Il mio matrimonio è finito da 4 anni e ho un nuovo compagno, ma mio figlio di 11 anni non ne vuole s

22 risposte
Il mio matrimonio è finito da 4 anni e ho un nuovo compagno, ma mio figlio di 11 anni non ne vuole sapere. Mi ha chiesto esplicitamente di non incontrare il mio nuovo compagno e che non vuole essere presente quando c'è lui. A seguito di questa sua richiesta sono sempre più in difficoltà e benché mi trovi bene con il mio nuovo compagno, sto pensando di troncare perché per me è insopportabile il giudizio negativo di mio figlio. Cosa altro potrei fare?
Buongiorno, in questo momento per suo figlio può essere difficile affrontare il fatto che si accompagni con un'altra persona. Ma, con l'andare del tempo, capirà che per un figlio è molto pesante sostenere il ruolo di colui che orienta le Sue scelte ed è responsabile della Sua felicità.
Una buona madre è innanzitutto una donna che non si esaurisce nel proprio ruolo di genitrice.
In questo momento suo figlio ha forse solo bisogno di tempo e di uno spazio che gli permetta di capire che la separazione dei genitori, ma anche dai genitori, è un processo doloroso, ma necessario.

Un caro saluto,

mg

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Buongiorno, probabilmente la richiesta da parte di suo figlio rispecchia una difficoltà di comprendere ed accettare la separazione ed è comprensibile, non è un processo automatico, ha bisogno di tempo e in ciò va supportato. Di conseguenza potrebbe essere maggiormente difficile da parte si suo figlio, accettare il fatto che oggi accanto a lei ci sia un altro compagno.
Mi sento di dirle, che lei non deve sentirsi in colpa per essere oggi felice accanto ad un altro uomo, è giusto per il proprio amor proprio pensarsi non solo come madre, ma anche come una donna, come una persona con una propria identità con bisogni personali. Le consiglio, di far comprendere e sentire a suo figlio, che il fatto di aver intrapreso una nuova relazione, non rappresenti un ostacolo per il vostro rapporto.
Un caro saluto
AS
Cara utente, è comprensibile la sua difficoltà e i dubbi che da questa situazione possano scaturirle. È chiaro che una separazione non è mai semplice per nessuno, sarebbe importante comprendere le dinamiche che ci sono state nel vostro caso e quindi come può aver vissuto suo figlio tutto questo. Ognuno di noi ha bisogno del proprio tempo per affrontare e gestire le situazioni difficili, i vostri tempi sono inevitabilmente diversi ma questo non significa che lei stia sbagliando.
Ha mai valutato l'idea di far fare a suo figlio un colloquio psicologico per aiutarlo in questa fase molto delicata della sua vita, ricca di cambiamenti asolescenziali ma anche familiari?
Se ha bisogno di qualsiasi domanda, dubbio o chiarimento, rimango a sua disposizione.
Dott.ssa Federica Leonardi
Gentile utente, in regime di separazione frequentemente si osservano dinamiche piuttosto forti che coinvolgono in ugual misura il sistema coniugale ed il sottosistema figli. I ruoli vanno incontro a nuove definizioni e spesso si osservano figli che diventano i nuovi "compagni" delle mamme. In tal modo, s'innescano conflitti che nascono non solo dalla frammentazione familiare con tutte le sue conseguenze, ma anche dalle gelosie, possessioni e responsabilità di cui un figlio si fa carico rispetto alla mamma.
Oltre alla piena comprensione di un processo di adattamento che richiede un comprensibile tempo, puo essere opportuno ridefinire la "gerarchia" dei ruoli che in seguito ad una separazione possono, quindi, essere meno marcati. Questo aiuterà suo figlio a deresponsabilizzarsi rispetto al legame col suo nuovo compagno e a tollerarne meglio la presenza fino alla graduale accettazione.
Non molli! Cordialità.
