La paura di crescere e le mie resistenze mi fanno sentire sola, incompresa e senza speranza... Ma s

19 risposte
La paura di crescere e le mie resistenze mi fanno sentire sola, incompresa e senza speranza...
Ma se io non voglio davvero cambiare allora vorrei almeno non esistere più perchè questa vita non fa per me....

Ho tanta paura e sento e so che nessuno può essermi d'aiuto....
Mi sento in difetto perchè nessuno riesce a capire questa cosa...

Mi manca la voglia di guarire e non so come fare e come spiegare questa cosa.....
Gentilissima, nel suo messaggio trasmette bene l’intensità del dolore esistenziale che sta vivendo. Scrivere qui è stato già un passo importante, qui ci sono psicologi pronti ad accogliere la sua angoscia e a supportarla, per come possono, con un messaggio. Ha mai pensato di parlarne con uno psicoterapeuta? C’è qualcosa che la ostacola nel contattare ed incontrare una persona che possa aiutarla? E se sì, che cosa? Certamente e‘ comprensibile che l’angoscia sia così potente da farle pensare che nessuno possa capirla, ma si dia una possibilità, non è detto che sia così. Coraggio. Un caro saluto, Marta Corradi

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Forse se non sentissi il desiderio di cambiare e di migliorare la tua situazione non avresti scritto. Fatti coraggio e affidati ad una psicoterapeuta che ti possa aiutare. Auguri!!!
Buonasera, quali vantaggi trai da questa situazione?
Un caro saluto Dr.ssa Claudia Sposini
Gentile Signora come vede ci sono tante persone che le stanno rispondendo. La sua richiesta non è rimasta inascoltata. C'è attenzione per quello che le succede e che sente. La sua sua paura e il suo disagio sono ben compresi nella loro intensità. Ora il prossimo passo è suo scelga uno psicoterapeuta con cui lavorare e ottenere l'aiuto che cerca. Un cordiale saluto
Buonasera. Se sta condividendo questa sua profonda difficoltà esistenziale forse in lei, seppur in modo minimo, è già presente una certa voglia di cambiare qualcosa. Si dia l'opportunità di sperimentarsi in un luogo sicuro con un/a terapeuta, di provare a fidarsi di se stessa e contemporaneamente di un'altra persona, in modo che nel rispetto dei suoi tempi, delle sue paure e delle sue "resistenze", possa gradualmente riscoprirsi e ritrovare la sua energia vitale e costruttiva.
Un caro saluto, Dott. Felice Schettini
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Buongiorno. Le sue parole trasmettono tutta la sua sofferenza ed il suo disagio. Ho la sensazione che il suo sentirsi in difetto perchè non si sente capita, è molto legata alla sua paura. Le paure bloccano e spesso ci autoinganniamo per poter dare una senso nostro a ciò che vediamo e che sentiamo. Mi piacerebbe cheiderle quanti anni ha e altre informaizoni su di lei per pter risposndere in maniera più utile per lei. Mi sento di suggerirle di contattare un professionista psicoterapeuta, all'interno di uno spazio protetto a cui provare ad affidare la sua sofferenza. Un caro saluto. Dot.sa Demontis Maria Gonaria
Buongiorno, spesso anche se abbiamo attorno persone care che ci vogliono bene, essi non riescono a comprendere il nostro malessere, facendoci sentire ancora più soli. Dalle sue parole si scorge molta sofferenza. Le consiglierei di consultare uno psicoterapeuta.

