Il mio cognato è 25 anni però non è come tutti noi. Non so se li manca l'interess per le cose o è al

19 risposte
Il mio cognato è 25 anni però non è come tutti noi. Non so se li manca l'interess per le cose o è altra cosa. Perché se li dico che questo lavoro va fatto così così lui non sente per niente, dice si si ho capito però non sa niente. Anche quando parliamo noi li diciamo una cosa lui dice un altra non capisce per un attimo cosa li stai dicendo.. Anche quando parle parla con difficoltà non parla come noi altri. Quando lo chiedi per qualcosa lui un attimo sta zitto e dopo inizia a dire qualche parola... Quando li parla fa il viso come nervoso come se li da fastidio che li parli che li stai insegnato... Li manca l'interess anche per vestire non l'interessa anche se c'è o non c'è qualcosa per indossare, cerca sempre la sua mamma per tutte le cose.. Il cellulare lo usa parecchio le cose che vede e sente in tv o in cellulare lo capisce per bene solo con le persone che queste cose. È stato così da piccolo quando ha passato una temperatura di 40 gradi... Cosa mi consigliate? per favore per ho tanto bisogno per lui.. Grazie mille
Mi dispiace sentire delle difficoltà che il tuo cognato sta affrontando. Da quanto descrivi, sembra che ci possano essere alcune sfide nel suo modo di comunicare e nel suo interesse per le cose. Posso darti alcune linee guida generali.

Potrebbe essere utile considerare di cercare un parere professionale da uno specialista, come uno psicologo o un medico, che può valutare la situazione del tuo cognato in modo più accurato. Un professionista potrebbe essere in grado di fornire una diagnosi o suggerire eventuali supporti o interventi specifici che potrebbero aiutare.

Nel frattempo, è importante mantenere una comunicazione aperta e compassionevole con tuo cognato. Cerca di essere paziente e di adattarti al suo modo di comunicare, dandogli il tempo di elaborare le informazioni e rispondere. Mostra interesse e sostegno per le sue esperienze e interessi, anche se possono essere diversi dai tuoi.

Potresti anche considerare di coinvolgere la sua famiglia più stretta, in particolare i genitori, per discutere delle tue preoccupazioni e cercare il loro supporto nella ricerca di una soluzione. Potrebbero essere in grado di fornire informazioni o risorse aggiuntive per aiutare tuo cognato.

Ricorda che ogni individuo è unico e ha le proprie caratteristiche e sfide. Il supporto e la comprensione delle persone intorno a lui possono fare la differenza nella sua vita quotidiana. Cerca di essere una fonte di supporto e incoraggiamento per lui, offrendo il tuo aiuto e la tua comprensione in modo gentile e rispettoso.

Infine, tieni presente che le risorse e le opzioni disponibili possono variare a seconda del paese in cui vivi. Se possibile, cerca di trovare organizzazioni locali o linee guida specifiche per il tuo paese che potrebbero offrire assistenza e supporto a livello locale.

