La mia terapeuta sostiene che ci vuole tempo per far si che io raggiunga una serenità, purtroppo il

Gentile utente, ne parli col suo terapeuta. Immagino che se continua ad andarci, forse ne sente il bisogno ancora. Un terapeuta non costringe il proprio paziente a continuare la terapia, al più può fare un invito. Per quanto mi riguarda le persone che vengono in terapia, ad un certo punto si rendono conto che possono iniziare ad usare il loro tempo e i loro soldi in modo diverso. Sono quasi sempre i pazienti a decidere che ora va meglio e possono camminare da soli. A volte il terapeuta incoraggia a dilatare gli incontri per andare verso un graduale distacco, se vede che è il caso.
In questi anni è cambiato qualcosa nel suo approcciarsi alla vita? Provi a veder col suo terapeuta i cambiamenti che ci sono stati da quando ha iniziato la terapia ad oggi.
Buona fortuna,
Rosella Pettinari

Buongiorno,
le informazioni da Lei indicate sono parziali per poter dare una risposta completa, sarebbe opportuno avere maggiori chiarimenti.
Nel mio modo di lavorare la Psicoterapia è basata sul raggiungimento di obiettivi, che vengono indicati dalla persona, i tempi possono essere più lunghi quando nascono nuove mete. Il tutto, come scritto, parte dalla persona, poi pienamente condiviso e reso raggiungibile.
"Il raggiungere una serenità" da lei indicato, diventa un obiettivo troppo generico per poter essere raggiunto, nel mio approccio va specificato, elaborato, perchè diventi raggiungibile e verificabile.
Un saluto
Dott.ssa Meloni Federica Maura

Buongiorno, chiede se sia normale stare 8-10 anni in terapia ma non aggiunge nessun tipo di informazione utile per poter comprendere meglio la sua situazione. Ogni percorso è a sé perché ogni paziente ha bisogno di tempi, modi, obiettivi e risorse differenti e ogni psicoterapeuta ha il proprio modo di lavorare. Secondo me sarebbe opportuno chiarire in psicoterapia i suoi dubbi in merito alla durata.
Saluti,
Dott.ssa Federica Leonardi

Salve. Non conosco il suo problema, quindi le risponderei sommi capi. Il modello teorico di riferimento del suo terapeuta potrebbe influire molto sulla durata della terapia stessa. Se però non ne vede i benefici, le domanderei per quale motivo continua ad andare e non ne parla apertamente, valutando poi un breve percorso con altro terapeuta per verificare dove è l'inghippo della situazione. Meglio un tentativo in più a darle chiarezza, di un dubbio nel lasciar scorrere via così gli anni. Saluti. Dr.ssa Cristina Pizzi

Salve, credo che sia più opportuno per lei rivolgere questa domanda al terapeuta che la segue.
Buona giornata.
Dott. Fiori

Gentile utente non avendo maggiori elementi per quanto riguarda le sue difficoltà non so dirle quanto dovrebbe durare la sua terapia. Una cosa però mi viene da dirle, se il problema è nato con lei si è strutturato negli anni (più di venti credo) non è pensabile che in pochi mesi possa risolversi tutto. Un’altra questione riguarda i suoi obiettivi se il suo intento è liberarsi da un sintomo, cambiare un’abitudine che le crea problemi ci sono dei tempi, se il suo intento è cambiare il modo di vivere la sua vita i tempi sono altri.
Parlarne con la sua terapeuta ed esprimerle i suoi dubbi credo sia la cosa migliore da fare.
Un caro saluto.
Daniela Benvenuti

Per una terapia che dia frutti gradevoli e stabili ci vuole il tempo che richiede la soluzione delle problematiche della specifica persona. E' un pò come all'Università: non si può pretendere di superare un esame che ha bisogno di quattro mesi di studio intenso e serio applicandosi solo per due settimane. Ovviamente il tempo dipende anche dalla qualità del terapeuta e dalla sua interazione con il paziente.

