Io a causa di un intervento ho dovuto sospendere xanax 1mg sertralina 50 però le prendevo metà alle

39 risposte
Io a causa di un intervento ho dovuto sospendere xanax 1mg sertralina 50 però le prendevo metà alle otto le altre metà alle due la sera solo metà xanax poi dopo due mesi a causa di un forte stress covid e mio padre che non stava bene non riuscivo a dormire più e così ho dovuto prendere di nuovo la terapia però la sera non dormo ancora e mi sveglio che sudo sempre è normale prima di sospendere la cura io stavo bene come mai adesso più difficile sono venticinque giorni che ho iniziato grazie mille
Gentile utente, in merito alla questione farmacologica lascio la parola ai medici del portale, benché la mia prima indicazione sia quella di rivolgersi in prima battuta al medico che la terapia farmacologica gliel’ha prescritta. Rispetto invece all’insonnia credo sia importante domandarsi prima di tutto come mai essa sia insorta. Accenna allo stress legato al covid e allo stare male di suo padre: forse è il caso di parlarne con uno psicologo in modo da capire se non sia il caso di iniziare un percorso di supporto psicologico che la aiuti a superare le conseguenze di questa fase stressante o, eventualmente, ad interrogarsi su altri eventi passati che con questo malessere attuale possono avere una connessione. Resto a disposizione per chiarimenti, Marta Corradi

