Ma se ad una persona mancano affetto, coraggio, vitalità, progetti di vita, speranza, chi è la perso

19 risposte
Ma se ad una persona mancano affetto, coraggio, vitalità, progetti di vita, speranza, chi è la persona che può darle queste cose?
Gentile utente, la sua domanda riguarda le sfere importanti della vita di ogni persona, quelle sulle quali ci si interroga periodicamente in tutto l'arco della vita.
Credo che il coraggio, la vitalità, la speranza ecc. siano da ricercare dentro sé stessi attraverso un percorso di sostegno psicologico con un professionista che l'aiuti a riscoprire le sue risorse ed il valore che lei ha come persona. Può capitare di vivere dei momenti negativi, bui, in cui ci si sente in preda allo sconforto più totale, ma questo non si significa che lei non abbia più vitalità, speranza o che non sia meritevole di affetto. Bisogna solo riscoprirsi e valorizzarsi di nuovo.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Federica Rizzo

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Buongiorno, la sua è una domanda molto complessa che fatica a trovare una risposta in una semplice generalizzazione. Questo perché ogni persona è differente.
Tuttavia, ciò che per struttura è necessario a una persona per avere coraggio, vitalità, speranza e progetti è la percezione di una mancanza, di una insoddisfazione, di un sintomo...ecco.
Il sintomo dà speranza: è fastidioso, ma ci mette al lavoro, ci vivifica. A volte un sintomo c'è; a volte un sintomo, come nella melancolia più nera, manca e, tuttavia, si può avere la fortuna di trovarlo o di crearlo: a funzionare è un buon incontro con qualcuno che risvegli, giusto per noi, la passione di vivere. Può essere anche un terapeuta. Lo trovi.
SM
Gentile utente, depositare in un altro ogni aspettativa e speranza è qualcosa che prepara spesso ad una delusione o all'illusione perpetua. La vitalità, la speranza e il coraggio sono possibili esiti di un percorso di conoscenza di sé e di superamento di blocchi emotivi spesso invalidanti. La sua domanda richiederebbe una lunga riflessione sul tema della attesa e del desiderio, ma deve trovare uno spazio dove coltivare la possibilità e non solo la speranza. Un saluto,
MG
Buongiorno, nella psicoterapia avviene un fenomeno che si chiama "transfert"; lì, il terapeuta può diventare simbolicamente il genitore del suo paziente e fornirgli tutti quegli strumenti e qualità che non ha ricevuto o che non sente di avere. Quindi, per rispondere al suo quesito, Le consiglio un percorso terapeutico, dove potrà trovare maggiori risposte ed interiorizzare una maggiore elaborazione ai suoi dilemmi. Un caro saluto Dr.ssa Claudia Sposini
Caro utente... in che senso chi è la persona che può darle tutto questo? Certamente la speranza, progetti di vita, vitalità mancano in persone con uno stato depressivo: vogliamo provare ad uscirne? Forse anche l' affetto e il coraggio ci sono, ma forse non "li vede"... Affronti il problema. La Psicoterapia cognitivo comportamentale può aiutarla! In bocca al lupo
Buongiorno,
il coraggio, vitalità, progetti di vita, speranza possono essere trovati solo in sè e non dipendendo da un'altra persona. Con un aiuto terapeutico iniziale ma per camminare poi autonomamente, alla ricerca di un completamento affettivo, non dipendente, per le ansie da abbandono che comporterebbe.
Si incoraggi da subito per non aggravare la situazione con evitamenti depressivi.
Saluti, Dr. Gianpietro Rossi
