L'ansia o gli stati patologici, possono essere causa di reflusso e mal digestione?

21 risposte
L'ansia o gli stati patologici, possono essere causa di reflusso e mal digestione?
Salve, ritengo maggiormente utile esporre la questione al medico, figura professionale più competente in materia. Tenga presente che la letteratura scientifica è concorde nel sostenere la maggiore efficacia dell’approccio integrato ossia costituito da farmaco più psicoterapia dunque, se non lo ha già fatto, ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Buon pomeriggio,
è possibile ma le informazioni a disposizione sono troppo scarsi per esserne certi, Se ha questi sintomi dovrebbe anche parlarne con il suo medico di base, oltre a richiedere un consulto psicologico.
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Veronica Savio
Gentile utente, i sintomi descritti potrebbero essere ascrivibili ad una sintomatologia ansiosa. Spesso capita che a fronte di un malessere che non riusciamo a far emergere il nostro corpo lo somatizzi, dunque il nostro corpo sceglie di parlare per noi. Tuttavia le informazioni che lei ci da sono molto poche e non è possibile risponderle in modo certo, occorrerebbero ulteriori valutazione anche per escludere patologie organiche. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Gentile utente, la risposta veloce è sì, i sintomi da lei descritti possono sottendere ansia o malesseri psicologici che l'individuo fatica a legittimarsi e quindi far emergere. Tale possibilità deve essere però valutata nel singolo contesto, sarebbe quindi utile qualora la sintomatologia risulta per intensità, frequenza o durata causa di sofferenza rivolgersi al medico di base e ad uno psicologo. Resto a disposizione, anche online.
Gentile utente, non sono sicuro di capire a cosa si riferisca quando parla di "stati patologici" ma nel caso dell'ansia è assolutamente possibile che causi difficoltà di digestione, così come potrebbe essere che ci siano altre cause e che l'ansia aumenti la difficoltà digestiva. La cosa migliore sarebbe confrontarsi col medico in modo da valutare se effettivamente ci siano delle cause organiche per questa mal digestione e nel caso trattarle.
Spero di essere stato utile, avesse bisogno di altre informazioni mi scriva pure in chat.

