Ipoacusia e acufeni da presunta sindrome di Meier
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Salve,
Oramai da molti anni soffro di una ipoacusia accentuata a sx con forti acufeni permanenti. Il tutto a seguito di una meningite origina che mi ha lasciato una presunta malattia di Meier. Attualmente le vertigini per fortuna sono rare e gestibili. La mia preoccupazione è che anche a dx inizio ad avere acufeni e a volte senso di ovattamento. Cosa mi consiglia?
La mia età è 49 anni.
Grazie in anticipo
Oramai da molti anni soffro di una ipoacusia accentuata a sx con forti acufeni permanenti. Il tutto a seguito di una meningite origina che mi ha lasciato una presunta malattia di Meier. Attualmente le vertigini per fortuna sono rare e gestibili. La mia preoccupazione è che anche a dx inizio ad avere acufeni e a volte senso di ovattamento. Cosa mi consiglia?
La mia età è 49 anni.
Grazie in anticipo
buonasera. per capire se anche il lato dx risulti affetto da patologia è necessaria una valutazione audio-vestibolare clinica e strumentale. sulla base dei dati raccolti si può elaborare il piano terapeutico più ragionevole (terapia medica per bocca, infiltrazioni timpaniche, protesizzazione, ecc)
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Purtroppo i suoi sintomi sono correlabili alla sindrome di menier. Oltre al trattamento delle crisi le consiglio una dieta episodica e normoidrica. Su questo punto però ci sono 2 scuole di pensiero e l'altra consiglia dieta iperidrica. Il controllo audiometrico deve essere annuale. Per gli acufeni può essere utile la trt oppure un mascheratore ma dipende da caso a caso. Per fortuna non ha gravi episodi di vertigine altrimenti sarebbe necessario trattare anche quelle con iniezioni intratimpaniche di gentamicina. In alcuni casi per l'ovattamento auricolare si ricorre ai diuretici. Comunque le consiglio di affidarsi ad un collega nella sua zona che la possa seguire nei momenti critici e consigliarla nel trattamento a lungo termine
Buonasera. Purtroppo l’ipoacusia e gli acufeni di origine neurosensoriale sono difficilmente prevedibili e soprattutto gestibili. Certamente lei sarà seguito e farà le sue visite di controllo. La prima cosa da fare adesso è ripetere l’esame audiometrico tonale per vedere effettivamente se anche a destra è comparsa o si è accentata l’ipoacusia e poi provvedere ad instaurare una terapia che può essere depletiva, oppure cortisonica e comunque vasoattiva per cercare di migliorare un sintomo che sembra essere peggiorato nell’ultimo periodo
Buonasera, se la meningite ha causato la perdita uditiva é poco probabile che, a distanza di anni, possa danneggiare anche l’orecchio controlaterale.
Se ha una malattia di Ménière non c’é una correlazione con la meningite.
Pertanto le consiglio una visita con uno specialista otorino che si occupa di vestibologia per confermare o escludere definitivamente una malattia di Ménière.
Cordiali saluti
Se ha una malattia di Ménière non c’é una correlazione con la meningite.
Pertanto le consiglio una visita con uno specialista otorino che si occupa di vestibologia per confermare o escludere definitivamente una malattia di Ménière.
Cordiali saluti
Salve signora. Ammesso che a sinistra abbia davvero una Meniere, a destra potrebbe trattarsi di un disturbo tardivo correlato, verosimilmente per motivi autoimmunitari, all'evento primitivo di sinistra (viene chiamato idrope endolinfatico tardivo). In questi casi la cosa migliora è prima di tutto effettuare un esame audio-impedenzometrico per appurare la perdita uditiva a destra ed eventualmente una terapia cortisonica e/o diuretica per ridurre il possibile stato idropico. Se non dovesse fare effetto, ricordi che esiste anche la possibilità di effettuare iniezioni intratimpaniche di cortisone o sedute di terapia iperbarica. Importante inoltre effettuare accertamenti vestibolari (come il test calorico ed i VEMPs) per valutare la sua funzione vestibolare.
effettuare un esame audiometrico di controllo e una rivalutazione specialistica
Sicuramente si sarà sottoposto a numerosi esami audiometrici e RM encefalo. Le consiglio di verificare la presenza o meno di un'idrope cocleare attraverso un esame audio-impedenzometrico e periodici controlli ORL
Buongiorno,
in risposta alla sua lettera avrei piacere di avere un chiarimento poichè la patologia di Meier è una sindrome associata a una microtia bilaterale congenita ovvero una malformazione ipoplasica dei padiglioni auricolari, bassa statura, scarso accrescimento e dismorfismi gravi. Non credo però che Lei intendesse questo tipo di patologia e forse si riferiva alla malattia di Menière causata da un'idrope endolinfatica con acufeni, ipoacusia e vertigini oggettive.
Non è accertato che la Menière abbia origine dalla pregressa meningite e in alcuni casi la suddetta patologia può interessare entrambe le orecchie. Fosse così consiglierei delle visite ORL ravvicinate nel tempo e periodiche, dieta iposodica per evitare l'aumento della pressione endolinfatica e una terapia a cicli con diuretici e antivertiginosi per bocca. Gradirei una sua risposta e un chiarimento riferito al corretto nome della malattia anche per una maggiore completezza nella mia risposta.
Cordiali saluti e auguri di Buone Feste.
Dott. Massimo Capricci
in risposta alla sua lettera avrei piacere di avere un chiarimento poichè la patologia di Meier è una sindrome associata a una microtia bilaterale congenita ovvero una malformazione ipoplasica dei padiglioni auricolari, bassa statura, scarso accrescimento e dismorfismi gravi. Non credo però che Lei intendesse questo tipo di patologia e forse si riferiva alla malattia di Menière causata da un'idrope endolinfatica con acufeni, ipoacusia e vertigini oggettive.
Non è accertato che la Menière abbia origine dalla pregressa meningite e in alcuni casi la suddetta patologia può interessare entrambe le orecchie. Fosse così consiglierei delle visite ORL ravvicinate nel tempo e periodiche, dieta iposodica per evitare l'aumento della pressione endolinfatica e una terapia a cicli con diuretici e antivertiginosi per bocca. Gradirei una sua risposta e un chiarimento riferito al corretto nome della malattia anche per una maggiore completezza nella mia risposta.
Cordiali saluti e auguri di Buone Feste.
Dott. Massimo Capricci
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