In passato io e la mia compagna abbiamo avuto un piccolo percorso di coppia ma il Dot

20 risposte
In passato io e la mia compagna abbiamo avuto un piccolo percorso di coppia ma il Dottore che ci ha assistito non mi piaceva assolutamente! Dal primo incontro ha preso una posizione e dava consigli solo a lei... senza dilungarmi ed insinuare, credo abbia colto in lei la sua insicurezza ed ha cercato in tutti i modi di deviare le visite solo con lei... Poteva anche essere una mia sensazione ma difficilmente mi sbaglio! Vorrei una donna a questo punto, ho necessità di discutere con chi ha una sensibilità diversa da quella dell'uomo! Che faccia aprire lei e che allo stesso tempo mi dica se sbaglio e su cosa! Io la amo davvero tanto e lasciando stare questi momenti suoi di sfogo siamo davvero una coppia forte! Il mio timore è che possa rompersi qualcosa senza una guida! Mi spiego, se lei volesse provare la sua sessualità credo che lo farebbe o/e potrebbe farlo solo allontanandosi da me, a questo attribuisco, in maniera forse assurda, i suoi "lasciamoci" o "stiamo un pò da soli!" ! Può essere anche che il problema sia tutt'altro... ma questo è il mio pensiero rifugio! Lei è molto insicura! troppo troppo! E' ha paura del giudizio! Quindi vorrei poter fare qualcosa senza che s'imbarazzi o che abbia una reazione contraria rispetto alle mie proposte! Non accetto in alcun modo il tradimento ma accetto la libertà di pensiero! Sono certo che il nostro corpo è uno strumento ben diverso dai sentimenti! anche io vedo qualche porno e non giudico l'atto assolutamente! Mi trovo avanti ad un bivio, se si riuscisse ad aprire e mi dicesse, voglio provare? Potrebbe finire li? Se le piacesse in maniera esclusiva potrebbe non dirmelo mai per paura che lasciandoci io possa in qualche modo confidare il suo segreto! la sua famiglia intendo! Se non ci dovesse mai provare forse peggiorerebbe la nostra situazione e finirebbe comunque! Come può essere che come molte donne, amano il corpo femminile e si immedesimano in quel rapporto per la dolcezza con cui stanno insieme! BHO!! sono nel pallone più totale!
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè posso comprendere il disagio sperimentato.
onestamente non credo dipenda da uomo o donna ma dalla sensibilità di ogni singolo professionista.
Se lo ritiene opportuno, cerchi di approfittare della situazione per capire nel profondo cosa le abbia generato al fine di trarne utili informazioni.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Buongiorno, la sessualità in una coppia risente degli aspetti emotivi di entrambe i partner ma anche di come ci si relaziona all'altro. E il corpo non è mai una cosa a sé anche se può essere più comodo pensarlo così. E' chiaro che più dialogo esiste nella coppia e più soddisfacente potrà essere il rapporto.
Io le suggerirei per comprendere meglio la situazione , che lei descrive confusa dal suo punto di vista, un primo colloquio individuale per capire in che direzione andare.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Rimango a disposizione, anche online.
Buongiorno, ha provato solo percorsi di coppia oppure anche percorsi individuali? Secondo me questa è una possibilità, in cui Lei può imparare ad uscire da questo pallone e dai "pensieri rifugio" per trovare nuovi modi per comunicare con la sua compagna e stare bene assieme. Non sempre il percorso di coppia ma se lo ritiene necessario, le consiglio di rivolersi a un collega esperto di coppie.saluti
Buonasera ,credo che sarebbe utile rivolgersi personalmente ad un o una terapeuta .Per trovare risposta a tutti gli interrogativi che si pone è importante capire meglio molti nostri aspetti personali e la loro interazione nel rapporto di coppia.Un caro augurio Dottssa Luciana Harari
Buonasera, mi spiace per la situazione che si è creata con la terapia di coppia. Ha pensato di chiarire dal collega ciò che sta provando? Intanto, se vuole per alleggerire il suo stato d'animo ed uscire dal "pallone" posso rendermi disponibile per un colloquio anche in remoto. Che ne pensa? L'aspetto. Saluti dott.ssa Maria Lombardo
Buonasera, purtroppo la situazione che descrive rispetto alla terapia di coppia può accadere per numerose ragioni. Un vissuto ha pur sempre diritto di cittadinanza e forse sarebbe utile poterne parlare con il teraputa cui vi siete affidati. Sembra essere un nodo importante del Vostro percorso, così come ben descritto nelle Sue parole successive. Non demorda, ma se non riesce a trovare il modo di affidarsi provi a consultare un altro specialista che la sostenga nell'uscire dall'empasse in cui si sente chiuso ("nel pallone"). Un caro saluto Dottssa Elisa Galantini