Gentile Utente,
dopo una separazione i figli tendono a vedere i nuovi compagni dei genitori come figure che vanno a rimpiazzare l'uno o l'altro genitore, e questo li porta a spaventarsi e negare qualunque tipo di contatto. Ciascuno elaborerà la separazione con i propri tempi, ed in questo va accompagnato, aspettandolo. La sua attenzione per ciò che suo figlio esprime è ammirevole ma faccia attenzione a non tradurla in auto-sacrificio incondizionato che non le costerebbe meno che vivere il disappunto del bambino. Suo figlio ha "diritto" di temere una sostituzione del proprio padre, come lei merita un'altra relazione, se la desidera. E' un delicato gioco di equilibri nel quale col tempo ciascuno ritrova il proprio ruolo e la propria soddisfazione. Con pazienza e presenza. Un caro augurio di buona fortuna
Buonasera. Delle sue parole mi risuona molto la frase 'mio figlio nn ne vuol sapere'. Sicuramente con questa posizione suo figlio le rimanda una necessità di differenziarsi da lei. Se non comprendo male il bambino/ragazzino è figlio unico, ha un rapporto triangolare con lei e con il padre (mi auguro non triangolante però ). Se usiamo la metafora geometrica, il suo compagno adesso trasforma la figura, rendendola un po' più stabile. Ignoro se anche il padre del bambino abbia una compagna e come eventualmente suo figlio l'accolga. Tuttavia non credo sia opportuno cadere nella provocazione del minore, ma nemmeno imporgli una persona che lui non ha ancora integrato come 'uno di famiglia'. Forse occorrerà ancora tempo, per interiorizzare e mentalizzare, e l'unico elemento di aiuto sarà il dialogo e il confronto. Il bambino ha meno strumenti di astrazione, ma non per questo va assecondato, anzi sarebbe un pericoloso scettro da dargli in mano
Buonasera, le separazioni vengono elaborate da ogni persona in modo diverso. Probabilmente “rinunciare” al suo nuovo compagno non semplificherebbe il duro processo cui suo figlio, e lei stessa, siete chiamati ad affrontare. Lo sostenga nel suo dolore ma senza dimenticarsi di se stessa, perché questo non lo aiuterebbe e non aiuterebbe Il vostro rapporto. Un caro saluto Dott Elisa Galantini
Probabilmente suo figlio ha difficoltà ad elaborare la separazione dei genitori, lei in questo è molto presente come mamma. Nello script non dice nulla del rapporto col padre, anche questo sarebbe importante sapere. Ovviamente lei come madre non vive bene questo momento, ma rinunciare alla sua vita non sarebbe utile a lei e nemmeno a suo figlio, addirittura ostacolerebbe il processo di elaborazione in atto. Le sarebbe utile contattare un terapeuta sistemico per capire come aiutare suo figlio a superare e concettualizzare la situazione. Resto a disposizione. Un caro saluto, dr.ssa Daniela Benvenuti
Cara utente,
i colleghi le hanno dato tanti spunti su cui riflettere.
Da quanto scrive, non è chiaro in che modalità il suo nuovo compagno è entrato a fare parte della vita di suo figlio: come è stato presentato, dopo quanto tempo, qual è stata la sua prima reazione. Una cosa è chiara, suo figlio non è ancora pronto. Ciò significa avere pazienza e valutare la possibilità di richiedere un aiuto professionale per facilitare l'accettazione del suo nuovo compagno. Rinunciare alla sua vita sentimentale è una strategia di evitamento del problema. Si concentri invece sulla ricerca di soluzioni. Buona fortuna!
Gentile utente,
quella che racconta è una situazione molto dolorosa. Dopo la fine del suo precedente matrimonio, si trova in una nuova storia d'amore con un uomo con cui si trova bene, ma ha difficoltà a proseguire la relazione in quanto non approvata da suo figlio. Mi sembra come se sentisse di dover scegliere tra il compagno e suo figlio, e questo dev'essere molto doloroso.
