Io ho lo stesso problema! Mi sono operato al ginocchio destro perche la rótula era frantumata il 02
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Mi sono operato al ginocchio destro perche la rótula era frantumata il 02 marzo 2020 con fili di Kirschner, nonostante ho fatto più di 4 mesi di fisioterapia, Non posso piegare per bene il ginocchio, arrivo a 90 gradi. Nella ultima visita dai medici chirurgici mi hanno detto che dovranno ri-operarmi per togliere i fili e la seconda operazione per sblocco in narcosi eventuale Judet.
Qualcuno per favore po’ spiegarmi meglio cosa voldire.? Qualche persona ha già passato per questa situazione.? C’è qualche Dottore specialista che mi po’ consigliare..? Dopo questi interventi potrò rimanere normale.? Oppure potrebbe essere delle complicanze.?
Attendo i vostri commenti!
Grazie
Alberti
Qualcuno per favore po’ spiegarmi meglio cosa voldire.? Qualche persona ha già passato per questa situazione.? C’è qualche Dottore specialista che mi po’ consigliare..? Dopo questi interventi potrò rimanere normale.? Oppure potrebbe essere delle complicanze.?
Attendo i vostri commenti!
Grazie
Alberti
Salve. Per quanto riguarda i risultati raggiunti con la terapia dipende molto dalle condizioni del singolo caso e dal decorso clinico post-operatorio. In questi casi può capitare (per esperienza diretta) che ci possa essere una limitazione al movimento dovuta alla presenza dei mezzi di sintesi, una volta rimossi si potrebbero ottenere ulteriori miglioramenti. Va comunque considerato che la mobilità di articolazione non dipende esclusivamente dalle sue componenti ossee ma anche dai tessuti molli che ci sono intorno (tendini legamenti muscoli) che ovviamente subiscono un processo di "irrigidimento" con il tempo, se non adeguatamente stimolati. Questa condizione è reversibile ma bisogna avere pazienza e costanza nel trattamento. Per "sblocco in narcosi" tendenzialmente si intende la mobilizzazione "bruta" dell'articolazione in una condizione in cui la resistenza dei tessuti molli (soprattutto muscoli) è quasi azzerata per via della sedazione. Sottolineo che anche questa non sempre è una pratica risolutiva, in quanto poi molto spesso il recupero della totalità mobilità di un'articolazione dipende soprattutto dal CONTROLLO ATTIVO che si riesce ad avere, quindi ancora una volta si parla di esercizi che progressivamente faranno guadagnare gradi. In ogni caso, dopo l'intervento si rivolga ad un fisioterapista che abbia esperienza in campo "ginocchio traumatico" che sappia guidarla nel percorso riabilitativo che la aspetta. Saluti.
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salve la riabilitazione post intervento chirurgico è sempre molto lenta e lunga, che prosegue anche dopo la rimozione dei mezzi di sintesi. considero lo sblocco in narcosi sempre e comunque come ultimissima spiaggia , mentre un costante lavoro di liberazione dei tessuti circostanti all'articolazione, la mobilizzazione articolare, e gli esercizi di rinforzo e di propriocezione come efficaci e risolutivi per una grande percentuale. bisogna sempre considerare la possibilità di perdita di qualche grado articolare dovuto ovviamente al trauma subito. successivamente infatti sono utili trattamenti posturali globali per eliminare atteggiamenti di compenso del corpo per l'immobilità e le disfunzioni subite.
Buongiorno Sig. Alberti.
Lei pone tante domande, che entrano anche nel merito di questioni piuttosto tecniche. Cercherò di semplificare:
- togliere i fili di K. in sè è un piccolissimo intervento in anestesia locale.
- Lo sblocco in narcosi consiste in una serie di manovre che portano l'articolazione verso la massima flessione, mentre il paziente dorme e la muscolatura è ben rilassata. Di solito a noi fisioterapisti non piace, ma nella mia esperienza ci sono stati anche buoni risultati. Dopo lo sblocco è necessario fare tanta fisioterapia per tutte le ottime ragioni che dicevano i colleghi.