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Gentile utente, contatti il medico che gli ha prescritto la cura per valutare assieme le controindicazioni dovute alla sospensione ed un'eventuale altra prescrizione. Un caro saluto
Gentile utente, rispetto alla terapia farmacologica il mio consiglio è di rivolgersi al medico che l'ha prescritta per avere delucidazioni sul proseguo. In merito all’insonnia, considererei il fenomeno in maniera più ampia: sicuramente il periodo di lockdown che stiamo vivendo ha modificato le sue abitudini e le condizioni di salute di suo padre possono essere state fonte di preoccupazione...non mi sorprenderei che abbiano inciso sulla sua salute (in particolare sulla qualità del sonno)! Parlarne con uno psicologo sicuramente potrebbe aiutarla a contestualizzare meglio la sua sofferenza, in relazione alla sua esperienza e in vista dei suoi progetti. Sono a disposizione anche per un consulto online. In bocca al lupo! AC
Salve, le consiglio di non prendere decisioni da solo per quanto riguarda l'assunzione di farmaci e il dosaggio degli stessi.
Comunichi ciò ad un medico, che potrà sicuramente gestire l'aspetto farmacologico per poter equilibrare il ritmo sonno/veglia.
Inoltre le consiglio un intervento integrato: medico/psicologo, per poter intervenire in modo più accurato e risolutivo.
Un caro saluto.
Dott.ssa Stabile Anastasia
Gentile Utente,
per quanto concerne la terapia farmacologica è sicuramente molto importante che si rivolga al medico che ha eseguito la prescrizione, affinchè possa verificare il dosaggio e prescriverle la terapia più adeguata alle sue attuali esigenze. Gli eventi stressanti della quotidianità possono influire sulla qualità del nostro sonno: la fase di lockdown e le eventuali preoccupazioni legate alla fase due, unite ai pensieri per la salute di suo padre potrebbero aver influito significativamente sul suo stato emotivo. Se ne sente la necessità, potrebbe essere utile rivolgersi ad un professionista del settore. Un caro saluto. Ilaria Vono
Gentile utente,
la terapia farmacologica va gestita dal medico che gliel'ha prescritta, a cui può fare tutte le domande in merito e che le darà le giuste risposte, conoscendo il suo caso.
Chiami il suo medico, le darà le risposte che cerca!
Cordiali saluti, D.ssa Fazzari
Gentile utente, consiglio di muoversi parallelamente in due modi: contattare il proprio medico per rivedere il trattamento farmacologico / contattare uno psicologo per lavorare su ciò le causa insonnia ed ansia poiché mi sembra di capire che la consapevolezza è presente ma ancora inesplorati molti aspetti. Se lo desidera sono a disposizione per la seconda parte. Un caro saluto
Gentile Utente, lei non dice l'età che in questo caso invece è piuttosto importante x capire l'origine del disturbo psicosomatico. Sia la sudorazione notturna che l'insonnia sono comunque fenomeni che in questo periodo descrivono molte xsone. Se il suo tempo di sonno si è alterato, forse questo fenomeno le vuole significare qualcosa: cioè problemi, paure, disagi che tutti insieme sfociano nell'insonnia e/o in pensieri negativi. Il mio consiglio è di rivolgersi ad un esperto/a che le darà un sostegno per tornare a vivere serena e a ritrovare gli aspetti positivi del vivere. Tra l'altro le tecniche odierne le danno la possibilità anche di ricevere un sostegno senza muoversi da casa. dott.ssa Margherita Marra
Gentile utente,
la situazione collettiva che stiamo attraversando può facilmente riportare a galla vecchie sofferenze che sembravano stabilizzate. E' un periodo molto difficile sotto diversi punti di vista.
Se lo desidera, oltre a consultare il medico che l'ha in cura per sistemare la terapia farmacologica, potrebbe rivolgersi ad uno psicologo che la accompagni nell'esplorare e nell'affrontare ciò che sta accadendo nella sua vita e dentro di lei.
Non tema, ne trarrà giovamento.
Cordiali saluti,
Dott. Carrera
Buonasera. Rispetto ai farmaci è bene chiarirsi con il medico prescrivente. Possibile che sentendosi di nuovo seguita dalla stessa persona con cui aveva trovato buoni risultati le cose andranno meglio. Il mio suggerimento è quello di non girare troppi professionisti se era riuscita a trovare un suo equilibrio. I farmaci sono una parte seria della vita di una persona e vanno concordati mediante confronto diretto.
Gent si rivolga ad uno psicoterapeuta esperto che la possa aiutare a conoscere meglio e a contenere le sue emozioni. Probabilmente il periodo covid ha creato in lei un ulteriore carico emotivo ma l'origine de suo malessere potrebbe essere più antica . Conoscere il suo inconscio la rassicurerebbe come pure imparare tecniche di aiuto al controllo e contenimento della sua ansia. Dott.ssa Maria Grazia Messaglia
Per la questione farmacologica sarebbe opportuno rivolgersi al medico che le ha prescritto la cura, anche quando decide di scalare la terapia o sospenderla. Se poi l’insorgere dei sintomi che racconta può coincidere anche con altri eventi interni o esterni alla sua vita potrebbe prendere in considerazione di consultare uno psicoterapeuta per affrontare insieme i vissuti che le causano malessere. Un cordiale saluto Dott.ssa Elisa Galantini
Buongiorno. Per ciò che riguarda la componente farmacologica, le consiglierei caldamente di contattare il medico che le ha prescritto il farmaco per rivalutare la terapia. Mi sentirei di suggerirle di abbinare un trattamento psicoterapico, essendo subentrati eventi particolarmente stressanti a sovraccaricare una situazione già di per sé delicata. Rimango a disposizione per eventuale consultazione Cordiali saluti. Dr.ssa Giulia Ferrari
Gentile Utente,
l’assunzione di farmaci è sempre una questione delicata e tanto per la posologia, quanto per informarsi in merito agli effetti di una sospensione e successiva ripresa come nel suo caso, è bene avere un confronto con il medico che glieli ha prescritti. Un caro saluto
Gentile utente la gestione dell'insonnia a causa di ansia e stress trova un efficace supporto in protocolli psicologici e non solo delegando alla chimica farmacologica.
Saluti, Dr. Gianpietro Rossi
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Buonasera, sicuramente il periodo che abbiamo passato con il Covid 19 per molte persone ha creato molti disturbi, come ansia, depressione ed anche disturbi del sonno. Nella sua domanda lei ci scrive di psicofarmaci che prendeva e che ha dovuto sospendere e che ha ripreso a causa della pandemia, ma prova dei disturbi. Dovrebbe contattare il medico che gliel'ha prescritti, non si dovrebbero mai fare dei cambiamenti, senza il consenso di uno specialista perchè potrebbe incorrere in controindicazioni, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Gentile utente, per gli effetti collaterali dei farmaci deve parlare con il medico che glieli ha prescritti e vedere se il dosaggio è adeguato e se la sudorazione notturna può essere un effetto collaterale momentaneo. L'ansia e il periodo di forte stress di cui parla possono incidere sulla difficoltà a dormire. Se nota che tale sintomatologia non si riduce in breve tempo, è il caso di contattare uno psicoterapeuta per un corretto inquadramento della sua situazione.
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno. Mi sento innanzitutto di consigliarle un consulto medico. Dovesse avere dubbi più sul versate psi siamo a disposizione.

Cordialità

Massimiliano Trossello
lei non dice l'età che in questo caso invece è piuttosto importante per comprendere l'origine del disturbo psicosomatico. Ma la Marcata reattività associati all'evento traumatico:
 ipervigilanza e forti risposte di allarme;
 problemi di concentrazione;
 difficoltà relative al sonno;
 marcate reazioni fisiologiche a fattori scatenanti interni o esterni che all'evento traumatico.

