Il mio compagno gioca da sempre, credevo fosse un piccolo vizio controllato ma ho scoperto tre mesi

19 risposte
Il mio compagno gioca da sempre, credevo fosse un piccolo vizio controllato ma ho scoperto tre mesi fa che si giocava lo stipendio intero. Abbiamo una bimba di 4anni . Tre mesi fa credevo di averlo fatto ragionare abbastanza, credevo stesse cambiando, migliorando. Gli avevo chiesto di dire anche a qualcun'altro di questo suo problema perché non me la sentivo di farmi carico di una cosa così grande da sola. Ci è riuscito solo con due amici e comunque in maniera molto blanda e riduttiva. Poco prima di Natale ho scoperto che ancora giocava. Sa mentire meglio di chiunque altro abbia mai conosciuto, penso di aver buttato via tempo ed energie con lui, eppure non riesco a pensare di dividerci perché c'è in ballo una figlia. Vorrei tanto che si sistemasse tutto, ma credo di far male ad avere ancora fiducia in lui. Ora ho preso io la decisione di rendere nota la situazione anche ai suoi familiari. Lui ha tanto bisogno di uno psicologo:quando si trova con le spalle al muro si chiude a riccio come un bambino di 5 anni, non espone nessun tipo di pensiero o riflessione; Ma i soldi mancano. Al sert o al asl della nostra zona posso trovare assistenza per un caso cosi?
Sentendosi messo alle strette in questi ultimi giorni ha deciso di chiamare il gap, centro giocatori anonimi in zona,e di frequentarlo settimanalmente. Io, nella mia ignoranza in materia, credo che trovandosi in mezzo ad altre persone con lo stesso suo problema magari anche più aggravato, possa sentirsi solo confortato di non essere il solo. Grazie
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che voi possiate richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarvi ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Gentile signora, non so in che provincia abitiate, ma da qualche anno Sert hanno un servizio di terapia che si occupa di dipendenze da gioco.
Un caro saluto
Dott.ssa Cristina Villa
Buonasera Signora, capisco la grossa difficoltà che sta attraversando, non perda mai questo coraggio che sta dimostrando . Concordo con la collega e mi associo nel consigliare una presa in carico del SerT. Ed è importante anche la presa in carico del nucleo familiare, per accompagnarVi in modo corretto ed emotivamente valido è significativo. Rimango a Disposizione Cordialmente Dottoressa Mirella Pepi
Gentile signora, purtroppo le psicopatologie legate alle dipendenze di qualunque tipo portano spesso alla menzogna. È una menzogna legata alla vergogna, alla consapevolezza di fare una cosa sbagliata, ma non si riesce a fare diversamente, quindi si mente per proteggere se stessi e anche gli altri.
I giocatori infatti sperano sempre di poter vincere e di non dover raccontare le perdite nelle quali incappano.
Lei fa bene ad avvertire la famiglia; tutti devono essere consapevoli del grave problema del suo compagno. In un caso come questo l'omertà non avrebbe nessuna utilità.
Il fatto di partecipare ad un gruppo con persone con lo stesso problema non è uno stimolo a continuare a giocare, perché negli altri è più facile riconoscere e capire le debolezze che non si riesce a cogliere dentro di noi.
Questo però non è sufficiente. Ci vuole una presa in carico da parte del sert.
Non so in che regione viviate, ma in alcune zone sono presenti delle residenze che prevedono un percorso residenziale per curare la ludopatia.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti
Dottoressa Lorena Menoncello

Gentile Utente, la situazione che sta vivendo con il suo compagno è molto difficile e la sua preoccupazione è comprensibile. In questi casi è necessario affidarsi alle strutture territoriali che si occupano di dipendenze patologiche il SerD, solitamente sono previsti interventi anche per i familiari per supportarli nella gestione delle difficoltà economiche, legali e psicologiche.
Le consiglio di richiedere un supporto psicologico anche per lei, non solo per aiutare il suo compagno ad affrontare la sua dipendenza, ma per gestire le sue ansie e preoccupazioni che purtroppo è costretta a vivere in questo momento.