Ricorda che è importante consultare un professionista per una valutazione accurata e consigli specifici per il tuo cognato. Spero che tu possa trovare il sostegno di cui hai bisogno per affrontare questa situazione.
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Buongiorno, comprendo il dispiacere e le difficoltà nell'interagire con suo cognato.
Penso possa essere utile relazionarsi e comunicare con lui in modo accogliente e compassionevole, palesandogli la disponibilità ad ascoltarlo e supportarlo qualora ne avesse bisogno.
Nonostante la fatica durante il lavoro, le posso suggerire di essere paziente e supportiva anche attraverso incoraggiamenti verbali che possano in qualche modo promuovere un senso di autostima e autoefficacia.
Può essere anche utile coinvolgerlo il più possibile nell'attività.
Preferire il contatto virtuale con il mondo sociale rispetto a quello relazionale "faccia a faccia" spesso può risultare più semplice/rassicurante se la persona vive difficoltà affettive e relazionali importanti.
Inoltre quando una persona è soverchiata da malessere psicologico spesso accade che si perde l'interesse per la cura di sè, ed è anche comprensibile.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Cordiali saluti, Dott.ssa Martina Orzi
Gentile utente, comprendo appieno le sue difficoltà e le sue preoccupazioni rivolte ad una persona cara. Ciò che le consiglio di fare è di cercare di riunire quanti più membri significativi per lui, in modo da discutere apertamente della situazione, assicurandosi che ci sia spazio per tutti di parlare e di condividere pareri ed opinioni. Cercate di lasciare uno spazio finale per le proposte operative, tra cui ovviamente quella di creare una task-force di supporto emotivo e sociale per la persone che intendete aiutare. Parlate liberamente di come potete fare per aiutarlo, supportarlo ed eventualmente coinvolgerlo in un processo di valutazione neuropsicologica. La febbre alta da bambino potrebbe aver influito sulle caratteristiche che ora riporta, ma è solo dopo un'attenta disamina diagnostica che si può stabilire quali siano le cause del suo stato e le migliori strategie per intervenire su di esso.
Per qualsiasi informazione, dubbio o curiosità, resto a sua disposizione, un caro saluto, dott. Daniele D'Amico.
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Gentile Utente, comprendo le sue difficoltà, sicuramento suo cognato ha bisogno di essere aiutato dalle persone che ha intorno, ma probabilmente anche da un professionista. Le consiglio di rivolgersi inizialmente al medico di famiglia che in base ai data raccolti potrà indirizzarvi verso lo specialista più idoneo, è possibile che non basti una singola consulenza.
Dott. Marenco
Salve, ritengo che lui debba iniziare a farsi aiutare da qualcuno per cercare di capire l’origine delle sue problematiche e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, comprendo la sua preoccupazione. Le suggerirei di rivolgersi al medico di base per decidere il tipo di valutazioni da fare. Serve una diagnosi per stabilire il percorso da iniziare.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile utente di mio dottore,

è comprensibile la sua preoccupazione. Il suggerimento è di rivolgersi al medico di famiglia per decidere il tipo di valutazioni da fare. Serve una diagnosi per stabilire eventuale piano terapeutico.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente, mi dispiace per la sua situazione, non è facile cercare di essere di supporto ad una persona cara. Mi sembra di capire che suo cognato abbia difficoltà nelle relazioni con le altre persone, anche con i componenti della famiglia. L'unico consiglio che posso dare a lei è quello di tentare di avvicinarsi e comunicare con pazienza ed in modo accogliente, anche quando non pare esserci dall'altra parte una comprensione o un'interazione, la vicinanza emotiva e l'accoglienza non giudicante sono cose che si sentono, e può aiutare anche lei a comprendere meglio le difficoltà dell'altro senza insistere e sentire quindi la frustrazione di non poter cambiare le cose.
Consiglierei di parlare con la famiglia di suo cognato in modo da chiedere anche un parere medico o di un professionista del settore per comprendere se ci sono effettive difficoltà fisiologiche che possono essere in qualche modo supportate o accompagnate per rendere più facile la condivisione della quotidianità. Un supporto professionale può cambiare la qualità della vita sia del diretto interessato sia delle persone che se ne prendono cura.
I miei migliori auguri,
Dott.ssa Aisha Battelini
Buongiorno e grazie per la sua domanda.
Chiedete al vostro medico di famiglia. Lui potrà dirvi a chi rivolgervi e da chi essere seguiti.
Un caro saluto.
Salve, la prima cosa da fare è rivolgersi al medico curante che valuterà la situazione e vi indicherà la strada giusta da percorrere. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buongiorno, comprendo la sua preoccupazione tuttavia per fare una valutazione corretta della situazione è utile rivolgersi al medico di base che in base alle informazioni che voi gli fornirete saprà consigliarvi l'iter migliore da seguire. Cordialmente dott.ssa Stefania Palmacci
Buongiorno, comprendo il dispiacere che riferisce.
Da quello che emerge sembrerebbe esserci poca consapevolezza da parte di suo cognato.
Le suggerisco con calma di mettere in luce gli aspetti che emergono direttamente con lui con un atteggiamento di accoglienza e di serenità.
Dopodiché sarebbe utile consultare la figura di uno psicoterapeuta per potervi indirizzare al meglio sul percorso da intraprendere
Resto a disposizione per eventuali dubbi o approfondimenti
Cordiali saluti
Dott.ssa Daniela Chieppa
Buongiorno,
Dal suo messaggio emerge una grande sofferenza non solo della persona, ma di tutto il sistema famiglia.
Per suo cognato sarebbero necessari ulteriori approfondimenti da parte di varie figure professionali partendo dal medico di base . Questo sarebbe utile per poter osservare sotto vari punti di vista la sua condizione psico-fisica.
Cordiali saluti
Dott.ssa Manfredi Serena
Salve, sento molto disagio tra le parole.
Vorrei dirle però che forse c'è proprio bisogno di una consultazione specialistica e che anche suo cognato debba cercare aiuto in caso.
Se vuole ci sono anche online.
Dott. Salvucci Matteo
Buongiorno, mi dispiace per la situazione che affronta. Può farsi aiutare dal medico di famiglia, spiegando la situazione, e farsi consigliare sulla strada migliore da intraprendere.
Le ricordo però che è possibile aiutare una persona solo se lo desidera. Consideri la possibilità che suo cognato non voglia rivolgersi ad uno specialista
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Mi dispiace per quello che sta passando tuo cognato. È chiaro che è una persona con difficoltà di apprendimento e di comunicazione.

