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buongiorno,avrei bisogno di fare un domanda ad un psichiatra...sono anni che prendo elopram per depressione ....faccio la cura per mesi con 5 gocce alla sera e va tutto bene....ora il mio problema è...ogni tanto smetto e riprendo quando incomincio a cambiare umore ed è sempre andata bene...ora è una settimana circa che nn va di nuoo bene e ho ripreso a prendere 4 gocce alla sera pero' ora ho anche tanta ansia accompagnata da pensieri brutti...il medico di famiglia mi ha detto di sospendere e prendere prazene 5 gocce al mattino e 5 gocce alla sera...faccio bene a fare come mi dice il mio medico?e se dovesse ritornarmi l umore basso nn posso piu' prendere elopram? ho tanta paura e nn so' piu' come fare...è possibile che dopo tanti anni l elopram mi faccia venire brutti pensieri? io nn voglio farmi del male ho troppa paura del male e di morire...ma il pensiero a volte mi dice di buttarmi dal balcone. come mi devo comportare? grazie mille per la risposta
gli anti depressivi non devono essere sospesi o utilizzati in questo modo

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Una cura deve essere seguita da uno specialista, è molto rischiosa l'autogestione
Buongiorno, Elopram non fa venire brutti pensieri, per la prosecuzione della cura si rivolga a uno psichiatra, i pazienti non possono autogestire la propria cura.
La saluto cordialmente, Maurizio Luppi.
Talvoltai farmaci antidepressivi danno effetto paradosso
Ma perché sei così depresso?


Ne vogliamo parlare?
Salve, capisco il suo malessere, ma lei nella sua domanda non spiega perchè avverte così tanto malessere e che cosa era successo quando sono i iniziati i suoi sintomi. Dovrebbe essere sempre in cottatto con il suo psichiatra che lo tiene in cura e consultarsi sempre con lui per una modifica della sua terapia. Inoltre non ha mai pensato di eseguire una psicoterapia, eseguendo un lavoro su di sè con una terapia farmacologica sicuramente andrà meglio, le auguro di andare a stare meglio, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Si metta in contatto con uno psichiatra nella sua zona così da essere seguito farmacologicamente con attenzione.
Dalle sue parole emerge tanta angoscia, ha mai pensato di intraprendere un percorso di psicoterapia? Magari questo potrebbe aiutarla a vedere meglio queste sue paure e magari imparare a gestirle...
Buonasera, non sono uno psichiatra ma come psicologa capisco bene cosa vuol dire avere questi pensieri così angoscianti e come non si riesca a trovare via di uscita. Credo che prendere dei farmaci sia il primo modo per cercare un pò di equilibrio interno e di stabilizzarsi; poi è importante trovare un professionista, psicologo, psicoterapeuta con cui instaurare una relazione di fiducia, con cui intraprendere un viaggio di cura e che diventi un punto di riferimento che ci segua in tutti i momenti più cupi e su poter sempre contare.
Buongiorno, ha mai pensato di intraprendere un percorso di psicoterapia?
Credo che il suo bisogno in questo momento sia seguire puntualmente la cura farmacologica di uno psichiatra disposto a seguirla ed abbandonare la concezione di ‘aggiustare’ i farmaci in modo autonomo. Concordo anche con i colleghi che le suggeriscono di intraprendere (contestualmente) un percorso psicologico per comprendere le origini ed il significato dei suoi disagi. Spero si senta di seguire queste strade. Le auguro di riprendere in mano la cura e la conoscenza di se stesso nel giusto modo. Un cordiale saluto. Dott.ssa Daniela La Porta
Buongiorno, come già detto in più occasioni i farmaci psicoattivi non possono essere presi in maniera disordinata, al bisogno del paziente, come se fossero aspirine. Presi in questo modo hanno effetti destabilizzanti. Quando si intraprende una cura, di qualunque tipo, è necessario avere fiducia nel medico e indirizzarsi a lui con le proprie insicurezze e domande.I pensieri angosciosi che in questo momento la fanno soffrire intensamente richiedono proprio che lei possa parlarne a un medico psichiatra e anche a uno psicoterapeuta di sua fiducia. Parlarne e prendere dei farmaci in modo regolare è l'unico modo di ritrovare un po' di serenità.Le consiglierei di farlo al più presto. Cordiali saluti PG.
Buongiorno, l'effetto che i farmaci hanno sulla persona è molto soggettivo, e può essere soggetto a modifiche anche a distanza di tempo. Generalmente l'insorgenza di "brutti pensieri", in ogni caso, non è dovuta strettamente al farmaco, ma ad eventi che ci immettono in un mood umorale difficile da gestire. Le consiglio vivamente di contattare il suo psichiatra al fine di valutare la cura farmacologica più idonea, ma al contempo ci tengo a farle presente che i farmaci NON sono mai curativi/risolutivi di una depressione, lo è la crescita individuale e la consapevolezza. Un caro saluto,
Federica Miccichè
Gentile utente,
non è possibile far una diagnosi a distanza rispetto a questo suo disagio con precisione ma è possibile dirle che deve assolutamente rivolgersi ad uno specialista psichiatra della sua zona ed affidarsi alle sue cure. I problemi psicologici devono essere trattati da specialisti di settore. Allo stesso psichiatra potrà rivolgere ogni sua domana (incluse le preoccupazioni sui farmaci) ed essere così rassicurata nella dovuta maniera in modo da poter presto tornare in uno stato di equilibrio senza l'intrusione di questi brutti pensieri e altro.. Eventualmente, potrà anche farsi consigliare sul bisogno di una psicoterapia.
Se vuole sono a sua disposizione anche on line per supportarla ed orientarla.
Cordialmente,
Federica Guerrini
Salve, molto comprensibile la sua angoscia rispetto ai brutti pensieri, anche se la sua tendenza ad affidare il suo stato ai farmaci può fuorviarla. Intanto le cure farmacologiche vanno seguite da uno specialista, e affiancate da un percorso psicoterapico.
In bocca al lupo
Marta Calderaro
Buongiorno, assolutamente non faccia il fai da te con gli psicofarmaci e si faccia seguire da uno psichiatra per la cura farmacologica. Inoltre credo sia fondamentale che lei faccia una psicoterapia, possibilmente cognitivo comportamentale, concreta ed efficace. Dopo molti anni di cura farmacologica, vede che il problema persiste?! Non si affidi solo al farmaco. Cordiali saluti

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