Impianto a rischio Buon giorno oggi ho fatto una tac ad un impianto che mi fa male da quando è stat

5 risposte
Impianto a rischio
Buon giorno oggi ho fatto una tac ad un impianto che mi fa male da quando è stato fatto (tre anni)
C è un inizio di plerimplantite a livello gengivale, il nuovo dentista mi ha detto che non c è niente da fare.
Io curo tantissimo l igiene orale , perché questo problema, perderò l impianto ?
Se lo perderà o meno non posso saperlo , di certo il dubbio può scioglierlo il dentista che ha modo di esaminare la parte e la radiografia.

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difficile rispondere senza vedere lastra e valutare obiettivamente la mobilità e le condizioni orali e dell arcate in particolare;certo è che l impianto a differenza dei denti non ha sistemi di difesa naturali insiti ,anzi per la sua forma a vite permette facilmente una diffusione all apice dei batteri e ostacola completamente le manovre di igiene orale sia domiciliari che professionali quando le spire della vita si cominciano a scoprire ;molto dipende anche dal carico a cui è stato sottoposto e dai denti antagonisti e dal materiale della ricostruzione protesica :alla fine se è un impianto singolo che sostituisce un dente solo spesso è più indicato rimuoverlo prima dell epilogò finale spontaneo almeno per salvarsi un po’ di osso attorno per procedere così ad un innesto di osso e successivamente all inserzione di un nuovo impianto ;diverso il caso se questo impianto è parte di una protesi sostenuta da piy impianti …comunque una bella cura antibiotica generale e anche locale dopo una più accurata possibile igiene professionale ,non si rifiuta a nessuno …tentar non nuoce.
Se il dentista a cui si è rivolto ha visionato la tac dopo averla visitata si è espresso in questi termini, purtroppo la situazione è compromessa. E' chiaro che senza vedere nulla non possiamo esprimerci in merito, ma la supposizione e logica. Mi chiedo tuttavia perchè se le ha sempre fatto male, abbia atteso tre anni.
Fino a poco tempo fa, un impianto colpito da una periimplantite era la fine dell’ impianto. Premesso che occorre capire a che stadio di malattia si trova, alcune manovre potrebbero farle rientrare la patologia e dare qualche speranza di sopravvivenza all’impianto.
Si rechi presso un paradontologo capace e veda cosa le propone.
E' corretta la risposta del dr. Zironi.

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