Mi chiedo come si fa a costruire qualcosa di solito e stabile se il tuo partner può smettere di amar
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Mi chiedo come si fa a costruire qualcosa di solito e stabile se il tuo partner può smettere di amarti dopo un tot di anni ? Come si previene questa situazione ?rimanendo single a vita?
Visto che cmq per ogni cosa c'è il rischio nella vita ma decidere di intraprendere una relazione non è necessaria alla propria sopravvivenza ne al proprio benessere quindi secondo me se non c'è sicurezza meglio non iniziare almeno per mia esperienza. 2 ex che hanno iniziato una relazione con me per scelta loro e per scelta loro mi hanno abbandonata peggiorando la mia esistenza
Visto che cmq per ogni cosa c'è il rischio nella vita ma decidere di intraprendere una relazione non è necessaria alla propria sopravvivenza ne al proprio benessere quindi secondo me se non c'è sicurezza meglio non iniziare almeno per mia esperienza. 2 ex che hanno iniziato una relazione con me per scelta loro e per scelta loro mi hanno abbandonata peggiorando la mia esistenza
Gentile utente, grazie per la sua condivisione. Capisco che sia frustrante scommettere su delle relazioni sentimentali per poi vederle andare a rotoli, ma questo spesso capita per delle questioni a monte della relazione, più che per dei cambiamenti repentini in uno dei due partner. La sicurezza e la stabilità in una relazione non si costruiscono firmando un contratto, ma attraverso un processo lungo, fatto di tentativi ed errori. Quello che potrebbe fare lei attivamente per aiutarsi potrebbe essere di contattare uno specialista, in modo da capire se ci sono degli elementi suoi personali che rendono più difficile il perdurare di una relazione. Sono disponibile a fare due chiacchiere se vuole. Cordialmente, DR
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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, posso immaginare il disagio e la frustrazione al termine di una relazione sentimentale importante per lei. Le relazioni fra due persone sono spesso molto complesse e ogni elemento della coppia porta la sua storia passata. Un percorso psicologico può aiutarla ad elaborare quanto successo in passato e a capire meglio ciò che vuole per il suo futuro.
Cordiali saluti
Dott.ssa Martina Gallo
Cordiali saluti
Dott.ssa Martina Gallo
Buon pomeriggio, innanzitutto la ringrazio di aver condiviso questa esperienza e mi dispiace molto del disagio che ha espresso. Posso solo provare ad immaginare quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione. Una terapia psicologica potrebbe permettergli di conoscersi meglio e di sviluppare delle strategie utili per poter vivere al meglio il presente, lavorando in modo da capire se ci sono degli elementi suoi personali che rendono più difficile il perdurare di una relazione. Sarebbe uno spazio solo per lei alla scoperta di se stessi. In caso volesse, io sono a completa disposizione, in presenza ma anche Online. Dott. Matteo De Nicolò
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Salve, la ringrazio per aver condiviso con noi la sua preoccupazione. Da quello che lei ha scritto percepisco da un lato la sua voglia di intraprendere una relazione ma dall'altro la paura di essere abbandonata e di lasciarsi andare in qualcosa che non sa a cosa la porta. Penso sia importante per lei iniziare un percorso con uno psicologo per poter esplorare le sue paure e capire da dove hanno origine. Rimango a disposizione.
Saluti
Dott.ssa Paola Cammareri Psicologa
Saluti
Dott.ssa Paola Cammareri Psicologa
Buongiorno,
Nessuno può stabilire quando e il periodo in cui si ama una persona.
È un momento della nostra vita che in alcuni casi finisce e subentra il bene l'amicizia.
Si viva sempre il presente e non pensi troppo al futuro. Non sappiamo cosa accadrà.....mai
Cordialmente
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Nessuno può stabilire quando e il periodo in cui si ama una persona.
È un momento della nostra vita che in alcuni casi finisce e subentra il bene l'amicizia.
