Io e la mia ragazza conviviamo da 7 anni, anni di alti e bassi, ma ci siamo sempre supportati. Perme
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Io e la mia ragazza conviviamo da 7 anni, anni di alti e bassi, ma ci siamo sempre supportati. Permetto che è una ragazza che è sempre stata sincera, almeno così credo, fino alla fine.
Lei faceva l'infermiera perciò ho lasciato la città in cui vivevo per venire a stare con lei. I primi 2 anni sono stati difficili dal punto di vista lavorativo, soprattutto economico, dove lei anticipava la maggior parte delle spese. Successivamente, con fatica sono riuscito a decollare dal punto di vista professionale e di conseguenza economica, non siamo certo ricchi ma diciamo che la situazione dei soldi è risolta ridando indietro tutti i soldi che lei aveva anticipato e messo da parte altri per una casa nuova. Ho cercato di farla sentire sicura, sia dal punto di vista economico dimostrandole che avevamo la possibilità di fare tutto ciò che volevamo, e lo facevamo (viaggi, visite, ristoranti etc) e cercavo di coprire la maggior parte delle spese in casa, proprio per tranquillizzarla su questo aspetto. Per tutto il tempo l'ho coinvolta in tutto, le compravo i fiori (a lei piacevano quelli veri, perché le rose tagliate costavano tanto e sarebbero rinsecchite dopo pochi giorni), le compravo i suoi cibi preferiti e le cucinavo ciò che le piaceva. La ascoltavo quando aveva qualcosa di importante da dirmi.
Nemmeno lei se la passava bene lavorativamente ma aveva paura di lasciarlo, l'ho spinta a cambiarlo per un posto determinato rassicurandola con la stabilità del mio lavoro, in un ambulatorio che le piaceva molto.
E' stata la scelta giusta, perché alla fine le hanno dato l'indeterminato, più soldi e si trovava bene con i colleghi.
Eravamo in terapia di coppia, ma poi decise di non proseguire dopo la terza seduta.
Il nostro rapporto era un perenne su e giù, con sfoghi da parte sua anche in pubblico per questioni praticamente inutili, a volte con insulti o bestemmie, per esempio per aver comprato una bottiglia d'acqua durante una passeggiata in città quando potevo berla a casa prima di partire (per risparmiare soldi).
Con il passare degli anni, la situazione peggiorava, mi sembrava che ad ogni problema risolto, ne saltavano fuori altri due. Che sia per aver dimenticato di spegnere una luce prima di uscire di casa o per non averla sostenuta in qualche discussione con altre persone. Avevamo litigato anche per i lavori in casa, per i quali mi ero arreso decidendo di fare tutte le pulizie e cucinare per non avere rotture di scatole (premetto che mi ringraziava ogni volta che facevo qualcosa), lei si occupava della lavatrice.
A questo si alternavano momenti di estrema serenità, dove ci bastava uno sguardo per capire cosa fare la sera, e per settimane stavamo benissimo, finché di nuovo non arrivavano momenti di stress da parte sua, e diventava intollerante a volte anche per settimane. L'anno scorso, dopo aver mandato giù un groppone grande come una casa, le avevo detto che volevo chiudere il rapporto. Dopo suppliche e promesse di impegnarci a crescere avevo deciso di restare e continuare.
La cosa mi sembrava incredibile, un sogno raggiunto, le cose non sono mai andate così bene. Da Novembre dell'anno scorso a giugno di quest'anno le cose erano veramente cambiate, stavamo bene, mi parlava che avrebbe potuto considerare l'idea di sposarci, di avere anche un bambino (che non ha mai voluto avere) e pesino comprare una casa (mai voluta sinora perché aveva paura della mia gestione economica - fino a 4 anni fa l'unica cosa che avevo era una macchina e debiti da pagare). Le cose erano cambiate, i debiti li avevo pagati e avevo messo da parte denaro per noi.
Poi notai che dal punto di vista sessuale il rapporto si stava spegnendo, lo facevamo di rado. Dopo averglielo notato mi disse di lasciarle spazio, e lo feci. Siamo andati in terapia individuale, per poi riunirci tutti e 4, ma anche stavolta decise di ridurre (ci andava una volta ogni due mesi, io 2 volte al mese) nonostante la psicologa le consigliasse più regolarità e tempi più ridotti tra una seduta e l'altra.
