Mi sembra di impazzire. Subito dopo una relazione di 5 anni con una persona che reputo narcisista (m
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Mi sembra di impazzire. Subito dopo una relazione di 5 anni con una persona che reputo narcisista (mi diceva che mi amava alla follia un giorno e il giorno dopo mi insultava se non mi comportavo come voleva lui e io vivevo con l’ansia di fare cose sbagliate), ne ho iniziata un’altra con questo ragazzo che sembrava il contrario del mio ex. Però ero diventata fredda ed insensibile e io sono sempre stata molto affettuosa e premurosa. Lui mi piaceva ma pensavo al mio ex e la rottura mi aveva talmente tanto shockato che non sentivo più emozioni. Ero in uno stato di apatia anche se dentro di me sentivo un senso di malessere ovattato. Non riuscivo ad impegnarmi come avrei dovuto in questa nuova relazione ma allo stesso non riuscivo a lasciarlo. Stavo con lui ma pensavo al mio ex e alla mia precedente relazione e mi sentivo così confusa. Il nuovo ragazzo faceva piani di continuo e organizzava cose e io passivamente ero lì ad accettare. Poi ovviamente dopo qualche mese lui si è accorto che io non ero presa e ha iniziato ad arrabbiarsi ogni volta che gli dicevo no per qualcosa o non volevo fare quello che voleva lui. Al ché ho iniziato ad allontanarmi da lui perché mi sentivo pressata e giudicata. Mi sentivo così male con me stessa. Gli dicevo di chiudere la relazione ma lui tornava sempre e mi imponeva di impegnarmi e di fare quello che voleva lui. Diceva che io non andavo incontro ai suoi bisogni e che non mi mettevo nei suoi panni. Mi diceva che ero falsa ed egoista. Poi però ci riprovavamo ma finiva che ogni volta in cui io gli dicevo di no o non mi comportavo secondo le sue regole mi chiamava dicendo che voleva chiudere perché io non gli davo quello di cui aveva bisogno e che non voleva una persona così nella sua vita. Ho così tanta paura di essermi trasformata in una narcisista in seguito al trauma della mia relazione precedente. Non ce la faccio più, mi sento così male con me stessa, mi sento confusa, non riesco più a capire cosa sia vero o no.
Salve,
La situazione che descrive è molto complessa e posso immaginare quanto le stia pesando. Dopo una relazione lunga e dolorosa, come quella che ha vissuto con il suo ex, è normale sentirsi confusi e vulnerabili. Il tipo di dinamica che ha descritto, caratterizzata da continui alti e bassi emotivi, può lasciare segni profondi, influenzando la capacità di affrontare una nuova relazione con serenità.
Quando si passa da una relazione tossica o abusiva, come sembra essere stata la sua, è comune sviluppare una sorta di "anestesia emotiva", un meccanismo di difesa che il cervello attiva per proteggersi. Questa può manifestarsi con apatia, confusione o difficoltà nel provare emozioni come affetto e intimità, anche in nuove relazioni che, all'inizio, sembrano positive.
Ciò che descrive sembra essere una risposta al trauma subito piuttosto che una reale trasformazione del suo carattere.
Nel nuovo rapporto, sembra che si sia trovata di nuovo in una dinamica di controllo, seppure diversa. Il fatto che il suo attuale partner le chieda di impegnarsi secondo i suoi termini, senza considerare il suo stato emotivo, può aver riattivato quelle ferite aperte dal suo ex, facendola sentire pressata e inadeguata. Questo non significa che lei sia diventata narcisista, ma che ha bisogno di tempo per guarire e di uno spazio sicuro in cui possa riscoprire le sue emozioni e ritrovare il suo equilibrio.
Un percorso di supporto psicologico potrebbe aiutarla a elaborare il dolore passato e a chiarire le sue emozioni.
Cordialmente, Dott.ssa Diana Sala
La situazione che descrive è molto complessa e posso immaginare quanto le stia pesando. Dopo una relazione lunga e dolorosa, come quella che ha vissuto con il suo ex, è normale sentirsi confusi e vulnerabili. Il tipo di dinamica che ha descritto, caratterizzata da continui alti e bassi emotivi, può lasciare segni profondi, influenzando la capacità di affrontare una nuova relazione con serenità.
Quando si passa da una relazione tossica o abusiva, come sembra essere stata la sua, è comune sviluppare una sorta di "anestesia emotiva", un meccanismo di difesa che il cervello attiva per proteggersi. Questa può manifestarsi con apatia, confusione o difficoltà nel provare emozioni come affetto e intimità, anche in nuove relazioni che, all'inizio, sembrano positive.
Ciò che descrive sembra essere una risposta al trauma subito piuttosto che una reale trasformazione del suo carattere.
Nel nuovo rapporto, sembra che si sia trovata di nuovo in una dinamica di controllo, seppure diversa. Il fatto che il suo attuale partner le chieda di impegnarsi secondo i suoi termini, senza considerare il suo stato emotivo, può aver riattivato quelle ferite aperte dal suo ex, facendola sentire pressata e inadeguata. Questo non significa che lei sia diventata narcisista, ma che ha bisogno di tempo per guarire e di uno spazio sicuro in cui possa riscoprire le sue emozioni e ritrovare il suo equilibrio.
Un percorso di supporto psicologico potrebbe aiutarla a elaborare il dolore passato e a chiarire le sue emozioni.
Cordialmente, Dott.ssa Diana Sala
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Mi dispiace tanto che tu stia attraversando questo momento così difficile. È normale sentirsi confusi e sopraffatti dopo una relazione traumatica. Non sei sola in questo e credo che lei non sia diventata come loro. Probabilmente sta cercando di elaborare questo dolore e confusione. È importante prendersi del tempo per lei, per guarire e ritrovare un equilibrio. Parlare con un professionista potrebbe aiutare a fare chiarezza e a trovare delle strategie per affrontare questi sentimenti. Ricorda che merita di essere felice e di avere relazioni sane e rispettose. Non esiti a chiedere aiuto e supporto.
Salve gentile utente.
Grazie per la sua condivisione. Non abbia fretta di etichettare lei o qualcun altro di tratti psicologici. Potrebbe cadere nell'errore di generalizzare un quadro che invece è molto personale e specifico.
Il mio consiglio è di approfondire, con l'aiuto di un professionista, il suo modo di vivere le relazioni sentimentali. Credo che sia questo il punto fondamentale: lei ci racconta di storie che ha vissuto per diversi anni e portate avanti nonostante molte problematiche di conflitto e di incompatibilità. Come se anteponesse lo stare per forza insieme a un'altra persona allo stare bene con sé stessa.
Deve poter ribaltare questa scala di priorità: nulla può essere più importante del suo amore per sé stessa e solo attraverso la salvaguardia del suo benessere, dell'equilibrio e della libertà personale, potrà vivere relazioni più sane e sodisfacenti. Finché, invece, saranno i bisogni di altri a precedere i suoi, la percezione della vita sentimentale sarà sempre in difetto.
Un percorso psicologico basato sulla corretta valutazione di questi aspetti e indirizzato a una crescita della consapevolezza personale, sarebbe di grande aiuto in questo momento. Se ciò significa mettere in stand-by la sua vita affettiva, vorrà dire che è necessario farlo e dare finalmente precedenza al suo esclusivo benessere individuale.
