Mi presento, mi chiamo Barbara e ho cinquantuno anni, e un figlio di ventidue. Ho perso mio marito n

25 risposte
Mi presento, mi chiamo Barbara e ho cinquantuno anni, e un figlio di ventidue. Ho perso mio marito nel 2012 in un incidente aereo e chiaramente questo ha influito sulla mia famiglia. Ho fatto del mio meglio per non far mancare nulla a mio figlio , e in questo devo ringraziare anche mia suocera che mi è sempre stata vicina …..Ho scoperto che mio figlio ha una tresca con una nostra vicina di casa, sulla quarantina, e questo mi ha fatto cadere il mondo addosso ….. Mi sento un fallimento come madre e non capisco perché lui sta facendo una cosa del genere. Ultimamente non riesco neanche a guardarlo in faccia perche questa situazione mi crea imbarazzo , al pensiero di sedermi a tavola e parlargliene mi si rizzano i capelli. Lui ovviamente non sa che io so … Perxhe non può essere come tutti i suoi coetanei e avere una relazione con qualcuna della sua età ?
Grazie del tempo che mi dedicherete.
Buongiorno Barbara,

mi dispiace molto per la difficoltà emotiva che sta affrontando in questa situazione, e comprendo quanto possa essere disorientante e doloroso per una madre scoprire qualcosa di così inaspettato riguardo al proprio figlio. È evidente quanto si sia dedicata a lui nel corso degli anni, facendo tutto il possibile per proteggerlo e supportarlo, e il suo senso di smarrimento in questo momento è del tutto naturale.

È importante, però, ricordare che ciò che sta accadendo non è necessariamente un riflesso del suo valore come madre o delle sue capacità genitoriali. Le scelte di suo figlio in campo affettivo sono parte della sua crescita e del suo percorso personale, anche se possono sembrare difficili da comprendere.

La relazione con una persona più grande potrebbe avere per lui significati che non sono immediatamente evidenti. Potrebbe sentirsi attratto dalla maturità, dalla stabilità o da un senso di sicurezza che percepisce in questa persona, magari cercando inconsciamente qualcosa che lo rassicuri, soprattutto considerando le perdite e le sfide affrontate in passato. Allo stesso tempo, è importante non saltare a conclusioni negative o giudizi affrettati.

Il fatto che lei provi imbarazzo o difficoltà a parlarne con lui è comprensibile, ma il dialogo aperto potrebbe essere la chiave per affrontare questa situazione. Aspetti un momento in cui si sente pronta, magari in un ambiente tranquillo, e provi a parlargli senza giudizio. Può dirgli che ha notato qualcosa e che desidera capire meglio, sottolineando che il suo obiettivo è aiutarlo e sostenerlo, non criticarlo.

Anche se non approva questa relazione, cercare di mantenere un dialogo aperto e rispettoso le permetterà di comprendere meglio cosa lo spinga verso questa scelta e, allo stesso tempo, gli darà la possibilità di sentire che può contare su di lei, indipendentemente dalle circostanze.

Se sente che la situazione la sta sopraffacendo, potrebbe essere utile confrontarsi con uno psicologo per ricevere supporto emotivo e strategie per gestire il rapporto con suo figlio. Questo potrebbe anche aiutarla a elaborare le sue emozioni in un contesto sicuro e a trovare maggiore chiarezza.

Resto a disposizione se ha bisogno di ulteriori chiarimenti o di un aiuto più specifico.