Alla fine, arriva un momento in cui mi confessa di avere una cotta per qualcun altro, conosciuto in palestra. Piange e si dispera, non riesce a capire il perché, dal punto di vista razionale sa che è sbagliato, in fondo era brutto, grasso e povero in canna, però l'aveva invaghita. Le consigliai di parlare con lo psicologo, e chiarirsi le idee, anche perché stava diventando difficile proseguire. Mi disse di lasciarle spazio per chiarirsi le idee, decidemmo di parlarci dopo la seduta dallo psicologo (che era in ferie per tutto il mese di Agosto), dopo un mese e mezzo ci va, ma al suo ritorno non mi dice niente, attendo altre 2 settimane, mi sembrava di vivere in un incubo da 2 mesi perché si comportava come se non fosse successo nulla, ma per me non era così. Le parlo, mi dice semplicemente: non è successo nulla! non ti devi preoccupare di nulla, dimenticalo!
Le spiego che queste risposte non mi bastano per giustificare l'accaduto, non vedo un ragionamento logico convincente.
Mi dice che è tutto ok, semplicemente il problema tra noi due è il tempo. Mi dice che nel tempo sono migliorato moltissimo, ma lei si è logorata dentro a furia di risolvere i problemi, che spesso le scateno la rabbia e che vorrebbe riscoprirmi di nuovo, con la testa che ho ora. Le dico che dovrebbe essere orgogliosa del percorso che abbiamo fatto, e del miglioramento che abbiamo raggiunto, invece no.
Decido dunque di prenderci una pausa, con delle regole, non ci molliamo, ma ci allontaniamo per qualche mese per poi riuscire di nuovo, riscoprirci come dice lei, potrebbe funzionare. Mi chiede di non farlo, di risolvere le nostre cose stando insieme, dopo averle fatto l'elenco di tutte le volte che ci abbiamo provato senza successo acconsente, mi dice che non aveva più cartucce a sua difesa.
Dopo 4 giorni che ero uscito di casa passo a trovarla per prendere alcune cose, lei torna dalla palestra, iniziamo a raccontarci la giornata, lei si spoglia nuda davanti a me ed entra in doccia. Si asciuga si mette il pigiama e continuiamo a parlare sul letto dove mi confessa di essere uscita con un ragazzo, si è trovata molto bene con lui perché la fa sentire le da valore, la ascolta. Mi dice che vuole chiudere perché la settimana dopo vuole uscirci con questo ragazzo. Mi si gela il sangue, vengo investito da un turbinio di sentimenti come rabbia, tristezza e delusione... mi sento tradito. La supplico a non farlo e ripensarci, tanto abbiamo fatto e dopo tutti questi anni rischia di buttare via tutto per la prima persona che le aveva scritto su facebook. Decide di andare avanti, ci va a letto e per correttezza me lo dice. Io nel cuor mio sapevo che sarebbe andata così, ma la vita è così, lei in fondo può decidere di mollarmi quando vuole e io devo essere in grado di andare avanti, in fondo ho deciso io di prendere questa pausa anche se per me aveva un fine diverso. Avrei dovuto prevedere un finale alternativo, come questo, invece no. Mi sento morire dentro!
Mi dice che questa persona non la giudice, la accetta per com'è. E non le interessa se lui non ha un lavoro stabile, anzi tra pochi mesi sarà disoccupato ma ha un contratto fisso con l'agenzia interinale, che li passerà 700€ al mese. Le chiedo come mai si sente tranquilla con questo ragazzo, con un mutuo di 600€ e uno stipendio di 700€, mi dice che ha un modo diverso di gestirsi e si fida. Mi dice che lui ha un modo diverso di parlare, la ascolta! Non sa se questa storia andrà avanti, ma non vuole avere il rimorso di perdere una persona con la quale avrebbe potuto star bene, e che sa che potrebbe pentirsi di perdermi ma vuole correre il rischio.
A questo punto le dico che non voglio spingerla a cambiare idea, perché lo facesse vivrei con il fantasma di questo ragazzo, al primo problema avrebbe potuto dirmi che questo ragazzo avrebbe forse reagito o fatto diversamente. Le dico che avrei forse valutato di tornarci solo se lei se ne fosse resa conto di aver sbagliato.
Questo però ha aumentato la mia insicurezza ad un livello inimmaginabile, mi sento di non aver fatto abbastanza, di non aver ascoltato abbastanza, o con costanza e la cosa mi uccide dentro. Mi sento solo.
Mi sento come stare davanti ad una buia foresta della quale ho il terrore, obbligato ad attraversarla nudo, in compagnia della mia solitudine.