Acquisire maggiore consapevolezza delle sue emozioni e lavorare sulla sua autostima, le consentirà di percepire con meno pressione il giudizio altrui e di liberarsi dal giogo della volontà degli altri. Lei sarà quello che vorrà essere, fare le cose che veramente vorrà fare e che le piace fare, stare con chi desidera, con le persone davvero significative per la sua vita. Nessuno deve precludere a queste possibilità, ma la prima a non farlo deve essere lei stessa. L'aiuto di uno psicologo potrebbe darle metodi personalizzati e strategie mirate per raggiungere questi obiettivi.
Se ha bisogno di fare altre domande e chiarire i suoi dubbi, mi contatti pure, anche per una consulenza online.
Un caro saluto,
Dott. Antonio Cortese
Grazie per la sua condivisione. Non abbia fretta di etichettare lei o qualcun altro di tratti psicologici. Potrebbe cadere nell'errore di generalizzare un quadro che invece è molto personale e specifico.
Il mio consiglio è di approfondire, con l'aiuto di un professionista, il suo modo di vivere le relazioni sentimentali. Credo che sia questo il punto fondamentale: lei ci racconta di storie che ha vissuto per diversi anni e portate avanti nonostante molte problematiche di conflitto e di incompatibilità. Come se anteponesse lo stare per forza insieme a un'altra persona allo stare bene con sé stessa.
Deve poter ribaltare questa scala di priorità: nulla può essere più importante del suo amore per sé stessa e solo attraverso la salvaguardia del suo benessere, dell'equilibrio e della libertà personale, potrà vivere relazioni più sane e sodisfacenti. Finché, invece, saranno i bisogni di altri a precedere i suoi, la percezione della vita sentimentale sarà sempre in difetto.
Un percorso psicologico basato sulla corretta valutazione di questi aspetti e indirizzato a una crescita della consapevolezza personale, sarebbe di grande aiuto in questo momento. Se ciò significa mettere in stand-by la sua vita affettiva, vorrà dire che è necessario farlo e dare finalmente precedenza al suo esclusivo benessere individuale.
Acquisire maggiore consapevolezza delle sue emozioni e lavorare sulla sua autostima, le consentirà di percepire con meno pressione il giudizio altrui e di liberarsi dal giogo della volontà degli altri. Lei sarà quello che vorrà essere, fare le cose che veramente vorrà fare e che le piace fare, stare con chi desidera, con le persone davvero significative per la sua vita. Nessuno deve precludere a queste possibilità, ma la prima a non farlo deve essere lei stessa. L'aiuto di uno psicologo potrebbe darle metodi personalizzati e strategie mirate per raggiungere questi obiettivi.
Se ha bisogno di fare altre domande e chiarire i suoi dubbi, mi contatti pure, anche per una consulenza online.
Un caro saluto,
Dott. Antonio Cortese
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Quello che stai vivendo sembra davvero doloroso e complesso, e voglio rassicurarti subito: ciò che stai descrivendo non è segno che tu sia diventata una narcisista, ma piuttosto che stai affrontando le conseguenze emotive di una relazione profondamente destabilizzante e potenzialmente tossica con il tuo ex partner.
1. Effetti del trauma da una relazione tossica
Quando si vive una relazione con una persona narcisista, le dinamiche di manipolazione, confusione e svalutazione possono lasciare cicatrici emotive profonde. I narcisisti spesso alternano l'affetto con il disprezzo, creando un ambiente in cui sei costantemente in bilico tra sentirti amata e svalutata. Questo può generare trauma emotivo e portare a un senso di confusione e dissociazione dalle proprie emozioni, come quello che stai descrivendo.
2. Apatia e blocco emotivo
L'apatia che hai sperimentato nella nuova relazione può essere una forma di difesa emotiva. Dopo una relazione in cui hai dovuto "camminare sulle uova" e soddisfare continuamente le aspettative dell'altro per evitare critiche o insulti, è comprensibile che tu ti sia chiusa emotivamente. Questo è un meccanismo di protezione che il cervello mette in atto per evitare di soffrire ulteriormente.
3. Confusione tra i sentimenti
È normale che tu possa aver pensato spesso al tuo ex, perché la tua mente sta ancora cercando di processare la precedente esperienza. Il fatto che tu non riuscissi a lasciare il nuovo ragazzo, pur sentendoti confusa, potrebbe essere legato al bisogno di stabilità e alla difficoltà di uscire da schemi di relazione dove si mescolano potere e controllo. L'abuso emotivo e la manipolazione spesso portano le vittime a mettere in dubbio le proprie percezioni e decisioni.
4. Comportamenti del nuovo partner
Anche il nuovo partner, dal racconto che fai, sembra aver esercitato una pressione su di te, cercando di "imporre" il suo punto di vista e i suoi bisogni. Anche se inizialmente poteva sembrare l'opposto del tuo ex, il fatto che abbia iniziato a comportarsi in modo aggressivo e a pretendere che tu agissi secondo le sue aspettative potrebbe aver attivato in te vecchie ferite. Questo è particolarmente vero quando senti che qualcuno ti critica per non essere all'altezza delle sue richieste, una dinamica simile a quella vissuta in precedenza.
5. Non sei una narcisista
Sentirti fredda, distante o incapace di dare affetto non significa essere narcisista. Il narcisismo patologico riguarda la mancanza di empatia, il bisogno costante di ammirazione e il controllo sugli altri per scopi egoistici. Tu, al contrario, sembri preoccupata e confusa riguardo ai tuoi sentimenti e al modo in cui ti relazioni agli altri. Questo dimostra che hai empatia e stai cercando di capire il tuo comportamento.
6. Cosa fare adesso
È normale sentirsi sopraffatti e non sapere come comportarsi dopo un'esperienza traumatica. Ecco alcuni suggerimenti per affrontare questa fase:
Dai priorità a te stessa: Prenditi del tempo per guarire. Il tuo cuore e la tua mente hanno bisogno di spazio per elaborare quello che hai vissuto. Non sentirti in colpa per aver messo una pausa sui tuoi sentimenti verso la nuova relazione: il tuo corpo ti sta dicendo che ha bisogno di riprendersi.
Supporto professionale: Parlare con un terapeuta può essere di grande aiuto. Una forma di terapia che funziona bene in casi di relazioni traumatiche è la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) o il trauma-informed therapy, che ti può aiutare a gestire i sintomi post-traumatici e ricostruire la fiducia in te stessa.
Impara a riconoscere i tuoi bisogni: Spesso, dopo una relazione manipolativa, perdiamo di vista i nostri desideri e bisogni. Ricorda che è fondamentale riprendere contatto con le tue emozioni e capire cosa ti fa sentire bene, indipendentemente da quello che vogliono gli altri.
Imposta dei confini: Se continui a sentirti pressata nella tua attuale relazione, potrebbe essere il momento di stabilire dei confini più chiari. Se qualcuno ti critica costantemente per non soddisfare i suoi bisogni senza considerare i tuoi, è un segnale che la relazione non è bilanciata.
Datti tempo: La guarigione dopo una relazione tossica richiede tempo. Non forzarti a "sentire" emozioni che non arrivano subito. Ogni persona ha i suoi tempi per elaborare le esperienze traumatiche e ritrovare il proprio equilibrio.
Conclusione
Non sei una narcisista, ma una persona che ha subito un forte trauma emotivo e che ha bisogno di tempo per guarire. Quello che provi è comprensibile e umano. Dedicati del tempo e non esitare a chiedere aiuto professionale per comprendere meglio te stessa e recuperare il tuo benessere emotivo.
