Il mio ragazzo ha 25 anni ed è bipolare (seguito da psicoterapeuta). Quando accade un litigio tra no

17 risposte
Il mio ragazzo ha 25 anni ed è bipolare (seguito da psicoterapeuta). Quando accade un litigio tra noi, o tra lui e i suoi genitori o tra lui e i suoi colleghi (più intimi) al lavoro, si destabilizza al punto che la sua vita subisce uno “stop”. Si sente col morale giù, non ha più voglia di lavorare, di parlare per eventualmente trovare un modo di risolvere, di uscire..vuole solo rimanere a casa e dormire . Si lascia sopraffare dalle emozioni e non reagisce. Sicuramente la terapia gli fornirà gli strumenti per affrontare tutto ciò, ma sono 5 anni che è seguito e da 3 anni che stiamo insieme vedo che non ha fatto grandi cambiamenti in queste situazioni. C’è qualcosa che posso fare, un approccio che posso avere, per aiutarlo in qualche modo quando si presentano queste stesse identiche dinamiche? Quando le discussioni avvengono tra noi, io cerco il modo di parlargli, di pensare cautamente a delle soluzioni, ma lui non vuole sentire ragioni e vuole solo “crogiolarsi nel suo male”, finchè non gli passa, dovesse anche impiegare giorni (tanti…).
Buongiorno, come probabilmente ha già notato avere di fianco una persona che soffre di una patologia di questo tipo non è cosa facile. Non esiste un modo risolutivo per affrontare certe crisi soprattutto quando sono profonde quindi le direi che l'unica cosa sia tentare di farlo ragionare. Tuttavia potrebbe ad un certo punto dover ragionare su di lei e su quello che si aspetta da questa relazione. Non è difficile che capiti di diventare co-terapeuti nostro malgrado per cui potrebbe essere necessario/utile anche per lei aprire un canale di confronto indipendente dalla situazione, soprattutto per non cadere nella dinamica dell' "io ti salverò".

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Gentile utente, il disturbo bipolare è un disturbo dell'umore a lungo termine che può influenzare il modo in cui una persona pensa, sente e si comporta. Immagino che di questo ne abbia fatto esperienza, in questi tre anni con il suo ragazzo, e immagino quanto impegno e costanza richieda stargli accanto nei momenti più delicati. Quello che non dice nella sua mail e se il suo ragazzo stia seguendo, insieme al lavoro psicoterapeutico, anche una terapia farmacologica. La presenza di uno psichiatra di riferimento e di una terapia adatta è fondamentale per questo tipo di disturbo, in cui gli stabilizzanti dell'umore sono di supporto nei periodi in cui la sintomatologia si riacutizza, e proprio per diminuire i sintomi più invalidanti per la quotidianità. Senza questo sostegno anche i migliori sforzi di chi ci vuole bene rischiano di essere inutili e inefficaci.
Anche per lei potrebbe essere importante confrontarsi e parlare di come si sente quando la vita del suo ragazzo subisce uno "Stop" e lei sente di non avere strumenti. Rimango a disposizione.
Cordiali saluti,
Dr.ssa Michela Ciancarella
Certo si tratta di una patologia complessa e impegnativa, soggetta a miglioramenti e ricadute. Ci vuole molta pazienza e forza per stare accanto ad una simile situazione e affinché ciò non rappresenti per lei una fonte di stress relazione troppo forte potrebbe magari parlarne con lo psichiatra che lo ha in cura e contestualmente esaminare, all interno di un suo percorso di chiarificazione, le motivazioni che la tengono legata a lui. Ciò potrebbe esserle molto utile. Rimango a disposizione. M.Vini
Gentile utente, comprendo la sua frustrazione e preoccupazione in merito a questa situazione. Il bipolarismo è una condizione complessa e spesso il farmaco risulta essenziale per la stabilizzazione dell'umore e per garantire di conseguenza un miglior intervento psicoterapeutico. Quello che mi sento di dirle, con queste poche informazioni a disposizione, è di considerare la possibilità di intraprendere lei stessa un percorso di supporto per poter elaborare i vissuti che questa situazione le scatena oppure valutare un percorso di coppia per trovare le modalità migliori per entrambi di interagire. Un caro saluto
Da quello che racconti (mi permetto il "tu" perchè deduco la tua giovane età) al tuo ragazzo hanno fatto una diagnosi di disturbo bipolare ma, al di là delle "etichette" che possiamo dare, quello che traspare è la tua profonda sofferenza nello stare in questa relazione che a volte sembra imprevedibile e molto altalenante. Ti posso consigliare un percorso psicologico cosí da avere uno spazio tutto tuo in cui capire come sviluppare risorse che possano aiutarti a stare in questa relazione, prima di tutto per te stessa.