Lei faceva l'infermiera perciò ho lasciato la città in cui vivevo per venire a stare con lei. I primi 2 anni sono stati difficili dal punto di vista lavorativo, soprattutto economico, dove lei anticipava la maggior parte delle spese. Successivamente, con fatica sono riuscito a decollare dal punto di vista professionale e di conseguenza economica, non siamo certo ricchi ma diciamo che la situazione dei soldi è risolta ridando indietro tutti i soldi che lei aveva anticipato e messo da parte altri per una casa nuova. Ho cercato di farla sentire sicura, sia dal punto di vista economico dimostrandole che avevamo la possibilità di fare tutto ciò che volevamo, e lo facevamo (viaggi, visite, ristoranti etc) e cercavo di coprire la maggior parte delle spese in casa, proprio per tranquillizzarla su questo aspetto. Per tutto il tempo l'ho coinvolta in tutto, le compravo i fiori (a lei piacevano quelli veri, perché le rose tagliate costavano tanto e sarebbero rinsecchite dopo pochi giorni), le compravo i suoi cibi preferiti e le cucinavo ciò che le piaceva. La ascoltavo quando aveva qualcosa di importante da dirmi.
Nemmeno lei se la passava bene lavorativamente ma aveva paura di lasciarlo, l'ho spinta a cambiarlo per un posto determinato rassicurandola con la stabilità del mio lavoro, in un ambulatorio che le piaceva molto.
E' stata la scelta giusta, perché alla fine le hanno dato l'indeterminato, più soldi e si trovava bene con i colleghi.
Eravamo in terapia di coppia, ma poi decise di non proseguire dopo la terza seduta.
Il nostro rapporto era un perenne su e giù, con sfoghi da parte sua anche in pubblico per questioni praticamente inutili, a volte con insulti o bestemmie, per esempio per aver comprato una bottiglia d'acqua durante una passeggiata in città quando potevo berla a casa prima di partire (per risparmiare soldi).
Con il passare degli anni, la situazione peggiorava, mi sembrava che ad ogni problema risolto, ne saltavano fuori altri due. Che sia per aver dimenticato di spegnere una luce prima di uscire di casa o per non averla sostenuta in qualche discussione con altre persone. Avevamo litigato anche per i lavori in casa, per i quali mi ero arreso decidendo di fare tutte le pulizie e cucinare per non avere rotture di scatole (premetto che mi ringraziava ogni volta che facevo qualcosa), lei si occupava della lavatrice.
A questo si alternavano momenti di estrema serenità, dove ci bastava uno sguardo per capire cosa fare la sera, e per settimane stavamo benissimo, finché di nuovo non arrivavano momenti di stress da parte sua, e diventava intollerante a volte anche per settimane. L'anno scorso, dopo aver mandato giù un groppone grande come una casa, le avevo detto che volevo chiudere il rapporto. Dopo suppliche e promesse di impegnarci a crescere avevo deciso di restare e continuare.
La cosa mi sembrava incredibile, un sogno raggiunto, le cose non sono mai andate così bene. Da Novembre dell'anno scorso a giugno di quest'anno le cose erano veramente cambiate, stavamo bene, mi parlava che avrebbe potuto considerare l'idea di sposarci, di avere anche un bambino (che non ha mai voluto avere) e pesino comprare una casa (mai voluta sinora perché aveva paura della mia gestione economica - fino a 4 anni fa l'unica cosa che avevo era una macchina e debiti da pagare). Le cose erano cambiate, i debiti li avevo pagati e avevo messo da parte denaro per noi.
Poi notai che dal punto di vista sessuale il rapporto si stava spegnendo, lo facevamo di rado. Dopo averglielo notato mi disse di lasciarle spazio, e lo feci. Siamo andati in terapia individuale, per poi riunirci tutti e 4, ma anche stavolta decise di ridurre (ci andava una volta ogni due mesi, io 2 volte al mese) nonostante la psicologa le consigliasse più regolarità e tempi più ridotti tra una seduta e l'altra.
Alla fine, arriva un momento in cui mi confessa di avere una cotta per qualcun altro, conosciuto in palestra. Piange e si dispera, non riesce a capire il perché, dal punto di vista razionale sa che è sbagliato, in fondo era brutto, grasso e povero in canna, però l'aveva invaghita. Le consigliai di parlare con lo psicologo, e chiarirsi le idee, anche perché stava diventando difficile proseguire. Mi disse di lasciarle spazio per chiarirsi le idee, decidemmo di parlarci dopo la seduta dallo psicologo (che era in ferie per tutto il mese di Agosto), dopo un mese e mezzo ci va, ma al suo ritorno non mi dice niente, attendo altre 2 settimane, mi sembrava di vivere in un incubo da 2 mesi perché si comportava come se non fosse successo nulla, ma per me non era così. Le parlo, mi dice semplicemente: non è successo nulla! non ti devi preoccupare di nulla, dimenticalo!
Le spiego che queste risposte non mi bastano per giustificare l'accaduto, non vedo un ragionamento logico convincente.