Si viva sempre il presente e non pensi troppo al futuro. Non sappiamo cosa accadrà.....mai
Cordialmente
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Buongiorno, senza dubbio se ci si astiene dall'entrare in una relazione intima, non si corre il rischio di soffrire per amore, a causa della perdita della persona amata, dove la perdita può essere causata dall'abbandono, o dal tradimento, o dalla dipartita, è tutto vero. E' anche vero d'altra parte che se non si vive appieno la vita, pur rischiando, essa si impoverisce. Una persona, alla domanda se fosse sposato, o avesse figli, rispose, parafrasando, che la sua vita era tutta l'intera catastrofe, ossia che aveva moglie, figli, suoceri, nipoti, etc. e che per questo era una catastrofe, ma nel contempo era una vita ricca a livello affettivo. Rimango a disposizione.
Un saluto
Dott.ssa Marina Bonadeni
Un saluto
Dott.ssa Marina Bonadeni
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Gentile Utente, mi colpisce l'utilizzo del termine "abbandonata" (anziché il consueto 'sono stata lasciat*'), presuppongo sia esemplificativo di come lei si senta. Ha pensato di poter partire proprio da questo vissuto e da altre situazioni in cui lo sperimenta o le capita di sentirsi così (famiglia, lavoro, relazioni amicali)? Magari con un professionista.
Le auguro una buona serata, Luisa
Le auguro una buona serata, Luisa
Gentile Amica,
il dolore dell'abbandono è una delle esperienze peggiori della vita. Soprattutto perché rischia di gettare un'ombra su di noi (sarò adeguata? ho qualcosa che non va? dove sbaglio?) e sul futuro (resterò sola? La vita non mi riserva più nulla di buono, di solio, di significativo?).
Nelle sue parole si avverte il bisogno di amare ed essere amata, e questa è una ricchezza che la invito a custodire. Per questo, le consiglio di intraprendere una consulenza psicologica, per avere uno spazio di ascolto in cui fugare le ombre e imparare da quello che è accaduto.
con i migliori auguri,
dr. Ventura
il dolore dell'abbandono è una delle esperienze peggiori della vita. Soprattutto perché rischia di gettare un'ombra su di noi (sarò adeguata? ho qualcosa che non va? dove sbaglio?) e sul futuro (resterò sola? La vita non mi riserva più nulla di buono, di solio, di significativo?).
Nelle sue parole si avverte il bisogno di amare ed essere amata, e questa è una ricchezza che la invito a custodire. Per questo, le consiglio di intraprendere una consulenza psicologica, per avere uno spazio di ascolto in cui fugare le ombre e imparare da quello che è accaduto.
con i migliori auguri,
dr. Ventura
Salve cara lettrice
Mi dispiace molto!
Le relazioni ed anche le relazioni sentimentali rispondono ad un bisogno primario di attaccamento, socialità ed affettività. Tutti ne abbiamo bisogno.
Purtroppo il termine di una relazione non è prevedibile.
Diciamo che si potrebbe lavorare sul sentirsi abbandonata e sul malessere di ciò al fine di stare meglio.
Un saluto caro
Mi dispiace molto!
Le relazioni ed anche le relazioni sentimentali rispondono ad un bisogno primario di attaccamento, socialità ed affettività. Tutti ne abbiamo bisogno.
Purtroppo il termine di una relazione non è prevedibile.
Diciamo che si potrebbe lavorare sul sentirsi abbandonata e sul malessere di ciò al fine di stare meglio.
Un saluto caro
Senza dubbio per poter star bene con un'altra persona è necessario, prima, sapersi bastare. Questo è certo, ma dire che la cosa migliore sia restare da soli non è scontato. Ognuno trova la propria strada in base al suo essere ed a ciò che ha vissuto. Mi allineo ai colleghi quando pensano che un lavoro su se stessi sia utile per cercare di dare un significato più profondo ai propri vissuti ed alle proprie scelte. Cordialmente, dott. Andrea Brumana
Gentile Utente, l’arena delle relazioni riserva tante gioie e altrettante delusioni, mi dispiace che nel suo caso siano due volte che incontra partner tanto incostanti. Rimanere ai margini dei rapporti è una soluzione certamente, ma al problema dell’eventuale abbandono, non del desiderio che sembra farle da motore, amare ed essere amata da qualcuno. L’abbandono è doloroso per ciascuno di noi, nessuno escluso, ma se sentiamo che è capace di generarci tanto dolore da spingerci a rinunciare all’idea di una relazione, diventa qualcosa da approfondire e alla quale dare significato. Sfortunatamente nulla e nessuno potrà garantirle di non incontrare altre delusioni, anche se le auguro che sia così, ma sarà sempre importante che si riconosca il diritto di tentare, e provare a raggiungere quella felicità che già in due occasioni ha sentito sfuggire di mano. La psicoterapia in questo potrebbe esserle di aiuto e conforto. Un caro saluto
Grazie per la domanda di ordine filosofico più che psicologico.
