Il vero problema è che non potendo più assumere ranitidina a causa dei sopraggiunti disturbi intesti
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Il vero problema è che non potendo più assumere ranitidina a causa dei sopraggiunti disturbi intestinali come quelli descritti, essendo altresì ipersensibile agli inibitori, (dopo una singola assunzione della pasticca a base di lansoprazolo si è manifestata orticaria localizzata al tronco fino al collo), non so a questo punto come curare l'esofagite da reflusso; pongo a voi medici 2 ultime domande: quale test dovrei fare per stabilire se sia ipersensibile a tutti i prazoli o solo a quello in causa; lo sciroppo a base di ranitidina avrebbe minori effetti collaterali rispetto alla pasticca e la soluzione effervescente, in quanto con minori eccipienti che aumentino l'incidenza dei disturbi?
Da quanto Lei dice rimane solo la terapia con antireflusso come per esempio Gaviscon. Sarebbe però opportuno conoscere meglio la situazione.
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Credo che in presenza di una probematica terapeutica come la sua sia anche opportuno accertarsi oltre che con l'allergologo su eventuali intolleranze a tutta la classe farmacologica, di studiare meglio di che tipo di malattia da reflusso si tratti.
Infatti i sintomi non sono direttamente proporzionali alla severità della malattia e neppure al tipo di materiale che refluisce. Le conviene valutare con il suo gastroenterologo di fiducia eventuale esecuzione di manometria esofagea ad alta risoluzione (studia come funziona il suo esofago ed eventuale ernia iatale) e pH-impedenziometria 24 h (monitoraggio del reflusso per 24 ore con possibilità di valutare anche rapporto con i sintomi).
Dieta, calo ponderale, antiacidi e procinetici gastrici sono ulteriori armi che può utilizzare nel mentre, in attesa di approfondire il suo disturbo (se non già fatti).
Infatti i sintomi non sono direttamente proporzionali alla severità della malattia e neppure al tipo di materiale che refluisce. Le conviene valutare con il suo gastroenterologo di fiducia eventuale esecuzione di manometria esofagea ad alta risoluzione (studia come funziona il suo esofago ed eventuale ernia iatale) e pH-impedenziometria 24 h (monitoraggio del reflusso per 24 ore con possibilità di valutare anche rapporto con i sintomi).
Dieta, calo ponderale, antiacidi e procinetici gastrici sono ulteriori armi che può utilizzare nel mentre, in attesa di approfondire il suo disturbo (se non già fatti).
Buonasera, le consiglio di rivolgersi ad un gastroenterologo della sua zona. Cordiali Saluti
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