Mi dice che è tutto ok, semplicemente il problema tra noi due è il tempo. Mi dice che nel tempo sono migliorato moltissimo, ma lei si è logorata dentro a furia di risolvere i problemi, che spesso le scateno la rabbia e che vorrebbe riscoprirmi di nuovo, con la testa che ho ora. Le dico che dovrebbe essere orgogliosa del percorso che abbiamo fatto, e del miglioramento che abbiamo raggiunto, invece no.
Decido dunque di prenderci una pausa, con delle regole, non ci molliamo, ma ci allontaniamo per qualche mese per poi riuscire di nuovo, riscoprirci come dice lei, potrebbe funzionare. Mi chiede di non farlo, di risolvere le nostre cose stando insieme, dopo averle fatto l'elenco di tutte le volte che ci abbiamo provato senza successo acconsente, mi dice che non aveva più cartucce a sua difesa.
Dopo 4 giorni che ero uscito di casa passo a trovarla per prendere alcune cose, lei torna dalla palestra, iniziamo a raccontarci la giornata, lei si spoglia nuda davanti a me ed entra in doccia. Si asciuga si mette il pigiama e continuiamo a parlare sul letto dove mi confessa di essere uscita con un ragazzo, si è trovata molto bene con lui perché la fa sentire le da valore, la ascolta. Mi dice che vuole chiudere perché la settimana dopo vuole uscirci con questo ragazzo. Mi si gela il sangue, vengo investito da un turbinio di sentimenti come rabbia, tristezza e delusione... mi sento tradito. La supplico a non farlo e ripensarci, tanto abbiamo fatto e dopo tutti questi anni rischia di buttare via tutto per la prima persona che le aveva scritto su facebook. Decide di andare avanti, ci va a letto e per correttezza me lo dice. Io nel cuor mio sapevo che sarebbe andata così, ma la vita è così, lei in fondo può decidere di mollarmi quando vuole e io devo essere in grado di andare avanti, in fondo ho deciso io di prendere questa pausa anche se per me aveva un fine diverso. Avrei dovuto prevedere un finale alternativo, come questo, invece no. Mi sento morire dentro!
Mi dice che questa persona non la giudice, la accetta per com'è. E non le interessa se lui non ha un lavoro stabile, anzi tra pochi mesi sarà disoccupato ma ha un contratto fisso con l'agenzia interinale, che li passerà 700€ al mese. Le chiedo come mai si sente tranquilla con questo ragazzo, con un mutuo di 600€ e uno stipendio di 700€, mi dice che ha un modo diverso di gestirsi e si fida. Mi dice che lui ha un modo diverso di parlare, la ascolta! Non sa se questa storia andrà avanti, ma non vuole avere il rimorso di perdere una persona con la quale avrebbe potuto star bene, e che sa che potrebbe pentirsi di perdermi ma vuole correre il rischio.
A questo punto le dico che non voglio spingerla a cambiare idea, perché lo facesse vivrei con il fantasma di questo ragazzo, al primo problema avrebbe potuto dirmi che questo ragazzo avrebbe forse reagito o fatto diversamente. Le dico che avrei forse valutato di tornarci solo se lei se ne fosse resa conto di aver sbagliato.
Questo però ha aumentato la mia insicurezza ad un livello inimmaginabile, mi sento di non aver fatto abbastanza, di non aver ascoltato abbastanza, o con costanza e la cosa mi uccide dentro. Mi sento solo.
Mi sento come stare davanti ad una buia foresta della quale ho il terrore, obbligato ad attraversarla nudo, in compagnia della mia solitudine.
Gentile utente, grazie per aver condiviso con noi una parte così importante di sè. Mi spiace molto per la situazione che descrive e posso immaginare il disagio connesso da un lato alla chiusura di un rapporto così importante, dall'altro ai tempi e modi in cui ciò è avvenuto.
La metafora della foresta buia è molto suggestiva e offre diversi spunti di riflessione su come lei si sente.
Le suggerirei proseguire il percorso psicologico in atto, per affidarsi con fiducia a un professionista e trovare una rilettura del suo vissuto che possa quantomeno offrirle consapevolezza e nuovi strumenti per il futuro.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero
La metafora della foresta buia è molto suggestiva e offre diversi spunti di riflessione su come lei si sente.
Le suggerirei proseguire il percorso psicologico in atto, per affidarsi con fiducia a un professionista e trovare una rilettura del suo vissuto che possa quantomeno offrirle consapevolezza e nuovi strumenti per il futuro.
