In passato ho sofferto di questi pensieri curati con il daparox ed ora dopo 3 anni si sono ripresent

22 risposte
In passato ho sofferto di questi pensieri curati con il daparox ed ora dopo 3 anni si sono ripresentati, non vorrei che si sia creata assuefazione con il farmaco perché da giorno 20 marzo ho ripreso la cura ma al momento non ne sto traendo beneficio, una compressa al di
Buongiorno, non so a quali “pensieri” lei si riferisca, in ogni caso per la terapia farmacologica e’ bene che faccia riferimento al medico che l’ha prescritta. Inoltre credo che, se già non l’avesse fatto, sia opportuno valutare di affiancare alla terapia farmacologica una psicoterapia. Raramente il solo farmaco è sufficiente, e non è da escludere che nel suo caso il problema stia proprio lì. Un saluto, Marta Corradi.

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Salve, lei non è molto chiara nella sua richiesta, come infatti scrive la mia collega nella risposta precedente. Se lei non spiega che pensieri sono nuovamente iniziati., non possiamo aiutarla. Inoltre lei deve seguire le indicazioni del medico che le ha fatto la prescrizione del daparox, lo ricontatti e gli spieghi che non sta avendo dei benefici, solo lui che conosce la sua storia la può aiutare. Inoltre insieme con la cura farmacologica le consiglio di iniziare un percorso psicologico, che la potrà aiutare ulteriormente ad elaborare le cause dei suoi sintomi, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
Prenota subito una visita online: Primo colloquio individuale - 50 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Buonasera, se si riferisce a pensieri ansiosi posso dirle che è comune si ripresentino. I medicinali possono essere un grande supporto ma andrebbero accompagnati ad un lavoro su di sé. Ha mai fatto una psicoterapia?