Dottor Mauro Simonetti
Gentile utente, se dopo un’attenta analisi della sintomatologia con un medico e le opportune valutazioni ne emerge un quadro non consono a una condizione fisica con causa “medica” allora sì, la causa può essere di tipo psicologica, anzi la sintomatologia di tipo medica spesso peggiora anche per l’ansia che si prova. Nel suo caso sono a livello di “stomaco” …qualcosa che non “digerisce” a livello psichico? Con l’aiuto di un buon terapeuta può intraprendere un percorso per capire la causa di ciò che “la blocca” o che le causa questi sintomi fisici. Cordiali saluti
Gentile utente, istintivamente verrebbe da risponderle "sì!", ma la domanda è troppo generica per poterle dare una risposta esaustiva.
Indispensabile è certamente il parere di un medico esperto in disturbi gastroenterologici e solo dopo aver escluso ogni possibile condizione fisica si può valutare la possibilità che i suoi disturbi siano di natura psicologica.
Quello che mi sento però di dirle è che con un buon supporto psicologico riuscirebbe ad affrontare le sue problematiche e ad elaborare le cause del suo malessere.
Resto a diposizione.
Cordiali saluti.
CF
Gentilissimo utente
Dipende cosa intende per ansia o stati patologici tenga presente che comunque il reflusso o problemi gastrici possono ‘’ostacolare’’ il respiro e di conseguenza si può pensare subito ad un’attacco di ansia ma bisogna indagare meglio. Ne peli prima con il medico per escludere un problema di natura fisica e successivamente se non ha nulla le conviene rivolgersi ad uno psicologo per capire meglio il motivo
Resto a sua disposizione
Cordialmente
Dott.ssa solano giusy
Carissimo
In linea generale la risposta potrebbe essere positiva ma occorrerebbero più informazioni in merito ad un eventuale situazione ansiogena.
Intanto potrebbe parlarne con il suo medico di famiglia
Rimango a sua disposizione anche on line
Un caro saluto
Dott.ssa Claudia Margutti
Buonasera, Esiste una stretta relazione fra cervello e tratto gastrico. Vivere periodi di vita stressanti e/o che generano ansia e vissuti emotivi intensi possono influenzare la funzione gastrointestinale. Per questo motivo è importante consultare in primo luogo il suo medico curante. Una volta escluse cause organiche, potrebbe pensare di rivolgersi ad uno psicologo/psicoterapeuta per approfondire la sua sintomatologia e valutare se il reflusso possa avere una natura psicosomatica. Si tratta di situazioni cliniche con anatomia e fisiopatologia conosciute alla cui patogenesi concorrono fattori di tipo emozionale, quindi si andrà ad esplorare l'ansia di cui parla e che funzione ha in questo momento della sua vita. Rimango a sua disposizione, anche online. Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Buonasera, tenga presente che la nostra persona è caratterizzata da una unità inscindibile di psiche e corpo. Questi due aspetti, sono strettamente interconnessi, l'uno influenza l'altro senza soluzione di continuità, pertanto così come una condizione di malessere fisico ci può rendere tristi o arrabbiati, allo stesso modo l'ansia, la tristezza o altro possono alterare il nostro equilibrio fisiologico, dando vita alle cosiddette somatizzazioni. Tenga presente comunque, che un qualunque sintomo fisico, per quanto possa essere collegato ad una sofferenza psicologica, necessita sempre di una adeguata valutazione da parte di un medico, così da escludere patologie organiche.
Buonasera, le cause possono essere molteplici, tra cui tensione accumulata che si trasforma in disturbo somatoforme. Per indagare seriamente la questione occorre consultare un medico specialista che possa escludere comunque cause organiche.
Saluti
Dott.ssa Cristina Villa
Gentile paziente,
le cause possono essere varie: ormonali, funzionali, alimentari, tra queste anche le emozioni primarie hanno un notevole peso, in particolare quelle che influiscono su questo apparato sono la rabbia e il dolore vissuto (i traumi emotivi, i lutti, stress, problemi lavorativi...). Sarebbe importante individuare quali emozioni sottendono la sua ansia, oltre a capire se la sua è effettivamente ansia o angoscia...
Di conseguenza, ritengo importante prima un'indagine che escluda cause organiche, per poi passare ad una attenta valutazione psicologica.
A disposizione,
saluti
Come psicologa, devo sottolineare che il reflusso e la mal digestione sono condizioni fisiche che generalmente richiedono una valutazione medica adeguata da parte di un medico generale o uno specialista, come un gastroenterologo. Se stai sperimentando questi sintomi, è importante consultare un professionista medico per una diagnosi accurata e un trattamento appropriato.

Detto ciò, è importante notare che l'ansia e lo stress possono avere un impatto sul corpo e sul sistema digestivo. Lo stress può influire sul funzionamento del sistema nervoso e può portare a cambiamenti nella motilità intestinale, aumentando il rischio di disturbi gastrointestinali come il reflusso gastroesofageo o la sindrome dell'intestino irritabile.

Tuttavia, è necessario un'adeguata valutazione medica per determinare se esistono altre cause fisiche o condizioni mediche che contribuiscono ai sintomi che stai sperimentando. Un medico sarà in grado di escludere altre possibili cause e fornirti il trattamento appropriato.
salve, prima ne andrebbe fatta un'analisi differenziale, quindi capire se c'entrano eventuali aspetti puramente medici, laddove questi vengano completamente esclusi è possibile collegare i sintomi che lei ha descritto anche a conseguenze legate ad uno stato ansioso e patologico. Resto a disposizione anche online per un eventuale chiarimento o consulto. Dott.ssa Gioia Picchianti
Assolutamente sì, l'ansia può causare molti dei problemi "fisici" che avvertiamo. Precisazione doverosa da fare: non tutti i casi di reflusso e mal digestione sono causati dall'ansia, serve indagare caso per caso.
Buongiorno, l'ansia è in grado di somatizzare soprattutto sull'apparato digerente. è importante tuttavia escludere prima qualsiasi causa fisica che deve essere accuratamente valutata da un medico.
Gentile utente, stati di stress e ansia persistenti nel tempo possono essere somatizzati incidendo negativamente sulla digestione e sull'intestino, portando anche a reflusso gastroesofageo.
Rispetto ai meccanismi fisiologici, l'ansia aumenta la tensione muscolare addominale, aumenta la sensibilità al dolore e si ipotizza che possa anche favorire la secrezione di acido. Tuttavia il reflusso stesso, per i sintomi dolorosi al petto che lo caratterizzano, può provocare ansia ed essere scambiato per una patologia più grave, come un infarto.
Le suggerisco di indagare prima a livello medico la sua condizione per escludere un motivo organico. Se si protende per una causa psicologica le suggerisco oltre alla gestione farmacologica l'impiego di esercizi di respirazione diaframmatica che vanno ad agire anche sull'ansia, intraprendendo in concomitanza un percorso di psicoterapia. Resto disponibile. Cordialmente, dott.ssa Sara Magliocca
Buongiorno,