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Barbara, la sua reazione è del tutto comprensibile: come madre, ha sempre desiderato il meglio per suo figlio, e questa situazione sembra contraddire ciò che aveva immaginato per lui. È naturale provare una sensazione di smarrimento, ma è importante ricordare che le scelte di suo figlio non definiscono il suo valore come madre. Anzi, il suo impegno e il suo amore per lui, soprattutto dopo la dolorosa perdita di suo marito, dimostrano quanto lei abbia fatto del suo meglio in circostanze difficili.
L’idea che suo figlio debba seguire un certo percorso o avere una relazione "convenzionale" potrebbe derivare dal suo desiderio di proteggerlo e di assicurarsi che stia vivendo esperienze "appropriate". Tuttavia, le relazioni che una persona sceglie spesso riflettono i propri bisogni, curiosità o momenti di crescita, e non sempre seguono le aspettative sociali o familiari. Il fatto che lei provi disagio o imbarazzo è un segnale che questa situazione tocca corde personali.
Un percorso di terapia strategico-integrata potrebbe aiutarla a gestire questi sentimenti contrastanti e a trovare strategie efficaci per affrontare la situazione con suo figlio. Questo tipo di approccio le permetterebbe di esplorare le sue emozioni e capire come influenzano il suo rapporto con suo figlio. Inoltre, la aiuterebbe a riformulare il senso di colpa o il fallimento, trasformandoli in opportunità per rafforzare il legame con suo figlio e per gestire meglio le sfide emotive.
Dott. Tommaso Giovannetti
Cara Barbara, prima di tutto voglio dirle che ciò che sta vivendo è una situazione molto delicata e comprensibilmente le sta creando confusione e disagio. Ha affrontato una grande perdita e ha dedicato molte energie a crescere suo figlio, cercando di fare il meglio per lui in un contesto già difficile. È normale che una situazione come questa possa suscitare emozioni contrastanti. È naturale che questa situazione le faccia mettere in discussione il suo ruolo di madre, ma il valore del suo impegno e dell'amore che ha dato a suo figlio non dipendono dalle sue scelte personali o affettive. Non è un riflesso del suo essere madre. L’idea che suo figlio abbia una relazione con una donna più grande e vicina alla vostra quotidianità può certamente essere difficile da accettare. Questi sentimenti sono normali, soprattutto quando emergono aspettative che aveva su di lui e sul tipo di relazioni che immaginava per lui. Suo figlio è ormai un giovane adulto e, come tale, ha il diritto di fare scelte che potrebbero non corrispondere a quelle che lei avrebbe sperato. Le sue decisioni affettive non sono necessariamente un errore, ma esprimono una parte di sé, della sua crescita o delle sue necessità emotive del momento.
È possibile che sia attratto da questa donna per motivi che a lei appaiono incomprensibili, ma che per lui rispondono a un bisogno personale (es. stabilità, sicurezza, o persino curiosità). Questo non significa che lei abbia sbagliato qualcosa o che il vostro legame sia compromesso. Prima di parlarne con sue figlio, cerchi di riflettere su ciò che la disturba di più. È la differenza di età? Il fatto che sia una vicina? La paura del giudizio sociale? Capire cosa la fa soffrire la aiuterà a chiarire come approcciare il discorso. Questo è un momento in cui potrebbe sentire il bisogno di supporto per elaborare le emozioni che emergono. Parlare con un terapeuta potrebbe aiutarla a riflettere non solo su questa situazione, ma anche su eventuali aspettative e timori legati alla sua relazione con suo figlio o al futuro.
Ricordi che questa esperienza non definisce il suo valore come madre. E' stata ed è una figura importante per suo figlio, e il suo amore per lui è evidente. E' una madre amorevole che sta cercando di fare il meglio per il proprio figlio. Si conceda il diritto di essere confusa o turbata, ma sappia che con il dialogo e un po’ di tempo, è possibile superare questa fase difficile. Non esiti a chiedere supporto se ne sente il bisogno: affrontare tutto da sola non è necessario. Rimango a disposizione per eventuale colloquio. Un saluto.
Gentile Barbara, buonasera! Prima di ogni cosa, mi permetta di rivolgervi le mie più sentite condoglianze. Considerato il limite del contesto e dello strumento, proverò a condividere qualche pensiero sollecitato dalla sua richiesta. Posso solo provare ad immaginare quanto sia stato difficile per voi guardare al futuro con fiducia, prendersi cura l'uno dell'altro, trovare nuovi assetti e nuovi modi di condividere il quotidiano, le esigenze reali, le emozioni. Siete stati bravi e dovreste esserne orgogliosi! Ho l'impressione che l'aspetto più critico non sia la "tresca con la vicina" in sé, ma il modo in cui questa riverbera nella relazione tra voi (mamma, figlio, immagine marito/padre). Lei sembra essere delusa, arrabbiata, spaventata. Chissà che in questa situazione non si sia riattivato in "Voi" un teatro interno in cui, ognuno a suo modo, cerca di fare i conti con qualcosa che è rimasto nascosto, fuori dai radar per tanto tempo, ma che adesso chiede di essere accolto, sofferto, compreso. Non credo che abbiate bisogno di consigli, ma spero di aver contribuito a dare una chiave di lettura un po' più profonda. In bocca al lupo per tutto
Lei non è un fallimento come madre. Suo figlio è adulto, e le sue scelte, anche se difficili da accettare, non riflettono in alcun modo il suo valore come genitore. Ha fatto del tuo meglio per crescerlo, e il fatto che oggi prenda decisioni che non comprende non diminuiscono il suo impegno o l'amore che donato.

