mi hanno diagnosticato tramite rx una spina carcaneale ed ho effettuato due infiltrazioni di cortiso

4 risposte
mi hanno diagnosticato tramite rx una spina carcaneale ed ho effettuato due infiltrazioni di cortisone migliorando leggermente, 5 onde d'urto radiali, sono migliorata ma non guarita.
Potrebbe dipendere dal nervo sciatico?
Buongiorno.
La spina calcinare o entesite calcifica è causata dall'eccessivo tiraggio del tendine della fascia plantare che si inserisce sull'osso (il calcagno), questa continua pressione porta all'iper produzione di osso (la spina). Sicuramente i trattamenti strumentali già eseguiti sono stati corretti ma io le consiglierei anche di eseguire una visita della postura e dell'appoggio plantare, andando a riportare in posizione corretta l'appoggio del piede e quindi ridistribuendo i carichi facciamo in modo che lo sforzo muscolare diminuisca anche a livello dell'inserzione della fascia plantare e quindi così si potrebbe sentire del beneficio. saluti

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Buongiorno. Non credo dipenda dal nervo sciatico, sintomi para fascitici di origine nervosa sono dovuti alla Neurite di Baxter, una sindrome da intrappolamento nervoso di raro riscontro insieme ad una fascite plantare. La spina calcaneare le ricordo che in molti casi è asintomatica ma indice della sovratensione esercitata dalla fascia sul calcagno. Consiglio come ha già detto il collega una valutazione funzionale.
Cordialità
Assolutamente nessuna correlazione , la possibile guarigione è in funzione di una corretta terapia e di una corretta diagnosi con esami strumentali che confermino una lesione della fascia plantare . Consiglio una visita podologica , cordialità .
Buonasera,
purtroppo spesso si agisce solamente sul sintomo e non sulla causa della patologia.
Il motivo dell'eccessiva trazione della fascia plantare nel punto della sua inserzione sul calcagno, è legato in gran misura ad una alterata meccanica del piede e dell'arto inferiore. Oltre alle terapie eseguite, spesso, intervenire in tal senso con un'ortesi plantare su misura che corregga l'appoggio plantare limitando gli eccessivi movimenti delle articolazioni del piede, porta risultati ottimali.
Consiglio inoltre di associare sempre lo stretching del "polpaccio", poichè ridurre la trazione del tendine d'Achille sul calcagno giova molto alla fascia plantare.
Un caro saluto

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