Ma non ho capito una domanda se una persona ad esempio ha un disturbo di ansia, depressivo ecc. Dist

18 risposte
Ma non ho capito una domanda se una persona ad esempio ha un disturbo di ansia, depressivo ecc. Disturbi o sofferenze appunto "psicologiche" comuni, potrebbe fare contemporaneamente più percorsi psicoterapici insieme,? tipo cognitivo comportamentale con un professionista, indirizzo che usa l'ipnosi regressiva per ripescare e elaborare i traumi passati o anche efficace allo stesso modo tipo emdr, o psichedelica??? Cioè se una persona ha una sofferenza psicologica e oltre a lavorare sul presente per risolvere i sintomi, dopo volesse andare a lavorare sul proprio passato tipo traumi rimossi come fa ipnosi o anche l'emdr è necessario andare da più professionisti contemporaneamente oppure basta andare in una equipe di diversi psicologi con diversi orientamenti e fare psicoterapie con approcci integrati tra di loro da uno psicologo che ha sia approcci che lavorano sul presente che sul passato per superare i traumi che contribuiscono a provocare sofferenza??
Non é detto. A volte lavorare sul presente influisce sui ricordi passati, e viceversa. Noi esseri umani siamo un sistema, se ne modifiche una parte, si modifica il tutto.
Importante iniziare, scelga lei la terapia che più sente vicina e utile.
Saluti