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Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio connesso
Ritengo innanzitutto importante che lei possa svegliarsi uno spazio per capire cosa pensa e cosa prova verso questa persona e che possiate trovare un modo per scambiarvi in maniera diretta ma senza giudizi pareri ed opinioni circa ciò che sta accadendo al fine di trovare una soluzione che possa soddisfare le esigenze di tutti. Ritengo importante che voi possiate richiedere un consulto anche di coppia al fine di elaborare pensieri e vissuti e motivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarvi ad indagare coi pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendovi il benessere desiderato.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Ritengo innanzitutto importante che lei possa svegliarsi uno spazio per capire cosa pensa e cosa prova verso questa persona e che possiate trovare un modo per scambiarvi in maniera diretta ma senza giudizi pareri ed opinioni circa ciò che sta accadendo al fine di trovare una soluzione che possa soddisfare le esigenze di tutti. Ritengo importante che voi possiate richiedere un consulto anche di coppia al fine di elaborare pensieri e vissuti e motivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarvi ad indagare coi pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendovi il benessere desiderato.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, in questo momento penso lei abbia bisogno di un aiuto per poter vedere gli accadimenti in modo più lucido, per questo le consiglierei un percorso psicoterapeutico, perché si attribuisce colpe e responsabilità che non è detto ci siano, spesso le cose vanno bene o male in una relazione per fattori di compatibilità, alchimia, affinità che a volte possono apparire solidi, ma che spesso sono solo superficiali e se si scava oltre la superficie non c'è molto in termini di valori comuni. Andrebbe forse valutato, come obiettivo psicoterapeutico anche un lavoro riguardo l'autostima, per rafforzarla, per non sentirsi sempre nell'errore, ma per vedere la realtà in modo più obiettivo. Rimango a disposizione, Un cordiale saluto
Dott,ssa Marina Bonadeni
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Buongiorno, i suoi dubbi sono legittimi. Una psicoterapia è consigliata perché, se da una parte "guarisce" gli stati d'animo che non la fanno stare bene, dall'altro "educa" alla consapevolezza e alla conoscenza di sé. La conseguenza di questa "educazione" è che poi lei è in grado di fronteggiare tutto ciò che la vita ci riserva quotidianamente, in modo adeguato. Se non trova riscontro con lo psicoterapeuta che sta frequentando o dovesse frequentare, conviene cambiare. Ognuno ha un suo metodo di lavoro e non è detto che quel metodo vada bene per lei. A disposizione per qualsiasi chiarimento, la saluto cordialmente.
dr.ssa Elena Santomartino, psicologa psicoterapeuta
dr.ssa Elena Santomartino, psicologa psicoterapeuta
Caro utente, sicuramente quella foresta andrà attraversata ma forse lei non è ne nudo ne solo. La terapia potrebbe aiutarla a mettersi i vestiti di cui a bisogno per attraversare la foresta.
Inoltre lei mi sembra si stia colpevolizzando per ciò che è accaduto, senza guardare alla possibilità che le responsabilità della fine di un rapporto non sono mai 100% di uno dei singoli membri. Esplori quanto sta accadendo nella sua terapia individuale così da poter uscire da quella foresta co una consapevolezza diversa.
Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Inoltre lei mi sembra si stia colpevolizzando per ciò che è accaduto, senza guardare alla possibilità che le responsabilità della fine di un rapporto non sono mai 100% di uno dei singoli membri. Esplori quanto sta accadendo nella sua terapia individuale così da poter uscire da quella foresta co una consapevolezza diversa.
Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Mi dispiace sentire che sta attraversando un momento così difficile e doloroso nella sua relazione. È evidente che ci sono molte emozioni complesse in gioco, e capisco che si sente tradito e ferito dalla situazione. È importante sottolineare che le dinamiche relazionali possono essere complesse e non c'è una soluzione unica per tutti i casi.
Innanzitutto, vorrei sottolineare che i suoi sentimenti sono validi e comprensibili. È difficile affrontare una situazione in cui la fiducia è stata compromessa e la persona amata sembra cercare altrove quello che non riesce a trovare nella relazione attuale. È un momento delicato, e prendersi il tempo per elaborare le emozioni è essenziale.
In queste situazioni, la comunicazione aperta e onesta è fondamentale, anche se può essere difficile. Esprima i suoi sentimenti e le sue preoccupazioni in modo chiaro, ma cerchi anche di ascoltare attentamente ciò che la sua compagna ha da dire. La comprensione reciproca può essere la chiave per capire meglio la situazione e decidere come procedere.
Inoltre, potrebbe essere utile considerare la possibilità di continuare la terapia di coppia o individuale. Un professionista può aiutarvi ad esplorare i vostri sentimenti, comprendere meglio le dinamiche della relazione e fornire strumenti per affrontare le sfide.
La sua salute mentale è importante, quindi cerchi il sostegno di amici, familiari o professionisti per affrontare questa difficile fase della sua vita. Non esiti a chiedere se ritiene di averne bisogno.