Per quanto riguarda la sua relazione con la vicina, è importante ricordare che i sentimenti e le scelte affettive, soprattutto in età adulta, possono seguire percorsi che non sempre corrispondono alle aspettative. La differenza di età o il contesto della relazione possono sembrare difficili da accettare, ma non necessariamente dicono che ci sia qualcosa di "sbagliato" in lui. Può esserci dietro curiosità, attrazione o bisogno di una connessione particolare.

Per quanto sia difficile, sarebbe utile provare a parlare con lui in un momento tranquillo, esprimendo le sue emozioni senza giudizio. È importante che si senta accolto e non messo sotto accusa, perché altrimenti potrebbe chiudersi o percepire il dialogo come un confronto.


Se sente che il dialogo diretto è troppo difficile, potrebbe considerare di rivolgersi a un terapeuta per elaborare questa situazione e trovare il modo migliore per affrontarla. Questo le permetterà di gestire l'imbarazzo e il disagio senza compromettere il rapporto con suo figlio.

Le auguro tanta serenità e forza. Se ha bisogno di confrontarsi ancora, sono qui.

Un caro saluto.






Gentile Barbara,

la perdita di suo marito è stata un evento traumatico che ha segnato profondamente la sua vita e quella di suo figlio. È ammirevole che lei abbia trovato la forza di andare avanti e di crescere suo figlio con amore e dedizione, e il supporto di sua suocera è stato sicuramente prezioso in questo percorso.
La scoperta della relazione tra suo figlio e una donna molto più grande di lui ha generato in lei sentimenti di disorientamento, delusione e forse anche di fallimento come madre. È comprensibile che lei si senta così, ma è importante ricordare che i figli, anche quando diventano adulti, fanno le proprie scelte e che queste scelte non sempre rispecchiano le nostre aspettative o i nostri desideri.

Il comportamento di suo figlio può avere diverse motivazioni, che solo lui può conoscere veramente. Potrebbe essere alla ricerca di una figura materna, di una stabilità emotiva che forse gli è mancata dopo la perdita del padre, o forse è semplicemente attratto da questa donna per ragioni che le sfuggono. È importante non giudicarlo e cercare di capire le sue ragioni con un atteggiamento di apertura e ascolto.
Se desidera approfondire l'argomento o ha bisogno di ulteriore supporto, non esiti a contattarmi.

Le auguro di trovare la forza e la serenità per affrontare questo momento difficile.
Dott.ssa Angela Pistilli
Ciao Barbara, grazie per aver condiviso la tua storia. Capisco quanto questa situazione possa essere dolorosa e confusa per te. Dopo aver affrontato una grande perdita, probabilmente avevi messo tutta la tua energia nel cercare di proteggere e crescere tuo figlio nel miglior modo possibile. Scoprire qualcosa che sembra andare contro le tue aspettative e valori ti ha inevitabilmente scosso.
Come madre, è normale voler proteggere i propri figli da situazioni che percepiamo come sbagliate o potenzialmente dannose. Tuttavia, è importante cercare di guardare la situazione da una prospettiva più ampia. A volte, i comportamenti che non capiamo dei nostri figli nascono da motivazioni a noi sconosciute e, in alcuni casi, legate a dinamiche di crescita e ricerca di indipendenza.
Anche se la situazione ti provoca disagio, non significa che tu sia un fallimento come madre. Ogni famiglia ha le sue sfide, e quello che conta è l'amore e la volontà di affrontare insieme le difficoltà.
Magari è necessario prendersi il giusto tempo per riflettere.