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Grazie per questa domanda. Tendenzialmente si lavora andando con un percorso psicoterapico alla volta: l'approccio della psicoterapia andrà a mettere il focus su aspetti diversi. Non è detto che un solo percorso sia sufficiente: a quel punto sarà utile scegliere un altro approccio che si focalizzi su un altro aspetto. Faccio un esempio semplice, per chiarezza: se c'è un disturbo di ansia in essere con attacchi di panico, potrebbe essere utile una prima terapia cognitivo comportamentale focalizzata sul sintomo, con l'obiettivo di ridurre e arginare gli attacchi di panico, e poi, una volta abbassata l'intensità del sintomo e rientrata l'emergenza, una terapia psicodinamica, o sistemica, con l'obiettivo di darvi un significato e di andare all'origine del problema, per risolverlo. C'è anche la possibilità di scegliere un terapeuta con formazione integrata, in modo che sia lo stesso professionista ad occuparsi sia della parte focalizzata sul sintomo, sia della parte di significato. Naturalmente, questa è una semplificazione: ci sono casi in cui durante la terapia emerge un trauma, ed il terapeuta invia il paziente ad un collega specializzato in EMDR, oppure dove durante la terapia si rende necessaria la presenza di supporto farmacologico, ed il terapeuta invia il paziente ad uno psichiatra, con cui lavora in equipe. In questi casi si lavora però con specialisti diversi: le terapie vanno tendenzialmente una alla volta, con uno psicoterapeuta alla volta. Dopodichè, la buona riuscita della terapia dipende spesso dalla qualità della relazione terapeutica che si instaura tra terapeuta e paziente, al di là dell'approccio. Spero di aver risposto alla sua domanda, se avesse ulteriori dubbi non esiti a contattarmi. Un caro saluto, dott.ssa Elena Gianotti
Sarebbe auspicabile che una stessa persona si occupi del problema, anche per favorire il transfert che e ' importante per stabilizzare un rapporto di fiducia.
Buonasera, potrebbe essere possibile intraprendere percorsi psicoterapeutici diversi contemporaneamente, ma ci sono alcuni aspetti da considerare. Alcuni terapeuti utilizzano approcci integrati, combinando tecniche come CBT, EMDR e ipnosi, per lavorare sia sul presente che sul passato. Se lei sceglie di avere più terapeuti, è fondamentale che comunichino tra loro per garantire coerenza nelle strategie. Spesso è più efficace iniziare con un approccio specifico e integrare altre tecniche in un secondo momento, poiché concentrarsi su troppi aspetti può portare a confusione. Il terapeuta a cui si rivolge potrà valutare la situazione e consigliare il percorso più adatto, che sia integrato o con professionisti diversi.
Buonasera, lei ha mai fatto psicoterapia? Noi umani siamo complessi, siamo un sistema interdipendente, e funzioniamo a livelli diversi: di consapevolezza, di non consapevolezza. Immaginare più psicoterapie contemporaneamente mi sembra un'ottica meccanicista, potrei concepirlo per un problema fisico: faccio fisioterapia, massaggi, ginnastica ecc. Ma per la psiche la vedo un po' diversamente. E' un mondo inponderabile ed ha bisogno di delicatezza, attenzione, concentrazione. Potrei immaginare che uno psicoterapeuta consigli se e quale eventuale esperienza fare, ma sempre concepito all'interno del percorso. Comunque faccia le sue esperienze e trarrà le sue conclusioni, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
Buongiorno, in genere si procede con un percorso terapeutico alla volta, andando a focalizzarsi sull’aspetto più urgente in un dato momento. Sarà il buon terapeuta a orientare verso altro percorso il paziente qualora riscontri di avere concluso il suo pezzo e di dover inviare il pz a un collega di altra formazione laddove durante il percorso emergessero tematiche che non rientrano nella propria specializzazione. Portare avanti due percorsi di psicoterapia oltre a essere oneroso e’ anche piuttosto faticoso e rischia di creare confusione e il sovraccarico di informazioni da cui difficilmente si potrebbe trarre beneficio. Resto a disposizione
Gentile utente, grazie per la sua domanda.
Portare avanti diversi percorsi psicoterapeutici contemporaneamente sarebbe molto faticoso e dispendioso dal punto di vista emotivo. Non è qualcosa che sento di consigliare.
Un caro saluto,
dott.ssa Genoveffa Del Giudice
Salve, portare avanti diversi approcci terapeutici diversi porterebbe inevitabilmente la persona a confrontare e paragonare quello che dice uno con quello che dice l'altro, che fa uno con quello che fa l'altro rischiando, dunque, di essere dispersivo e confusionario.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, tendenzialmente il percorso psicoterapeutico viene svolto rivolgendosi ad un unico professionista. Il fatto di lavorare sul presente o sul passato dipende dall'approccio del terapeuta, ma i diversi orientamenti teorici, seppur lavorando in modo diverso si dimostrano comunque efficaci. Il lavoro sul presente ha degli effetti anche sulla rielaborazione dei traumi passati e viceversa. Iniziare più percorsi contemporaneamente, dal mio punto di vista, potrebbe portare a confusione e inficiare l'alleanza terapeutica. Saluti. SV
Buongiorno, concordo con i miei colleghi e non auspicabile affrontare due percorsi nello stesso momento. Il percorso di psicoterapia è impegnativo e farne due potrebbe confondere la persona.

Dott. Alvise Arlotto
Buongiorno, fare più percorsi in contemporanea non è funzionale. Molti professionisti utilizzano approcci integrati che permettono di adattare, nel miglior modo possibile, il percorso al paziente. Quello che suggerirei è di fare un pezzo alla volta; partire dalla costruzione di una fiducia reciproca per andare a far chiarezza su cosa non mi fa stare bene oggi. A questo punto, individuati i problemi, se esistono tecniche che possono aiutare più di altre, sarà il terapeuta stesso a suggerire di poter integrare o sospendere momentaneamente il percorso per fare il pezzettino necessario. Fare più cose in contemporanea, senza essere in un percorso di fiducia con un terapeuta, può provocare molta confusione, può lasciare la sensazione di essere soli a dover tirare le fila e questo è l'esatto contrario di ciò che dovrebbe essere un percorso di psicoterapia. Sperando di essere stata chiara rimango a disposizione per eventuali dubbi e le auguro una buona giornata. Dott.ssa Sara Quaranta
Grazie per aver condiviso la tua domanda, in merito a questa faccio fatica a pensare se mai una persona abbia utilizzato più percorsi terapeutici contemporaneamente, in primis è una spesa onerosa difficile da mantenere e inoltre, ogni terapeuta è differente insieme anche al suo approccio.
Meglio farne uno alla volta e bene!
Cordiali saluti
dott.ssa Silvia Di Carlo
Buongionro, l'unica cosa non controindicata di tuttew quelle che ha elencato è seguire un percorso di psicoterapia ed EMDR. C'è da dire che di solito lo psicologo che applica l'EMDR è anche lo psicoterapeuta del paziente quindi i trattamenti solitamente non sono in contemporanea. Tutto il resto aumenterebbe solo la confusione.
Gentile utente, iniziare più psicoterapie potrebbe essere confuso e complesso. Potrebbe valutare un primo percorso con un professionista ove potrebbe lavorare sul sintomo nel qui ed ora, e se al termine del percorso sente che c'è ancora del margine su cui lavorare. Cambiando terapeuta e approccio oppure condividendo con il suo terapeuta di cosa sente di aver ancora bisogno, e capire insieme a lui/lei come muoversi in un secondo momento. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Gentile utente di mio dottore,