Infine, prenda il tempo di riflettere su cosa è davvero importante per lei nella vita e nelle relazioni. Potrebbe essere necessario fare scelte difficili, ma è importante concentrarsi sulla sua felicità e sul suo benessere. Un caro saluto, dott. Daniele D'Amico.
Innanzitutto, vorrei sottolineare che i suoi sentimenti sono validi e comprensibili. È difficile affrontare una situazione in cui la fiducia è stata compromessa e la persona amata sembra cercare altrove quello che non riesce a trovare nella relazione attuale. È un momento delicato, e prendersi il tempo per elaborare le emozioni è essenziale.
In queste situazioni, la comunicazione aperta e onesta è fondamentale, anche se può essere difficile. Esprima i suoi sentimenti e le sue preoccupazioni in modo chiaro, ma cerchi anche di ascoltare attentamente ciò che la sua compagna ha da dire. La comprensione reciproca può essere la chiave per capire meglio la situazione e decidere come procedere.
Inoltre, potrebbe essere utile considerare la possibilità di continuare la terapia di coppia o individuale. Un professionista può aiutarvi ad esplorare i vostri sentimenti, comprendere meglio le dinamiche della relazione e fornire strumenti per affrontare le sfide.
La sua salute mentale è importante, quindi cerchi il sostegno di amici, familiari o professionisti per affrontare questa difficile fase della sua vita. Non esiti a chiedere se ritiene di averne bisogno.
Infine, prenda il tempo di riflettere su cosa è davvero importante per lei nella vita e nelle relazioni. Potrebbe essere necessario fare scelte difficili, ma è importante concentrarsi sulla sua felicità e sul suo benessere. Un caro saluto, dott. Daniele D'Amico.
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Buonasera, il racconto che hai condiviso è molto denso di dettagli e ricordi, hai investito molto di te nella coppia. Il fatto che una storia di questa importanza sia finita in modo negativo ti porta a provare emozioni tristi e di solitudine (sarebbe strano il contrario). Come altri colleghi ti consiglio di proseguire il percorso psicologico che stai facendo, dandoti il tempo di attraversare questo lutto relazionale.
Un saluto
Un saluto
Buonasera, la storia che racconta è ricca di fatiche da cui non si è sottratto, in nome di una relazione che, di punto in bianco, è finita non per suo volere. Sarebbe perciò strano che lei non provasse un senso di solitudine e tristezza. Sono però convinta che i rapporti debbano anche regalare energie più che sottrarle. Le suggerisco di continuare il suo percorso psicologico personale per superare questo "lutto" e ricominciare a mettersi in gioco, sono convinta che la felicità che merita arriverà.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera, la persona che era sua compagna, riprendendo quanto lei ha narrato, può accettare il rischio di perderla: lei (lei che scrive) può perderla? La sua lunga disamina dei fatti lascia trasparire un lungo percorso di sofferenza, oggi la sua ex compagna le offre un dono prezioso, quello di incontrarne l’assenza, attraversare la mancanza, quella che lei definisce come una foresta buia ed il cui attraversamento è necessario: in caso contrario, spessissimo, si finisce per ritrovarsi più e più volte al limitare della medesima foresta. Mi auguro che queste parole le siano di ausilio, qualora dovesse accorgersi che questo passaggio sia troppo doloroso, complesso o faccia affiorare questioni che ritiene difficili da governare, allora la invito a valutare senza indugio di avvalersi di un supporto professionale. Un saluto cordiale
Salve e grazie per aver condiviso con noi la sua storia. Immagino che non sia facile accettare la fine di questa lunga storia, fatta di alti e bassi . Quello su cui però dovrebbe riflettere molto è che lei ogni volta che la sua compagna le fa una rimostranza, lei mette da parte se stesso e si castra a fare tutto quello che dovrebbe o meglio spera che possa servire a far migliorare il rapporto. Dovrebbe cominciare a mettere in discussione il suo modo di relazionare, perché è vero che bisogna andare e vedere il bisogno dell'altro ma non perdendo di vista il suo . Lei in questa storia stava sparendo facendo tutto per lei e forse questo ha sbilanciato la relazione e la resa poco interessante agli occhi della sua compagna. Continui il suo percorso terapeutico e vedrà che alla fine imparerà ad avere un'autostima migliore. Per qualsiasi cosa rimango a disposizione anche online. Dott.ssa Gabriella Cascinelli
Grazie della sua dettagliata condivisione, mi dispiace per lo stato di smarrimento e solitudine in cui si trova ora. Da come si è posto nel passato in continuo ascolto delle esigenze della persona con cui era in relazione, penso sia importante che lei riprenda il suo potere sulle scelte e sulla direzione che la sua vita può prendere. Contattando i suoi bisogni e lavorando con uno psicologo o psicoterapeuta su come lei si rapporta con l'altro per il timore di perderlo e sulle emozioni che vive, può ristabilire un nuovo equilibrio interno e affrontare la prossima relazione senza sbilanciamento che le dia continua insicurezza. Le consiglio di contattare un professionista in questo momento difficile per avere un ascolto e un sostegno professionali, utili al superamento di questa situazione. Cordiali saluti.