- La tecnica chirurgica di Judet serve a scollare il quadricipite ed è piuttosto invasiva, con tempi di recupero lunghi.
Quindi: tolga serenamente i fili e insista ancora con un buon lavoro di riabilitazione. Se il punto di partenza sono 90 gradi dovrebbe recuperare altri 5-10 gradi senza grosse difficoltà solo per aver tolto i fili. Poi il chirurgo farà una valutazione funzionale in base alle sue esigenze. Fa sport? E' una persona anziana? Ha dolore? La prospettiva riabilitativa è diversa.
Cordialmente a disposizione.
Lei pone tante domande, che entrano anche nel merito di questioni piuttosto tecniche. Cercherò di semplificare:
- togliere i fili di K. in sè è un piccolissimo intervento in anestesia locale.
- Lo sblocco in narcosi consiste in una serie di manovre che portano l'articolazione verso la massima flessione, mentre il paziente dorme e la muscolatura è ben rilassata. Di solito a noi fisioterapisti non piace, ma nella mia esperienza ci sono stati anche buoni risultati. Dopo lo sblocco è necessario fare tanta fisioterapia per tutte le ottime ragioni che dicevano i colleghi.
- La tecnica chirurgica di Judet serve a scollare il quadricipite ed è piuttosto invasiva, con tempi di recupero lunghi.
Quindi: tolga serenamente i fili e insista ancora con un buon lavoro di riabilitazione. Se il punto di partenza sono 90 gradi dovrebbe recuperare altri 5-10 gradi senza grosse difficoltà solo per aver tolto i fili. Poi il chirurgo farà una valutazione funzionale in base alle sue esigenze. Fa sport? E' una persona anziana? Ha dolore? La prospettiva riabilitativa è diversa.
Cordialmente a disposizione.
Buon pomeriggio. Ci vorranno mesi se non anni di riabilitazione per un trauma del genere. Dopo l'intervento dovrei valutare le tue condizioni, dovrei capire le condizioni prima dell'incidente e valutare insieme i possibili obiettivi per dirti quanto tempo è necessario più precisamente.
Prenota pure una consulenza valutativa!
Buona giornata,
Fabio
Fisioterapista
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Buona giornata,
Fabio
Fisioterapista
Buongiorno! Togliere i fili di K è un piccolo intervento che si effettua in anestesia locale e solitamente già con questa manovra qualche grado in più si può guadagnare. Lo sblocco in narcosi è una manovra piuttosto invasiva che consiste nel flettere al massimo l'articolazione rigida a paziente sedato (in modo da evitare la contrazione difensiva della muscolatura quando il paziente è sveglio). E' una manovra che, per sua natura, deve essere presa in considerazione solamente in casi selezionati e, a prescindere, necessità di una attenta riabilitazione a seguire. La manovra di Judet è forse ancor più invasiva, poichè scolla il quadricipite e per questo da valutare attentamente. Purtroppo la frattura rotulea è piuttosto complessa e quasi sempre esita in delle rigidità importanti, ma ovviamente vanno considerate molte variabili come età, condizione pre-traumatica, livello di attività fisica, dolore ecc.
Buongiorno! Esistono molti documenti sul web che descrivono gli interventi di cui le hanno parlato, ma nessuno meglio dei chirurghi che la hanno visitata può spiegarle il motivo di questi interventi e il decorso post-operatorio per il suo specifico caso. Le consiglio di fare riferimento ai professionisti che la stanno seguendo per avere le migliori delucidazioni possibili.
Saluti!
Saluti!
Buongiorno, i fili solitamente vengono rimossi sotto sedazione, e l’operazione è abbastanza semplice. Già dopo aver effettuato questa operazione e ovviamente con la giusta fisioterapia potrà recitare gradi di movimento.
Detto questo le consiglio di farsi prendere in cura da un fisioterapista da subito.
Cordiali saluti
Detto questo le consiglio di farsi prendere in cura da un fisioterapista da subito.
Cordiali saluti
Buonasera
Avrei necessità di avere maggiori informazioni, potrebbe inviarmi un messaggio con il suo contatto telefonico? senza impegno.
Grazie
cordialmente
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