generalmente un paziente che porta con sé una sofferenza richiede aiuto ad un solo professionista. I diversi approcci disciplinari spesso non influiscono direttamente sull'esito di una psicoterapia. A fare la differenza rispetto al processo di guarigione è in genere l'alleanza terapeutica venutasi a creare tra paziente e psicoterapeuta.
Allo stesso tempo però mi preme sottolineare quanto in alcuni casi la sofferenza di un individuo possa esser tale da non poter esser sostenuta esclusivamente dalla psicoterapia e in alcune specifiche situazioni può esser altrettanto di aiuto l intervento di uno psichiatra che con adeguata somministrazione farmacologica può aiutare il paziente in un momento di estrema difficoltà, soprattutto se è presente una sintomatologia importante.
In diverse occasioni psicoterapeuti e psichiatri lavorano sinergicamente al fine di ottenere i migliori risultati possibili su un paziente.
Nella speranza di aver accolto ed orientato i suoi dubbi nella maniera più semplice possibile.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile scrivente,
sarebbe consigliabile effettuare un percorso alla volta con un solo terapeuta partendo dalla problematica del momento: cosa ti provoca sofferenza psicologica e ti porta a cercare uno specialista oggi? Questo percorso potrebbe portare anche a parlare del passato e di eventuali traumi. Da lì eventualmente sarà possibile capire come procedere, se sia il caso di utilizzare altri tipi metodologia quali ipnosi e emdr o continuare solo con il percorso intrapreso che sta dando i suoi frutti. La cosa fondamentale è trovare un terapeuta che ti dia fiducia e a cui poterti affidare: questo è un presupposto essenziale per la riuscita di qualsiasi percorso terapeutico.
Dottoressa Roberta Daminelli
Gentile utente, concordo con i colleghi rispetto alla complessità di portare avanti, con modalità, approcci e modi diversi, più percorsi di psicoterapia. La psicoterapia, indipendentemente dall'orientamento, è fatica, dedizione, impegno, e la persona che decide di fare un percorso del genere deve mette in discussione diversi lati di sé. Fare più percorsi porterebbe la persona a confondersi e a sentirsi emotivamente sopraffatto.
Consiglio di fare un passo alla volta, di scegliere un terapeuta che sente più adatto a lei, proprio per istaurare una buona alleanza e fiducia terapeutica, al di là dell'orientamento.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento,
cordiali saluti.
Dott.ssa Mariachiara Grassi
Buongiorno,
credo che la questione possa essere esplorata insieme ad un/a psicoterapeuta anche per meglio comprendere la fonte da cui nasce questa richiesta. Alternativamente credo potrebbe emergere un sapere professionale, etico e di orientamento psicoterapico, che poco risponderebbe alla Sua specifica esigenza e i motivi che Le muovono tali domande.
Rimango disponibile per eventuali approfondimenti,
Dott.ssa Michela Dicosta

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