Leggo quanto sia importante che la famiglia stia vicino al ludopata, io non ci sono riuscita, ho sco

20 risposte
Leggo quanto sia importante che la famiglia stia vicino al ludopata, io non ci sono riuscita, ho scoperto in pochi minuti 20 anni di matrimonio nel furto e nelle menzogne. Mi sento in colpa per non averlo aiutato e non volerlo fare, ho due adolescenti e la mia salute psicofisica compromessa da tutelare. Inoltre adesso capisco perché non era un matrimonio felice, perché lo sentivo distante e sempre annegato nei suoi pensieri che credevo fossero legati al lavoro. Ha fatto di tutto, ingannato e derubato, lasciando me con debiti fino alla fine della mia vita. È una malattia davvero? Quanto si può accettare come vittima un uomo immorale pronto a truffare?
Salve, servirebbero ulteriori informazioni per poterle dare una risposta esaustiva. Ha pensato a un consulto psicologico? Datasi la situazione le suggerisco di contattare un professionista senza aspettare ulteriore tempo.
Buona giornata.
Dott. Fiori

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La risposta alle due domande che pone può essere trovata con una psicoterapia, dove potrebbe scoprire cosa l'ha tenuta legata a quest'uomo e cosa desidera per sé in una relazione
Non esiti a trovare una cura alla sua dipendenza Esistono a Milano centri specializzati per la ludopatia . È un percorso difficile ma possibile Un caro augurio
Salve, indirizzi suo marito ad un centro per la cura della ludopatia, ma riservi a se stessa uno spazio di supporto psicologico per distanziarsi da un rapporto tossico e negativo per se stessa. Resto a disposizione, cordiali saluti. Dr.ssa Daniela Benvenuti
Buongiorno signora, credo sia importante che suo marito si affidi a persone specializzate in questo tipo di dipendenza, perché di questo si tratta. Si rivolga al Serd della sua città, parli con gli operatori e si faccia indirizzare.
Resto a disposizione

Dott.ssa Luigia Cannone
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua storia con noi.
La dipendenza da gioco è un disturbo del quale il soggetto affetto difficilmente riuscirebbe ad avere il controllo. Il bisogno di giocare e rifarsi delle perdite, il bisogno stesso di giocare, il pensiero assorto dal gioco, sono solo alcune delle caratteristiche. E' un disturbo che continua a persistere anche con la consapevolezza di distruggere relazioni importanti e di fare del male alle persone care.
Non si può uscire senza un aiuto multidisciplinare che coinvolge il soggetto dipendente ma anche la sua famiglia. Quest'ultima viene aiutata a comprendere il meccanismo della malattia, le dinamiche di mantenimento, essere supportata in questo difficile percorso.
Ma la cosa più importante è convincere il soggetto dipendente a mettersi in gioco. Oggi sono presenti nei SERD servizi specialistici e multidisciplinari per questo tipo di disturbo dove anche l'aspetto economico viene vagliato e supportato. La sua difficoltà è ben comprensibile e non deve sentirsi in colpa, è difficile per chi si ritrova solo con il "brutto" della situazione essere empatici con l'altro. Ma purtroppo non parliamo di vizio e' un grave disturbo.
Spero di averle dato delle risposte
Cordiali Saluti Dott.ssa Alessia Battista

Gentile utente di mio dottore,

la mia indicazione sarebbe in questi casi di recarsi in un servizio territoriale per le dipendenze in modo da ricevere la miglior risposta sulle offerte del territorio e le varie procedure. Per la problematiche da cui è affetto suo marito dovresti rivolgervi nello specifico ad un SerD, che è il Servizio eletto per le Dipendenze patologiche. Nei SerD operano professionisti qualificati e specializzati nella dipendenza come medici, infermieri, sociologi, educatori, assistenti sanitari, assistenti sociali, psicologi e personale OTA (Operatore Tecnico per l'Assistenza).I servizi offerti non sono a pagamento. I SerD attuano interventi di informazione, prevenzione, riduzione del danno, sostegno, orientamento, e cura delle dipendenze sia dei pazienti che dei loro congiunti.
Nello specifico, accertano lo stato di salute psicofisica del soggetto, definendo programmi terapeutici individuali da realizzare direttamente o in convenzione con strutture di recupero sociale, e valutano periodicamente l'andamento e i risultati del trattamento e dei programmi di intervento sui singoli pazienti in riferimento agli aspetti di carattere clinico, psicologico e sociale.
Contatti quanto prima un servizio presente nel suo territorio, vi aiuteranno insieme ad uscirne

Cordiali Saluti
Dottor. Diego Ferrara
Buonasera, comprendo la sua sofferenza e la moltitudine di emozioni che ora la stanno attraversando. Cerchi di pensare a quello che sta accadendo ora, il passato orami è dietro di voi. Pensare a suo marito, a sé e a due figli adolescenti in questa situazione può risultare molto pesante per questo potrebbe essere utile un percorso psicologico. Potrebbe farsi aiutare al Serd più vicino. Saluti,
Dott.ssa Federica Leonardi
La ludopatia è una malattia; è indispensabile che suo marito si curi un Servizio eletto per le Dipendenze patologiche (SerD) o privatamente presso uno psicoterapeuta. "Quanto si può accettare come vittima un uomo immorale pronto a truffare?" Questo lo deve valutare e decidere lei.
Salve. Nella malattia bisogna accettare di farsi curare. Nessuno di coloro che stanno vicino possono aiutare se non c'è la presa di consapevolezza di essere malati e aver bisogno di aiuto. Non si colpevolizzi per non essersi resa conto di ciò che stava succedendo a suo marito. Può stimolarlo a rivolgersi a professionisti che possono aiutarlo ma la decisione può essere solo di suo marito. Per quanto riguarda lei, può valutare di intraprendere un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla a elaborare i vissuti emotivi collegati alla situazione che sta vivendo. Distinti saluti
La ludopatia è una problematica legata alla dipendenza, come lo è ad esempio l'uso di sostanze. Un percorso psicoterapeutico può sicuramente aiutare la persona a superare questo problema senza dover per forza coinvolgere altre persone. Per quanto riguarda lei, la decisione di voler continuare o meno questa relazione è una sua scelta. Valuti cosa è rimasto di buono e i sentimenti che ancora prova.
Buonasera,
molto spesso non basta un familiare per aiutare una Ludopatia grave con tanto di furti e menzogne ripetute. Serve un centro pubblico per questa patologia disponibili in ogni città. Non si aggiunga anche colpe oltre ai danni.