buongiorno , nessuna persona potrà dare queste cose ad una altra persona se prima la persona in questione non sta bene con se stessa e impara ad amare se stessa . con un percorso psicoterapeutico questi problemi possono essere risolti . per qualsiasi informazione resto a sua disposizione . cordiali saluti
Buonasera, la sua domanda è molto interessante e apre innumerevoli risposte possibili, ma se estrapolate dal contesto della sua vita (o quella di chi le interessa) potrebbero scadere in generalizzazioni. Aspettarci dall’Altro, chiunque esso sia, che ci riempia di senso, di vitalità, di energie e risorse ci mette a rischio di perdere quanto acquisito se perdiamo la persona di riferimento: un buon percorso terapeutico può esplorare le fragilità e le risorse di ogni persona per sostenerla nello sviluppo delle potenzialità che apriranno la strada alla possibilità di scegliere. Un caro saluto Dottsa Elisa Galantini
Buonasera
che bella domanda si è posto/a!
molto spesso si cerca qualcosa all'esterno che si è perso e la persona che possa restituircelo.
La risposta alla sua domanda è per me solo una: nessuno !
Non sono le persone che ci danno qualcosa. In ogni caso siamo noi che ci apriamo alla Vita.
Lei solo lei può ritrovare quello che ora sembra perso.
Penso che ci siano degli Incontri che possono fare la differenza. L'incontro con se stessa è il più bel DONO che si può fare e la psicoterapia è il percorso che le consiglio!
Buon Cammino!
Caro utente, la sua domanda diventa una domanda retorica, che può avere quindi un'unica risposta...e come le hanno già detto i miei colleghi, deve partire da se stesso per trovare quello che cerca.
E' vero che, se ci sono state mancanze nel periodo infantile, peseranno come un macigno anche nella sua vita da adulto. Ma un percorso psicologico la può aiutare a rinarrare la sua storia e distinguere tra un sentire passato e uno presente. Si può ripartire e si deve ripartire dal presente, altrimenti saremmo quasi tutti spacciati se vivessimo solo di passato.
In particolare con EMDR si va a desensibilizzare il ricordo traumatico e riprocessare l'informazione per una collocazione nel passato, che liberi il presente.
Le auguro di avere il coraggio e la voglia di intraprendere questo percorso di conoscenza e scoperta che può farla stare meglio. Un caro saluto.
Salve. Le sue domande aprono interrogativi che toccano aspetti profondi della vita di una persona. A volte può accadere di pensare, magari a seguito della perdita di una persona cara o della fine di una relazione, che questi aspetti siano andati via con loro e che non ci sia modo di ritrovarli. Tuttavia, dentro di noi ci sono risorse che a volte non sappiamo neanche di avere, e possono venire fuori con un buon lavoro su noi stessi. Può affidarsi ad un professionista per un lavoro di scoperta si sé. Un caro saluto. Dot. Sa Demontis
Buonasera, alla sua domanda rispondo: evocando le sue risorse interiori che sono lì, in attesa di essere finalmente attivate
Buongiorno, sono tutti aspetti che vanno ricercati dentro noi stessi ma succede nella vita che possano esserci momenti, fasi, periodi o situazioni in cui tutto questo diventa molto complesso. Cosa fare allora? Li cerchiamo comunque dentro di noi con l'aiuto di un professionista. Se ha bisogno non esiti a contattarmi.
Dott.ssa Federica Leonardi
Buongiorno, se una persona si trova in questa condizione interiore boicottante può iniziare un percorso di terapia in cui in cui verranno accolte queste difficolta' personali per essere trasformate attraverso un lavoro di consapevolezza in strumenti per realizzare una qualità di vita soddisfacente ed evitare di cadere in psicotrappole invalidanti.
Buon lavoro!
Un caro saluto
Dr.ssa Tiziana Romano
Tu.