1. Effetti del trauma da una relazione tossica
Quando si vive una relazione con una persona narcisista, le dinamiche di manipolazione, confusione e svalutazione possono lasciare cicatrici emotive profonde. I narcisisti spesso alternano l'affetto con il disprezzo, creando un ambiente in cui sei costantemente in bilico tra sentirti amata e svalutata. Questo può generare trauma emotivo e portare a un senso di confusione e dissociazione dalle proprie emozioni, come quello che stai descrivendo.
2. Apatia e blocco emotivo
L'apatia che hai sperimentato nella nuova relazione può essere una forma di difesa emotiva. Dopo una relazione in cui hai dovuto "camminare sulle uova" e soddisfare continuamente le aspettative dell'altro per evitare critiche o insulti, è comprensibile che tu ti sia chiusa emotivamente. Questo è un meccanismo di protezione che il cervello mette in atto per evitare di soffrire ulteriormente.
3. Confusione tra i sentimenti
È normale che tu possa aver pensato spesso al tuo ex, perché la tua mente sta ancora cercando di processare la precedente esperienza. Il fatto che tu non riuscissi a lasciare il nuovo ragazzo, pur sentendoti confusa, potrebbe essere legato al bisogno di stabilità e alla difficoltà di uscire da schemi di relazione dove si mescolano potere e controllo. L'abuso emotivo e la manipolazione spesso portano le vittime a mettere in dubbio le proprie percezioni e decisioni.
4. Comportamenti del nuovo partner
Anche il nuovo partner, dal racconto che fai, sembra aver esercitato una pressione su di te, cercando di "imporre" il suo punto di vista e i suoi bisogni. Anche se inizialmente poteva sembrare l'opposto del tuo ex, il fatto che abbia iniziato a comportarsi in modo aggressivo e a pretendere che tu agissi secondo le sue aspettative potrebbe aver attivato in te vecchie ferite. Questo è particolarmente vero quando senti che qualcuno ti critica per non essere all'altezza delle sue richieste, una dinamica simile a quella vissuta in precedenza.
5. Non sei una narcisista
Sentirti fredda, distante o incapace di dare affetto non significa essere narcisista. Il narcisismo patologico riguarda la mancanza di empatia, il bisogno costante di ammirazione e il controllo sugli altri per scopi egoistici. Tu, al contrario, sembri preoccupata e confusa riguardo ai tuoi sentimenti e al modo in cui ti relazioni agli altri. Questo dimostra che hai empatia e stai cercando di capire il tuo comportamento.
6. Cosa fare adesso
È normale sentirsi sopraffatti e non sapere come comportarsi dopo un'esperienza traumatica. Ecco alcuni suggerimenti per affrontare questa fase:
Dai priorità a te stessa: Prenditi del tempo per guarire. Il tuo cuore e la tua mente hanno bisogno di spazio per elaborare quello che hai vissuto. Non sentirti in colpa per aver messo una pausa sui tuoi sentimenti verso la nuova relazione: il tuo corpo ti sta dicendo che ha bisogno di riprendersi.
Supporto professionale: Parlare con un terapeuta può essere di grande aiuto. Una forma di terapia che funziona bene in casi di relazioni traumatiche è la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) o il trauma-informed therapy, che ti può aiutare a gestire i sintomi post-traumatici e ricostruire la fiducia in te stessa.
Impara a riconoscere i tuoi bisogni: Spesso, dopo una relazione manipolativa, perdiamo di vista i nostri desideri e bisogni. Ricorda che è fondamentale riprendere contatto con le tue emozioni e capire cosa ti fa sentire bene, indipendentemente da quello che vogliono gli altri.
Imposta dei confini: Se continui a sentirti pressata nella tua attuale relazione, potrebbe essere il momento di stabilire dei confini più chiari. Se qualcuno ti critica costantemente per non soddisfare i suoi bisogni senza considerare i tuoi, è un segnale che la relazione non è bilanciata.
Datti tempo: La guarigione dopo una relazione tossica richiede tempo. Non forzarti a "sentire" emozioni che non arrivano subito. Ogni persona ha i suoi tempi per elaborare le esperienze traumatiche e ritrovare il proprio equilibrio.
Conclusione
Non sei una narcisista, ma una persona che ha subito un forte trauma emotivo e che ha bisogno di tempo per guarire. Quello che provi è comprensibile e umano. Dedicati del tempo e non esitare a chiedere aiuto professionale per comprendere meglio te stessa e recuperare il tuo benessere emotivo.
Buonasera, la ringrazio per aver condiviso con noi i suoi vissuti. Capisco quanto si stia sentendo confusa e sopraffatta in questo momento. Il fatto che stia riconoscendo le sue emozioni e cercando di dare un senso a ciò che ha vissuto è già un passo molto importante. Lei ha descritto situazioni in cui si è sentita sotto pressione in entrambe le relazioni, e sembra che questo abbia influito profondamente sul modo in cui percepisce se stessa e il suo comportamento. È importante sottolineare che non si diventa narcisisti a causa di una relazione con dinamiche che ci hanno fatto soffrire. Tuttavia, è possibile che alcune di queste dinamiche vengano assorbite e replicate inconsciamente se non elaboriamo ciò che abbiamo vissuto. Tutti noi sviluppiamo, spesso senza rendercene conto, dei prototipi inconsci e schemi relazionali che ci attraggono verso determinate persone, anche quando queste ci fanno soffrire.
Un percorso di psicoterapia può essere molto utile per far emergere questi schemi e aiutarla a riconoscerli. Attraverso la consapevolezza, è possibile rivalutare i modelli che la guidano nelle relazioni, in modo da scegliere una strada più in linea con i suoi veri desideri e bisogni, piuttosto che ricadere in dinamiche che non le appartengono davvero e che possono causarle dolore. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, Dott. Gianluca Pignatelli.
Un percorso di psicoterapia può essere molto utile per far emergere questi schemi e aiutarla a riconoscerli. Attraverso la consapevolezza, è possibile rivalutare i modelli che la guidano nelle relazioni, in modo da scegliere una strada più in linea con i suoi veri desideri e bisogni, piuttosto che ricadere in dinamiche che non le appartengono davvero e che possono causarle dolore. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, Dott. Gianluca Pignatelli.
Gentilissima, comprendo che ciò che racconta le crei profondo disagio ed è legittimo sentirsi confusi, persi e desiderare di capire meglio che cosa sta succedendo. Credo ci sia bisogno, vista la complessità della situazione e la sua sofferenza, di affidarsi ad un professionista che sappia accompagnarla in questo percorso di ricerca di significati. A volte, quando "non ci si riconosce più", è soltanto attraverso un'altra persona che progressivamente iniziamo a conoscerci di nuovo e ad esplorare parti di noi che tendiamo a lasciare indietro. Spero possa stare meglio, un saluto, Dott. Marco Squarcini
Cara,
Capisco quanto ti possa sentire confusa e sopraffatta in questo momento. Le esperienze passate, soprattutto quelle dolorose, possono influenzare profondamente il modo in cui ci relazioniamo con noi stessi e con gli altri. Non è insolito sentirsi disorientati dopo una relazione difficile, e questo può portare a mettere in discussione le proprie emozioni e comportamenti.
Forse stai cercando di proteggerti da ulteriori sofferenze, e questo ti ha portato a distaccarti emotivamente nella nuova relazione. È importante ricordare che non sei "impazzita", ma stai attraversando un periodo complesso in cui cerchi di elaborare ciò che è accaduto.