Buonasera. Sicuramente la durata della terapia varia e i risultati si ottengono col tempo. Sicuramente nel tempo qualche cambiamento sarà avvenuto. Ne parli con la sua terapeuta, saprà aiutarla meglio di me visto che la conosce e da tempo. Chiara Tomassoni

Buongiorno,
Ogni persona ha bisogno dei suoi tempi e spazi ed ogni psicoterapia ha caratteristiche differenti per cui espongaal suo terapeuta tutti i dubbi

Gentile utente di mio dottore,
immagino abbia posto il quesito al suo terapeuta.
Anche la chiusura di un percorso diventa esso stesso materiale su cui lavorare.
Mi chiedo se questo aspetto è stato discusso; aspetto che attiene anche agli obiettivi del percorso.
Sente che è arrivato il momento di chiudere?
Cosa sente di aver preso?
Ne parli senza timore con il suo terapeuta..
Saluti,
Dottore Diego Ferrara

Buongiorno,
la sua domanda è più che lecita. Chieda al suo terapeuta su che obiettivi state lavorando, su che cambiamenti avete ottenuto... mi immagino che in 10 anni ne avete fatte di cose!
Un bilancio sarà utile sia a lei che al suo terapeuta.
Se troverà un muro poco chiaro può sempre scegliere di rivolgersi altrove.

Cordialmente
Dott.ssa Stefania Romanelli

Salve, non so cosa voglia sradicare per trovare la sua serenità, sicuramente se è ben radicato ci vorrà del tempo, quanto dovrà vederlo con il terapeuta che la segue.
Saluti
Massimiliano

buongiorno, compendo i suoi dubbi e credo che questo momento di riflessione possa essere utilizzato come risorsa. esplori con il suo terapeuta e si dia potere nell'osservare cosa ha raggiunto rispetto agli obiettivi da lei scelti e cosa invece ha ancora bisogno di essere esplorato e risolto. Concordo con quello che lei scrive, fare i conti con delle difficoltà che ci accompagnano da sempre e sono radicate, sono difficili da "estirpare" e richiedono del tempo, tempo che lei oggi considera troppo lungo. Parli con il suo terapeuta, si mostri autenticamente così come a fatto qui con noi. Cari saluti

Buongiorno, è importante che condivida con la sua terapeuta queste perplessità in modo da raggiungere un accordo che va bene entrambi. Come hanno già accennato i miei colleghi, nessuno obbliga a continuare a tutti i costi e si può valutare di interrompere oppure no. Inoltre, mi sento di aggiunge che non tutte le terapie durano così a lungo, gli approcci terapeutici sono molteplici e la maggior parte hanno tempi relativamente brevi.
Buona fortuna,
Dott.ssa Antonella Bascià

Gentile Signora di fatto non è semplice fare delle previsioni di tipo temporali. Le varie teorie di riferimento maggiormente seguite in questo periodo non sono molto attente verso questo tema. Alcune sono molto dirette verso la modifica di taluni comportamenti mentre altre sono molto più interessate alle dinamiche con conseguenti variazioni connesse alla durata. Ora che ha una conoscenza generale del problema cosa che sicuramente già possedeva è utile porre la sua attenzione sul motivo che la porta a fare questa domanda mentre ha la possibilità di parlarne con una persona con cui sta lavorando. In una terapia il tema della relazione terapeutica può essere molto importante. In molti ritengono che sia estremamente importante in relazione al cambiamento. Chissà che non sia proprio in relazione la risposta alla sua domanda ovvero quanto deve aspettare che ... Un cordiale saluto

Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online

Buongiorno a lei, i tempi di una psicoterapia sono variabili a seconda del approccio clinico del suo terapeuta. Un percorso di psicoterapia di sostegno, il cui obiettivo consiste nella risoluzione del sintomo, dura una media di tre, quattro anni una volta a settimana. Qualora lei stia sostenendo una psicoanalisi, il cui scopo è un cambiamento interiore profondo, al di là del sintomo singolo, potrebbe anche essere che duri 7, 8 anni di media. Si confronti a riguardo con la sua terapeuta. Un saluto cordiale, dott.ssa Margherita Maggioni.

Questo suo dubbio sulla durata della psicoterspia va espresso ed elaborato all'interno del rapporto analitico. Nel corso degli anni come e quanto è cambiata la qualità della sua vita? Le relazioni affettive? Le sue capacità comunicative? Sono parametri da considerare attentamente per rispondere alla sua richiesta

Se qualcuno in questo contesto sapesse cosa è normale per lei senza conoscerla, beh costerebbe molto ma molto di più del più costoso terapista sulla terra..
Piuttosto la terapeuta che l’accompagna da un decennio la conoscerà e le sarà legata più di chiunque altro: è dura ma continui ad affidarsi, anche condividendo serenamente le sue titubanze, è un suo diritto.
Un caro saluto