Mi è stata diagnosticata stenosi del giunto bilaterale , con lieve ectasia, ho problemi di ritenzion

3 risposte
Mi è stata diagnosticata stenosi del giunto bilaterale , con lieve ectasia, ho problemi di ritenzione urinaria e ipertensione, per ora in trattamento con doxasozina e altri farmaci. Ho avuto diversi interventi chirurgici in sede pelvica e da tempo soffrivo di ritardo minzionale, ma urinavo in abbondanza. Dal 2017 portatrice di colostomia. Ho molto dolore, più forte al fianco sinistro, quando non riesco ad urinare. Di norma, in presenza di colostomia che tipo di approccio chirurgico è migliore per le patologie ureterali e uretrali? Un sincero grazie.
Buongiorno
E' un po' strano che la stenosi del giunto che provoca solo lieve ectasia, sia veramente responsabile di una sintomatologia dolorosa cosi forte. Prima di considerare una correzione chirurgica del giunto ( di qualsiasi tipo : endoscopico, laparoscopico, robotico o a cielo aperto ) sarebbe necessario approfondire il grado di ostruzione dei giunti pieloureterali. Immagino che abbia già fatto una UROTAC, ma sarebbe utile eseguire una scintigrafia renale sequenziale con eventuale test diuretico.
In questo modo si può stabilire quanto effettivamente il giunto che appare stenotico alle immagini radiologiche, ostruisce il passaggio dell'urina nell'uretere, magari in condizioni di stress funzionale per il rene. Se questo esame dimostra una fase escretoria rallentata e/o segni di sofferenza renale, allora bisognerà intervenire

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Salve. La malattia del GPU è una condizione spesso congenita che può restare sconosciuta anche per tutta la vita, oppure palesarsi negli anni con dolore ricorrente, febbre, sviluppo di calcoli etc. La necessità della correzione chirurgica va valutata caso per caso, tenendo conto della sintomatologia associata, dal grado di dilatazione e dall'eventuale riduzione della funzione renale che ha comportato. Utile per la diagnosi, oltre alla UroTc, anche una pielografia retrograda. Resto a disposizione. Cordialmente.
Salve
L’approccio chirurgico della patologia del giunto pielo-ureterale, soprattutto alla luce dei precedenti interventi addominali, potrebbe essere di tipo retroperitoneale, senza necessità di procedere per le stesse vie chirurgiche già esplorate.
È importante però fare una valutazione generale e il più possibile attenta del quadro clinico (alla luce degli esami che i precedenti colleghi le hanno suggerito) , sopratutto per confermare o meno la necessità di un intervento.
Distinti saluti

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