Potrebbe essere utile riflettere su cosa desideri veramente e su come le tue esperienze passate influenzano il tuo presente. Dedicare del tempo a te stessa, magari confrontandoti con qualcuno di fiducia o un professionista, potrebbe aiutarti a ritrovare chiarezza e serenità.
Ricorda che essere gentile con te stessa è fondamentale. Ogni passo verso la comprensione dei tuoi sentimenti è un passo avanti.
Un caro saluto,
Dott. Marco Di Campli, psicologo psicoterapeuta
Capisco quanto ti possa sentire confusa e sopraffatta in questo momento. Le esperienze passate, soprattutto quelle dolorose, possono influenzare profondamente il modo in cui ci relazioniamo con noi stessi e con gli altri. Non è insolito sentirsi disorientati dopo una relazione difficile, e questo può portare a mettere in discussione le proprie emozioni e comportamenti.
Forse stai cercando di proteggerti da ulteriori sofferenze, e questo ti ha portato a distaccarti emotivamente nella nuova relazione. È importante ricordare che non sei "impazzita", ma stai attraversando un periodo complesso in cui cerchi di elaborare ciò che è accaduto.
Potrebbe essere utile riflettere su cosa desideri veramente e su come le tue esperienze passate influenzano il tuo presente. Dedicare del tempo a te stessa, magari confrontandoti con qualcuno di fiducia o un professionista, potrebbe aiutarti a ritrovare chiarezza e serenità.
Ricorda che essere gentile con te stessa è fondamentale. Ogni passo verso la comprensione dei tuoi sentimenti è un passo avanti.
Un caro saluto,
Dott. Marco Di Campli, psicologo psicoterapeuta
Salve, la ringrazio per la condivisione. La situazione che emerge è molto complessa e comprendo lo stato emotivo che sta esperendo e che ha descritto. Dal suo racconto emerge una relazione non sana e disfunzionale con il suo ex-compagno in cui sembra aver esperito e sviluppato un senso di inadeguatezza; sicuramente tale relazione come gli eventi di vita ci influiscono nello sviluppo di emozioni e credenze e nella messa in atto di strategie difensive (tra cui l'apatia o appiattamento affettivo). Sicuramente la relazione in atto sembra non essere "positiva", in quanto ci sono in atto, anche in questo nuovo legame, dinamiche di controllo, meccanismi di giudizio nei suoi confronti che la rimandano al clima emotivo vissuto nella precedente relazione. Le sue emozioni, il suo stato di apatia, la sua confusione relativa alla relazione sono comprensibili e normali; dunque non si etichetti nè salti a conclusioni affrettate, dettate unicamente da timori. Le suggerisco di fare un consulto da uno psicologo in modo da poter approfondire alcuni aspetti che non si rilevano dal suo racconto e poter elaborare anche vissuti emotivi che derivano sia dalla sua precedente relazione che gli stati interni in quella attuale. Cordialmente, Dott.ssa Rosita Mirgaldi,
Buonasera, comprendo il tuo dolore e il trauma da abuso narcisistico di cui stai parlando. In quest’altra relazione mi sembra che ci sia sempre una dinamica di controllo. Un percorso psicologico potrebbe ad esempio aiutarti a capire come mai ti innamori di personalità controllanti e che tendono al ricatto emotivo, a farti sentire in colpa se non soddisfi i loro bisogni. Resto a disposizione…
Gentile utente, mi dispiace sentirla dubitare della sua capacità di amore. Dopo una relazione tossica con un narcisista è normale non riuscire a fidarsi degli altri e non riuscire a staccarsi dalla relazione precedente a causa dei maltrattamenti subiti. La invito a cercare l'aiuto di un professionista per cercare di elaborare la fine della relazione precedente prima di intraprenderne di nuove. Se può esserle utile le consiglio anche il libro "Questo amore fa male" di Jackson Mackenzie che parla proprio di un sopravvissuto ad una relazione tossica che descrive esattamente quello che racconta lei. Credo che il fallimento della seconda relazione e i sensi di colpa che descrive siano dovuti alle ferite lasciate dalla relazione precedente di cui credo sia il momento di prendersi cura. Resto a disposizione Dott.ssa Roberta Maccarone
Carissima, grazie per la sua condivisione. Ci sono sicuramente aspetti della precedente relazione che non sono stati elaborati e che la portano a soffrire ancora oggi, soprattutto perché ha vissuto in un contesto di abuso psicologico. Normale che lei si senta in qualche modo sbagliata ed è comprensibile che il suo attuale fidanzato possa trovare difficile comprendere il suo stato d'animo. Tuttavia trovare un colpevole, condannarsi o porsi etichette serve a poco, anzi non farebbe altro che alimentare emozioni spiacevoli. Le suggerisco di affrontare questi suoi vissuti in sede di psicoterapia.
Resto a disposizione per ulteriori domande o dubbi.
Un caro saluto.
Dott.Francesco Mangiafico - Psicologo
Resto a disposizione per ulteriori domande o dubbi.
Un caro saluto.
Dott.Francesco Mangiafico - Psicologo
Buongiorno gentile Utente, sono molto dispiaciuto per la sua situazione e capisco quanto possa sentirsi confusa e oppressa da questi sentimenti contrastanti. Da quello che descrive, sembra che abbia vissuto due relazioni molto difficili e che stia cercando di capire il suo ruolo e le sue emozioni all'interno di queste dinamiche.
Prima di tutto, è importante chiarire che essere in una relazione abusiva o con una persona narcisista può lasciare un segno profondo. La confusione, l'apatia e il senso di malessere che ha provato subito dopo la rottura con il suo ex possono essere il risultato del trauma emotivo vissuto. È comune, infatti, che dopo una relazione tossica ci si senta svuotati, insensibili o incapaci di provare emozioni come in precedenza. Questo non significa che sia diventata "narcisista" o che sia una cattiva persona, ma piuttosto che potrebbe aver sviluppato dei meccanismi di difesa per proteggersi dalle ferite emotive.
Il fatto che si sia sentita confusa e incapace di impegnarsi pienamente nella nuova relazione potrebbe essere un segnale che non era ancora pronta a immergersi in un nuovo legame. Non aveva forse elaborato completamente il dolore e il trauma della relazione precedente, e questo l'ha portata a sentirsi distaccata e indecisa. È anche comprensibile che, dopo aver vissuto una relazione caratterizzata da manipolazioni e abusi, la sua capacità di fidarsi degli altri e di se stessa sia stata compromessa.
Riguardo al nuovo ragazzo, mi sembra che anche questa relazione sia diventata stressante per lei. L'atteggiamento del suo partner attuale, che le impone di soddisfare i suoi bisogni e reagisce con rabbia o frustrazione quando non lo fa, potrebbe somigliare a un altro tipo di pressione o manipolazione emotiva, anche se in modo diverso rispetto alla relazione precedente. La sua ansia di non rispondere alle aspettative potrebbe averla fatta sentire "sbagliata", ma questo non implica che ci sia qualcosa di sbagliato in lei. Il suo distacco emotivo potrebbe essere una reazione naturale a sentirsi ancora una volta sotto pressione e giudicata.
La paura di essersi "trasformata" in una persona diversa o narcisista dopo il trauma è comprensibile, ma sembra che la sua preoccupazione nasca proprio dalla sua empatia e dal senso di responsabilità nei confronti degli altri. I narcisisti, al contrario, tendono a non riflettere sulle proprie azioni con la stessa profondità e sensibilità che dimostra lei.
