LONG COVID A LIVELLO VASCOLARE Un saluto ai dottori dello staff e grazie per il vostro servizio.
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LONG COVID A LIVELLO VASCOLARE
Un saluto ai dottori dello staff e grazie per il vostro servizio. Non sapendo se la branca di maggior pertinenza sia Angiologia o Chirurgia vascolare, per sicurezza lo posto in entrambi.
Sono un uomo di 42 anni, e la mia storia è piuttosto singolare. Non ho mai avuto problemi di natura vascolare, fino al periodo "vaccino/covid"
Soffrivo di mani fredde e screpolate fin da ragazzo, ma con una crema da banco finiva là.
Coi primi freddi post vaccino Pfizer (ho fatto due dosi a luglio 2021), notai che mi venivano dei frequenti geloni alle mani. Presi poi il covid a gennaio 2022, e mi vennero i geloni alle dita del piede sinistro, uno dei quali ulcerò.
Ho fatto una miriade di controlli: valori della coagulazione (pro trombina , D-dimero, fibrinogeno, ecc), ecodoppler arti inferiori, ecocardiogramma, valori dell'infiammazione (ves, pcr), tutto negativo.
Mi son poi sottoposto a tutto il kit di controlli di natura reumatologica (ANA, pannello ENA a 6 valori, capillaroscopia). Son risultati positivi solo gli ANA, a 160 secondo un ospedale, a 80 per un altro: la capillaroscopia ha rilevato ectasie e tortuosita aspecifiche compatibili con acrocianosi e perniosi, e quella è la diagnosi che mi è stata data, escludendo sclerodermia e altre patologie autoimmuni. Come cura, lacidipina nei mesi invernali e Capillarema a mesi alterni.
Io sono molto avvilito perché tutto ciò incide sulla mia qualità della vita, ancora oggi a distanza di due anni.
Pur senza avere un fenomeno di Raynaud vero e proprio, cromaticamente molto marcato, da un niente le mie mani e i miei piedi passano dall'essere dei pezzi di ghiaccio, a rossi, caldi, gonfi e pulsanti, magari dopo una lunga camminata. Per fortuna sono impiegato e lavoro seduto, ma ad esempio, prima di tutto ciò arrotondavo facendo il cameriere extra, cosa che ora non faccio più.
Sento sempre parlare di Long Covid a livello di stanchezza, affanno o "nebbia mentale". Io non ho nulla di tutto ciò. Ma di casi di Long Covid come il mio, a livello vascolare, ne è stato riscontrato qualcuno, o devo considerarmi un caso più unico che raro?
Vorrei capire cosa il Covid possa aver combinato a livello della mia circolazione, e piu specificatamente del mio microcircolo, e, se negli anni ci potrà essere una lieve reversibilità dei sintomi, o tutto ciò resterà permanente a vita.
Grazie a chiunque mi vorrà rispondere.
Un saluto ai dottori dello staff e grazie per il vostro servizio. Non sapendo se la branca di maggior pertinenza sia Angiologia o Chirurgia vascolare, per sicurezza lo posto in entrambi.
Sono un uomo di 42 anni, e la mia storia è piuttosto singolare. Non ho mai avuto problemi di natura vascolare, fino al periodo "vaccino/covid"
Soffrivo di mani fredde e screpolate fin da ragazzo, ma con una crema da banco finiva là.
Coi primi freddi post vaccino Pfizer (ho fatto due dosi a luglio 2021), notai che mi venivano dei frequenti geloni alle mani. Presi poi il covid a gennaio 2022, e mi vennero i geloni alle dita del piede sinistro, uno dei quali ulcerò.
Ho fatto una miriade di controlli: valori della coagulazione (pro trombina , D-dimero, fibrinogeno, ecc), ecodoppler arti inferiori, ecocardiogramma, valori dell'infiammazione (ves, pcr), tutto negativo.