Un saluto,
L.R
Buonasera,
Provi a riflettere sul che cosa la turba di più di questa relazione che ha il figlio (il fatto che non lo sappia lei, il fatto che lei l'abbia scoperto da altri, l'età della signora che frequenta ecc.)
Gentile Barbara immagino le difficolta' che ha vissuto nel rimanere sola e crescere un figlio. La relazione che suo figlio ha con una donna piu' grande non e' una catastrofe e soprattutto non e' segno di un fallimento educativo. Molti ragazzi della sua eta' hanno avventure o storie brevi con donne molto piu' grandi di loro.Fa parte della crescita, della giovane eta' e quant'altro....Le consiglio invece di affrontare l'argomento con suo figlio magari parlando in generale e dicendo che non approva le relazioni tra ragazzi giovani e donne mature. Ancora le consiglio di prendersi cura di se stessa e della sua vita affettiva ,che non puo' essere suo figlio ma un altro uomo. Resto a disposizione e la saluto cordialmente
Dott.ssa Adriana Gaspari
Carissima, comprendo il suo disagio e credo sia imbarazzante per lei pensare al suo "bambino" tra le braccia di qualcuno così come non aveva previsto. Credo che in questa situazione familiare suo figlio sia stato vitale per lei e pertanto avrà maturato molte aspettative che ora sono disilluse. Le consiglio di osservare suo figlio nei momenti di spensieratezza e felicità pensando che è cresciuto sereno pur non avendo il padre accanto anche grazie alla sua presenza amorevole. Ora può vivere le esperienze da uomo adulto e ciò non deve farla sentire un fallimento come madre. Le consiglio di farsi supportare per evitare conflitti con suo figlio che potrebbe vivere la sua preoccupazione come una limitazione della sua libertà. Un caro saluto spero di esserle stata utile sono a disposizione per necessità. Dott.ssa Anna Verrino
Gentile Barbara,
innanzitutto, desidero sottolineare che le scelte del suo figlio, seppur le preoccupazioni possano essere valide, non determinano il suo valore come madre o come persona. È evidente che ha dato tutto per il benessere di lui e che il suo amore è incondizionato. È normale sentirsi in difficoltà di fronte a situazioni come questa, ma la comunicazione aperta è fondamentale.

Le consiglio di considerare un percorso di comunicazione che possa aiutarla a esprimere le sue emozioni senza giudizio. Potrebbe iniziare scrivendo una lettera a suo figlio in cui spiega come si sente, senza accusarlo, ma semplicemente condividendo le sue preoccupazioni e il suo amore per lui. Questo potrebbe essere un primo passo per aprire un dialogo sincero. Inoltre, potrebbe trovare utile parlare con un professionista, come uno psicologo, per esplorare e elaborare le sue emozioni prima di affrontare direttamente la situazione con lui.