Forse il primo passo importante sarebbe concedersi il tempo e lo spazio per guarire dal trauma della relazione precedente, senza sentirsi obbligata a entrare subito in un nuovo legame o a soddisfare le aspettative di qualcun altro. Le sarebbe utile esplorare questi sentimenti con un professionista, per aiutarla a distinguere tra ciò che è una reazione naturale al dolore e ciò che potrebbe essere una dinamica tossica in una relazione.
Sembra che si stia portando addosso un peso emotivo molto grande, ed è importante ricordare che guarire richiede tempo e pazienza verso se stessi. Essere confusa e sentirsi inadeguata è normale quando si è stati esposti a dinamiche relazionali dannose, ma questo non significa che sia colpa sua o che lei sia "sbagliata".
Se dovesse avere bisogno di ulteriori consigli o di intraprendere un percorso di supporto psicologico resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino
Prima di tutto, è importante chiarire che essere in una relazione abusiva o con una persona narcisista può lasciare un segno profondo. La confusione, l'apatia e il senso di malessere che ha provato subito dopo la rottura con il suo ex possono essere il risultato del trauma emotivo vissuto. È comune, infatti, che dopo una relazione tossica ci si senta svuotati, insensibili o incapaci di provare emozioni come in precedenza. Questo non significa che sia diventata "narcisista" o che sia una cattiva persona, ma piuttosto che potrebbe aver sviluppato dei meccanismi di difesa per proteggersi dalle ferite emotive.
Il fatto che si sia sentita confusa e incapace di impegnarsi pienamente nella nuova relazione potrebbe essere un segnale che non era ancora pronta a immergersi in un nuovo legame. Non aveva forse elaborato completamente il dolore e il trauma della relazione precedente, e questo l'ha portata a sentirsi distaccata e indecisa. È anche comprensibile che, dopo aver vissuto una relazione caratterizzata da manipolazioni e abusi, la sua capacità di fidarsi degli altri e di se stessa sia stata compromessa.
Riguardo al nuovo ragazzo, mi sembra che anche questa relazione sia diventata stressante per lei. L'atteggiamento del suo partner attuale, che le impone di soddisfare i suoi bisogni e reagisce con rabbia o frustrazione quando non lo fa, potrebbe somigliare a un altro tipo di pressione o manipolazione emotiva, anche se in modo diverso rispetto alla relazione precedente. La sua ansia di non rispondere alle aspettative potrebbe averla fatta sentire "sbagliata", ma questo non implica che ci sia qualcosa di sbagliato in lei. Il suo distacco emotivo potrebbe essere una reazione naturale a sentirsi ancora una volta sotto pressione e giudicata.
La paura di essersi "trasformata" in una persona diversa o narcisista dopo il trauma è comprensibile, ma sembra che la sua preoccupazione nasca proprio dalla sua empatia e dal senso di responsabilità nei confronti degli altri. I narcisisti, al contrario, tendono a non riflettere sulle proprie azioni con la stessa profondità e sensibilità che dimostra lei.
Forse il primo passo importante sarebbe concedersi il tempo e lo spazio per guarire dal trauma della relazione precedente, senza sentirsi obbligata a entrare subito in un nuovo legame o a soddisfare le aspettative di qualcun altro. Le sarebbe utile esplorare questi sentimenti con un professionista, per aiutarla a distinguere tra ciò che è una reazione naturale al dolore e ciò che potrebbe essere una dinamica tossica in una relazione.
Sembra che si stia portando addosso un peso emotivo molto grande, ed è importante ricordare che guarire richiede tempo e pazienza verso se stessi. Essere confusa e sentirsi inadeguata è normale quando si è stati esposti a dinamiche relazionali dannose, ma questo non significa che sia colpa sua o che lei sia "sbagliata".
Se dovesse avere bisogno di ulteriori consigli o di intraprendere un percorso di supporto psicologico resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino
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Buongiorno, grazie per la sua condivisione. Credo che la prima relazione che ha descritto possa aver creato una ferita, che ha poi continuato a pulsare e a influenzarla anche nel corso della relazione successiva. Da una parte penso ci sia la necessità di rielaborare questa relazione, in modo da rimarginare questa ferita, permetterle di cicatrizzare, in modo che smetta di avere influenza su come vive l'ambito relazionale in sè, dall'altro credo sia importante fare una riflessione su come vive le relazioni in generale: perchè crede di essere diventata narcisista? Non c'è la possibilità che la sua freddezza sia semplicemente una reazione al vissuto traumatico che la relazione precedente le ha lasciato? è importante capire come vive quest'ambito e come vorrebbe trasformarlo, in modo da non essere in balia dell'altro ma poter vivere appieno le relazioni, in prima persona, avendo lei il timone. Se avesse bisogno di ulteriore supporto mi trova a disposizione, anche online. Un caro saluto, dott.ssa Elena Gianotti
Salve,
Prima di tutto, voglio dirle che è assolutamente comprensibile sentirsi confusi e sopraffatti dopo aver vissuto una relazione così complessa e, per di più, essere passati velocemente a un'altra. Non sta "impazzendo", ma sta cercando di affrontare un insieme complesso di emozioni e dinamiche molto impegnative.
Ciò che descrive della sua precedente relazione presenta molte caratteristiche tipiche di una relazione con una persona con tratti narcisistici. Il fatto di vivere costantemente con l'ansia di commettere errori e l'alternanza tra affetto estremo e insulti sono segni di una dinamica di controllo e manipolazione emotiva. Questo tipo di esperienza può lasciare cicatrici profonde, un senso di insicurezza e confusione su chi lei è e cosa desidera realmente.
È molto probabile che, entrando nella nuova relazione, non avesse ancora avuto il tempo di elaborare e guarire dal trauma e dal dolore della precedente. Quell'apatia che descrive, quel senso di distacco emotivo, potrebbe essere una forma di protezione: la sua mente e il suo cuore cercano di evitare il rischio di soffrire nuovamente. Questo non significa che sia diventata insensibile o "narcisista", ma piuttosto che il suo sistema emotivo è ancora in fase di recupero e di autodifesa.
Anche nella sua nuova relazione sembra ripetersi un certo schema di controllo. Sebbene inizialmente questo nuovo partner possa essere sembrato diverso, il fatto che l'abbia spinta a soddisfare i suoi bisogni e aspettative, portando a farla sentire giudicata, potrebbe aver riattivato quei sentimenti di pressione e inadeguatezza vissuti nella relazione precedente. È del tutto comprensibile che questo abbia amplificato il suo senso di confusione e malessere.
La paura di essere diventata una persona narcisista è una reazione comprensibile al trauma che ha subito. Quando si viene manipolati emotivamente, si può arrivare a dubitare della propria identità e dei propri sentimenti. Tuttavia, il semplice fatto che si preoccupi di come si è comportata e di come ha trattato l'altra persona dimostra che è profondamente consapevole dei propri sentimenti e di quelli altrui, qualcosa che una persona realmente narcisista non farebbe.
In questo momento è essenziale che si conceda del tempo per se stessa, senza sentirsi obbligata a rimanere in una relazione se non si sente pronta. Potrebbe trovare grande giovamento nel parlare con un professionista, per elaborare il trauma passato, riconnettersi con le proprie emozioni e capire cosa desidera davvero per sé. Non c'è alcuna fretta nel trovare subito tutte le risposte, ma è importante che possa darsi il tempo e lo spazio necessari per ascoltare e comprendere i propri bisogni, senza la pressione di soddisfare quelli di qualcun altro.