Mi son poi sottoposto a tutto il kit di controlli di natura reumatologica (ANA, pannello ENA a 6 valori, capillaroscopia). Son risultati positivi solo gli ANA, a 160 secondo un ospedale, a 80 per un altro: la capillaroscopia ha rilevato ectasie e tortuosita aspecifiche compatibili con acrocianosi e perniosi, e quella è la diagnosi che mi è stata data, escludendo sclerodermia e altre patologie autoimmuni. Come cura, lacidipina nei mesi invernali e Capillarema a mesi alterni.
Io sono molto avvilito perché tutto ciò incide sulla mia qualità della vita, ancora oggi a distanza di due anni.
Pur senza avere un fenomeno di Raynaud vero e proprio, cromaticamente molto marcato, da un niente le mie mani e i miei piedi passano dall'essere dei pezzi di ghiaccio, a rossi, caldi, gonfi e pulsanti, magari dopo una lunga camminata. Per fortuna sono impiegato e lavoro seduto, ma ad esempio, prima di tutto ciò arrotondavo facendo il cameriere extra, cosa che ora non faccio più.
Sento sempre parlare di Long Covid a livello di stanchezza, affanno o "nebbia mentale". Io non ho nulla di tutto ciò. Ma di casi di Long Covid come il mio, a livello vascolare, ne è stato riscontrato qualcuno, o devo considerarmi un caso più unico che raro?
Vorrei capire cosa il Covid possa aver combinato a livello della mia circolazione, e piu specificatamente del mio microcircolo, e, se negli anni ci potrà essere una lieve reversibilità dei sintomi, o tutto ciò resterà permanente a vita.
Grazie a chiunque mi vorrà rispondere.
Che il Covid-19 sia un virus vascolare (che può causare vasculiti), ormai non vi sono più dubbi.
Che sia stato la causa del suo peggioramento in quella che sembra davvero essere una sindrome di Reynaud... Chi può dirlo?
Se così è, il fenomeno di Reynaud è attualmente ben poco trattabile, e di questo mi sembra che lei sia a conoscenza.
Quello che dobbiamo assolutamente evitare è la formazione delle ulcere ai piedi, però.
Deve proteggersi a modo durane i periodi freddi, e deve ovviamente mantenere una cura ed igiene dei piedi impeccabile.
Se è davvero un Reynaud, altro di davvero efficace al momento non è noto.
Saluti
Che sia stato la causa del suo peggioramento in quella che sembra davvero essere una sindrome di Reynaud... Chi può dirlo?
Se così è, il fenomeno di Reynaud è attualmente ben poco trattabile, e di questo mi sembra che lei sia a conoscenza.
Quello che dobbiamo assolutamente evitare è la formazione delle ulcere ai piedi, però.
Deve proteggersi a modo durane i periodi freddi, e deve ovviamente mantenere una cura ed igiene dei piedi impeccabile.
Se è davvero un Reynaud, altro di davvero efficace al momento non è noto.
Saluti
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Buongiorno. Gli esami che ha eseguito non hanno evidenziato una malattia reumatica e l'unica evidenza alla capillaroscopia è un quadro microcircolatorio di acrocianosi. D'altra parte la diagnosi di Raynoud è sempre molto complessa. Le consiglio comunque di ripetere annualmente la capillaroscopia per valutare eventuali modificazioni morfologiche del microcircolo. Fondamentale è evitare gli sbalzi termici, utilizzare delle pomate tipo il perfluxi crema gel più volte sulle mani e il capillarema che sta già utilizzando. Se il quadro clinico diventa invalidante potrebbe anche avere beneficio dalla terapia infusionale endovena con le prostaglandine che viene eseguita in day hospital nei centri reumatologici. Sicuramente deve evitare, utilizzando anche creme idratanti, la formazione di ulcere che potrebbero essere molto dolorose e quindi le consiglio sempre di utilizzare calze e guanti termici.
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