Forse c'è una terza possibilità, quella che passa per il dialogo, la pazienza e il lavoro su di sé. Sa, i ragazzi a volte hanno atteggiamenti che possono mettere a dura prova i genitori, ma questi atteggiamenti non sono casuali, bensì vogliono sempre passare un messaggio. Quindi, adotti un atteggiamento "curioso" nei confronti di suo figlio, chieda a se stessa (prima che a lui) come mai questa opposizione? Cosa sta succedendo tra lei e suo figlio? E tra lei e il padre? Cosa le sta comunicando con questa presa di posizione? Una paura, un disagio, una rabbia...?
In quest'ottica, lei stessa potrebbe trovare giovamento in un sostegno da parte di uno psicologo che la aiuti ad esplorare ciò che sta accadendo in lei e nella relazione con suo figlio e col suo compagno.
I migliori auguri,
dott Carrera
Buonasera,
suo figlio ha 11 anni e non è strano che non "approvi" il suo nuovo compagno. Come già accennato da qualche collega è importante non cadere nella "trappola" che inconsapevolmente le sta tendendo che è quella di sentirsi delegato ad effettuare delle scelte che non gli spettano e le cui conseguenze sarebbero davvero difficili da sopportare. Attenzione anche, perché la sensazione è che questo possa essere una sorta di alibi anche per lei.
Gentile signora, suo figlio le sta comunicando un disagio per questa nuova situazione a cui si deve adattare. E' importante che lei si ricordi che la nostra identità si forma in diversi ambiti di vita e non solo in quello genitoriale (lavoro, affetti, amici, famiglia, sport, tempo libero, spiritualità etc). IN alcuni momenti un ambito diventa più importante di altri, ma vanno coltivati tutti per arrivare a trovare il giusto equilibrio che crea un senso diffuso di benessere soddisfazione. Un percorso di sostegno psicologico potrebbe aiutarla ad acquisire la giusta consapevolezza per mirare a questo equilibrio. Ne avrà vantaggio in primo luogo lei e di conseguenza suo figlio che si sta affacciando alla vita e imparerà dal suo esempio. Se ha piacere rimango a disposizione anche on line. Barbara Montagnini
Si tratta di un momento delicato ed emotivamente complesso dove l' amore ed i sensi di colpa portano ad una confusione di ruoli . Mantenga ben definiti i confini dei ruoli. Suo figlio capirà ed accetterà la sua vita se lei per prima rispetterà se stessa. Un bambino di 11 anni non può permettersi di sostenere la responsibilità di una scelta relativa alla vita affettiva della madre. Il suo ruolo è un altro. Consideri suo figlio per il bambino che è, non lo carichi di una responsabilità non sua, lo protegga con la forza delle sue scelte. Le sue scelte come donna sono sue, solo sue. Non lo renda responsabile di questo. Se ha bisogno di un sostegno sono a sua disposizione.
Dott.ssa Monica D'Ettorre
Buona sera,
È possibile che suo figlio stia esprimendo la difficoltà ad accettare l'irreversibilità della separazione tra i suoi genitori, per lui ulteriormente sancita dal rapporto con il suo nuovo compagno. È importante lasciargli tempo e spazio per metabolizzare questa nuova realtà, rassicurandolo sul fatto che la sua mamma per lui c'è e comprende la sua fatica ed evitando che si senta il potere/responsabilità di prendere decisioni decisamente più grandi di lui. L'idea di troncare la sua relazione mi sembra tuttavia che vada nella direzione di "fare una scelta" tra due dimensioni della sua vita (essere mamma ed essere donna) che dovrebbero integrarsi anziché confliggere. Non sarebbe bene per suo figlio avere una madre frustrata e sofferente e sentirsi responsabile di tutto ciò. Le suggerirei dunque di dare il tempo necessario a suo figlio e darsi anche lei il giusto tempo per valutare la situazione e prendere le decisioni più opportune. Se crede potrebbe rivolgersi ad uno psicologo per ricevere supporto in un momento così delicato.
Un caro saluto
Buongiorno,
le sue parole descrivono uno donna molto preoccupata per le conseguenze sul figlio rispetto al divorzio. In questi casi c'è una reale preoccupazione, visto che la separazione rappresenta un lutto da elaborare. Mi sento di consigliarle una consulenza o un supporto psicologico che l'aiuti a sorpassare questo momento in maniera Definitiva, in modo da poter cambiare pagina ed atteggiamento verso quelli che lei ora, vede come problemi che ha con suo figlio.