Le consiglio di essere gentile con se stessa in questo momento. Sta affrontando un periodo di grande vulnerabilità, ma il fatto che stia cercando di comprendere cosa stia accadendo dentro di lei è già un passo fondamentale verso la guarigione. Dott. Andrea Boggero
Prima di tutto, voglio dirle che è assolutamente comprensibile sentirsi confusi e sopraffatti dopo aver vissuto una relazione così complessa e, per di più, essere passati velocemente a un'altra. Non sta "impazzendo", ma sta cercando di affrontare un insieme complesso di emozioni e dinamiche molto impegnative.
Ciò che descrive della sua precedente relazione presenta molte caratteristiche tipiche di una relazione con una persona con tratti narcisistici. Il fatto di vivere costantemente con l'ansia di commettere errori e l'alternanza tra affetto estremo e insulti sono segni di una dinamica di controllo e manipolazione emotiva. Questo tipo di esperienza può lasciare cicatrici profonde, un senso di insicurezza e confusione su chi lei è e cosa desidera realmente.
È molto probabile che, entrando nella nuova relazione, non avesse ancora avuto il tempo di elaborare e guarire dal trauma e dal dolore della precedente. Quell'apatia che descrive, quel senso di distacco emotivo, potrebbe essere una forma di protezione: la sua mente e il suo cuore cercano di evitare il rischio di soffrire nuovamente. Questo non significa che sia diventata insensibile o "narcisista", ma piuttosto che il suo sistema emotivo è ancora in fase di recupero e di autodifesa.
Anche nella sua nuova relazione sembra ripetersi un certo schema di controllo. Sebbene inizialmente questo nuovo partner possa essere sembrato diverso, il fatto che l'abbia spinta a soddisfare i suoi bisogni e aspettative, portando a farla sentire giudicata, potrebbe aver riattivato quei sentimenti di pressione e inadeguatezza vissuti nella relazione precedente. È del tutto comprensibile che questo abbia amplificato il suo senso di confusione e malessere.
La paura di essere diventata una persona narcisista è una reazione comprensibile al trauma che ha subito. Quando si viene manipolati emotivamente, si può arrivare a dubitare della propria identità e dei propri sentimenti. Tuttavia, il semplice fatto che si preoccupi di come si è comportata e di come ha trattato l'altra persona dimostra che è profondamente consapevole dei propri sentimenti e di quelli altrui, qualcosa che una persona realmente narcisista non farebbe.
In questo momento è essenziale che si conceda del tempo per se stessa, senza sentirsi obbligata a rimanere in una relazione se non si sente pronta. Potrebbe trovare grande giovamento nel parlare con un professionista, per elaborare il trauma passato, riconnettersi con le proprie emozioni e capire cosa desidera davvero per sé. Non c'è alcuna fretta nel trovare subito tutte le risposte, ma è importante che possa darsi il tempo e lo spazio necessari per ascoltare e comprendere i propri bisogni, senza la pressione di soddisfare quelli di qualcun altro.
Le consiglio di essere gentile con se stessa in questo momento. Sta affrontando un periodo di grande vulnerabilità, ma il fatto che stia cercando di comprendere cosa stia accadendo dentro di lei è già un passo fondamentale verso la guarigione. Dott. Andrea Boggero
Salve, grazie per la condivisione. Capisco quanto possa essere frustrante il senso di confusione che la pervade nelle relazioni. Uno dei presupposti chiave per riuscire a instaurare una relazione soddisfacente è amare sé stessi. Ritengo che un percorso psicologico la possa sostenere a uscire dalle rigide convinzioni che la portano a identificarsi nell'etichetta del narcisista. Ha affrontato dei cambiamenti significativi che l'hanno portata ad adottare delle strategie disfunzionali come l'appiattimento delle emozioni e il ritiro verso sé stessa. Attraverso un supporto psicologico strategico potrebbe riscoprire le proprie risorse e attivare un cambiamento per lei soddisfacente al fine di riuscire a stare bene non solo con sé stessa ma anche con gli altri.
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Gentile utente,
dalle sue parole traspare una grande sofferenza.
Il trauma della sua precedente relazione e l'impatto che ha avuto su di lei non devono essere sottovalutati. Le esperienze con una persona narcisista possono avere effetti duraturi sul modo in cui ci relazioniamo con gli altri e ci sentiamo riguardo a noi stessi. È naturale che dopo una tale esperienza si possa avvertire una certa confusione e difficoltà a connettersi emotivamente in una nuova relazione. Questo non significa che lei sia diventata narcisista, ma piuttosto che sta cercando di elaborare e affrontare il dolore che ha vissuto.
Non è raro che le persone che hanno subito traumi come il suo si trovino a vivere una sorta di apatia o difficoltà a provare emozioni, come ha descritto. Inoltre, è importante considerare che le difficoltà nella nuova relazione possono anche derivare dalla sua lotta interna e non solo dal comportamento del suo attuale partner. A volte, quando una persona è in uno stato di grande confusione e vulnerabilità, può attrarre o ritrovarsi in relazioni che sembrano riflettere e amplificare le sue paure e insicurezze.
Il fatto che il suo nuovo fidanzato abbia reagito con rabbia e pressione potrebbe riflettere una mancanza di comprensione e di empatia nei suoi confronti, e potrebbe essere un ulteriore indicativo di come le sue esigenze e sentimenti non siano stati adeguatamente rispettati. È essenziale che lei non si colpevolizzi per queste dinamiche. È fondamentale che lei abbia il supporto di un professionista che possa aiutarla a esplorare e comprendere queste esperienze e sentimenti in modo più approfondito.
Le consiglio vivamente di intraprendere un percorso terapeutico con uno specialista che possa aiutarla a lavorare attraverso questi traumi e a ricostruire la sua fiducia in sé stessa e nelle sue relazioni. La terapia può offrirle uno spazio sicuro per esplorare le sue esperienze, capire meglio le sue reazioni emotive e trovare modi più sani per gestire e affrontare le sue relazioni.
La invito caldamente a non lasciar passare queste esperienze senza un serio lavoro di rielaborazione, visti l trauma della sua precedente relazione e l'impatto che ha avuto su di lei non devono essere sottovalutati. Le esperienze con una persona narcisista possono avere effetti duraturi sul modo in cui ci relazioniamo e ci sentiamo riguardo a noi stessi. È naturale che dopo una tale esperienza si possa avvertire una certa confusione e difficoltà a connettersi emotivamente in una nuova relazione. Questo non significa che lei sia diventata narcisista, ma piuttosto che sta cercando di elaborare e affrontare il dolore che ha vissuto.
Non è raro che le persone che hanno subito traumi come il suo si trovino a vivere una sorta di apatia o difficoltà a provare emozioni, come ha descritto. Inoltre, è importante considerare che le difficoltà nella nuova relazione possono anche derivare dalla sua lotta interna e non solo dal comportamento del suo attuale partner. A volte, quando una persona è in uno stato di grande confusione e vulnerabilità, può attrarre o ritrovarsi in relazioni che sembrano riflettere e amplificare le sue paure e insicurezze.
Il fatto che il suo nuovo fidanzato abbia reagito con rabbia e pressione potrebbe riflettere una mancanza di comprensione e di empatia nei suoi confronti, e potrebbe essere un ulteriore indicativo di come le sue esigenze e sentimenti non siano stati adeguatamente rispettati. È essenziale che lei non si colpevolizzi per queste dinamiche. È fondamentale che lei abbia il supporto di un professionista che possa aiutarla a esplorare e comprendere queste esperienze e sentimenti in modo più approfondito.