Salve, se prendiamo spunto dal fatto che lei scrive su un sito dover rispondono psicoterapeuti e dalla fine della sua nota "BHO!! sono nel pallone più totale!" forse si può pensare che capire a cosa serve e dove porta questa confusione legata alle emozioni desideri e aspettative, può essere una possibilità su cui lavorare. Allora se le cose possono essere queste e ripeto possono e non uso il termine sono, forse un consulto individuale può essere una possibilità. Ora la questione diventa perché non provare anche questa strada? Ovviamente la decisione spetta solo a lei. In ogni caso forse un consulto potrebbe essere una possibilità per modificare questo vissuto legato all'essere nel pallone ovvero all'essere "in uno stato confusionale" al "far fatica a ragionare lucidamente". Un cordiale saluto
Salve, rimango stupito da ciò che racconta in merito al comportamento del collega. Probabilmente , visto il suo momento di disagio nel rapporto di coppia, anche il giudizio verso l'esterno può risultarne condizionato. Non credo sia un problema di gender nella scelta dello psicologo ma deve trovare qualcuno che le ispiri profonda e indiscussa fiducia, con un curriculum che le consenta di affrontare il momento con professionalità e che sia garanzia di soluzione nel suo rapporto. Saluti . Professor Antonio Popolizio
Gentile utente di mio dottore, la sua è una istanza di coppia, per tanto è in un setting terapeutico di coppia che possono esser affrontate le problematiche qui esposte. Parla dell' esigenza di rivolgersi ad una specialista donna. Qualora mi contattasse in privato potrei darle indicazioni presso chi potersi rivolgere, magari anche attraverso la ausilio delle consulenze online.
Cordiali saluti
Dottor Diego Ferrara
Buonasera, per far chiarezza sulla confusione che sta provando potrebbe inizialmente intraprendere un percorso individuale, così da parlare apertamente delle sue emozioni, insicurezze, paure.
Nello stesso tempo, le consiglio di parlare apertamente con sua moglie circa i suoi pensieri: il dialogo è fondamentale nella coppia. Potreste, quindi riprovare con un percorso di coppia, per riportare i vostri bisogni personali, imparare ad ascoltarvi nel modo giusto, imparare a discutere anche nel modo giusto, e ritrovare il giusto equilibrio e così la serenità di coppia.
Io personalmente lavoro anche con le coppie, per questo qualora volesse potrebbe contattarmi. Un caro saluto, dott.ssa Paola De Martino
Le confesso che la Sua confusione è tangibile... Non sono sicura di aver compreso bene la situazione: quale sarebbe il segreto di cui parla? Il fatto che la Sua compagna veda film porno? Non ho neanche capito se avete avuto rapporti sessuali o meno e teme che questo possa rappresentare un problema.
Ad ogni modo, sono certa che il sesso del terapeuta non abbia rilevanza, quanto piuttosto il fatto che sia mancata un'alleanza terapeutica tra il professionista e la coppia, favorendo un percorso individuale (ho capito bene?) della Sua compagna.
Le consiglio di parlarne con lei apertamente, mentre non credo sia una buona idea quella di parlarne con il terapeuta perché mi pare evidente che il rapporto di fiducia sia ormai venuto meno, qualora ci sia stato inizialmente.
Valuti anche un percorso personale, e dico questo per una serie di motivi.
Io sono a disposizione come gli altri colleghi che hanno scritto prima di me.
Salve trovo molto interessanti le sue riflessioni e i suoi dubbi, e apprezzo molto il suo bisogno di trovare una soluzione evolutiva nella coppia. Sarebbe interessante sentirvi insieme
Sono disponibile anche online
Cordiali Saluti
Dott.ssa Tiziana Vecchiarini
Gli elementi da lei descritti relativi al disagio che vive con la sua partner parrebbero fare riferimento ad una possibile sofferenza di quegli aspetti naturalmente agiti all'interno della relazione di coppia, capaci di dare solidità e profondità alla stessa relazione. Farei riferimento in particolare sia alla capacità di potersi e sapersi affidare reciprocamente, sia a quella di poter utilizzare una buona ed efficace interazione/comunicazione. E inoltre di poter trovare insieme un percorso condiviso in grado affrontare e possibilmente risolvere le esperienze di crisi.
La precedente esperienza terapeutica da lei riferita, interrotta dopo breve tempo, potrebbe aver evidenziato la necessità di intraprendere, assieme ad una terapia di coppia impostata in termini di equilibrata fiducia tra tutti i partecipanti all'incontro terapeutico, un parallelo percorso individuale.