Sono riconducibili a un disturbo che purtroppo in questo periodo lo stiamo vivendo un po' tutti, Disturbo Post Traumatico da Stress. Il mio consiglio è di rivolgersi ad un esperto/a che le darà un sostegno per tornare a vivere serena e a ritrovare gli aspetti positivi del vivere. Per quanto riguarda le xanax sono benzodiazepine agiscono su una parte del cervello nota come recettori GABA A. I recettori GABA A si accendono con il neurotrasmettitore GABA. Il GABA viene descritto come "una specie di freno del cervello. Calma tutto." Quindi Sono genericamente efficaci come ansiolitici e contro il panico . Nei pazienti affetti da PTSD producono il loro tipico effetto anti-arousal senza ridurre i sintomi B (intrusione) e C(evitamento). Quindi le ripeto ricontatti il suo Medico curante per portargli questo nuovo quadro Clinico.
Le auguro belle cose
Buonasera cara utente e grazie per aver posto la sua domanda, per quanto riguarda la posologia di xanax le consiglio di rivolgersi al suo medico, è bene non adottare mai il metodo "fai da te" con i farmaci, in seconda battuta la invito a riflettere sull'idea di consultare un professionista psicologo/a per poter conoscere più a fondo le emozioni e i timori che stanno alla base del suo disagio psichico e fisico per poter prendere più consapevolezza di ciò che ora le crea disagio.
Resto a disposizione per eventuali domande.
Un caro saluto,
Dottoressa Monica Pesenti
Salve, ne parli con il medico che le ha prescritto la cura.
Eventualmente può iniziare un percorso con un terapeuta. Spesso i due approcci hanno esiti davvero favorevoli quando combinati tra di loro.
Un saluto,
MMM
Salve, le consiglio di rivolgersi al suo psichiatra di fiducia.
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buongiorno, rispetto alla questione relativa ai farmaci, porrei queste domande al medico che li ha prescritti, per spiegarle il loro funzionamento e poterla tranquillizzare rispetto a questo. Per quanto riguarda il problema dell'insonnia, capisco che possa essere invalidante a lungo andare, per questo motivo il mio parere è quello di sentire uno psicologo per indagare le cause. Cordialmente Dott.ssa Valentina Maccioni
Gentile utente, contatti lo psichiatra che le ha prescritto il farmaco, se non si fida di lui cambi medico.