Le consiglio vivamente di intraprendere un percorso terapeutico con uno specialista che possa aiutarla a lavorare attraverso questi traumi e a ricostruire la sua fiducia in sé stessa e nelle sue relazioni. La terapia può offrirle uno spazio sicuro per esplorare le sue esperienze, capire meglio le sue reazioni emotive e trovare modi più sani per gestire e affrontare le sue relazioni.
La invito caldamente a non lasciar passare queste esperienze così traumatiche senza un serio lavoro di rielaborazione. Si prenda cura di se stessa.
Dott.ssa Marianna Mansueto
dalle sue parole traspare una grande sofferenza.
Il trauma della sua precedente relazione e l'impatto che ha avuto su di lei non devono essere sottovalutati. Le esperienze con una persona narcisista possono avere effetti duraturi sul modo in cui ci relazioniamo con gli altri e ci sentiamo riguardo a noi stessi. È naturale che dopo una tale esperienza si possa avvertire una certa confusione e difficoltà a connettersi emotivamente in una nuova relazione. Questo non significa che lei sia diventata narcisista, ma piuttosto che sta cercando di elaborare e affrontare il dolore che ha vissuto.
Non è raro che le persone che hanno subito traumi come il suo si trovino a vivere una sorta di apatia o difficoltà a provare emozioni, come ha descritto. Inoltre, è importante considerare che le difficoltà nella nuova relazione possono anche derivare dalla sua lotta interna e non solo dal comportamento del suo attuale partner. A volte, quando una persona è in uno stato di grande confusione e vulnerabilità, può attrarre o ritrovarsi in relazioni che sembrano riflettere e amplificare le sue paure e insicurezze.
Il fatto che il suo nuovo fidanzato abbia reagito con rabbia e pressione potrebbe riflettere una mancanza di comprensione e di empatia nei suoi confronti, e potrebbe essere un ulteriore indicativo di come le sue esigenze e sentimenti non siano stati adeguatamente rispettati. È essenziale che lei non si colpevolizzi per queste dinamiche. È fondamentale che lei abbia il supporto di un professionista che possa aiutarla a esplorare e comprendere queste esperienze e sentimenti in modo più approfondito.
Le consiglio vivamente di intraprendere un percorso terapeutico con uno specialista che possa aiutarla a lavorare attraverso questi traumi e a ricostruire la sua fiducia in sé stessa e nelle sue relazioni. La terapia può offrirle uno spazio sicuro per esplorare le sue esperienze, capire meglio le sue reazioni emotive e trovare modi più sani per gestire e affrontare le sue relazioni.
La invito caldamente a non lasciar passare queste esperienze senza un serio lavoro di rielaborazione, visti l trauma della sua precedente relazione e l'impatto che ha avuto su di lei non devono essere sottovalutati. Le esperienze con una persona narcisista possono avere effetti duraturi sul modo in cui ci relazioniamo e ci sentiamo riguardo a noi stessi. È naturale che dopo una tale esperienza si possa avvertire una certa confusione e difficoltà a connettersi emotivamente in una nuova relazione. Questo non significa che lei sia diventata narcisista, ma piuttosto che sta cercando di elaborare e affrontare il dolore che ha vissuto.
Non è raro che le persone che hanno subito traumi come il suo si trovino a vivere una sorta di apatia o difficoltà a provare emozioni, come ha descritto. Inoltre, è importante considerare che le difficoltà nella nuova relazione possono anche derivare dalla sua lotta interna e non solo dal comportamento del suo attuale partner. A volte, quando una persona è in uno stato di grande confusione e vulnerabilità, può attrarre o ritrovarsi in relazioni che sembrano riflettere e amplificare le sue paure e insicurezze.
Il fatto che il suo nuovo fidanzato abbia reagito con rabbia e pressione potrebbe riflettere una mancanza di comprensione e di empatia nei suoi confronti, e potrebbe essere un ulteriore indicativo di come le sue esigenze e sentimenti non siano stati adeguatamente rispettati. È essenziale che lei non si colpevolizzi per queste dinamiche. È fondamentale che lei abbia il supporto di un professionista che possa aiutarla a esplorare e comprendere queste esperienze e sentimenti in modo più approfondito.
Le consiglio vivamente di intraprendere un percorso terapeutico con uno specialista che possa aiutarla a lavorare attraverso questi traumi e a ricostruire la sua fiducia in sé stessa e nelle sue relazioni. La terapia può offrirle uno spazio sicuro per esplorare le sue esperienze, capire meglio le sue reazioni emotive e trovare modi più sani per gestire e affrontare le sue relazioni.
La invito caldamente a non lasciar passare queste esperienze così traumatiche senza un serio lavoro di rielaborazione. Si prenda cura di se stessa.
Dott.ssa Marianna Mansueto
Gentile utente, prima di tutto ti ringrazio per aver condiviso il tuo vissuto. Comprendo come la situazione che stai vivendo sia per te motivo di importante disagio. Credo che possa essere utile, per il momento, mettere da parte etichette come "narcisista" e provare ad interrogarsi su cosa effettivamente stia accadendo dentro di te, ovvero quali emozioni e quali comportamenti entrano in gioco. Da dove scaturiva l'attrazione così intensa per il tuo ex, persona che tu stessa hai descritto come ambivalente e ansiogena? E come mai ti sei ritrovata, in seguito, ad entrare in una relazione in cui il tuo grado di coinvolgimento era molto scarso? Sicuramente ci sono delle motivazioni dietro questi tuoi comportamenti e questi tuoi sentimenti; motivazioni che con ogni probabilità risalgono al tuo passato. Senza un'approfondita comprensione della tua storia di vita e di come essa si lega ai tuoi vissuti attuali, ti sarà difficile fare chiarezza dentro di te ed instaurare relazioni sane ed appaganti, rischiando quindi di ripetere schemi relazionali disfunzionali inveterati. Visto la grande confusione e sofferenza che stai sperimentando, il supporto di un professionista empatico può esserti di importante aiuto. Spero di averti offerto una risposta utile e rimango a disposizione in caso volessi pormi ulteriori domande o prenotare un primo colloquio gratuito. Un caro saluto, Dott. Alessandro Pittari
Mi dispiace molto che stia attraversando un momento così difficile.
Prima di potersi impegnare pienamente in una nuova relazione, potrebbe essere necessario un periodo per guarire e ritrovare un equilibrio emotivo. La fine di una relazione richiede tempo per essere elaborata. È importante permettersi di vivere il dolore, la confusione e anche l’apatia, perché fanno parte del processo di guarigione.
Potrebbe essere utile chiedersi**Cosa desidero veramente da una relazione? Come mi sento veramente?**.
Il senso di confusione e il malessere che sta vivendo sono segnali che potrebbe essere utile parlare con un professionista. Uno psicologo o un terapeuta può aiutarla a elaborare il trauma della sua relazione precedente e a fare chiarezza sulle emozioni che sta vivendo adesso. La terapia può fornire un luogo sicuro per esplorare ciò che sta succedendo dentro di Lei, aiutandola a capire meglio i suoi bisogni e a costruire confini più sani nelle sue relazioni future.
Non si colpevolizzi, ma piuttosto riconosca che questo è un momento in cui ha bisogno di gentilezza e cura verso se stessa.
Dott.ssa Evelina Andreeva
Prima di potersi impegnare pienamente in una nuova relazione, potrebbe essere necessario un periodo per guarire e ritrovare un equilibrio emotivo. La fine di una relazione richiede tempo per essere elaborata. È importante permettersi di vivere il dolore, la confusione e anche l’apatia, perché fanno parte del processo di guarigione.
