazioni su come si manifestano esattamente i sintomi del DOC in sua figlia e come questi influenzano la sua vita quotidiana. Ci sono comunque alcuni passi chiari e fondamentali che può intraprendere per aiutare sua figlia a ricevere il supporto necessario e cercherò di trattarli qui in breve, in modo semplice, esponendoli con elenco puntato: -consultare un professionista specializzato: il primo passo è ottenere una valutazione accurata da uno psicologo o psichiatra specializzato in disturbi d’ansia e nel trattamento del DOC, preferibilmente con esperienza nell’età evolutiva. Questo specialista sarà in grado di fare una diagnosi formale e di valutare la gravità del disturbo, oltre a suggerire il percorso terapeutico più adeguato. La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è uno dei trattamenti più efficaci per il DOC, soprattutto quando include la tecnica dell'esposizione con prevenzione della risposta. In questo tipo di terapia, la persona è gradualmente esposta alle situazioni che scatenano le ossessioni, imparando a non mettere in atto i comportamenti compulsivi. Questo tipo di trattamento potrebbe essere molto utile per sua figlia, ma è importante che sia condotto da un professionista esperto. -centri specializzati: esistono centri e servizi specifici per i disturbi ossessivo-compulsivi. Potrebbe rivolgersi a enti come un centro di terapia cognitiva di riferimento nella sua zona o a organizzazioni specializzate in salute mentale dell'infanzia e dell'adolescenza. In Italia, ci sono diverse associazioni e centri che trattano il DOC nei bambini e negli adolescenti. È importante trovare strutture che abbiano esperienza con giovani pazienti. -supporto psichiatrico: in alcuni casi, il trattamento psicoterapeutico può essere affiancato da un supporto farmacologico. Se il disturbo è particolarmente pervasivo, uno psichiatra dell'infanzia potrebbe suggerire una terapia farmacologica per aiutare a ridurre i sintomi e facilitare il percorso psicoterapeutico. Questa è una valutazione che spetta solo a uno specialista in psichiatria infantile. -supporto per la gestione del lutto: la perdita di suo marito può aver aggravato il DOC di sua figlia, poiché il lutto può essere un fattore di stress significativo. È importante che anche questo aspetto venga considerato e affrontato, magari con il supporto di un professionista specializzato nel lavoro con i giovani e nella gestione del lutto. -rivolgersi ai servizi territoriali di neuropsichiatria infantile: Il Servizio Sanitario Nazionale offre supporto attraverso i Dipartimenti di Neuropsichiatria Infantile, dove sua figlia può essere seguita da un’equipe multidisciplinare composta da psicologi, psichiatri, neuropsichiatri e terapisti della riabilitazione. È importante muoversi rapidamente per ottenere una valutazione accurata e iniziare un trattamento mirato. Il percorso terapeutico può richiedere del tempo, ma con il supporto giusto, i sintomi del DOC possono essere gestiti in modo efficace. Vi auguro il meglio. Dott. Andrea Boggero

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