La chiave è approcciare la conversazione con comprensione e apertura. Le auguro di trovare la serenità necessaria per affrontare questo momento difficile.
A sua disposizione, un caro saluto
Buonasera Barbara, innanzitutto, voglio dirle che il suo dolore e il senso di smarrimento che sta vivendo in questo momento sono del tutto comprensibili. La situazione che descrive è complessa e carica di emozioni forti, soprattutto perché coinvolge suo figlio e si intreccia con i suoi valori, le sue aspettative e il ruolo importante che ha avuto (e che continua ad avere) come madre. La perdita di suo marito ha certamente reso il suo compito ancora più impegnativo, e da ciò che racconta si percepisce quanta dedizione e amore abbia messo nell'affrontare tutto questo per suo figlio. È evidente che questa scoperta ha toccato corde profonde in lei. Probabilmente non è solo la relazione in sé che la turba, ma anche il timore che suo figlio stia facendo scelte che non ritiene adeguate per la sua età o per il suo futuro. È naturale sentire una sorta di responsabilità genitoriale anche quando i figli crescono: il desiderio di proteggerli, di indirizzarli verso ciò che si ritiene giusto, non svanisce mai completamente. Tuttavia, vorrei invitarla a considerare una prospettiva diversa. Suo figlio ha ventidue anni, è un giovane adulto, e questo significa che sta esplorando il mondo e le relazioni in un modo che riflette i suoi desideri e i suoi bisogni attuali, non necessariamente quelli che altri (anche lei, con le migliori intenzioni) potrebbero immaginare per lui. La relazione con questa vicina, come la definisce lei una "tresca", potrebbe essere per lui un’esperienza di scoperta e non un impegno a lungo termine. Non sembrano esserci in gioco progetti importanti come matrimonio, figli o decisioni definitive che potrebbero stravolgere il suo futuro. È, appunto, un momento della sua vita, e i momenti si evolvono, spesso senza lasciare tracce durature. Capisco quanto possa essere difficile, ma è importante distinguere tra la sua vita e quella di suo figlio. A volte, i genitori, possono cadere nella trappola di vivere le esperienze dei figli come se fossero le proprie, sentendosi responsabili di tutto ciò che fanno o subiscono. Ma la verità è che, come lei stessa ha fatto le sue scelte, anche lui deve avere la libertà di fare le sue. Non significa che lei abbia fallito come madre. Al contrario, aver cresciuto un figlio che si sente libero di esplorare la propria strada, per quanto a volte possa sembrare distante da ciò che ci aspettiamo, è una testimonianza del fatto che ha fatto un buon lavoro. La invito a riflettere su come questa situazione stia influenzando il vostro rapporto. Il fatto che non riesca a guardarlo in faccia o a sedersi a tavola con lui potrebbe creare una distanza emotiva che forse non desidera. Parlargli, non con giudizio ma con curiosità e apertura, potrebbe aiutarla a ritrovare quel dialogo che è la base di ogni relazione madre-figlio, anche in età adulta. Potrebbe scoprire aspetti di lui che ancora non conosce o capire meglio cosa questa relazione significhi per lui. Infine, vorrei rassicurarla su un punto: suo figlio non è più un bambino. È un giovane uomo che, proprio perché è cresciuto con il suo amore e il suo sostegno, sarà in grado di fare le sue esperienze, imparare dai suoi errori e trovare il suo cammino, anche se a volte potrà sembrare diverso da quello che lei immagina. È normale provare preoccupazione, ma non ha il potere (né la responsabilità) di regolare la vita di suo figlio. La cosa migliore che può fare è restare presente e disponibile, permettendogli di sentire che la sua mamma è lì, pronta a sostenerlo senza giudicarlo, qualunque cosa accada. Cari saluti. Dott. Andrea Boggero
Gentile Barbara,
mi dispiace molto per la sua situazione. Crescere un figlio da sola, specialmente dopo un evento così tragico come la perdita di suo marito, dev’essere stato estremamente impegnativo e doloroso.
Riguardo alla situazione che sta vivendo, capisco quanto possa essere difficile e fonte di disagio per lei. Tuttavia, le suggerirei di provare a guardare questa situazione anche dalla prospettiva di suo figlio, considerando il percorso di lutto e crescita che anche lui ha dovuto affrontare. Le relazioni che sceglie di instaurare potrebbero riflettere un suo bisogno o una fase che sta vivendo, non necessariamente qualcosa che rappresenta un "errore" o un suo fallimento come madre.
Potrebbe essere utile affrontare l’argomento con lui in un momento tranquillo, con un tono aperto e non giudicante. Cercare di capire cosa prova e di cosa ha bisogno potrebbe aiutarlo ad aprirsi. Potrebbe scoprire che il suo supporto, anche semplicemente nell’ascolto, può fare una grande differenza.

Resto a sua disposizione.