Dott.ssa Stefania Romanelli
Provi a parlare e a spiegare ciò che pensa e sente ad uno psicoterapeuta, il cui aiuto diviene importante e necessario proprio quando ci si sente confusi e smarriti. Nel messaggio non specifica la sua età, ma la paura di crescere di cui scrive è una espressione molto significativa che rivela una capacità di osservare se stessa e di entrare in contatto con le sue fragilità.
Può contattarmi per ulteriori domande o dubbi.
Salve, aver iniziato con questo messaggio la condivisione di questo suo malessere è un grandissimo passo avanti. Dice che non vuole cambiare,ma chiedere aiuto è già un primo piccolo cambiamento! Parla di "guarigione"...non c'è nulla da cui guarire,ha solo bisogno di essere supportata in un periodo di fragilità. Dice che nessuno può esserle d'aiuto, provi a riflettere su questo: è un suo pensiero e una sua deduzione o è un dato reale e che ha provato? A volte, i pensieri ci fanno credere che siano la "vera realtà"...non è sempre così! Provi a contattare uno psicoterapeuta, provi a spiegare ed a condividere il suo malessere e la sua storia, magari può esserle di vero aiuto! Per eventuali chiarimenti ,resto a disposizione.
Cordialmente.
Dott.ssa Santarsia
Gentile utente, il suo è un grido di aiuto, ha paura di non essere compresa, ma vorrebbe essere aiutata per poter finalmente stare meglio.
Le consiglio di contattare un professionista e iniziare un percorso di psicoterapia.
Dott. Marenco Simone
Il suo scrivere qui è già una richiesta di aiuto. Da questo tentativo dovrebbe provare a ripartire. Il dolore che descrive potrebbe trovare spazio e sollievo se portato all’interno di una relazione umana.
Buongiorno come vede dalle numerose risposte la sua richiesta di aiuto è stata accolta, quando si provano i sentimenti da lei espressi è difficile trovare comprensione e accoglienza nelle persone che ci stanno attorno, che pur volendoci bene fanno un'analisi delle cose che abbiamo ma non sentendo quello che sentiamo noi da dentro ci appaiono superficiali. Si affidi ad un professionista non se ne pentirà. Un caro saluto Francesca Vottero Ris.
Buongiorno,
con la sua domanda lei sta chiedendo un aiuto!
Probabilmente ha il desiderio di "farcela", di risolvere le difficoltà che sta vivendo e uscire da questa difficile condizione.
Faccia in modo che questo sia il primo passo e adesso ne compia un altro e chieda l'aiuto concreto di uno specialista che possa sostenerla in questo momento e che possa aiutarla a ritrovare serenità.
Cara, non si deve sentire in difetto!! La capisco eccome... Purtroppo tutti questi pensieri che ha scritto sono tipici della depressione, non è lei che parla, ma il disturbo. Sono pensieri disfunzionali, vanno affrontati in terapia. Non è facile partire, lo so. Ma ne vale la pena, si fidi. In bocca al lupo di cuore.
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Gentile utente di mio dottore,

si percepisce un malessere esistenziale molto profondo da quello che scrive. Sarebbe importante, nonostante la grandissima difficoltà del momento e lo sforzo che richiederebbe, contattare uno specialista per intraprendere una percorso psicoterapico.
Aggiungo inoltre che se questo sentimento depressivo è cosi forte potrebbe esser utile anche la valutazione di uno psichiatra, magari per avere in questa fase così complessa anche un supporto farmacologico. Se riuscisse, anche solo un minimo, a tirarsi un po su magari potrebbe trovare la forza di iniziare un lavoro su se stessa, aspetto fondamentale del processo di guarigione
Nella speranza di aver supportato e orientato la sua richiesta di aiuto.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Insomma come dire che si sente un po’ unica, speciale in questa condizione di angosciante fragilità e solitudine...
Eppure condividiamo con lei le medesime paure, sarebbe dunque importante condividerle reciprocamente, creare un legame con una persona che può provare a capire perché attraversa gli stessi stati d’animo, che non abbia pretese di salvazione ma semplicemente di ascolto, che insomma si impegni con lei per creare un legame autentico: questo fa, semplicemente, uno psicoterapeuta.
Per farlo le tocca uscire da quella bolla di esclusività e di solitudine e sporcarsi le mani con altre mani, per iniziare a costruire un legame.
Buona sera, da quanto tempo è presente la problematica da lei descritta? Cordiali saluti,
Dott.ssa Beatrice Planas
Carissima signora, comprendo molto la sua difficoltà esistenziale; senza dilungarmi le consiglio fraternamente di rivolgersi a uno psicoterapeuta. Cordiali saluti.
Salve, è vero quello che dice sul fatto che nessuno può aiutarla. Nessuno può se lei non vuole ricevere aiuto. Non sono molto convinta di un'altra cosa che dice, cioè che non sente di poter guarire.... Credo che se lei non avesse neanche una minuscola speranza di poter "guarire" non avrebbe neanche scritto.
La invito a coltivare e nutrire quella minuscola speranza è quando se la sentirà valuti di iniziare una psicoterapia.
Buon pomeriggio
Dr. ssa Clotilde Marinacci

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