L'intera vita è un continuo rischiare, anzi, essa stessa al di là delle precauzioni che potremmo prendere, un giorno la perderemo e non per questo ha meno valore.
Lei dice che una relazione non è necessaria alla propria sopravvivenza, questo è vero. Ma si chieda: lei nella sua vita fa solo cose necessarie alla propria sopravvivenza? Non credo.
La precarietà di ogni cosa umana non dovrebbe solo spaventarci, ma spronarci alla cura e alla ricerca.
Mi viene in mente il celebre brano della volpe tratto dal libro “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupéry.
In quel momento apparve la volpe.
“Buon giorno.” disse la volpe.
“Buon giorno.” rispose gentilmente il piccolo principe, voltandosi: ma non vide nessuno.
“Sono qui,” disse la voce, “sotto al melo!”
“Chi sei?” domandò il piccolo principe, “Sei molto carina…”
“Sono una volpe!” disse la volpe.
“Vieni a giocare con me,” le propose il piccolo principe, “sono così triste!”
“Non posso giocare con te,” disse la volpe, “non sono addomesticata!”
“Ah! Scusa.” replicò il piccolo principe.
Ma dopo un momento di riflessione soggiunse:
“Che cosa vuol dire addomesticare?”
“Non sei di queste parti, tu,” disse la volpe “che cosa cerchi?”
“Cerco gli uomini.” disse il piccolo principe “Che cosa vuol dire addomesticare?”
“Gli uomini,” disse la volpe, “hanno dei fucili e cacciano.
È molto noioso!
Allevano anche delle galline.
È il loro solo interesse.
Tu cerchi delle galline?”
“No!” disse il piccolo principe “Cerco degli amici.
Che cosa vuol dire addomesticare?”
“È una cosa da molto dimenticata.
Vuol dire creare dei legami!”
“Creare dei legami?” chiese sorpreso il piccolo principe.
“Certo!” disse la volpe “Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini.
E non ho bisogno di te.
E neppure tu hai bisogno di me.
Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi.
Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l’uno dell’altro.
Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo.”
………
“La mia vita è monotona.
Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me.
Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano.
E io mi annoio perciò.
Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sarà come illuminata.
Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri.
Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica.
E poi, guarda!
Vedi laggiù, in fondo, dei campi di grano?
Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile.
I campi di grano non mi ricordano nulla.
E questo è triste!
Ma tu hai dei capelli color dell’oro.
Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticata.
Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te.
E amerò il rumore del vento nel grano!”
La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe:
“Per favore… addomesticami!” disse.
“Volentieri,” rispose il piccolo principe, “ma non ho molto tempo, però.
Ho da scoprire degli amici, e da conoscere molte cose.”
“Non si conoscono che le cose che si addomesticano!” disse la volpe, “Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla.
Comprano dai mercanti le cose già fatte.
Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici.
Se tu vuoi un amico, addomesticami!”
“Che bisogna fare?” domandò il piccolo principe.
“Bisogna essere molto pazienti!” rispose la volpe, “In principio tu ti siederai un po’ lontano da me, così, nell’erba.
Io ti guarderò con la coda dell’occhio e tu non dirai nulla.
Le parole sono una fonte di malintesi.
Ma ogni giorno tu potrai sederti un po’ più vicino…”
Il piccolo principe ritornò l’indomani.
“Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora.” disse la volpe, “Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò a essere felice.
Col passare dell’ora aumenterà la mia felicità.
Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e a inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità!
Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore.
….
Così il piccolo principe addomesticò la volpe.
E quando l’ora della partenza fu vicina:
“Ah!” disse la volpe “… piangerò!”
“La colpa è tua,” disse il piccolo principe, “io non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi!”
“È vero!” disse la volpe.
“Ma piangerai!” disse il piccolo principe.
“Sicuramente!” disse la volpe.
“Ma allora che ci guadagni?” domandò il piccolo principe.