Magari facendoti “prendere per mano” da una guida esperta, come facciamo tutti noi per esplorare la vita.
Buongiorno,
nessuno potrà darle quanto scrive se non se stesso: un buon percorso di psicoterapia, nel tempo, potrà far emergere fiducia in lei e tutto il resto arriverà.

Cordialmente
Dott.ssa Stefania Romanelli
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Lei chiede: "Ma se ad una persona mancano affetto, coraggio, vitalità, progetti di vita, speranza, chi è la persona che può darle queste cose?"
La mia risposta più immediata è: "Ognuno di noi può deve, innanzitutto dare a se stesso tutti queste cose preziose che lei ha citato e andarle a cercare senza pretenderle dalle persone e dai contesti che presentano una giusta sintonia con se stessi; ciò è possibile attraverso una seria psicoterapia"
A cosa serve la psicoterapia? Esistono molte tipologie di psicoterapie; d'altra parte sono convinto che al di là degli indirizzi teorici dello psicoterapeuta, molto contano le sue caratteristiche umane e relazionali: occorre non solo sapere e saper fare, ma anche saper essere.
La psicoterapia che propongo ai miei pazienti si basa sui seguenti concetti fondamentali. Essa attraverso specifiche modalità, tecniche e contesti (setting), restituisce, in primo luogo, alla coscienza della persona in cura gli elementi complessi e inconsci che la penalizzano: le sue paure, le angosce, i traumi, i conflitti, le strategie di sopravvivenza, le tattiche difensive e i dogmi che il soggetto ha pian piano creato in sé senza rendersene conto.
Sono questi, in buona sostanza, i fattori che generano una interazione disfunzionale con la realtà (interiore ed esteriore). Maggiore è l’influsso di questi elementi inconsci sulla nostra vita e maggiore sarà l’alterazione esistenziale; essa darà segno di sé attraverso vissuti, condotte e stili connotati da rigidità, automatismo, disistima, ansia, conflittualità, schematismo, eccessiva tensione, auto ed etero castrazione, conformismo, smarrimento di valori e senso dell’esistenza, tristezza, dogmatismo, senso di colpa, stasi, rinuncia e chiusura autarchica.
Si attua, in sintesi, una coazione a ripetere, in tutte le occasioni significative, di una sorta di copione sempre insoddisfacente. Tutto ciò si concretizza in ultima analisi nello star male, poiché non solo questi complessi inconsci sono estremamente destabilizzanti, ma anche perché allontanano dal e celano all’essere umano il suo stesso nucleo più sano, genuino e fecondo di sé (quello che Edward Bach, medico gallese e fondatore della Floriterapia, denominava Vero Sé); essi, inoltre, bloccano e disattivano l’Inconscio Superiore (cioè quell’insieme di qualità positive e risorse ipotizzate dallo psichiatra Roberto Assagioli, fondatore della Psicosintesi). Questo percorso, pur partendo dalle fonti della sofferenza, punta, nondimeno, con il massimo della determinazione, alla salutogenesi; l’obiettivo è, difatti, illuminare e attivare i talenti, le vocazioni, le risorse, l’autenticità, la flessibilità, l’indipendenza e la creatività della persona.
È, inoltre, estremamente rilevante sottolineare che il prevalere di elementi destabilizzanti apporta un disordine generalizzato e progressivo nel sistema Psico-Neuro-Endocrino-Immunologico e nella struttura ossea, muscolare e articolare. Il sistema tende così ad auto intossicarsi, a essere particolarmente permeabile alle tossine provenienti dall’esterno, a indebolire le sue difese immunitarie, a impoverirsi di elementi nutrizionali, a ossidarsi, ad acidificarsi e a distorcersi da un punto di vista strutturale e posturale.
Occorre perciò tener presente che le direzioni che portano al malessere o viceversa alla salute sono, certamente e in primo luogo psico-somatiche, ma anche somato-psichiche. La Psicoterapia che attuo, sposando queste tesi, può essere definita globale poiché le persone sono da me considerate una irripetibile individualità e una inscindibile globalità emozionale, esistenziale, sociale, strutturale, bioenergetica e biochimica.
A partire dagli assunti metodologici illustrati e avendo, in quando medico, arricchisco e rendo veramente olistica la psicoterapia con la prescrizione, ove necessaria, di rimedi naturali. La Floriterapia di Bach, l’Omeopatia Omotossicologica, la Nutraceutica, la Fitoterapia e la Psicoprobiotica mi permettono di offrire al paziente l’attuazione di una forte sinergia che produce i seguenti reali benefici: il lenimento sintomatico, la rivitalizzazione metabolica, il recupero delle forze e del buon umore e una benefica disintossicazione. Tutto ciò rafforza, velocizza e completa il percorso di consapevolezza che, come abbiamo già visto, è alla base del depotenziamento dei fattori destabilizzanti e dell’attivazione di dinamiche virtuose e benefiche. Spero di essere stato chiaro. Se vuole sono a sua disposizione (telefonicamente) per ulteriori informazioni. Sono anche disponibile per una terapia on line. Cari saluti!
Gentile utente di mio Dottore,
nessuno può darle “questi beni preziosi”!
Sono da ricercare esclusivamente dentro di noi a partire da ciò che si è, da ciò che ci piace, dalle nostre attitudini, dalla nostra volontà, dal nostro percorso di vita.
Possono capitare fisiologici momenti in cui si ha la sensazione di perdere queste risorse acquisite nel tempo. Questo non deve spaventarci.
Nel caso in cui la situazione dovesse perdurare ed essere accompagnata da vissuti di malessere e disagio può essere utile il sostegno di un professionista in grado di aiutarci a riappropriarci della nostra libertà, di guidarci nel nostro percorso di vita.
Ma solo a partire dalla nostra motivazione.
Saluti,
Dott. Diego Ferrara

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