In bocca al lupo!
Dott.ssa Baiardo Bruni Samantha
Buongiorno, per supportare il suo fidanzato può chiedere a lui se è possibile fare un incontro a tre con il suo terapeuta su questa parte. Come suggerito da altri colleghi è importante che lei stessa si ritagli uno spazio personale di elaborazione dei suoi vissuti rivolgendosi ad uno psicoterapeuta. Un caro saluto. Dr.ssa Lorena Ferrero
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera, comprendo la difficoltà di affrontare i momenti di crisi del suo ragazzo e i sentimenti, probabilmente di impotenza, che lei sente. Non c'è qualcosa che lei può fare soprattutto se lui cerca la solitudine. Al massimo può chiedergli se e cosa può fare per lui. Importante in questa tipologia di disturbo è avere un supporto farmacologico che stabilizzi l'umore. Il suo ragazzo è seguito in tal senso? Se non lo fosse sarebbe il caso di provvedere con una consulenza psichiatrica.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile utente, è una patologia complessa e non è facile stare accanto a chi la vive. Forse potrebbe farsi aiutare da uno specialista per comprenderla meglio e attuare delle strategie anche per no lasciarsi sopraffare.
Cordialmente, Giadadi verpli
Buongiorno,
il disturbo bipolare è una patologia psichiatrica molto complessa che necessita di cure costanti, sia psicoterapiche che psichiatriche. Non so che tipo di cambiamenti si aspetti, ma le posso certamente dire che non è un malessere da cui si può completamente guarire. Certo le cure migliorano lo stile di vita del paziente ma non eliminano del tutto la condizione patologica. Credo che se ama questa persona lei debba far i conti con questo, provando ad accettare la situazione per quella che è. Nel caso, potrebbe esserle utile l' aiuto di uno specialista per osservare da diverse angolazioni la relazione di cui fa parte.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Le ho risposto facendole un video che troverà nella mia pagina youtube dal titolo "La speranza è una via necessaria per realizzare i desideri". Spero possa trovarne giovamento. Cordialmente Amico Colaianni
La situazione che descrivi è complessa e richiede una delicata gestione delle emozioni e delle relazioni. È positivo che il tuo ragazzo stia già seguendo un percorso terapeutico per affrontare la sua condizione bipolare, ma è comprensibile che tu voglia trovare modi per supportarlo ulteriormente durante i momenti di crisi.
Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero essere utili per affrontare queste situazioni:
- Comunicazione aperta e rispettosa: Continua a cercare il dialogo con il tuo ragazzo, anche se potrebbe essere difficile durante i momenti di crisi. Esprimi le tue preoccupazioni in modo calmo e rispettoso, e cerca di ascoltare attentamente le sue esperienze e sentimenti.
- Comprendi i suoi bisogni: Cerca di capire quali sono le esigenze del tuo ragazzo durante i momenti di crisi. Potrebbe aver bisogno di spazio e tempo per elaborare le sue emozioni, o potrebbe apprezzare il supporto e la presenza di una persona di fiducia.
- Sostegno pratico: Offri il tuo aiuto pratico, se necessario. Questo potrebbe includere aiutare con le attività quotidiane o offrire supporto nella gestione delle responsabilità lavorative o familiari.
- Promuovi il benessere emotivo: Incoraggia il tuo ragazzo a seguire le indicazioni del suo terapeuta e a praticare attività che favoriscono il benessere emotivo, come l'esercizio fisico, la meditazione o il tempo trascorso all'aria aperta.