“Ci guadagno,” disse la volpe, “il colore del grano.”
L'intera vita è un continuo rischiare, anzi, essa stessa al di là delle precauzioni che potremmo prendere, un giorno la perderemo e non per questo ha meno valore.
Lei dice che una relazione non è necessaria alla propria sopravvivenza, questo è vero. Ma si chieda: lei nella sua vita fa solo cose necessarie alla propria sopravvivenza? Non credo.
La precarietà di ogni cosa umana non dovrebbe solo spaventarci, ma spronarci alla cura e alla ricerca.
Mi viene in mente il celebre brano della volpe tratto dal libro “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupéry.
In quel momento apparve la volpe.
“Buon giorno.” disse la volpe.
“Buon giorno.” rispose gentilmente il piccolo principe, voltandosi: ma non vide nessuno.
“Sono qui,” disse la voce, “sotto al melo!”
“Chi sei?” domandò il piccolo principe, “Sei molto carina…”
“Sono una volpe!” disse la volpe.
“Vieni a giocare con me,” le propose il piccolo principe, “sono così triste!”
“Non posso giocare con te,” disse la volpe, “non sono addomesticata!”
“Ah! Scusa.” replicò il piccolo principe.
Ma dopo un momento di riflessione soggiunse:
“Che cosa vuol dire addomesticare?”
“Non sei di queste parti, tu,” disse la volpe “che cosa cerchi?”
“Cerco gli uomini.” disse il piccolo principe “Che cosa vuol dire addomesticare?”
“Gli uomini,” disse la volpe, “hanno dei fucili e cacciano.
È molto noioso!
Allevano anche delle galline.
È il loro solo interesse.
Tu cerchi delle galline?”
“No!” disse il piccolo principe “Cerco degli amici.
Che cosa vuol dire addomesticare?”
“È una cosa da molto dimenticata.
Vuol dire creare dei legami!”
“Creare dei legami?” chiese sorpreso il piccolo principe.
“Certo!” disse la volpe “Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini.
E non ho bisogno di te.
E neppure tu hai bisogno di me.
Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi.
Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l’uno dell’altro.
Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo.”
………
“La mia vita è monotona.
Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me.
Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano.
E io mi annoio perciò.
Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sarà come illuminata.
Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri.
Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica.
E poi, guarda!
Vedi laggiù, in fondo, dei campi di grano?
Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile.
I campi di grano non mi ricordano nulla.
E questo è triste!
Ma tu hai dei capelli color dell’oro.
Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticata.
Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te.
E amerò il rumore del vento nel grano!”
La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe:
“Per favore… addomesticami!” disse.
“Volentieri,” rispose il piccolo principe, “ma non ho molto tempo, però.
Ho da scoprire degli amici, e da conoscere molte cose.”
“Non si conoscono che le cose che si addomesticano!” disse la volpe, “Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla.
Comprano dai mercanti le cose già fatte.
Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici.
Se tu vuoi un amico, addomesticami!”
“Che bisogna fare?” domandò il piccolo principe.
“Bisogna essere molto pazienti!” rispose la volpe, “In principio tu ti siederai un po’ lontano da me, così, nell’erba.
Io ti guarderò con la coda dell’occhio e tu non dirai nulla.
Le parole sono una fonte di malintesi.
Ma ogni giorno tu potrai sederti un po’ più vicino…”
Il piccolo principe ritornò l’indomani.
“Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora.” disse la volpe, “Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò a essere felice.
Col passare dell’ora aumenterà la mia felicità.
Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e a inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità!
Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore.
….
Così il piccolo principe addomesticò la volpe.
E quando l’ora della partenza fu vicina:
“Ah!” disse la volpe “… piangerò!”
“La colpa è tua,” disse il piccolo principe, “io non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi!”
“È vero!” disse la volpe.
“Ma piangerai!” disse il piccolo principe.
“Sicuramente!” disse la volpe.
“Ma allora che ci guadagni?” domandò il piccolo principe.
“Ci guadagno,” disse la volpe, “il colore del grano.”
Buonasera, purtroppo non è possibile prevenire una relazione, si può solo vivere la relazione, come qualunque situazione,con i possibili pro e contro di esse. Non possiamo conoscere il futuro, possiamo viverci il presente e soffermarci sul passato per comprendere quali siano stati i nostri errori, quali sono i nostri bisogni, per cercare di migliorarci e "provare" a non commetterli nuovamente.
