Io prendo lo stilnox da 30giorni perché non dormivo ho.fatto.tutto io senza parere medico ora vorrei

19 risposte
Io prendo lo stilnox da 30giorni perché non dormivo ho.fatto.tutto io senza parere medico ora vorrei sapere se dopo 30giorni lo devo.togliere ho lo.devo togliere perché ho letto che lo stilnox porta alla depressione e vorrei sapere come muoveemi io prendevo lo.stilnox ma davvero per pochi giorni da quando sono morti genitori e un casino fatemi sapere
Salve, ritengo utile esporre la questione al medico che ha prescritto i farmaci, figura professionale più competente in materia.
Tenga presente che la letteratura scientifica è concorde nel sostenere l'efficacia dell'intervento combinato ossia costituito da farmaco più psicoterapia dunque la invito, qualora non lo avesse fatto, a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa/o utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Gentile utente, è comprensibile la sua preoccupazione e i suoi dubbi relativi all'assunzione del farmaco stilnox. Non sarebbe opportuno da parte mia darle una risposta in quanto dovrebbe rivolgersi ad un medico.
La invito a contattare al più presto uno specialista. Per qualsiasi cosa rimango a disposizione.
Cordiali saluti, dott.ssa Dafne Zikos
Caro utente, credo che sia molto importante contattare ed esporre il problema al medico che le ha prescritto il medicinale (Stilnox) la prima volta.
Sappia, inoltre, che prendere psicofarmaci senza essere seguiti da uno psichiatra può essere molto dannoso per la sua salute psicofisica.
Le consiglierei caldamente di iniziare un percorso di psicoterapia al fine di aumentare lo stato di benessere psicologico e migliorare la situazione legata al "SONNO". Sappia infatti che anche la psicoterapia si è dimostarta essere molto utile a riordinare il gli intervalli all'interno del ciclo sonno-veglia e incrementare la qualità/quantità del sonno. Mi sentirei inoltre di consigliarle un/a terapeuta con competenze nell'ambito della MINDFULNESS. Questa pratica, infatti, è stato dimostrato da studi scientifici, oltre a diminuire i livelli di stress può migliorare la qualità del sonno.
Spero di averle dato alcune informazioni utili,
resto a disposizione per domande - curiosità o per iniziare un percorso di psicoterapia!
una buona serata,
Dott.ssa Elena Palmucci
Gentile utente, la cosa migliore da fare in queste casi è consultare il proprio medico di base ed avere un parere medico. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno. Essendo un problema legato alla psicofarmacologia, le consiglio di rivolgersi al medico che le ha prescritto la cura e, eventualmente, pensare, sempre che non lo stia già facendo, a iniziare un percorso terapeutico, dato che la letteratura scientifica ha dimostrato l'efficacia della loro combinazione sia per quanto riguarda la gestione sintomatica nonché la compliance terapeutica (aderenza al trattamento),
Cordiali saluti
Dottoressa Francesca Carubbi
Salve. è forse il caso che si rivolga al medico di base o a uno psichiatra, al quale possa parlare del farmaco e della possibilità della sua sospensione. Mi pare di capire però che l'uso dello Stilnox stia cercando forse di coprire un dolore, una sofferenza, che sarebbe il caso di mettere al lavoro. Perchè non prova a contattare uno psicoterapeuta per provare a mettere in parola questo lutto, piuttosto che farlo tacere? Rimango a disposizione. Cordialmente.
Greta Tovaglieri
Gentilissimo, se ha assunto di sua iniziativa lo stilnox per ‘curare’ un’insonnia o per altri non menzionati nella sua mail disturbi del sonno, le consiglio di rivolgersi prontamente ad un professionista (neurologo o psichiatra) che saprà insieme a lei valutare la situazione e definire una terapia farmacologica eventuale per accompagnarla in questo periodo non facile della sua vita.
Personalmente le suggerirei di abbinare anche un percorso di psicoterapia che sarà capace di supportarla al meglio e di lavorare per facilitare una buona elaborazione dei lutti che lei ha subito.
In bocca al lupo
S. L.
Buongiorno, consulti il medico specialista in materia, non faccia più di testa sua
Cordiali saluti.
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Cara utente, i farmaci vanno assunti con cautela e utilizzati al meglio per evitare effetti poco piacevoli. Chieda al medico di base
Dottssa Marika Fiori
Gentile utente, l'insonnia è un sintomo che non va trascurato; le consiglio di rivolgersi per iniziare al suo medico di base.
Un lutto va elaborato, specie se ha un impatto da togliere il sonno. Solo il suo medico può consigliarle come facilitare il sonno e una psicologo come elaborare il lutto.