Cordialmente
Gentile utente, è comprensibile che suo figlio possa percepire il suo nuovo compagno come la prova definitiva della fine dell'armonia e della stabilità della sua famiglia di origine, oltre che come un elemento che può comportare uno spostamento dell'attenzione di sua madre. Ciò non significa che lei debba rinunciare al suo compagno in quanto una brava mamma ha in primis bisogno di essere una donna gratificata ed appagata dalla propria vita. Suggerisco pertanto un percorso terapeutico che possa fare "da ponte" tra i suoi bisogni e quelli di suo figlio, onde evitare inutili e dolorose frustrazioni che potrebbero presentare il conto nel corso degli anni.
Un saluto, SM
Gentile utente, capita spesso che un bambino non accetti subito che i propri genitori possano essere felici anche lontani l'uno dall'altro. Le separazioni sono complicate per tutti. Sono anche certa che riuscirà con il tempo ad accettare questa nuova situazione ci vuole solo tempo. Non deve rinunciare alla felicità nell'avere un nuovo compagno, si dia del tempo e lo dia a suo figlio affinché questa diventi una situazione comprensibile anche per lui. Essere mamma è ben diverso dall'essere una compagna spesso i figli fanno fatica ad accettarlo ma vedrà che piano piano tutto si risolverà. Per qualsiasi cosa sono a disposizione.
Saluti
Dott.ssa Lavinia Dilillo
Suggerirei, ove possibile, un accompagnamento di suo figlio nell'elaborazione della separazione, con la collaborazione del papà. Non tutte le separazioni sono dolorose per i figli, si può lavorare perché ci sia comunque un clima sereno, collaborativo e solidale. Questo sostiene la trasformazione delle relazioni predisponendo nel tempo un senso di fiducia e di gioia.
Le suggerisco inoltre di riflettere sulla responsabilità che graverebbe su suo figlio se fosse lui a decidere della sua ulteriore separazione dal nuovo compagno. Ognuno ha un ruolo e ognuno ha delle responsabilità, quando impariamo ad assumercele con consapevolezza (cosa niente affatto scontata o "facile"), trasmettiamo alle persone che ci stanno accanto maggiore sicurezza e fiducia.
Pace.
Sara Nardini
Buongiorno Sig.ra,
comprendo quanto debba essere difficile questo momento. Tuttavia fare delle rinunce personali di felicità non è la vera soluzione per aiutare il suo bambino. Sicuramente lui sta soffrendo e ha bisogno di elaborare un lutto che è quello della sua coppia genitoriale ma prima di agire decisioni dolorosi e non utili ...si lasci aiutare come mamma affinchè lei possa aiutare il suo bambino.
Occorre uno psicoterapeuta specilizzato nell'infanzia.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Cordiali saluti,

Dott.ssa isabella Uguccioni
Buonasera, probabilmente suo figlio non ha bene elaborato e quindi accolto, la separazione tra lei e il suo ex marito e questo non gli permette di avere uno "spazio" sia mentale che effettivo ed affettivo anche per il suo compagno. La buona notizia è che puo' aiutare suo figlio nell' attraversare questo momento difficile per entrambi, senza dover rinunciare alla sua felicità personale con il suo attuale compagno. E' possibile, con l'aiuto di un/a Psicologo/a e la collaborazione del padre del bambino lavorare su questi aspetti e qualora il padre di suo figlio non fosse disponibile potrebbe comunque intraprendere un percorso (dovrebbe comunque avere il consenso del padre del bambino a meno che non abbia l'affidamento esclusivo). Rimango a disposizione per ulteriori domande, dubbi o chiarimenti. Dott.ssa Sara Strufaldi
Salve,
occorre proporre i suoi dubbi a una psicologa\psicoterapeuta specializzata nell'età evolutiva.
Un saluto,
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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