Resto a disposizione, Dott.ssa Marina Colangelo
Salve, lavoro in un centro che i occupa di dipendenze, sicuramente l'iniziativa di suo marito di cercare aiuto presso il gap è un buon segno e la cosa potrebbe essere utile. Anche il sert potrebbe rappresentare un valido sostegno. Cordiali sluti Dott. Antonio Panza
Gentile utente, mi dispiace molto per la situazione che sta affrontando e posso immaginare quanto sia impattante sulla sua vita. Le dipendenze spesso portano con sé a cascata altre difficoltà impreviste.
Sicuramente il sert potrebbe essere una strada da provare, ma a prescindere dal suo compagno io la invito a riflettere su un supporto psicologico anche per lei, al fine di fronteggiare al meglio la situazione che le crea disagio.
Le auguro di trovare la strada giusta per lei.
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Sonia Lisi
Gentile utente, immagino che la situazione non sia semplice. Quando si tratta di dipendenze non è facile affrontare la problematica. Ha fatto molto bene a rivolgersi ad un Ser-D. Tali strutture pubbliche si occupano sia di tossicodipendenze sia di dipendenze comportamentali (come il gioco d'azzardo patologico). Anche per quanto riguarda i gruppi di mutuo aiuto specifici per la dipendenza in questione, sono molto utili nel trattamento e nella riabilitazione comportamentale. Il gruppo facilita un confronto e una condivisione di quanto accade e gli errori di uno possono essere utili all'altro per non ripeterli.
Le auguro un grosso in bocca al lupo e le auguro che la situazione vada a migliorare.
Buona giornata
Buonasera, sicuramente presso un Serd potranno aiutare suo marito, come altrettanto frequentare i GAP. E' un percorso lungo e suo marito dovrà essere il primo a rendersi conto di aver bisogno di aiuto. Comprendo anche il suo bisogno di mettere al corrente la famiglia anche per non affrontare tutto da sola e per portare alla luce ciò che suo marito sta ancora nascondendo agli altri ma anche a se stesso. Se ha desiderio di qualche incontro lei o suo marito sono a sua disposizione. Cordiali saluti. Alessandra Domigno
Salve, la situazione di disagio che sta vivendo è comprensibile. Condivido e comprendo la sua scelta di parlarne con i familiari.
In una prima fase le consiglierei di affidarsi al SerD per gioco d’azzardo patologico ove vi è una presa in carico globale da un punto di vista psicologico, familiare e se necessario anche farmacologico.
Resto a disposizione per eventuali dubbi o chiarimenti.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Daniela Chieppa
Buongiorno Signora, come le hanno suggerito i miei colleghi può rivolgersi ai SerD, che sono servizi pubblici dedicati alla cura delle dipendenze comportamentali. Inoltre molto sostegno è possibile trovare presso il GA che è un'associazione di uomini e donne che mettono insieme le loro esperienze per aiutarsi, l'unico requisito indispensabile è voler smettere di giocare. all'interno dei GA, se decidete di frequentarlo potrete trovare entrambi (è possibile la frequenza anche dei familiari), aiuto sostegno e condivisione. Cerchi anche lei un aiuto per condividere i suoi dubbi e le sue emozioni.
Un caro saluto
Nella mia esperienza è già stato fatto un passo nella direzione della consapevolezza che le serve per potersi occupare dejl problema. Lei non potrà occuparsene se non attraverso la distanza che riuscirà a stabilire tra sé e l'altro, iniziando lei stessa un percorso. Non posso prevedere se poi questo sarà sufficiente per attivare anche quello dell'altro, forse non lo sarà affatto, ma di certo sarà molto utile a lei.
Buona giornata
Buonasera, concordo con i colleghi sulla necessità di rivolgersi ad una struttura territoriale che si occupi di disturbi legati alla dipendenza da gioco (ludopatia). Purtroppo non sono situazioni che si risolvono a breve pertanto le consiglio di richiedere un supporto psicologico anche per lei perchè avere a che fare con una persona che soffre di un disturbo di dipendenza non è facile. Un caro saluto!