Un caro saluto,
Dott.ssa Marta Calzari
Buonasera Barbara, i figli ad un certo punto della crescita compiono le loro scelte e si sperimentano nella vita, diventando altro da noi e da ciò che forse noi abbiamo in mente debbano essere. Ad un certo punto bisogna lasciarli andare nel mondo, tollerando anche che commettano degli errori. Probabilmente suo figlio in qualche modo si sta sperimentando in un rapporto che risponderà per ora ad un suo bisogno
Salve Barbara,
mi dispiace per la sua perdita e grazie per la condivisione. E' molto importante comprendere le sensazioni e le emozioni che vive in questo momento ed esattamente i fattori che le scaturiscono. Molti giovani adulti hanno rapporti con persone più grandi, solo che molto spesso si parla delle giovani adultE- donne, invece che giovani uomini e questo rende la concezione di un ventenne insieme ad una persona più grandi quasi strana, impressionante e poco accettabile. I motivi per cui si è venuta a creare questa situazione ovviamente possono essere moltissimi, ma l'importante a questo punto non è tanto il perché tuo figlio si trovi con una donna più grande, ma come mai, in che modo e quanto questo la fa star male. Ci sono numerosi aspetti da considerare ed analizzare ma è importante poterlo fare insieme, in un luogo di fiducia e confidenza come quello in sessione con lo psicologo. Per questo, lo psicologo la potrà aiutare a meglio comprendere i suoi dubbi, le sue emozioni e i suoi pensieri, altresì a sentirsi meno arrabbiata o triste e tutte le altre emozioni negative che vi possano essere. E' importante per poter vivere meglio la situazione, anche malgrado l'argomento sia sensibile, che tu possa confidarti ed esteriorizzare tutto (dai pensieri alle paure, alla rabbia e a tutte le altre emozioni e sensazioni che può risentire a riguardo) in modo tale da non rovinare la sua relazione con tuo figlio (se ve ne è la possibilità), ma soprattutto per poter lei stare meglio e vivere meno emozioni negative. Spero di averti dato un po' più di chiarezza, per qualsiasi cosa non esitare a contattarmi. Dott.ssa Tommasini
Cara signora ,
Gentile Barbara buongiorno,
grazie per aver condiviso con noi queste informazioni confidenziali e posso comprendere la sua preoccupazione a riguardo.
Rispondere alla sua domanda sua cosa dovrebbe, o non dovrebbe, fare suo figlio, in realtà, è molto complesso e non spetta a noi giudicarlo. Anche se ha solo 22 anni, e ai suoi occhi appare ancora giovane e inesperto della vita, egli ha già raggiunto l'età adulta e ha il diritto di fare le sue scelte, anche in campo sentimentale.
Certamente, la differenza di età tra suo figlio e la donna che sta frequentando stride al pensiero di una madre che vuole il bene di suo figlio e prevede che una situazione del genere porterebbe solo delusioni e sofferenze. Ma lui deve poterlo capire da solo, senza bisogno di giudizi esterni, fermo restando che qualora fosse consapevole di ciò che sta facendo e di volere intrattenere questa relazione, nessun può arrogarsi il diritto di fargli cambiare idea.
Creare una divergenza di opinioni e alzare un muro comunicativo tra di voi è, senza dubbio, una delle conseguenze da evitare. Seppur l'argomento sia molto delicato e suo figlio, immagino, voglia mantenere assoluto riserbo, il legame tra una madre e suo figlio rimane indissolubile e merita che pensieri ed emozioni vengano espressi liberamente, senza eccedere in atteggiamenti poco costruttivi.
Trovi il modo e il momento giusto per far capire a suo figlio che è venuta a sapere qualcosa sulla sua vita privata e che è sinceramente preoccupata per lui. dopo di che, però, è fondamentale che lei si fermi ad ascoltarlo, a comprendere il suo comportamento senza fretta di giudicare e, semmai, lui non volesse parlarne, dovrà rispettare anche questo suo bisogno di privacy, inviolabile.
I giovani sono spesso molto orgogliosi e peccano ingenuamente nel controllo delle emozioni. In queste circostanze, il tatto è importante per non tramutare semplici discussioni in litigi o prese di posizioni estreme che nessuno desidera.

Le consiglio di consultare uno psicologo che possa aiutarla ad accettare ed elaborare meglio ciò che sta vivendo a livello mentale ed emotivo, in modo da veicolare una corretta comunicazione con suo figlio. A volte si sottovaluta, o si ignora, quanto potrebbe essere importante un supporto psicologico in questi casi, prima che le cose precipitino dando vita a conseguenze ben più gravi e traumatiche nella vita delle persone.
Valuti questa opportunità e se lo desidera sono a sua disposizione, anche tramite consulenza online.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Cara Barbara, comprendo il turbamento e il senso di smarrimento che stai vivendo. È normale sentirsi disorientata in una situazione che mette in discussione le tue aspettative verso tuo figlio. Tuttavia, il comportamento di tuo figlio non definisce il tuo valore come madre: hai affrontato con forza e dedizione un percorso difficile, e questo rimane un dato importante.