Posso comprendere la delusione e il dolore quando una relazione per noi importante finisce.
Purtroppo non troverà per forza sicurezza nelle cose che fa, il rischio esiste, e l'evitamento che spesso viene messo in atto per autodifesa porta a chiudersi sempre di più e non mettersi alla prova.
Potrebbe ritagliarsi un suo spazio d'ascolto con uno psicologo, per affrontare il suo dolore e riflettere su tutte queste domande che si sta ponendo. Ha probabilmente bisogno di ritrovare fiducia in se stessa e negli altri e acquisire degli strumenti utili ad affrontare le situazioni in modo più funzionale al suo benessere e alle relazioni con gli altri.
Resto a disposizione per qualunque chiarimento un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Posso comprendere la delusione e il dolore quando una relazione per noi importante finisce.
Purtroppo non troverà per forza sicurezza nelle cose che fa, il rischio esiste, e l'evitamento che spesso viene messo in atto per autodifesa porta a chiudersi sempre di più e non mettersi alla prova.
Potrebbe ritagliarsi un suo spazio d'ascolto con uno psicologo, per affrontare il suo dolore e riflettere su tutte queste domande che si sta ponendo. Ha probabilmente bisogno di ritrovare fiducia in se stessa e negli altri e acquisire degli strumenti utili ad affrontare le situazioni in modo più funzionale al suo benessere e alle relazioni con gli altri.
Resto a disposizione per qualunque chiarimento un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Capisco che le esperienze negative passate ti abbiano portato a dubitare della stabilità delle relazioni e a temere di essere abbandonata nuovamente. È comprensibile che tu cerchi sicurezza emotiva e stabilità nelle relazioni.
Tuttavia, è importante ricordare che le relazioni sono complesse e coinvolgono molte variabili. Non possiamo controllare completamente i sentimenti degli altri né prevedere il futuro con certezza assoluta. Le persone possono cambiare nel corso del tempo e le relazioni possono evolversi in modi imprevedibili.
Per prevenire la situazione che descrivi, è importante lavorare sulla comunicazione aperta e sincera con il tuo partner. Una comunicazione chiara e onesta può aiutare a creare una maggiore comprensione reciproca e a stabilire una base solida per la relazione. Inoltre, è essenziale sviluppare una fiducia reciproca e costruire una connessione emotiva profonda.
Tuttavia, anche se prendiamo precauzioni e facciamo del nostro meglio per costruire una relazione stabile, non possiamo eliminare completamente il rischio di essere feriti o delusi. È un aspetto inevitabile della vita e delle relazioni umane. Ma è anche importante ricordare che le delusioni e i fallimenti passati non devono definire il futuro. Ogni relazione è unica e può offrire opportunità di crescita personale e felicità.
La scelta di rimanere single per tutta la vita è una decisione personale, ma potrebbe privarti anche delle gioie e delle esperienze che le relazioni possono offrire. Scegliere di intraprendere una relazione implica un certo grado di rischio emotivo, ma può anche portare a connessioni significative e gratificanti.
È importante investire tempo ed energia per lavorare su te stesso, sul tuo benessere emotivo e sulla tua autostima. Questo ti aiuterà a costruire una base solida per le future relazioni e a essere più consapevole delle tue esigenze e dei tuoi confini. Con il tempo, potresti trovare un partner che ti ami e che sia disposto a impegnarsi a lungo termine.
Infine, se le tue esperienze passate continuano a influenzare negativamente la tua vita e il tuo benessere emotivo, potrebbe essere utile cercare il supporto di uno psicologo o di uno specialista che possa aiutarti a elaborare i tuoi sentimenti, a costruire fiducia in te stesso e a sviluppare strategie per affrontare il dolore emotivo.
Ricorda che sei degno di amore e felicità, e che le esperienze negative del passato non devono determinare il tuo futuro.
Tuttavia, è importante ricordare che le relazioni sono complesse e coinvolgono molte variabili. Non possiamo controllare completamente i sentimenti degli altri né prevedere il futuro con certezza assoluta. Le persone possono cambiare nel corso del tempo e le relazioni possono evolversi in modi imprevedibili.