Buonasera e grazie per aver condiviso la sua storia. Lei ha dato tanto in questa storia d'amore, si è messo in gioco in tutto e per tutti i bisogni della sua compagna iniziando anche un percorso di psicoterapia insieme per risolvere i problemi. Purtroppo ha messo in secondo piano se stesso ed è proprio per questo che ora si deve dare la possibilità di un percorso psicoterapeuta per dare valore a se stesso. Sono a disposizione anche per terapie online. Cordiali saluti, D.ssa Cristina Sinno
Mi dispiace sentire che stai attraversando un periodo così difficile. È normale provare una vasta gamma di emozioni, inclusa la rabbia, la tristezza e la delusione, in una situazione come questa. È importante cercare il sostegno di amici fidati e considerare la consulenza di uno psicologo per affrontare e elaborare queste emozioni complesse. Prenditi cura di te stesso durante questo periodo e rifletti sulle tue priorità e sul tuo benessere emotivo.
Buongiorno,
Dal suo dettagliato racconto vedo che la relazione, nonostante i tanti tentativi (da soli o con l'aiuto di professionisti), non sembra aver trovato una sua quadratura... Le consiglio di continuare il suo percorso con il suo psicologo/a o, se lo avesse interrotto, di intraprenderne un altro per riuscire a rielaborare i suoi vissuti.
Dott. Marco Cenci
Dal suo dettagliato racconto vedo che la relazione, nonostante i tanti tentativi (da soli o con l'aiuto di professionisti), non sembra aver trovato una sua quadratura... Le consiglio di continuare il suo percorso con il suo psicologo/a o, se lo avesse interrotto, di intraprenderne un altro per riuscire a rielaborare i suoi vissuti.
Dott. Marco Cenci
Gentile utente di mio dottore,
Il suo lungo messaggio appare come un grido di aiuto di chi ha paura ed è distrutto per la fine di una relazione così importante. Molto probabilmente non c'è la fa ad affrontare tutto questo da solo e ha bisogno dell' aiuto di un professionista. La mia indicazione è quella di intraprendere un percorso di psicoterapia al fine di poter lavorare sui suoi vissuti che in questo momento appaiono come particolarmente angoscianti e concedersi così uno spazio nel quale poter elaborare quello che è a tutti gli effetti un lutto.
In bocca al lupo per il suo futuro!
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Il suo lungo messaggio appare come un grido di aiuto di chi ha paura ed è distrutto per la fine di una relazione così importante. Molto probabilmente non c'è la fa ad affrontare tutto questo da solo e ha bisogno dell' aiuto di un professionista. La mia indicazione è quella di intraprendere un percorso di psicoterapia al fine di poter lavorare sui suoi vissuti che in questo momento appaiono come particolarmente angoscianti e concedersi così uno spazio nel quale poter elaborare quello che è a tutti gli effetti un lutto.
In bocca al lupo per il suo futuro!
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, le consiglio un percorso psicoterapeutico per aumentare la sua autostima, per vedere la situazione in maniera più lucida, senza sentirsi in colpa, per affrontare il futuro attraversando quella foresta da lei citata, con molta più sicurezza. Un caro saluto, Dott.ssa Francesca Ghislanzoni.
Buonasera, il suo racconto mi ha colpito molto, tanta dedizione sicuramente alla sua ex e alla "causa", si perché mi sembrava una crociata più che un rapporto di coppia. Mi dispiace che si senta nudo in una foresta buia, ma credo che essere "nudi", ossia senza difese, a volte sia la cosa migliore che ci possa capitare. Senza pregiudizi. Se ha voglia ne potremmo parlare meglio in privato. Intanto le auguro una buona fine ed un Nuovo Inizio. Lavinia
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Mi dispiace molto sentire che stai attraversando un momento così difficile e doloroso nella tua relazione. Sembra che tu abbia investito molto tempo, energia e amore in questa relazione, e ora ti trovi ad affrontare una situazione molto complessa e dolorosa.
E' importante notare che le relazioni possono essere complesse e che le decisioni prese all'interno di esse possono influenzare profondamente le emozioni delle persone coinvolte. È comprensibile che tu stia vivendo un'ampia gamma di emozioni, tra cui rabbia, tristezza, delusione e insicurezza.
