Il risultato del breath test al lattosio è: T0 -26,10 T90 -26,18 ; recupero percentuale 0,8 Il dot

13 risposte
Il risultato del breath test al lattosio è: T0 -26,10 T90 -26,18 ; recupero percentuale 0,8
Il dottore di famiglia conferma la presenza di intolleranza al lattosio...e' così? Grazie
Gentile paziente,
i valori riportati del breath test non sembrano indicare una chiara intolleranza al lattosio, poiché non si registra un incremento significativo dell'idrogeno espirato dopo l'assunzione di lattosio. Normalmente, in caso di intolleranza, ci si aspetta un incremento significativo dei livelli di idrogeno nell'aria espirata (almeno 20-30 punti rispetto al valore basale) entro 90-120 minuti dall'assunzione del lattosio. Questo suggerirebbe un'assorbimento regolare o una mancata fermentazione batterica nel colon. Tuttavia, in alcuni casi, il test può risultare non affidabile per vari motivi, come la flora batterica alterata o errori nella preparazione. Se i sintomi persistono, le consiglio di confrontarsi nuovamente con il suo medico, o un diverso professionista, e di considerare ulteriori esami.

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Sulla base dei valori riportati (T0 -26,10 e T90 -26,18; recupero percentuale 0,8), il risultato non mostra una variazione significativa dei livelli di idrogeno nell'espirato, che è il parametro principale utilizzato per diagnosticare un'intolleranza al lattosio. Generalmente, l'intolleranza al lattosio si associa a un aumento significativo dell'idrogeno nell'espirato dopo l'assunzione di lattosio. Ti consiglio di consultare uno specialista in gastroenterologia per una revisione accurata dei dati e, se necessario, ulteriori accertamenti per confermare o escludere questa diagnosi.
Distinti saluti,
Dr. Luca Agostini
Salve, confermo!
Gentilissimo/a,
Sì, i risultati del breath test al lattosio che ha condiviso indicano una bassa variazione dei livelli di idrogeno nel respiro, il che suggerisce una scarsa digestione del lattosio. In un test di questo tipo, ci si aspetta un aumento significativo dei livelli di idrogeno, se il lattosio non viene digerito correttamente e fermentato dai batteri nel colon, generando idrogeno che viene poi espirato.
Nel suo caso, il fatto che i valori siano rimasti sostanzialmente stabili (da -26,10 a -26,18) e che il recupero percentuale sia molto basso (0,8) è indicativo di un'intolleranza al lattosio. Pertanto, la conferma del suo medico di famiglia riguardo alla presenza di intolleranza al lattosio è coerente con i risultati del test.
È importante ora considerare come gestire questa intolleranza, che può includere l'adozione di una dieta a basso contenuto di lattosio o l'uso di integratori di lattasi, a seconda delle sue esigenze e preferenze. Se desidera ulteriori indicazioni su come procedere, non esiti a contattarmi.
Cordialmente
Dott.ssa F.A.
si quindi devi avere unalimentazione mirata
Gentile paziente, si purtroppo è cosi
Si, se i valori sono stati segnati correttamente sì: il test dice che in questo momento c'è intolleranza, ma per capire se si tratta di un qualcosa di momentaneo (dovuto per esempio a disbiosi intestinale) o di genetico potrebbe essere utile dosare tramite esami del sangue il gene per l'intolleranza al lattosio.
non sembra esserci una risposta positiva al test.
Tuttavia, il medico potrebbe aver preso in considerazione anche altri aspetti clinici, come la storia dei sintomi e altre valutazioni.
Gentile paziente, quali sono i range di riferimento del laboratorio?
é inoltre presente un commento da parte dello specialista?

Sarei felice di poterla aiutare con maggiori dati a disposizione, nel frattempo si affidi ai consigli del suo medico
Un caro saluto
Dott.ssa Carolina Bongiolatti
Gentile paziente, il test dura quattro ore e la positività si ha quando il valore finale supera il respiro basale di 20ppm. saluti
Buongiorno, i valori da lei riportati indicano una ridotta tolleranza al lattosio però bisogna valutare in maniera completa il suo quadro e capire qual è la sintomatologia di fronte al consumo di prodotti che lo contengono al fine di poter gestire al meglio la situazione e capire come intervenire in maniera mirata. Cordiali saluti, dott.ssa Francesca Turci
Gentile paziente, per confermare la presenza di un'intolleranza al lattosio sulla base di un breath test, è necessario valutare l'andamento dei livelli di idrogeno (o metano) espirati nel tempo. T0: -26,10 e T90: -26,18 indicano che non c'è stata un'evidente variazione nei livelli di gas espirati durante il test. Recupero percentuale: 0,8 suggerisce una variazione minima, che di solito non è compatibile con una diagnosi chiara di intolleranza al lattosio. Infatti, i criteri diagnostici tipici richiedono:
Un aumento di idrogeno (o metano) superiore a 20 ppm rispetto al valore basale (T0) durante il test.
La presenza di sintomi tipici (gonfiore, diarrea, dolore addominale) durante o dopo il test. Se il medico ha confermato la diagnosi, probabilmente si è basato sui sintomi percepiti e non solo sul test. Se ha dubbi, le consiglio di consultare un gastroenterologo. Rimango a disposizione, Dott.ssa Antonella Monteleone.
l risultato del tuo breath test al lattosio mostra valori pressoché stabili del delta H2 (idrogeno) tra T0 e T90, con un recupero percentuale di appena 0,8. Questo dato non sembra indicativo di una chiara intolleranza al lattosio, poiché nei soggetti intolleranti il valore di H2 tende ad aumentare di almeno 20 ppm sopra il valore basale dopo l'ingestione di lattosio.

Tuttavia, potrebbero esserci altre ragioni per i tuoi sintomi che il medico potrebbe aver considerato, come:
Intolleranza al lattosio non rilevabile: In alcuni casi, il breath test può non essere sensibilissimo per intolleranze lievi o atipiche.
Sintomi funzionali o misti: Disturbi gastrointestinali possono dipendere anche da altre condizioni, come la sindrome dell'intestino irritabile (IBS).
Ti consiglio di:
Parlare di nuovo con il tuo medico per chiarire la diagnosi, Considerare una dieta a basso contenuto di lattosio per alcune settimane, monitorando se i sintomi migliorano.
Eventualmente, approfondire con ulteriori test o consultare un gastroenterologo.
Se hai dubbi o sintomi persistenti, ulteriori indagini possono aiutare a definire meglio la situazione!

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