Il mio compagno da mesi soffre di insonnia e prende farmaci che lo dovrebbero aiutare ma ormai non f

21 risposte
Il mio compagno da mesi soffre di insonnia e prende farmaci che lo dovrebbero aiutare ma ormai non fanno piu effetto. Soffre di una lieve depressione non diagnosticata ma molto visibile. Spesso è giu di morale, senza forze o voglia di fare, nulla lo esalta o lo fa stare bene. Non è successo nulla in particolare se non un calo di lavoro. A chi dobbiamo rivolgerci? Eventualmente c'è qualche farmaco chr puo aiutarlo? Grazie
Gentile utente,
Mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo il suo compagno, l'insonnia e il calo del morale possono essere sintomi molto pesanti da affrontare, sia per lui che per chi gli sta vicino. Il fatto che i farmaci per l'insonnia non facciano più effetto potrebbe indicare la necessità di una revisione del trattamento, soprattutto perché questi sintomi sembrano accompagnarsi a una depressione, anche se lieve e non diagnosticata.

La prima cosa che consiglierei è di rivolgersi a un medico di base o, ancora meglio, a uno psichiatra. Lo psichiatra potrà valutare in maniera accurata la situazione e capire se i sintomi di depressione e insonnia richiedono un trattamento specifico. È importante affrontare la situazione in modo multidisciplinare, combinando eventualmente farmaci adeguati con un supporto psicologico.

Alcuni farmaci antidepressivi, ad esempio, possono avere un effetto positivo sia sull'umore che sull'insonnia, e questo potrebbe migliorare il suo stato generale. Tuttavia, è fondamentale che sia uno specialista a decidere se è il caso di introdurre o modificare farmaci, poiché ogni individuo risponde in modo diverso alle terapie.

Oltre ai farmaci, può essere molto utile integrare un supporto psicologico, un terapeuta potrebbe aiutare il suo compagno a esplorare le cause più profonde del suo stato d'animo e a sviluppare strategie per migliorare la qualità della vita.

Rimango a disposizione qualora desiderasse approfondire o ricevere ulteriori consigli su come procedere.

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Gentilissima, bene il supporto farmacologico rivolgendosi a uno psichiatra o al medico di base per una prima indicazione. Ricordiamoci però che il farmaco cura il sintomo ma non risolve le cause che hanno prodotto questo stato depressivo. Questo andrebbe esplorato al fine di intervenire più alla radice del problema e permettere al suo compagno di comprendere le ragioni del proprio malessere e riprendere una posizione attiva e vitale. A tale fine la psicoterapia cognitivo comportamentale è l'approccio evidence based più indicato per questo genere di problematiche. Resto a disposizione per ogni domanda e approfondimento
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Gentile utente, per quanto concerne la terapia farmacologica vi dovete rivolgere ad uno psichiatra. Per il malessere del suo compagno sarebbe utile iniziare un percorso di psicoterapia o quanto meno fare un colloquio di consulenza psicologica per capire l 'eventuale percorso da seguire.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Verena Elisa Gomiero
Gent.ma, il disturbo del sonno è contestualizzato in un quadro di deflessione umorale, che ne è la causa. Ecco perché il farmaco non fa l'effetto atteso. La preoccupazione e i conseguenti pensieri focalizzati sul problema che il suo compagno sta affrontando andrebbero discussi entro un percorso psicoterapeutico adeguato a dare ai pensieri ossessivo negativi la corretta importanza e pregnanza. Resto a disposizione per eventuali chiarimento. Buona serata, dr.ssa Daniela Benvenuti
Salve, si ritiene necessario aspetto psicologico di supporto ad aspetto farmacologico. Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera,
Innanzitutto va escluso un fatto organico.

In un secondo momento è necessaria una psicoterapia che, con l'aiuto di uno psicofarmaco ansiolitico, indaghi sulle emozioni profonde che portano il Suo compagno a chiudersi di giorno, ma di notte ad essere sopraffatto da sentimenti che nel sogno non riesce a controllare.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Cordiali saluti
Dottoressa Monika Elisabeth Ronge