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Buongiorno, quando si soffre si cerca di trovare subito il rimedio più veloce per non soffrire più, lo capisco benissimo. Perdere i genitori è sempre traumatico, qualunque sia la nostra età, perché ci hanno dato la vita e sono sempre un nostro punto di riferimento. Immagino quindi la situazione in cui si trovi, "il casino" come lei scrive. Immagino che non ci sia solo l'insonnia a farla stare male. Il dolore che sta vivendo è complesso e quindi è importante non affrontarlo da soli. Io fossi in lei mi rivolgerei ad un medico di cui si fida e conosce (per esempio il medico di base) ed esporrei il problema del farmaco. E non mi fermerei a questo. Mi farei aiutare anche da uno psicologo (magari suggerito dal medico di base) o nel servizio pubblico o in privato. Esistono anche delle strutture che fanno terapia di gruppo sul lutto o sulla depressione. Si affidi e si faccia aiutare, il farmaco preso così in autonomia, senza un monitoraggio di uno specialista, potrebbe essere rischioso e sicuramente non risolutivo. Un caro saluto
Buongiorno. Comprendo il bisogno di prendere il farmaco, tuttavia é molto pericoloso assumere certi prodotti senza prescrizione medica. Quello che cerco di dirle é che non é possibile dare una risposta precisa e sicura alla sua domanda qua sopra senza sapere con precisione i dettagli della sua condotta relativa al farmaco. Le consiglio caldamente di andare dal suo medico curante e gli spieghi bene la faccenda e vedrá che sa come aiutarla al meglio.
Cordiali Saluti
Gentile utente, sarebbe utile un consulto medico al riguardo e una figura professionale adeguata che possa aiutarla nel percorso farmacologico valutando tutto il suo vissuto. Inoltre le consiglio di rivolgersi ad un terapeuta che possa sostenerla in questo momento di difficoltà. Resto a disposizione
Gentile utente grazie per la condivisione della sua preoccupazione ma visto che non possiamo somministrare farmaci e non siamo medici le consiglierei di rivolgersi a uno psichiatra o al medico di base che di sicuro conoscono il farmaco meglio di me. Per il resto resto a disposizione per qualsiasi cosa anche online appare evidente che al di la delle difficoltà a dormire ci sia spazio per un percorso di conoscenza delle cause credo che la farmacoterapia debba essere in associazione alla psicoterapia. Un caro saluto Dott.ssa Valeria Sicari
La gestione del farmaco è di competenza medica. Come tutte le medicine è una stampella utile nel periodo del bisogno, ma non risolve di per sé il problema. I problemi di sonno, frequentemente correlati a un livello di ansia e/o stress, vanno affrontati in modo integrato. Un sostegno psicoterapeutico di matrice psicocorporea potrebbe esserti di aiuto.
Salve, quello che mi verrebbe da suggerirle è di rivolgersi sempre ad un medico specialista prima assumere dei farmaci, sia per valutare l'entità del suo problema sia per darle tutte le informazioni necessarie circa gli eventuali effetti collaterali. Il 'fai da te' non è mai la soluzione migliore e il bugiardino presente nelle confezioni dei farmaci tende spesso a creare allarmismi.
Un problema legato al sonno, qualora venisse esclusa una causa organica che lo scatena, andrebbe a mio avviso trattato all'interno di un percorso psicoterapico, che le consentirebbe di comprenderne le cause e anche di affrontarle per risolverle. Il medico di base potrebbe essere il primo professionista a cui dovrebbe rivolgersi, anche per essere indirizzato allo specialista che fa al caso suo.
Gentilissima,
l'utilizzo e la prescrizione del farmaco deve essere seguita da uno specialista che valuta la sua idoneità in base allo stato di salute psico - fisica e non come palliativo ad uno stato di carenza di sonno. Sarebbe importante rivolgersi ad uno psichiatra ed affiancare un sostegno psicologico a supporto dell'evento traumatico da lei descritto.
altro fattore da valutare riguarda lo stato del sonno e deve farlo presso strutture specializzate qualora venga ritenuto opportuno.
E' fondamentale che lei curi le relazioni sociali e che non si senta sola per non alimentare stati depressivi e quindi infiammatori che causano a cascata problemi anche di sonno per eccesso di produzione di cortisolo.
Sicuramente le giova uscire e fare attività fisica con una alimentazione regolare. Ma non si senta incolpa per ciò che ha fatto, vada semplicemente e si faccia guidare.
Gentile utente, il dosaggio di un farmaco è opportuno che venga modulato da un medico di medicina generale o da un medico psichiatra/neurologo. Da quello che scrive immagino che l'insonnia sia legata all'elaborazione del lutto che sta sostenendo. Capisco che non sia un periodo facile per lei. Potrebbe abbinare all'uso del farmaco un percorso di psicoterapia in modo tale da essere sostenuto nell'elaborazione del lutto. Esistono delle tecniche terapeutiche che possono aiutare il paziente nella delicata fase di elaborazione di un lutto o di un evento traumatico che fungono da "cuscinetti" per non rimanere intrappolati in circoli viziosi disfunzionali per se stessi.
Le auguro una buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna

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