Potrebbe essere utile chiedersi**Cosa desidero veramente da una relazione? Come mi sento veramente?**.
Il senso di confusione e il malessere che sta vivendo sono segnali che potrebbe essere utile parlare con un professionista. Uno psicologo o un terapeuta può aiutarla a elaborare il trauma della sua relazione precedente e a fare chiarezza sulle emozioni che sta vivendo adesso. La terapia può fornire un luogo sicuro per esplorare ciò che sta succedendo dentro di Lei, aiutandola a capire meglio i suoi bisogni e a costruire confini più sani nelle sue relazioni future.
Non si colpevolizzi, ma piuttosto riconosca che questo è un momento in cui ha bisogno di gentilezza e cura verso se stessa.
Dott.ssa Evelina Andreeva
Gentile Utente,
la sua esperienza riflette quanto complesso e doloroso possa essere il percorso emotivo dopo una relazione tossica. Da ciò che racconta, emerge che l'esperienza vissuta con il suo ex, caratterizzata da comportamenti manipolatori e da un rapporto fortemente instabile, ha avuto un impatto profondo su di lei, al punto da influenzare la sua capacità di vivere serenamente la relazione successiva. È comprensibile che dopo una storia così intensa e carica di tensioni emotive, si sia trovata a provare apatia, confusione e difficoltà a connettersi nuovamente con le sue emozioni.
Quando si esce da una relazione con una persona che manifesta tratti narcisistici o manipolatori, come sembra essere il caso del suo ex, è normale sentirsi svuotati, insicuri e privi di quella stabilità emotiva che magari prima era parte di sé. Le dinamiche di controllo e colpa che ha vissuto possono averla portata a dubitare di se stessa e delle sue capacità di dare e ricevere amore in modo sano.
Riguardo alla relazione con il nuovo partner, è importante sottolineare che la difficoltà che sta sperimentando non è un segno che lei sia diventata narcisista, bensì una conseguenza del trauma emotivo e del disorientamento che ha vissuto. Il suo senso di confusione e l'incapacità di impegnarsi appieno non fanno di lei una persona narcisista, ma piuttosto una persona che sta cercando di rimettersi in piedi dopo una relazione estremamente destabilizzante. Spesso, dopo relazioni tossiche, ci si può sentire "numb", ossia insensibili o disconnessi dalle proprie emozioni, proprio perché il cervello e il cuore hanno bisogno di tempo per elaborare il dolore e il trauma.
Le difficoltà che sta vivendo con il nuovo partner, come le sue richieste di maggiore coinvolgimento e il sentirsi pressata, possono essere ulteriormente aggravate dal fatto che lei non ha avuto il tempo o lo spazio necessario per guarire dalla sua precedente esperienza. È possibile che sia stata travolta dalle aspettative di questa nuova relazione, senza sentirsi realmente pronta a vivere un nuovo legame in modo autentico e aperto.
La sensazione di sentirsi egoista o "falsa" potrebbe derivare dal fatto che non sta ancora riuscendo a riconnettersi completamente con le sue emozioni e i suoi bisogni. Questo non significa che lei sia diventata narcisista, ma piuttosto che potrebbe essere ancora in una fase di guarigione, dove è difficile trovare un equilibrio tra quello che prova e quello che gli altri si aspettano da lei.
Le suggerisco di dedicare del tempo a se stessa, di ascoltarsi con attenzione e di cercare di comprendere quali sono i suoi reali bisogni emotivi in questo momento. Potrebbe essere utile intraprendere un percorso di supporto psicologico per elaborare pienamente ciò che ha vissuto nella precedente relazione, riconoscere l'impatto che ha avuto su di lei e lavorare su come recuperare la fiducia in se stessa e nelle sue capacità relazionali.
La guarigione richiede tempo, e non deve sentirsi in colpa se attualmente non riesce a rispondere alle aspettative del suo nuovo partner. Prima di tutto, è importante che lei si dia il permesso di elaborare il trauma e di ritrovare un equilibrio emotivo stabile. Questo le permetterà di capire meglio cosa desidera e come costruire relazioni più sane e appaganti in futuro.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Un caro saluto,
Dott.ssa Pinella Chionna
la sua esperienza riflette quanto complesso e doloroso possa essere il percorso emotivo dopo una relazione tossica. Da ciò che racconta, emerge che l'esperienza vissuta con il suo ex, caratterizzata da comportamenti manipolatori e da un rapporto fortemente instabile, ha avuto un impatto profondo su di lei, al punto da influenzare la sua capacità di vivere serenamente la relazione successiva. È comprensibile che dopo una storia così intensa e carica di tensioni emotive, si sia trovata a provare apatia, confusione e difficoltà a connettersi nuovamente con le sue emozioni.
Quando si esce da una relazione con una persona che manifesta tratti narcisistici o manipolatori, come sembra essere il caso del suo ex, è normale sentirsi svuotati, insicuri e privi di quella stabilità emotiva che magari prima era parte di sé. Le dinamiche di controllo e colpa che ha vissuto possono averla portata a dubitare di se stessa e delle sue capacità di dare e ricevere amore in modo sano.
Riguardo alla relazione con il nuovo partner, è importante sottolineare che la difficoltà che sta sperimentando non è un segno che lei sia diventata narcisista, bensì una conseguenza del trauma emotivo e del disorientamento che ha vissuto. Il suo senso di confusione e l'incapacità di impegnarsi appieno non fanno di lei una persona narcisista, ma piuttosto una persona che sta cercando di rimettersi in piedi dopo una relazione estremamente destabilizzante. Spesso, dopo relazioni tossiche, ci si può sentire "numb", ossia insensibili o disconnessi dalle proprie emozioni, proprio perché il cervello e il cuore hanno bisogno di tempo per elaborare il dolore e il trauma.
Le difficoltà che sta vivendo con il nuovo partner, come le sue richieste di maggiore coinvolgimento e il sentirsi pressata, possono essere ulteriormente aggravate dal fatto che lei non ha avuto il tempo o lo spazio necessario per guarire dalla sua precedente esperienza. È possibile che sia stata travolta dalle aspettative di questa nuova relazione, senza sentirsi realmente pronta a vivere un nuovo legame in modo autentico e aperto.
La sensazione di sentirsi egoista o "falsa" potrebbe derivare dal fatto che non sta ancora riuscendo a riconnettersi completamente con le sue emozioni e i suoi bisogni. Questo non significa che lei sia diventata narcisista, ma piuttosto che potrebbe essere ancora in una fase di guarigione, dove è difficile trovare un equilibrio tra quello che prova e quello che gli altri si aspettano da lei.
Le suggerisco di dedicare del tempo a se stessa, di ascoltarsi con attenzione e di cercare di comprendere quali sono i suoi reali bisogni emotivi in questo momento. Potrebbe essere utile intraprendere un percorso di supporto psicologico per elaborare pienamente ciò che ha vissuto nella precedente relazione, riconoscere l'impatto che ha avuto su di lei e lavorare su come recuperare la fiducia in se stessa e nelle sue capacità relazionali.
La guarigione richiede tempo, e non deve sentirsi in colpa se attualmente non riesce a rispondere alle aspettative del suo nuovo partner. Prima di tutto, è importante che lei si dia il permesso di elaborare il trauma e di ritrovare un equilibrio emotivo stabile. Questo le permetterà di capire meglio cosa desidera e come costruire relazioni più sane e appaganti in futuro.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Un caro saluto,
Dott.ssa Pinella Chionna
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