Cordialmente

Dottor Mauro Vargiu
Buongiorno Gentile utente, contatti il medico che gli ha prescritto la cura per valutare assieme le controindicazioni dovute alla sospensione ed un'eventuale altra prescrizione. Un caro saluto AV
Buongiorno, la somministrazione farmacologica è argomento di interesse del medico curante/psichiatra che le ha prescritto i farmaci. Le consiglio di rivolgersi al suo medico di riferimento per avere i necessari chiarimenti. Per quanto riguarda invece l’insonnia, è importante domandarsi prima di tutto come mai essa si sia manifestata. Parla dello stress legato al covid e a suo padre, io le consiglierei di intraprendere un percorso psicologico per andare a fondo e comprendere la sintomatologia depressiva cui parla.
Resto a disposizione e le auguro una buona giornata.
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Gentile utente anche io le consiglio di contattare il medico che le ha prescritto il farmaco; sicuramente le darà informazioni dettagliate in merito al suo quesito.
Cordiali saluti. Dott.ssa Federica Belluccio
Gentile utente, mi dispiace per quello che sta vivendo e per quanto riguarda l'aspetto farmacologico le consiglio di rivolgersi al suo medico di riferimento che le saprà dare tutte le indicazioni necessarie.
Consiglierei di intraprendere, in associazione, un percorso psicologico che potrà aiutarla in merito alle difficoltà relative all' insonnia .
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento o domande che vorrà sottopormi .
Un abbraccio.
Dr. Luca Russo
Buongiorno, magari è possibile che le difficoltà a dormire che sta avendo dipendano da tutti gli eventi di cui parla, che sono stati indubbiamente stressanti e destabilizzanti nel corso degli ultimi anni. La terapia farmacologica può essere un prezioso aiuto per alleviare l'ansia e facilitare il sonno, ma trattandosi di difficoltà di natura psicologica ed emotiva, la terapia farmacologica andrebbe accompagnata ad una psicoterapia. Personalmente ritengo sempre utile richiedere un supporto psicologico nel mentre che si stanno assumendo psicofarmaci, in maniera tale da lavorare attivamente sulle cause del disagio e fare un'analisi approfondita di tutti gli elementi che concorrono a mantenere, nel suo caso, le fatiche a dormire.
Rimango a disposizione.
Un caro saluto,
Dott.ssa Cecilia Bagnoli
Buongiorno , la invio a parlarne con il suo medico curante di tutti gli effetti collaterali e valutare la situazione. Probabilmente potrebbe essere utile un supporto psicologico
Salve , innanzitutto mi spiace molto per la sua condizione e per il suo disagio.
Posso darle due consigli:
Il primo per quanto riguarda la terapia farmacologica è quello di parlarne con il suo medico curante o specialista che le ha prescritto la terapia per chiarire ogni dubbio.
Il secondo è quello di accompagnare la terapia farmacologica a qualche incontro o meglio ancora ad iniziare un percorso psicologico.
Resto a disposizione per qualsiasi info
Distinti Saluti
Dr Marziani
Buongiorno, grazie per la condivisione. Per la gestione del farmaco le consiglierei di discuterne con lo specialista di riferimento, che sicuramente, conoscendola e avendo maggiori informazioni, potrà consigliarle come procedere. Nel suo racconto, il periodo di forte stress e il malessere di suo padre sembrano essere stati momenti molto complessi da affrontare, tanto la averla portata nuovamente all'insonnia. Spero ora le cose siano migliorate, ma mi chiedo se abbiano in qualche modo lasciato un segno che si trascina ancora oggi, vista la fatica a dormire. Rivolgersi ad un professionista per indagare questa ipotesi, e nel caso lavorare sul suo vissuto, potrebbe essere un lavoro parallelo alla cura farmacologica. Cordialmente
È possibile che la tua condizione di stress e preoccupazione per il Covid e tuo padre stia influenzando il tuo sonno e il tuo benessere generale. È importante parlare con il tuo medico riguardo ai sintomi che stai sperimentando, in modo da valutare se sia necessario apportare delle modifiche alla terapia attuale o se sia necessario un supporto aggiuntivo. Potrebbe essere che il tuo corpo stia ancora adattandosi alla terapia o che ci sia bisogno di aggiustamenti nelle dosi. In ogni caso, è fondamentale essere seguiti da un professionista qualificato per la gestione della tua salute mentale. rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio conoscitivo.
Dott. Cordoba
Buongiorno, come scritto dai colleghi è importante il monitoraggio farmacologico della terapia prescritta. Inoltre, le posso suggerire di accedere alla causa del suo malessere attraverso delle sedute di psicoterapia. Il disagio avvertito è il sintomo del malessere. Inconsciamente ci sono dei movimenti irrisolti che le provocano il suo malessere. La farmacologia da sola spesso non basta per stabilizzare il benessere sulla lunga durata, se non si affrontano appunto le cause. Le auguro una buona e serena vita.
Gentile Utente, mi unisco ai colleghi che le consigliano di rivolgersi direttamente al medico per valutare l'attuale terapia da assumere. E' di fondamentale importanza confrontarsi sempre con gli specialisti per qualsiasi modifica/sospensione di terapia e per le modalità con cui attuarle. La saluto cordialmente.
Dott.ssa Demetra Piccardo
Gentile utente, in merito alla giusta assunzione dei farmaci le consiglio di consultare il medico che gliele ha prescritte.
Ritengo possa anche beneficiare di un consulto psicologico per indagare le cause scatenanti della sua ansia. I farmaci possono aiutare nella gestione quotidiana dei sintomi, ma non risolvono il problema alla base. Qualsiasi pensiero o preoccupazione la tenga sveglio e la faccia essere agitato o preoccupato durante la giornata, può essere elaborato, permettendole di ritrovare il suo benessere.
Resto a disposizione, anche online, in caso fosse interessato ad un colloquio.
Cordiali saluti, Dott.ssa Claudia Torrente Cicero
Salve, relativamente all’assunzione dei farmaci e ai loro effetti collaterali si rivolga senz’altro al medico che li ha prescritti.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Sospendere e poi riprendere una terapia può essere un’esperienza difficile e portare cambiamenti nel modo in cui il nostro corpo e la nostra mente reagiscono. Tornare a prendere farmaci come lo Xanax e la Sertralina può richiedere un po’ di tempo affinché si stabilizzi l'effetto e il corpo si riabitui, specialmente se la situazione è accompagnata da stress o preoccupazioni forti, come quelli che hai vissuto.

La difficoltà a dormire e il risvegliarsi con sudorazione possono essere una reazione naturale del corpo, anche legata al processo di adattamento alla terapia, ma è normale sentire disorientamento e frustrazione quando le cose non sembrano funzionare come prima.

Se le va, potrebbe essere utile parlare con il medico di questi sintomi, soprattutto per valutare insieme il percorso migliore per lei. È importante sapere che non sei solo in questo processo e che a volte ci vuole tempo perché tutto trovi di nuovo il suo equilibrio.
Rimango a disposizione per un consulto.
Saluti,
Dr.ssa Marta Landolina
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