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Gentilissima, mi spiace per la situazione che sta vivendo suo marito che di sicuro non è facile.
Per un supporto farmacologico deve rivolgersi ad uno Psichiatra, ma sicuramente con un percorso di Psicoterapia potrebbe esplorare le fatiche e le situazioni più difficili che lo hanno portato all’’insonnia e all’umore depresso che lei riferisce.
Il farmaco da solo cura il sintomo ma per capire come mai non sta bene, è importante affiancargli un percorso di Psicoterapia
Resto a disposizione sia in studio a Milano che on line.
Buona serata,
Dott.ssa Emanuela Graziano
Gentile utente, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. L'insonnia può essere un sintomo associato ad un disturbo depressivo. Nel vostro caso credo che ci sia bisogno di una valutazione psichiatrica per una revisione del trattamento farmacologico anche in riguardo a probabili effetti legati alla tolleranza. In parallelo a questa potrebbe essere indicata una consulenza psicologica che porti ad un percorso di psicoterapia entro il quale egli si senta sicuro per affrontare e superare i motivi che lo hanno portato al calo dell'umore. Cordiali saluti. Dott. Samuele BELLAGAMBA
Gentile utente l, insonnia e depressione possono essere correlato. Dato che prende farmaci consulterei uno psichiatra e valutare i con lui una psicoterapia.
Salve, per i farmaci ed un eventuale rinforzo della terapia farmacologica si rivolga allo psichiatra che eventualmente li ha prescritti.
Unitariamente sarebbe utile che seguisse un percorso di psicoterapia che possa sostenere ed incentivare l’effetto farmacologico.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Salve, per quanto riguarda l'insonnia dovrete parlare n uno psichiatra, per il malessere e la deflessione del tono dell'umore consultate uno psicoterapeuta che indicherà a suo marito il percorso migliore per lui. Cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
La terapia più adatta per i disturbi del sonno è la terapia cognitivo comportale, contatti un buon professionista
Gentile utente, potrebbe rivolgersi ad uno psichiatra per comprendere meglio la natura dei sintomi di suo marito. Per quanto riguarda in modo specifico l'insonnia di suo marito, andrebbe fatta un anamnesi dettagliata. Potrebbe rivolgersi ad un centro per i disturbi del sonno.
Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno,
il suo compagno in questo fase della sua vita sta manifestando dei sintomi che spesso sono l' espressione di un vissuto depressivo di tipo reattivo. È molto importante che si rivolga ad uno specialista ed inizi quanto prima un percorso di psicoterapia; lo aiuterebbe ad uscire dalla morsa del suo malessere. Nel caso, il terapista valuterebbe la necessità anche di un consulto psichiatrico.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente,
Ha fatto due domande importanti.
A chi potete rivolgervi, e se c'è un farmaco a disposizione.
La prima domanda implica una volontà di affrontare una terapia di coppia per affrontare il problema del suo compagno all'interno della vostra relazione. Lui sarebbe d'accordo? Crede invece che sarebbe più appropriato che fosse lui ad intraprendere un percorso di terapia? Lo farebbe?
Per il farmaco: non crede valga la pena discutere questo tema in seduta?
Resto a disposizione
Un caro saluto
Gentile utente, grazie per la condivisione del suo disagio. E' particolare che sia lei a scrivere sul portale e non il suo compagno, forse anche questa rientra tra le dinamiche del "non aver voglia di fare niente", nemmeno prendersi cura di sé. Da anni mi occupo di terapia di coppia e penso possa essere utile per voi iniziare un percorso in tal senso, poiché sembra dal racconto che lei sia particolarmente invischiata nel malessere del suo compagno. Cordialità dott. Gaetano Marino
Buongiorno, farei fare una rivalutazione della terapia per un trattamento antidepressivo più efficace e cercherei di motivare il suo compagno ad intraprendere un percorso psicoterapeutico.
Gentile utente, mi aggiungo ai colleghi nel suggerimento di un percorso psicoterapeutico da affiancare alla terapia farmacologica già in corso. Scrive che non è successo nulla in particolare, ad eccezione di un calo del lavoro che comunque, per chi ha sempre lavorato tanto, potrebbe comunque costituire un disagio, anche solo perché richiede di fare i conti con il tempo "vacante" che si ha a disposizione. A disposizione Dott.ssa Angela Ricucci

Gentile utente, mi spiace per le difficoltà riscontarte dal suo compagno. Concordo con quanto suggerito dai colleghi. Come primo step vi consiglio di rivolgervi ad uno Psichiatra così da poter riadattare eventualmente, alla luce della situazione attuale, la terapia farmacologica. Oltre ai farmaci, sicuramente utili per migliorare la sintomatologia, il lavoro psicoterapeutico associato ne può determinare un miglioramento più stabile in quanto fornisce gli strumenti che permetteranno di affrontare e gestire i sintomi anche in una prospettiva a medio e lungo termine migliorando la qualità della vita.
Rimango a disposizione

Saluti
Dott.ssa Katia Daquino
Gentile utente, comprendo la sua preoccupazione sicuramente l'aiuto farmacologico è utile in questi casi, ma va ben ricordato che i farmaci servono per curare il sintomo e non la causa dell'insonnia e dello stato depressivo che sta vivendo e che inevitabilmente decade ed influisce anche su di lei. Anche il calo sul lavoro è un indice importante del disagio che sta vivendo e che non gli permette di condurre lo stesso stile di vita.Andrebbero esplorate in un percorso terapeutico le radici di questo stato di malessere per poterne prendere consapevolezza ed acquisire contemporaneamente gli strumenti necessari per poter avere una qualità di vita migliore. Cordialmente Dott.ssa Antonietta Tammaro
Gentile utente, comprendo il dispiacere per questa situazione. Sicuramente la figura idonea di riferimento per il supporto farmacologico, è lo psichiatra. Tuttavia, il farmaco allevia il sintomo, ma non risolve in via definitiva. Sarebbe fondamentale iniziare un percorso di psicoterapia contestualmente al supporto farmacologico.
In bocca al lupo.

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