MEDICAZIONE ULCERE PIEDE DIABETICO Salve a tutti, scrivo per mio suocero, 72enne, diabetico di ti
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MEDICAZIONE ULCERE PIEDE DIABETICO
Salve a tutti, scrivo per mio suocero, 72enne, diabetico di tipo 2 da quando aveva 45 anni. Diabete sempre discretamente ben compensato, ma, purtroppo, leggermente aggravatosi dopo aver contratto il Covid l'anno scorso, con due dosi di vaccino, che evidentemente è andato a rovinare il quadro del microcircolo che gia in un diabetico non è ottimale.
L'inverno scorso, gli si formò una vescichetta sul dorso del 3° dito del piede sinistro, che da lì a poco ulcerò. Un'ulcera piccola, per fortuna, non profonda, diciamo "a fil di pelle", che riuscì a curarsi da solo. La curava cosi, su consiglio del farmacista:
lavaggio con fisiologica, qualche goccia di disinfettante non eccessivamente irritante (Usava Citrosil o Amuchina Med), connettivina bio plus crema, garza grassa sempre di connettivina sopra la lesione, e, a chiudere, garza sterile, e nastro-cerotto. Gli è guarita completamente nel giro di due mesi.
Quando si recò dal dermatologo poco prima dell'estate per il controllo dei nei (gli fu asportato un sospetto melanoma anni fa, e si controlla una volta l'anno), nel raccontare l'episodio dell'ulcera, il dermatologo gli suggerì, qualora gli si fossero ripresentate, di usare Bionect Start Unguento e garze grasse di paraffina, e guarisce prima.
"Lupus in fabula", dopo un anno di quiescenza in cui non ha piu avuto problemi, quest'inverno gli si è ripresentata sull'alluce dello stesso piede 8il sinistro). Molto simile per dimensioni e (bassa) profondità a quella dell'anno scorso.
Gli ho comprato la pomata e le garze prescrittegli dal dermatologo, ma quando sono andato a confrontare i bugiardini della Connettivina e del Bionect (peraltro, ho notato, prodotti dalla stessa casa farmaceutica), ho visto che una componente è la stessa: acido ialuronico. Ma meentre la Connettivina ha anche una componente antibatterica, ovvero la Sulfadiazina argentica, il Bionect presenta come seconda componente la "collagenasi batterica ottenuta da Vibrio alginolyticus", che, a quanto scritto sul bugiardino, aiuta l'acido ialuronico a facilitare la riepitelizzazione.
Domando da ignorante: fare medicazioni su una ferita aperta come un'ulcera, senza una opportuna copertura antibiotica, ma addirittura apponendo un prodotto a base di collagenasi batterica (seppur credo si tratti di batteri "buoni") non favorisce una prolificazione incontrollata di batteri e il rischio di infezioni? (la ferita ad oggi, infetta non lo è affatto)
Ringraziando chiunque mi vorrà rispondere, porgo a tutti cordiali saluti.
Salve a tutti, scrivo per mio suocero, 72enne, diabetico di tipo 2 da quando aveva 45 anni. Diabete sempre discretamente ben compensato, ma, purtroppo, leggermente aggravatosi dopo aver contratto il Covid l'anno scorso, con due dosi di vaccino, che evidentemente è andato a rovinare il quadro del microcircolo che gia in un diabetico non è ottimale.
L'inverno scorso, gli si formò una vescichetta sul dorso del 3° dito del piede sinistro, che da lì a poco ulcerò. Un'ulcera piccola, per fortuna, non profonda, diciamo "a fil di pelle", che riuscì a curarsi da solo. La curava cosi, su consiglio del farmacista:
lavaggio con fisiologica, qualche goccia di disinfettante non eccessivamente irritante (Usava Citrosil o Amuchina Med), connettivina bio plus crema, garza grassa sempre di connettivina sopra la lesione, e, a chiudere, garza sterile, e nastro-cerotto. Gli è guarita completamente nel giro di due mesi.
Quando si recò dal dermatologo poco prima dell'estate per il controllo dei nei (gli fu asportato un sospetto melanoma anni fa, e si controlla una volta l'anno), nel raccontare l'episodio dell'ulcera, il dermatologo gli suggerì, qualora gli si fossero ripresentate, di usare Bionect Start Unguento e garze grasse di paraffina, e guarisce prima.
"Lupus in fabula", dopo un anno di quiescenza in cui non ha piu avuto problemi, quest'inverno gli si è ripresentata sull'alluce dello stesso piede 8il sinistro). Molto simile per dimensioni e (bassa) profondità a quella dell'anno scorso.
Gli ho comprato la pomata e le garze prescrittegli dal dermatologo, ma quando sono andato a confrontare i bugiardini della Connettivina e del Bionect (peraltro, ho notato, prodotti dalla stessa casa farmaceutica), ho visto che una componente è la stessa: acido ialuronico. Ma meentre la Connettivina ha anche una componente antibatterica, ovvero la Sulfadiazina argentica, il Bionect presenta come seconda componente la "collagenasi batterica ottenuta da Vibrio alginolyticus", che, a quanto scritto sul bugiardino, aiuta l'acido ialuronico a facilitare la riepitelizzazione.
Domando da ignorante: fare medicazioni su una ferita aperta come un'ulcera, senza una opportuna copertura antibiotica, ma addirittura apponendo un prodotto a base di collagenasi batterica (seppur credo si tratti di batteri "buoni") non favorisce una prolificazione incontrollata di batteri e il rischio di infezioni? (la ferita ad oggi, infetta non lo è affatto)
Ringraziando chiunque mi vorrà rispondere, porgo a tutti cordiali saluti.
L’approccio al piede diabetico é multidisciplinare. In ogni caso l’uso incongruo di antibiotici é da evitarsi in quanto non utile e causa di resistenze. Il senso delle collagenasi é di sciogliere il materiale non vitale per favorire la guarigione. Eventuali escare possono essere rimosse chirurgicamente da un medico o da un infermiere specializzato nel trattamento di questo tipo di lesioni.
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