Per prevenire la situazione che descrivi, è importante lavorare sulla comunicazione aperta e sincera con il tuo partner. Una comunicazione chiara e onesta può aiutare a creare una maggiore comprensione reciproca e a stabilire una base solida per la relazione. Inoltre, è essenziale sviluppare una fiducia reciproca e costruire una connessione emotiva profonda.
Tuttavia, anche se prendiamo precauzioni e facciamo del nostro meglio per costruire una relazione stabile, non possiamo eliminare completamente il rischio di essere feriti o delusi. È un aspetto inevitabile della vita e delle relazioni umane. Ma è anche importante ricordare che le delusioni e i fallimenti passati non devono definire il futuro. Ogni relazione è unica e può offrire opportunità di crescita personale e felicità.
La scelta di rimanere single per tutta la vita è una decisione personale, ma potrebbe privarti anche delle gioie e delle esperienze che le relazioni possono offrire. Scegliere di intraprendere una relazione implica un certo grado di rischio emotivo, ma può anche portare a connessioni significative e gratificanti.
È importante investire tempo ed energia per lavorare su te stesso, sul tuo benessere emotivo e sulla tua autostima. Questo ti aiuterà a costruire una base solida per le future relazioni e a essere più consapevole delle tue esigenze e dei tuoi confini. Con il tempo, potresti trovare un partner che ti ami e che sia disposto a impegnarsi a lungo termine.
Infine, se le tue esperienze passate continuano a influenzare negativamente la tua vita e il tuo benessere emotivo, potrebbe essere utile cercare il supporto di uno psicologo o di uno specialista che possa aiutarti a elaborare i tuoi sentimenti, a costruire fiducia in te stesso e a sviluppare strategie per affrontare il dolore emotivo.
Ricorda che sei degno di amore e felicità, e che le esperienze negative del passato non devono determinare il tuo futuro.
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La grande domanda: perchè fare qualcosa che potrebbe finire? Questo può valere per tutto: le relazioni, un lavoro, le amicizie, una serie tv. Perchè rifare il letto se poi la sera verrà disfatto, perchè cucinare per ore se poi si cena in 20 minuti, perchè amare se può finire? Facciamo tutte queste cose perchè queste cose sono la nostra vita! Lavoriamo, ci innamoriamo, andiamo a cena, ci facciamo degli amici. Andiamo ai concerti anche se possono essere deludenti perchè potrebbero essere grandiosi; andiamo al cinema anche se il film potrebbe essere brutto, perchè potrebbe invece essere bello; ci innamoriamo anche se l'amore potrebbe finire perchè finchè dura è bellissimo e potrebbe persino non finire. La vita per essere bella e per valere la pena di essere vissuta non deve essere perfetta, nè infinita, deve essere piena di cose, esperienze, persone da conoscere, compagni da amare. A volte anche da perdere. Lavora su di te, su queste cose, chiediti come mai tu abbia bisogni del "per sempre" per immaginare che ne valga la pena. Fai un percorso psicologico. Potresti imparare molto. Un saluto
Capisco le tue preoccupazioni riguardo alla stabilità nelle relazioni amorose, specialmente dopo aver vissuto esperienze dolorose. La paura di essere feriti di nuovo può influenzare la nostra disponibilità ad aprire il cuore ad altre persone. Ecco alcuni spunti di riflessione che potrebbero aiutarti:
Accetta l'Incertezza: In ogni aspetto della vita, esiste un certo grado di incertezza, inclusi i rapporti interpersonali. Non c'è garanzia che una relazione durerà per sempre, ma questo non implica necessariamente che non valga la pena intraprenderla.
Comunicazione e Crescita Condivisa: Uno dei modi per costruire una relazione solida è attraverso una comunicazione aperta e onesta. Parlare delle proprie aspettative, paure e desideri con il partner può aiutare entrambi a crescere insieme e a rafforzare il rapporto.
Autonomia Personale: Anche in una relazione, è importante mantenere la propria individualità e sviluppare interessi e passioni personali. Questo può aiutare a non dipendere completamente dall'altra persona per la propria felicità e benessere.
Impara dalle Esperienze Passate: Le esperienze precedenti, anche quelle dolorose, possono offrire preziose lezioni. Cerca di capire cosa hai imparato da queste relazioni e come queste lezioni possono guidarti in futuro.