Sì, l'ansia e lo stress possono avere un impatto significativo sul sistema digestivo e possono contribuire a sintomi come il reflusso e la mal digestione. La relazione tra mente e corpo è complessa e interdipendente.

Quando sperimentiamo ansia o stress, il corpo rilascia ormoni come l'adrenalina. Questi ormoni possono influenzare il funzionamento del sistema digestivo in vari modi, tra cui:

1. Riduzione della produzione di acido gastrico: Anche se può sembrare controintuitivo, la riduzione dell'acido gastrico può effettivamente causare indigestione poiché l'acido è necessario per digerire il cibo.

2. Alterazione dei movimenti dello stomaco e dell'intestino: L'ansia può rallentare la digestione, causando stitichezza o diarrea.

3. Rilassamento dello sfintere esofageo inferiore: Questo può permettere all'acido dello stomaco di rifluire nell'esofago, causando bruciore di stomaco o reflusso gastroesofageo.

4. Sensibilità viscerale aumentata: In alcune persone, l'ansia può aumentare la sensibilità all'interno del tratto gastrointestinale, rendendo più probabile la percezione di disagio o dolore.

Se sospetta che la sua ansia stia influenzando la sua digestione, è importante affrontare sia l'ansia sia i sintomi gastrointestinali. Un approccio combinato, che potrebbe includere sia un gastroenterologo sia un professionista della salute mentale come uno psicoterapeuta, può essere particolarmente efficace.

Ricordi sempre di consultare un medico o un altro professionista sanitario per una valutazione completa e personalizzata. Se desidera, posso aiutarla nell'esplorazione del suo mondo emotivo, nell'intento di delineare le principali cause del suo stato di stress e malessere per trovare strategie che possano alleviare sia la sua ansia sia i suoi sintomi gastrointestinali.

Con cordialità,
Dott.ssa Laura Sozio
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Buongiorno,
i sintomi ansiosi possono sfociare anche in disturbi gastrici come quelli da lei descritti. Per i disturbi d'ansia è indicata la psicoterapia, questo al fine di poter comprendere la funzione relazionale dei sintomi ed il significato più profondo di essi. Resto disponibile nel caso volesse approfondire il discorso.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, che l'ansia sia nel suo specifico caso la causa (o una concausa) del reflusso andrebbe approfondito anche attraverso una serie di esami che possano escludere cause organiche, muovendosi quindi con estrema prudenza. Il fatto che possano verificarsi casi nei quali le origini di questi disturbi siano di tipo psichico (o comunque anche di tipo psichico) è ampiamente provato da molta letteratura che fa riferimento all'area della psicosomatica. Io stesso ho in trattamento diversi pazienti i cui malesseri organici non hanno trovato alcuna risposta da esami strumentali (sono pazienti che stanno bene fisicamente) ma che soffrono dal punto di vista psichico e somatizzano questa sofferenza in alcune parti del corpo. Per la psicosomatica esiste spesso anche una corrispondenza tra emozioni negative e parti del corpo "deputate" a contenerle. Se non lo ha già fatto le suggerisco di escludere prima di tutto cause organiche ed in caso non vi siano riscontri, di prendere in considerazione la psicoterapia. Resto a disposizione per qualsiasi necessità, anche da remoto. Cordiali saluti. Dottor Montanaro

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