- Coinvolgi il terapeuta: Se appropriato, potresti considerare di coinvolgere il terapeuta del tuo ragazzo nelle vostre discussioni. Il terapeuta potrebbe essere in grado di offrire suggerimenti e strategie per gestire le crisi in modo più efficace.
- Auto-cura: Non trascurare il tuo benessere emotivo durante questo processo. Assicurati di avere il supporto di amici, familiari o di uno psicoterapeuta per affrontare le tue preoccupazioni e il tuo stress.
È importante ricordare che affrontare la bipolarità richiede tempo, pazienza e impegno costante da parte del tuo ragazzo e del suo sistema di supporto. Continua a essere presente per lui e a offrire il tuo sostegno in modo amorevole.
Cordialmente
Dott. Tiziana Vecchiarini
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sue esperienza.
Comprendo come le alterazione dell'umore del suo fidanzato la coinvolgano in prima persona e la spingano a voler ricercare una soluzione per il suo e il vostro benessere. Non è semplice per le persone vicine a chi ha un disturbo bipolare riuscire a gestire la frustrazione di non riuscire a fare molto. Dal suo racconto si evince una cosa molto importante che voglio restituirle, ed è l'attenzione e la cura che lei ha nel rispettare tutte le fasi dell'umore del suo compagno. La invito a riflettere, e rifletto insieme a lei, sulla possibilità di un supporto terapeutico anche per lei, per riuscire a gestire le sue emozioni in questa relazione. Rispetto al suo fidanzato, potrebbe essere utile parlarne con il suo terapeuta ed, eventualmente, richiedere anche una consulenza per un supporto farmacologico oltre che quello psicologico. Resto a disposizione per qualsiasi informazione, dott.ssa Amelia Capezio
Buon pomeriggio, nelle righe che lei scrive non è chiaro se il suo ragazzo è seguito anche da uno psichiatra perchè la sua collaborazione è necessaria affinchè lui possa riprendere a vivere normalmente. Per il resto credo che una terapia cognitivo-comportamentale sia quella indicata per il disturbo che cita. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Saluti dott.ssa Agostini Maria Grazia.
Comprendo dalle sue parole il senso di frustrazione che sperimenta nella relazione, quando si manifestano le caratteristiche tipiche del disturbo bipolare nel suo ragazzo. Il vissuto di impotenza da parte di che è affianco alle persone con questo tipo di disturbo è molto comune. Darsi l'opportunità di riflettere su tali vissuti e sul ruolo che negli anni lei può aver assunto all'interno della relazione potrebbe esserle utile nei termini di una possibile ridefinizione di tale ruolo nella coppia e in generale di una crescita personale. Da quello che emerge il suo partner si sta occupando di se stesso e della sua condizione; quello che lei può fare è conoscere le caratteristiche di questo disturbo per meglio comprenderne le dinamiche e allo stesso tempo intraprendere un percorso personale che la aiuti a riflettere sull'impatto che tutto ciò ha su di lei, magari attraverso una terapia EMDR, che favorisca l'elaborazione di esperienze del passato in cui ha appreso le modalità che le appartengono e che espleta nelle relazioni attuali. Spero di esserle stata utile, un saluto
Cara utente,
innanzitutto la ringrazio per aver scritto qua la sua situazione.
Immagino la difficoltà di avere una relazione con un ragazzo che ha questo tipo di problematica.
Visto che è una relazione duratura proverei a chiedere di poter partecipare anche lei a una seduta insieme al suo ragazzo in modo tale che il terapeuta possa dare anche a lei qualche dritta e informazione su come comportarsi in alcuni momenti.
Spero di esserle stata di aiuto,
Dott.ssa Giada Valmonte
Salve, se è questo quello che desidera fare, sappia che vi sono dei limiti e che più in là di un certo limite non potrà andare.
Per trovare strategie da utilizzare potreste recarvi da uno psicoterapeuta per seguire un percorso di coppia.
Li potrebbe imparare a modulare i suoi interventi e capire invece dove c’è il segnale di stop.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli

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