Fiducia nel Processo: Anche se è vero che non c'è sicurezza assoluta in una relazione, fidarsi del processo può portare a esperienze di vita arricchenti e significative.
Valuta l'Importanza delle Relazioni per Te: Rifletti sul significato e sul valore che le relazioni hanno nella tua vita. Per alcune persone, l'indipendenza e la libertà possono essere più importanti della ricerca di una relazione stabile.
Considera il Supporto di un Professionista: Se ti trovi a lottare con queste preoccupazioni, parlare con un terapeuta può essere utile. Un professionista può aiutarti a navigare i tuoi sentimenti e a costruire una prospettiva più equilibrata sulle relazioni.
Prenditi il Tuo Tempo: Non c'è fretta di entrare in una nuova relazione. Prenditi tutto il tempo necessario per guarire dalle esperienze passate e per capire cosa vuoi veramente.
In definitiva, decidere se e quando intraprendere una relazione è una scelta molto personale. È importante trovare un equilibrio tra la protezione del proprio cuore e l'apertura all'amore e alla connessione con gli altri.
Accetta l'Incertezza: In ogni aspetto della vita, esiste un certo grado di incertezza, inclusi i rapporti interpersonali. Non c'è garanzia che una relazione durerà per sempre, ma questo non implica necessariamente che non valga la pena intraprenderla.
Comunicazione e Crescita Condivisa: Uno dei modi per costruire una relazione solida è attraverso una comunicazione aperta e onesta. Parlare delle proprie aspettative, paure e desideri con il partner può aiutare entrambi a crescere insieme e a rafforzare il rapporto.
Autonomia Personale: Anche in una relazione, è importante mantenere la propria individualità e sviluppare interessi e passioni personali. Questo può aiutare a non dipendere completamente dall'altra persona per la propria felicità e benessere.
Impara dalle Esperienze Passate: Le esperienze precedenti, anche quelle dolorose, possono offrire preziose lezioni. Cerca di capire cosa hai imparato da queste relazioni e come queste lezioni possono guidarti in futuro.
Fiducia nel Processo: Anche se è vero che non c'è sicurezza assoluta in una relazione, fidarsi del processo può portare a esperienze di vita arricchenti e significative.
Valuta l'Importanza delle Relazioni per Te: Rifletti sul significato e sul valore che le relazioni hanno nella tua vita. Per alcune persone, l'indipendenza e la libertà possono essere più importanti della ricerca di una relazione stabile.
Considera il Supporto di un Professionista: Se ti trovi a lottare con queste preoccupazioni, parlare con un terapeuta può essere utile. Un professionista può aiutarti a navigare i tuoi sentimenti e a costruire una prospettiva più equilibrata sulle relazioni.
Prenditi il Tuo Tempo: Non c'è fretta di entrare in una nuova relazione. Prenditi tutto il tempo necessario per guarire dalle esperienze passate e per capire cosa vuoi veramente.
In definitiva, decidere se e quando intraprendere una relazione è una scelta molto personale. È importante trovare un equilibrio tra la protezione del proprio cuore e l'apertura all'amore e alla connessione con gli altri.
Buongiorno caro utente, la ringrazio per la sua condivisione. Purtroppo quando si tratta di rapporti interpersonali, di qualsiasi natura, non si può avere la certezza che rimangano stabili e presenti per tutta la vita. Questo fattore può portare a paura e frustrazione nell'intraprendere nuovi rapporti con le persone. Tuttavia mi viene da consigliarle di poter valutare la possibilità di poter parlare con un professionista di queste sue paure legate, magari, a precedenti esperienze che l'hanno ferita, dare spazio a quei contenuti e dar loro la possibilità di essere rielaborati. Rimango a disposizione. Dott.ssa Martina Mari.
Salve , grazie per aver condiviso la sua storia , le relazioni sentimentali per avere una base sicura vanno alimentate con la complicità, la stima e la condivisione di passioni comuni , molto probabilmente nel vostro percorso di crescita ci puo' essere stato da parte di uno dei partner un progresso maggiore rispetto all'altro , cio' determina uno squilibro nella relazione sentimentale. Sono a disposizione per qualsiasi chiarimento. Cordiali saluti. Dott.ssa Giusy Torre
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