Buongiorno Signora, accolgo la sofferenza che traspare dalle sue parole legata al permanere in una situazione di stallo e impotenza a fronte di una situazione quotidiana e famigliare che si perpetua da anni. Mi associo ai suggerimenti dei colleghi rispetto ad un eventuale presa in carico al SERT di zona. Mi permetto di suggerire anche in suo favore, la possibilità di accedere personalmente ad un percorso psicologico entro cui portare anche la sua posizione, vissuti, pensieri in merito alla situazione descritta. Un caro saluto. Lorenzo Conforti
Posso comprendere quanto sia difficile il momento che sta affrontando con il suo compagno e del peso che il problema del gioco d'azzardo ha sulla vostra famiglia. Può essere molto complesso gestire la sensazione di essersi sentita tradita e delusa dalla scoperta delle sue continue bugie e dalla mancanza di progresso nonostante i suoi sforzi per aiutarlo. Specialmente in un momento così importante come la nascita di vostra figlia. È importante che lei cerchi il supporto adeguato sia per sé stessa che per suo compagno, al fine di affrontare questa sfida con la massima cura e attenzione.
E' importante considerare la possibilità di consultare un professionista esperto in problematiche di dipendenza, come uno psicologo o uno psicoterapeuta specializzato in comportamenti di gioco d'azzardo. Questo tipo di professionista può offrire un supporto emotivo e fornire strategie terapeutiche specifiche per affrontare il problema. A livello pratico, o SMI o il SERT (Servizio per le Dipendenze) o l'ASL della vostra zona potrebbero offrire assistenza e informazioni riguardo a risorse locali disponibili per affrontare il gioco d'azzardo patologico. Molte volte offrono percorso o gruppi anche per parenti di soggetti con problemi di ludopatia, nei quali ci si può confrontare sull'esperienza che si sta affrontando e avere supporto emotivo.
La decisione di suo compagno di chiamare il GAPe di parteciparvi settimanalmente è un passo positivo verso il riconoscimento del suo problema e la ricerca di supporto e può essere un primo passo
È fondamentale che lei mantenga un equilibrio tra il sostegno e la comprensione per suo compagno e la tutela del benessere di sé stessa e di vostra figlia. Cercare il supporto di uno psicologo o di un terapeuta può aiutarla ad affrontare i suoi sentimenti di frustrazione, rabbia e delusione, nonché fornirle strumenti per prendere decisioni che siano nel migliore interesse di tutti i membri della famiglia.
Buongiorno signora, mi spiace per il difficile momento che sta vivendo. La decisione di suo marito di contattare e frequentare il Gap può indicare il riconoscimento di una problematica. Il Sert di zona inoltre potrà fornirvi un ulteriore aiuto per affrontare la dipendenza da gioco d'azzardo. Sarebbe opportuno che Lei stessa inizi un percorso di psicoterapia per essere sostenuta in questa situazione che come emerge dalle sue parole Le sta creando un notevole disagio. Cordiali saluti, resto a disposizione. Dott.ssa Elena Epilotti
Buonasera. i Ser.t. si occupano anche di ludopatia e di supporto ai familiari, cosa che le consiglio vivamente. I gruppi di mutuo auto aiuto sono inoltre un supporto importantissimo.
Cordiali saluti
Dottoressa Francesca Carubbi
Salve, la situazione che sta vivendo è molto difficile da gestire, per cui è necessario affidarsi al SERD dell'Asl di appartenenza. Sarebbe opportuno richiedere per lei un supporto psicologico che l'aiuti ad affrontare queste difficoltà. Cordiali saluti.
Gent. Utente, mi spiace davvero per la situazione che sta passando. La dipendenza da gioco d'azzardo è difficile e complessa ed è pertanto intuibile come si possa sentire sovraccarica in questa situazione, crescendo anche una bambina di 4 anni.
Il contatto con il centro "Giocatori Anonimi", può rivelarsi molto importante in quanto la partecipazione a gruppi di supporto può essere utile al fine di ricevere sostegno da altri che stanno vivendo situazioni simili.
Ritengo inoltre che sia il Sert (Servizi per le Tossicodipendenze) che l'ASL (Azienda Sanitaria Locale) possano offrire supporto in casi di dipendenza, inclusa quella dal gioco d'azzardo.
È comprensibile infine il fatto che senta la necessità di informare i familiari del suo compagno al fine di ricevere il supporto necessario per affrontare le difficoltà del momento.
E' fondamentale che si prenda cura anche di se stessa, dato il peso emotivo, mediante gruppi o terapeuti specializzati nell'ambito delle dipendenze.
Cordialmente, Dott.ssa Arianna Moroni, Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale

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