Il fatto di non accorgersi per tanti anni fino a perdere il suo equilibrio porta a considerare un supporto anche per lei, per aprire gli occhi, prendere le distanze da una relazione patologica e rilanciare la sua vita.
Saluti
Dr. Gianpietro Rossi
Gentile signora, grazie per aver condiviso la sua storia. Come le suggeriscono i colleghi, esistono molti centri specializzati a trattare questa patologia e a prendersi cura dei familiari che la hanno subita per anni.
Lei sembra pronta a mettere distanza tra se e la patologia; non lo faccia incolpandosi ma trovando nuova linfa e nuove energie da dedicare a sè come donna e ai suoi figli. Una psicoterapia a tal fine potrebbe essere molto utile. In bocca al lupo e un abbraccio
Buongiorno signora, il disturbo di suo marito è a tutti gli effetti una dipendenza e come tale presenta tutte le caratteristiche da lei descritte. Alla luce di questo il disturbo va curato e trattato perchè da soli è molto difficile uscirne, deve rivolgersi a un centro per la ludopatia.
È inoltre del tutto comprensibile la sua rabbia e i suoi sentimenti contrastanti, potrebbe esserle quindi utile un sostegno psicologico.
Saluti, dott.ssa Marini
Buonasera Signora, comprendo la sua amarezza, il rammarico e la rabbia dolorosa che traspare dalle sue parole. Purtroppo la ludopatia è una dipendenza davvero invalidante che porta a mentire. Non deve farsene una colpa ma piuttosto cercare aiuto per sè e per i suoi figli. Sono percorsi necessari in quanto da soli è difficile uscirne. Non si tormenti per ciò che non ha visto o fatto, lei in ogni caso non avrebbe avuto modo di fermarlo perchè il celare, omettere e fare debiti fa parte del disturbo. Contatti il centro di ludopatia più vicino e si faccia indirizzare sul da farsi.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Salve, credo sia opportuno che suo marito intraprenda un percorso presso un centro specializzato per le dipendenze. Nel frattempo lei ha bisogno di elaborare quanto accaduto e dare un senso a quanto ha vissuto nel corso del suo matrimonio. scoprire tutto all'improvviso sarà stata una doccia fredda comportando un senso di solitudine e sconforto. La invito a considerare l'idea di rivolgersi ad un terapeuta che possa accompagnarla in questo percorso.
Cordiali saluti
Gent.ma, purtroppo il comportamento da gioco patologico può essere molto grave e invalidante, provocando seri problemi nella vita familiare, lavorativa e sociale. Spesso, la persona che gioca è dominata da una spinta irrefrenabile e da un insieme di pensieri e convinzioni distorte che la portano a ripetere continuamente il comportamento patologico su cui può anche non avere più controllo. Le bugie, la sottrazione di denaro in ambito familiare e persino condotte antisociali sono spesso un tentativo di procurarsi denaro da investire nel gioco, nello sforzo infruttuoso, ma eccitante, di inseguire la magica idea di una vittoria risolutiva che però non arriverà mai. La cura di questo disturbo è molto complicata e spesso necessita di un intervento multidisciplinare, erogato da servizi del SSN cui può fare riferimento per prendere almeno un iniziale contatto. SG
Gentile utente,
è una malattia, si. Allo stesso tempo lei si è sentita ingannata e derubata, come scrive. Alla luce di questa scoperta, quello che può fare è prendersi cura di sè e tentare di elaborare questa notizia attraverso l'aiuto di un esperta/o.
Le auguro buone cose.
Dott.ssa Di Nardo
Gentilissima, la ludopatia è una dipendenza patologica, quindi, sì, una malattia che può essere curata solo se suo marito ha il desiderio di cambiare: in tal caso, i Ser.T. territoriali sono i presidi a cui rivolgersi. Per quanto riguarda Lei, ha mai pensato a un supporto psicologico - psicoterapeutico, al fine di prendersi cura?
Buona vita
Dottoressa Francesca Carubbi
Salve,
dalle sue righe mi arriva tutto il suo malessere per la situazione che sta vivendo, fatto di sconforto, delusione, rabbia, angoscia. Sono situazioni che conosco molto bene, avendo a che fare quotidianamente con famiglie colpite da questa problematica che è una dipendenza, al pari delle droghe, a tutti gli effetti.
Le sembrerà impossibile, ma tante mogli, anche se con fatica, hanno ricostruito e/o lo stanno ancora facendo, il rapporto con i partner con questa dipendenza. Si faccia aiutare perchè anche per lei non è semplice sopportare tutto ciò che consegue a questo tsunami.
Resto a disposizione
Dott.ssa Cecilia Caggianese

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