Cordiali saluti.
Dott. Esposito Malara
Buongiorno. L'abbinamento farmaco+psicoterapia è il trattamento con maggior successo nelle sindromi ansioso-depressive. Detto ciò se ha ripreso il farmaco il 20 marzo è possibile che sia ancora prematuro trarre conclusioni. A volte è necessario anche un mese abbondante. Ad ogni modo è lo psichiatra che ha dato la cura che può sciogliere questo dubbio e sicuramente è utile mantenere un contatto con lui/lei
Buongiorno, in merito alla sua domanda le confermo che i farmaci come il daparox possono migliorare l'aspetto legato alla presenza intrusiva e continua di pensieri che possono essere di natura ansiosa o depressiva. Tuttavia, esso rappresenta un medicinale che può aiutare delle forme lievi di tali sintomatologie e l'utilizzo e l'eventuale sospensione, deve essere sempre decisa da un medico procedendo con lo scalaggio graduale del farmaco. Se tali condizioni non sono avvenute è possibile un ritorno della sintomatologia descritta. In merito alla terapia più efficace per l'eliminazione di tali sintomi, in questo caso le consiglierei di valutare un approccio psicoterapeutico di tipo cognitivo-comportamentale, che lavori efficacemente sui suoi pensieri e che possa anche permetterle di procedere verso lo scalaggio, anche in ipotesi di breve tempo, del farmaco in funzione di un miglioramento delle condizioni.
Cordiali saluti,
dott. Daniele D'Erasmo
Buonasera da quanto racconta Come del resto hanno già notato i miei colleghi non si capisce a che pensieri fa riferimento. In ogni caso per l'effetto del farmaco sarebbe opportuno capire se si tratta di dosaggio a regime oppure ha iniziato con una quantità minore che dovrà aumentare nel corso del tempo. In ogni caso è breve il tempo che intercorre dal momento in cui ha iniziato la terapia farmacologica e sarà opportuno confrontarsi con lo psichiatra che gliel'ha prescritta per verificare se il dosaggio adeguato a lei o se possa essere utile un farmaco diverso o da aggiungere a quello che sta già assumendo. La psicoterapia Inoltre le sarebbe utile per chiarire i nodi che possano averla condotta ad avere i pensieri a cui Faceva riferimento buona serata Maria Elena Cinti
Salve. Credo che lei debba rivolgersi al suo Psichiatra e fare un piano di trattamento aggiornato. Inoltre le suggerisco di inserire nel piano di trattamento anche un percorso psicologico.
Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli.
Buongiorno, l'insistenza di pensieri intrusivi e angoscianti le fa apparire il trascorrere del tempo poco sopportabile. E' comprensibile. Questi farmaci danno sollievo su un periodo di tempo più lungo. comunque varrebbe la pena di ricontattare il medico e di aggiustare la terapia con lui. Sebbene il suo disturbo si presenti a intervalli di tempo abbastanza lunghi, sarebbe opportuno una psicoterapia che la accompagni e la aiuti a tenere nel tempo una certa stabilità rendendola meno vulnerabile all'intrusione dei suoi pensieri negativi. Cordiali saluti PG
Salve, come già detto dai miei colleghi precendenti, difficilmente la sola terapia farmacologica risolve definitivamente il problema. Spesso quando ci sono pensieri ripetitivi e pressanti, l'origine è legata ad aspetti psicologici profondi che vanno trattati e risolti con una psicoterapia. Le consiglio pertanto di rivolgersi al suo psichiatra per ricalibrare correttamente la terapia farmacologica e al contempo attivare un percorso psicoterapeutico di supporto.
Cordiali saluti.
Per poter procedere ad un percorso psicoterapico ti devo chiedere se hai già
Fatto altre prove di tipo psicoterapico.inoltre ti chiedo se il tuo umore è instabile....
Prenota una visita
A Genova,vedrai che ti risollevarsi da questo stato d'incertezza e prostrazione
Concordo con quanto già le hanno detto i colleghi precedentemente. Visto che sono diversi anni che soffre di questo sintomo, le consiglio caldamente una psicoterapia, continuando ad essere seguita dal suo medico. Con la psicoterapia potrà lavorare sulla causa dei suoi sintomi e con il tempo, questo impegno le darà stabili risultati; sul sintomo già sta lavorando con il farmaco. Proceda con fiducia. Cordiali saluti.
Non si sa a cosa si riferisce e di cosa abbia sofferto, quel che è certo è che il solo farmaco non consente stabilità dei sintomi sul lungo termine e che comunque se non si risolve la radice emotiva del problema i sintomi che vive, i pensieri che vive non spariranno. Le consiglio un supporto psicologico.
Buongiorno, non chiarendo di che natura siano i suoi pensieri è difficile esprimere un parere al riguardo. In merito alla terapia farmacologica sarebbe importante contattasse il suo medico per rivederla in funzione della ricomparsa di tali sintomi. Consideri anche la possibilità di iniziare un percorso psicologico ad integrazione del trattamento.
Un caro saluto. Dott. Maggiori
Gentile utente, purtroppo la richiesta è troppo generica per permettere una risposta che Le sia di qualche utilità. Come sottolineano altri colleghi, non è chiaro a quali pensieri si riferisca. Inoltre, mancano elementi personali: la Sua richiesta potrebbe essere la richiesta di qualsiasi altro, ma è solo tramite la conoscenza della Sua peculiare esperienza e storia che è possibile fornirLe indicazioni per Lei valide. Di certo, se si riferisce a pensieri intrusivi e/o ansiogeni, è bene che Lei sappia che la sola cura farmacologica li argina senza però risolverne i motivi; pertanto, è assai probabile che possano ripresentarsi dopo un periodo di miglioramento. Se in passato sono stati affrontati senza il supporto di un percorso psicoterapeutico, Le consiglierei una scelta differente per consentire di andare a fondo delle cause e dei motivi per i quali Lei soffre, così da eradicarli a monte e limitare fortemente il rischio di ricadute come questa. In letteratura è noto il beneficio di associare farmaco e psicoterapia per una notevole quantità di sofferenze: tale tipo di trattamento risulta essere quello elettivo, per esempio, anche per ansia e pensieri ossessivi. Rispetto all'efficacia della terapia in sè, il medico curante è l'unico titolato, eticamente e professionalmente, a modificare i dettami posologici perché è l'unico che conosce la Sua persona in tutti i dettagli (anamnesi farmacologica e medica, interazioni, allergie...). Se ha timore che il farmaco non faccia effetto, la cosa migliore è parlarne liberamente con il medico che lo ha prescritto: un rapporto di fiducia è preliminare alla buona riuscita di qualsiasi rapporto professionista-utenza. In bocca al lupo! DMP
Buongiorno, l'indicazione da seguire è psicoterapica sicuramente visto che con il solo farmaco i pensieri si sono ripresentati. Contatti uno psicologo della sua zona o qui sul portale.
dott Tealdi
Buongiorno, dovrebbe chiarire a quali “pensieri” si riferisce. In ogni caso per la terapia farmacologica e’ bene che faccia riferimento al medico che l’ha prescritta. Inoltre credo che, se già non l’avesse fatto, sia opportuno valutare di affiancare alla terapia farmacologica una psicoterapia. Raramente il solo farmaco è sufficiente. Molto utile è la psicoterapia affiancata da ipnosi. Un cordiale saluto antonell
Salve,
la terapia farmacologica da sola non è sufficiente, quindi la associ ad una psicoterapia.
Saluti.
Buonasera, per la terapia farmacologica si rivolga al medico prescrivente.
inoltre, provi a richiedere, senza timore, una consulenza psicologica.
Ottime cose, Dottor Andrea De Simone
Carissimo o carissima,
per la terapia farmacologica è importante che lei si rivolga al medico che la ha prescritta, segnalando liberamente tutti i suoi dubbi e le sue domande. Sarà utile ad elaborare la strategia migliore per lei.
Valuti anche l'opportunità di affiancare alla terapia un supporto psicologico.
In bocca al lupo!
Salve, necessariamente deve rivolgersi al medico che le ha prescritto la cura. Un saluto,
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Gentile utente, quando si assumono i farmaci è bene rivolgersi al medico prescrivente per esporre i propri dubbi e insieme trovare la giusta farmacoterapia, chiaramente ciò è possibile solo in un clima di fiducia tra dottore e paziente, altrimenti conviene cambiare medico.

Cordialmente

Dottor Mauro Vargiu

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.