In questa situazione, è fondamentale prenderti cura di te stesso e delle tue emozioni. Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero essere utili:
Parla con uno psicologo: Affrontare un periodo così difficile può essere molto benefico con l'aiuto di uno psicologo. Un professionista può aiutarti a esplorare i tuoi sentimenti, a trovare strategie per gestire il dolore e a prendere decisioni informate sulla tua relazione e sulla tua vita.
Cerca il supporto di amici e familiari: Condividere i tuoi sentimenti e preoccupazioni con persone di fiducia può aiutarti a sentirsi meno solo e isolato in questa situazione difficile.
Rifletti sulle tue priorità: Prenditi del tempo per riflettere su ciò che è veramente importante per te nella vita e nelle relazioni. Quali sono i tuoi valori, i tuoi obiettivi e ciò che desideri? Questa riflessione potrebbe aiutarti a prendere decisioni sulla tua relazione.
Rispetta te stesso: Non colpevolizzarti per la situazione attuale o per le scelte della tua partner. Ricorda che hai fatto del tuo meglio per la relazione e che il comportamento e le scelte degli altri sono fuori dal tuo controllo.
Prenditi del tempo: Se ritieni che una pausa dalla relazione sia necessaria per il tuo benessere emotivo, è una scelta legittima. Prenditi il tempo di considerare attentamente le tue opzioni e ciò che è meglio per te.
Focus su te stesso: Dedica tempo ed energia per il tuo benessere personale. Coltiva interessi, hobby e attività che ti fanno sentire bene e che ti aiutano a rafforzare la tua autostima.
Infine, è importante ricordare che le decisioni riguardo alle relazioni possono essere difficili e che ognuno ha il diritto di cercare la felicità e il benessere personale. Non devi sentirsi obbligato a rimanere in una relazione che ti causa dolore e insicurezza. Prendi il tempo necessario per riflettere e prendere decisioni che siano in linea con le tue esigenze e i tuoi desideri.
E' importante notare che le relazioni possono essere complesse e che le decisioni prese all'interno di esse possono influenzare profondamente le emozioni delle persone coinvolte. È comprensibile che tu stia vivendo un'ampia gamma di emozioni, tra cui rabbia, tristezza, delusione e insicurezza.
In questa situazione, è fondamentale prenderti cura di te stesso e delle tue emozioni. Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero essere utili:
Parla con uno psicologo: Affrontare un periodo così difficile può essere molto benefico con l'aiuto di uno psicologo. Un professionista può aiutarti a esplorare i tuoi sentimenti, a trovare strategie per gestire il dolore e a prendere decisioni informate sulla tua relazione e sulla tua vita.
Cerca il supporto di amici e familiari: Condividere i tuoi sentimenti e preoccupazioni con persone di fiducia può aiutarti a sentirsi meno solo e isolato in questa situazione difficile.
Rifletti sulle tue priorità: Prenditi del tempo per riflettere su ciò che è veramente importante per te nella vita e nelle relazioni. Quali sono i tuoi valori, i tuoi obiettivi e ciò che desideri? Questa riflessione potrebbe aiutarti a prendere decisioni sulla tua relazione.
Rispetta te stesso: Non colpevolizzarti per la situazione attuale o per le scelte della tua partner. Ricorda che hai fatto del tuo meglio per la relazione e che il comportamento e le scelte degli altri sono fuori dal tuo controllo.
Prenditi del tempo: Se ritieni che una pausa dalla relazione sia necessaria per il tuo benessere emotivo, è una scelta legittima. Prenditi il tempo di considerare attentamente le tue opzioni e ciò che è meglio per te.
Focus su te stesso: Dedica tempo ed energia per il tuo benessere personale. Coltiva interessi, hobby e attività che ti fanno sentire bene e che ti aiutano a rafforzare la tua autostima.
Infine, è importante ricordare che le decisioni riguardo alle relazioni possono essere difficili e che ognuno ha il diritto di cercare la felicità e il benessere personale. Non devi sentirsi obbligato a rimanere in una relazione che ti causa dolore e insicurezza. Prendi il tempo necessario per riflettere e prendere decisioni che siano in linea con le tue esigenze e i tuoi desideri.
Buongiorno, sarà solo e nudo davanti alla foresta ma ha un grande punto a suo vantaggio: il coraggio. Ci vuole coraggio a raccontarsi così e a mettersi in discussione come lei ha fatto per tutta la durata della relazione e anche dopo. Penso che lei avrebbe bisogno di fermarsi e prendersi cura di se stesso, in questo un percorso psicologico potrebbe aiutarla a non sentirsi solo e vulnerabile a ricontattare dentro di sè il suo amor proprio e il suo diritto di vivere relazioni sane, intime e nutrienti. Con il miglior auspicio di riuscita le auguro di trovare la strada giusta per ritornare a sè stesso come prima tappa
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