A disposizione per eventuali approfondimenti anche online. Cordiali saluti. Dott. Antonello Medas
Buongiorno. Percepisco molta confusione nel suo messaggio ma anche molto affetto per la sua compagna. Essersi rivolti ad un dottore è stato sicuramente un ottimo inizio. La sessualità in una coppia risente di molti fattori, specialmente quelli emotivi. Oltre ad un percorso di coppia potrebbe essere utile per lei trovare uno spazio proprio in cui raccontarsi. A disposizione, Federica Curci
Buonasera,
nel percorso di coppia è fondamentale sentire l’equità del terapeuta. Le consiglio di parlarne con lui prima di abbandonare il percorso.
Per quanto attiene agli interrogativi che si pone rispetto alla relazione e agli aspetti sessuali (che non possono essere disgiunti dalla stessa) valuti col terapeuta quale sia il luogo migliore per affrontarli. Non scarti l’ipotesi di una terapia individuale.
Cari saluti,
Dott.ssa Zena Ballico
Buongiorno, e grazie per aver condiviso con noi il suo sentire. Penso che continuare con un percorso possa essere la soluzione migliore cercando di fidarsi del parere del professionista ed accettando che sarà necessario del tempo e pazienza se si vogliono abbracciare risultati concreti. Per quanto riguarda la scelta del terapeuta, si confronti con la sua compagna, perchè questa è una scelta che riguarda entrambi. Cordialmente, dott. Andrea Brumana
Gentilissimo, si comprende perfettamente il disagio e la confusione che sta attraversando. La situazione che descrive è complessa e fatta di tante sfumature, come la gran parte delle relazioni umane. All'interno di una coppia e nel percorso di vita insieme possono subentrare tanti fattori e/o dinamiche che possono andare a destabilizzare l'equilibrio. L'amore è fatto di tante componenti e una coppia è comunque composta da due persone singole e distinte. Le variabili in gioco sono tante. A volte l'equilibrio può rompersi e può essere utile cercare di "risistemare" il caos, partendo magari dalle cose più piccole, dalle più piccole paure o perplessità del singolo.
Sono dispiaciuta per la spiacevole esperienza avuta in passato e credo che senz'altro potrebbe esserle utile appellarsi ad un altro professionista che, a prescindere dal sesso, possa supportarla nel modo più adatto ai suoi bisogni. Eventualmente, proverei a considerare la possibilità di fare prima un percorso individuale, per cercare di fare chiarezza nei suoi pensieri e nei mille dubbi che la assalgono. Quindi poi, eventualmente, valutare un percorso di coppia insieme alla sua compagna.
Spero di esserle stata di aiuto, per qualunque altra cosa resto a disposizione, anche online.
Buonasera, è bellissima la sua determinazione nel mettersi in discussione, la usi per cercare una psicoterapeuta donna, come lei desidera e se sia moglie, come mi auguro, sia d'accordo.
La confusione che la pervade mi sembra dovuta ad un circolo vizioso di pensieri e prefigurazioni sul futuro che non possono avere riscontro oggettivo: è necessario farvi chiarezza. Il percorso la aiuterà in tal senso.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno, comprendo le sue perplessità di fronte al primo percorso che avete svolto e il volersi dare la possibilità di avere uno spazio in cui poter nuovamente approfondire anche il suo vissuto e il suo punto di vista. Per comprendere cosa succede nella vostra dinamica relazionale sarebbe importante elaborare gli aspetti di cui parla e trovare nuove modalità e risorse per affrontarli e confrontarvi. Il tema del giudizio e dell'insicurezza entrano spesso in ballo in situazioni come queste quindi una strategia utile per creare un'apertura è provare ad elaborare una comunicazione empatica e un'apertura al confronto e cercare di comprendere quali sono i vostri reciproci bisogni e cosa nella vostra relazione ha portato alla situazione attuale. Spesso nel corso della relazione si creano meccanismi inconsapevoli e fratture di equilibri che si portano avanti nella coppia senza venire a galla ma poi sfociano in dubbi, incomprensioni come queste che descrive che rischiano di compromettere il rapporto. Se sentisse il bisogno di approfondire resto a disposizione. Dott.ssa Ilaria Avallone
Buongiorno, grazie per il suo quesito. Innanzitutto la terapia è un percorso personale e consapevole di scelta dove la fiducia e l'alleanza sono necessarie per poter instaurare un clima terapeutico che possa influenzare positivamente le relazioni. Quindi la scelta del terapeuta deve essere condivisa. Al netto di questo, è importante anche che, come coppia, definiate in modo chiar la domanda terapeutica che deve essere anch'essa condivisa per portare ad un efficace lavoro psicoterapeutico. Cordiali saluti,

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