La relazione di tuo figlio potrebbe riflettere un suo bisogno personale, forse legato a dinamiche affettive o di maturazione. Prima di affrontare l’argomento con lui, prova a elaborare i tuoi sentimenti, magari confrontandoti con una persona di fiducia o un professionista. Quando ti sentirai pronta, apri un dialogo con tuo figlio in modo empatico, senza giudizio, cercando di comprendere le sue motivazioni. Potrebbe sorprenderti quanto una conversazione rispettosa e aperta possa avvicinarvi.
Gentile Barbara, è molto dura con se stessa soprattutto considerandosi un fallimento, di conseguenza non può che esserlo anche con la scelta che in questo momento sta facendo suo figlio, addossandosene inoltre la colpa. Ha attraversato un evento immagino molto duro e da quello che mi arriva, ha bisogno di un pò di gentilezza e cura in questo momento. Se lei non pone attenzione ed energia verso se stessa, non può avere chiaro nemmeno come comportarsi con suo figlio perchè dentro rimane confusa e prova emozioni che non riesce ad accettare anzi, la mettono a disagio perchè ha bisogno di imparare a confrontarsi con esse.
Le suggerisco di cercare un modo che la faccia entrare in confidenza con quello che adesso prova: vergogna, senso di fallimento, senso di colpa, paura e quanto ancora, per poter far sì che tutte queste emozioni possano trasformarsi per lei in una risorsa piuttosto che in un limite.
Sono a sua disposizione qualora ne sentisse il bisogno.
Un abbraccio
Buongiorno Barbara. Comprendo il disagio e la difficoltà che prova nell’essere a conoscenza di una situazione che riguarda Suo figlio e la sua relazione con una donna più grande. Le preoccupazioni che si nutrono per i figli possono talvolta farci stare male, farci domande su come siamo stati come genitori e compromettere il rapporto con loro. Questi sono temi importanti da affrontare in un percorso di terapia, per vivere con maggiore serenità sia con noi stessi sia con le persone che amiamo. Nel caso volesse intraprendere un percorso di supporto, resto a Sua disposizione. Cordialmente, Dott. Angelini
Salve, non c'è niente che non vada in suo figlio, lei piuttosto dovrebbe chiedersi perchè ha determinate sensazioni e perchè la considera una cosa sbagliata. Intromettersi nelle sue faccende amorose non la vedrei come una possibilità.
Cara Barbara, grazie per la sua condivisione. I suoi sentimenti sono comprensibili: la scoperta di una situazione inaspettata come questa può scuotere profondamente, soprattutto quando riguarda la persona forse più importante per lei.
Ha affrontato prove difficili, come la perdita di suo marito, e ha fatto del suo meglio per sostenere e crescere suo figlio. Questo dimostra il suo amore e la sua dedizione, che non possono essere messe in discussione. Non si colpevolizzi e non si senta un fallimento come madre, è ingiusta con sé stessa se si valuta così negativamente.
Per quanto riguarda la relazione di suo figlio, è importante ricordare che a 22 anni è un adulto, con la capacità di fare le proprie scelte, anche se queste possono risultare inaspettate o difficili da comprendere per lei. L'attrazione o l'affinità che prova per una persona più grande potrebbe avere molte motivazioni personali, legate alla sua fase di vita, alle sue esperienze o ai suoi bisogni emotivi. Non è necessariamente qualcosa che riflette su di lei o sul suo ruolo come madre.
Il suo disagio è normale, ma eviti di lasciarsi sopraffare dalla vergogna o dal giudizio. Quando si sentirà pronta, potrebbe affrontare l'argomento con lui in modo aperto e senza accusarlo, esprimendo le sue preoccupazioni con delicatezza. Può essere utile iniziare dicendo che ha notato la situazione e che desidera capire meglio, mantenendo il focus sul dialogo e sull'ascolto.
Infine, si conceda spazio per riflettere anche sui suoi sentimenti. A volte, situazioni come questa possono riattivare emozioni legate al passato, come la perdita di suo marito o il cambiamento della dinamica familiare. Parlare con uno psicologo o una persona di fiducia potrebbe aiutarla a elaborare ciò che prova e a trovare un modo sereno per affrontare questa nuova realtà.