È difficile dire senza conoscerlo meglio cosa possa essere la causa del suo disturbo. Tuttavia, è possibile che sia dovuto a un ictus, a una lesione cerebrale o a una condizione genetica.

È importante che tuo cognato sia valutato da un medico o da un professionista della salute mentale per determinare la causa del suo disturbo. Con la giusta diagnosi, potrà ricevere il trattamento necessario per migliorare la sua qualità di vita.

Nel frattempo, ci sono alcune cose che puoi fare per aiutarlo:

Sii paziente e comprensivo. Tuo cognato sta lottando per comprendere il mondo che lo circonda.
Usa un linguaggio semplice e diretto. Evita di usare termini tecnici o gergali.
Daigli tempo per elaborare le informazioni. Non aspettarti che risponda immediatamente alle tue domande.
Non sgridarlo o rimproverarlo se non capisce o non riesce a fare qualcosa.
Incoraggialo a partecipare alle attività che gli piacciono. Questo lo aiuterà a sentirsi più coinvolto e a migliorare la sua autostima.
Cerca di coinvolgere anche la sua famiglia nel suo percorso di cura. Un sostegno familiare può fare la differenza.
Ricorda che tuo cognato è una persona preziosa e meritevole di amore e rispetto. Con il tuo sostegno, può raggiungere il suo pieno potenziale.
Gentile Utente,
comprendo le sue preoccupazioni. Le suggerisco di provare a pensare alla possibilità di rivolgersi al vostro medico di famiglia, il quale dopo aver analizzato la situazione, potrà indirizzarvi verso i professionisti più appropriati.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Un caro saluto.

Dott.ssa Valeria Venturini
Sembra che il tuo cognato possa avere delle difficoltà comunicative e sociali, insieme a una mancanza di interesse e comprensione delle situazioni. Potrebbe essere utile consultare uno specialista, come uno psicologo o uno psichiatra, per una valutazione e una diagnosi approfondita. Un professionista potrà fornire indicazioni e supporto adeguati per comprendere meglio le sue esigenze e offrire suggerimenti per il suo benessere. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Capisco le Sue preoccupazioni riguardo al Suo cognato. Sembra che ci siano delle sfide nella comunicazione e nell'interesse per le attività quotidiane. È importante considerare diverse possibilità, come ad esempio un possibile disturbo dello sviluppo o delle difficoltà cognitive. Potrebbe essere utile cercare un parere da parte di un professionista medico o uno specialista nel campo della salute mentale per una valutazione più approfondita. Inoltre, potrebbe essere utile coinvolgere la famiglia nel supportare il Suo cognato nel modo migliore possibile. Resto qui per offrire ulteriore sostegno e ascolto. Cordiali saluti

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