Gentile utente, posso solo immaginare come lei si possa sentire in questo momento.
Cosa non le piace dell'idea che suo figlio abbia un interesse per una donna più grande di lui? Come mai questa cosa l'ha fa sentire una fallita come madre? I sentimenti e l'interesse relazionale/amoroso sono molto soggettivi e personali. Come mai lei vorrebbe che suo figlio frequentasse una coetanea? C'é qualcosa che teme?
Come mai le reca così imbarazzo questo elemento?
Elaborare questi vissuti in uno spazio solo suo potrebbe aiutarla ad attraversare questo momento per lei così doloroso. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessa D'Angelo
Per un genitore un figlio deve essere come lo immagina , possibilmente bello, realizzato, felice, nei canoni delle aspettative sociali.
Ma ogni figlio è una persona che può essere molto diverso dal bambino della notte sognato.
Una parte difficile del lavoro del genitore è rispettare ed amare le diversità che ogni figlio presenta rispetto ad un ideale.
Maria Grazia Antinori, Roma
Buongiorno cara Barbara, grazie per aver condiviso una situazione che evidentemente le pesa molto. È chiaro che è una madre attenta e presente, che si preoccupa profondamente per suo figlio e desidera per lui ciò che ritiene migliore. Il suo senso di turbamento e smarrimento di fronte a questa situazione è comprensibile, soprattutto considerando il legame speciale che si è creato tra voi due dopo la perdita di suo marito. Ha affrontato molto nella vita, e questo dimostra la sua forza e il suo amore per la sua famiglia.
Questa notizia deve essere stata uno shock per lei, e il primo passo è riconoscere che il disagio che prova è normale. Il fatto che suo figlio abbia iniziato una relazione con una persona più grande, e per di più una vicina di casa, può sollevare molte domande e preoccupazioni. È naturale che lei si chieda cosa lo abbia portato a fare questa scelta e come ciò possa riflettere sul suo ruolo di madre. Tuttavia, mi permetto di rassicurarla: le scelte affettive di suo figlio non rappresentano un giudizio su di lei o sul lavoro che ha fatto come genitore.
Le relazioni, specialmente in giovane età, possono nascere per motivi complessi e personali, non sempre comprensibili a chi osserva dall’esterno. Potrebbe esserci un’attrazione emotiva o una ricerca di qualcosa che lui percepisce come rassicurante o diverso rispetto ai rapporti con le coetanee. Questo non significa necessariamente che ci sia qualcosa di “sbagliato” in lui o nel modo in cui è stato cresciuto. Ognuno vive i propri percorsi emotivi in modo unico.
L’imbarazzo che prova è del tutto comprensibile, ma evitare di affrontare la situazione potrebbe aumentare la distanza emotiva tra voi. Quando si sentirà pronta, potrebbe essere utile trovare un momento tranquillo per parlare con suo figlio, non tanto per giudicare o criticare la sua scelta, ma per capire cosa sta vivendo e come si sente. Potrebbe iniziare esprimendo le sue preoccupazioni in modo delicato, spiegando che il suo desiderio è solo quello di comprendere meglio le sue emozioni e le sue motivazioni. Questo tipo di dialogo può aiutare a ridurre le tensioni e a costruire un confronto sincero, che le permetta di conoscere meglio la prospettiva di suo figlio.
È importante ricordare che suo figlio è ormai un adulto e che, sebbene lei possa non condividere o approvare questa relazione, ha il diritto di fare le sue scelte. Come madre, il suo ruolo può essere quello di offrire sostegno, consigli e amore incondizionato, anche quando non è d’accordo con ciò che lui decide.
Infine, le consiglio di prendersi cura anche di sé stessa in questo momento. Questo tipo di situazione può essere emotivamente difficile, e parlare con un terapeuta o una persona di fiducia potrebbe aiutarla a elaborare i suoi sentimenti e trovare una maggiore serenità. È chiaro che è una madre che si dedica profondamente al benessere di suo figlio, ma non dimentichi di prendersi cura anche di sé.
Le auguro di riuscire a trovare un modo per affrontare questa situazione con la calma e la forza che ha già dimostrato in tante altre occasioni.
Dott. Luca Vocino

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