Il BDSM è considerato una patologia in psicologia? O lo si può vivere in totale serenità?
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Il BDSM è considerato una patologia in psicologia?
O lo si può vivere in totale serenità?
O lo si può vivere in totale serenità?
Salve, evidenze scientifiche dimostrano che i cultori del BDSM sono meno propensi a sviluppare nevrosi, meno propensi a sentirsi rifiutati e sono più aperti ed estroversi.
Cordialmente, dott. FDL
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Buonasera, lei la vive in totale serenità o piuttosto come una patologia? Qui la risposta alla sua domanda. Un saluto
Gentile Utente, nessun comportamento sessuale è considerabile patologico solo sulla base dell'essere un'eccezione piuttosto che la regola. Leggendo su internet troverà sempre la categoria "parafilia", che di per sé può suonare patologizzante, me ne rendo conto. Tendenzialmente, un comportamento sessuale viene definito patologico solo se diviene in via esclusiva l'unico modo con il quale la persona è in grado di soddisfarsi sessualmente. In alternativa rimane solo l'espressione di una propria inclinazione, di un gusto se vogliamo, che di patologico non ha nulla. Il sesso è il gioco degli adulti, e la soddisfazione sessuale si costruisce nel rapporto a due; con le dovute eccezioni di casi limite (esempio pratiche che comportino pericolo), la condivisione nella coppia delle regole del gioco è l'unico requisito per vivere sereni qualunque manifestazione di intimità. Un caro saluto
Gentile utente,
Queste pratiche sessuali Un tempo nella clinica si definivano “perversioni”, e già il termine stesso lasciava ben pochi dubbi sull’allusione alla sottintesa psicopatologia.
Oggi invece si preferisce indicarle con il termine di “parafilie” e con gli anni sono state rivisitate e rilette sia dal punto di vista diagnostico che (ove necessario) terapeutico
Cordialità, dott.ssa Mariagrazia Fanciulli
Queste pratiche sessuali Un tempo nella clinica si definivano “perversioni”, e già il termine stesso lasciava ben pochi dubbi sull’allusione alla sottintesa psicopatologia.
Oggi invece si preferisce indicarle con il termine di “parafilie” e con gli anni sono state rivisitate e rilette sia dal punto di vista diagnostico che (ove necessario) terapeutico
Cordialità, dott.ssa Mariagrazia Fanciulli
Buonasera. Per lei farebbe differenza? Parta da qui.
sm
sm
Gentile Signore/a l'oggetto di attenzione dev'essere spostato sulla persona e sul modo in cui vive questi comportamenti. Se vengono vissuti con disagio o lo provocano in qualche modo sono sicuramente da leggere o approfondire. In ogni caso alcune di queste pratiche aprono la possibilità a molte riflessioni connesse al tipo di relazione che si crea. Un cordiale saluto
Salve, su di lei funziona? Rifletta su questo.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buongiorno, dipende tutto da come lo vive lei. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Cara/o utente,
da esperto in parafilie, mi sento di rassicurarla sul fatto che il BDSM non è assolutamente una patologia. Anche se si tratta di pratiche e fantasie che porta la sessualità verso a spingersi verso lidi più estremi, alle spalle c'è una definizione chiara ed esplicita di una sorta di “codice di comportamento”. Sono state effettuate diverse ricerche in ambito sessuologico a riguardo e nessuna ha riportato nulla che possa far ipotizzare la presenza di un nucleo patologico sottostante, bensì che possano essere interpretate in primis come scelte ludiche e ricreative da parte della persona. Diverso è la curisità nel sapere come mai alcune persone prediligono questo tipo di pratiche ad una vita sessuale considerata più "canonica". Se ha dubbi, e vuole approfondire può contattarmi in privato e prendere appuntamento. In questo modo potrà avere informazioni più accurate ed essere rassicurato/a su questo aspetto della sessualità, in modo da non viverla in maniera vincolante e patologica.
Un caro saluto
da esperto in parafilie, mi sento di rassicurarla sul fatto che il BDSM non è assolutamente una patologia. Anche se si tratta di pratiche e fantasie che porta la sessualità verso a spingersi verso lidi più estremi, alle spalle c'è una definizione chiara ed esplicita di una sorta di “codice di comportamento”. Sono state effettuate diverse ricerche in ambito sessuologico a riguardo e nessuna ha riportato nulla che possa far ipotizzare la presenza di un nucleo patologico sottostante, bensì che possano essere interpretate in primis come scelte ludiche e ricreative da parte della persona. Diverso è la curisità nel sapere come mai alcune persone prediligono questo tipo di pratiche ad una vita sessuale considerata più "canonica". Se ha dubbi, e vuole approfondire può contattarmi in privato e prendere appuntamento. In questo modo potrà avere informazioni più accurate ed essere rassicurato/a su questo aspetto della sessualità, in modo da non viverla in maniera vincolante e patologica.
Un caro saluto
Gentile utente, al giorno d'oggi non si tratta di una pratica comunemente patologizzata, o almeno non la si ritrova tra i principali manuali diagnostici. Diverso è il parere dei teorici delle relazioni oggettuali, ad esempio Otto Kernberg, che vede in tali pratiche una "perversione patologica" (2011). Molto dipende dal quadro di riferimento teorico adottato; ad ogni modo, se lei riesce a viverla serenamente non vi è necessità di prendere provvedimenti terapeutici di alcun tipo.
Buongiorno.
Nell'ambito della sessualità è difficile e rischioso definire come patologiche le pratiche considerate comuni. Nei manuali diagnostici professionali per fortuna non sono più elencate come delle patologie, quindi nessun dubbio a riguardo. Fintanto che le pratiche sono consensuali e le regole condivise, si può tranquillamente vivere la sessualità serenamente in ogni sua declinazione.
Buona giornata.
Nell'ambito della sessualità è difficile e rischioso definire come patologiche le pratiche considerate comuni. Nei manuali diagnostici professionali per fortuna non sono più elencate come delle patologie, quindi nessun dubbio a riguardo. Fintanto che le pratiche sono consensuali e le regole condivise, si può tranquillamente vivere la sessualità serenamente in ogni sua declinazione.
Buona giornata.
Gentile utente, lei come la vive? Se la risposta è "in totale serenità" continui così. Se la risposta dovesse rivelare qualcosa di altro, sarebbe interessante esplorare la questione. Niente è patologico se non lo si vive come tale e se non impatta in modo significativo la propria vita! Un caro saluto
Gentile Utente, questo comportamento viene categorizzato come "parafilia", che può riportare nell'immaginario subito al concetto di patologia. In ogni caso il comportamento sessuale può essere patologico se crea disagio a chi lo mette in atto o all'ipotetico partner. La condivisione delle regole alla base di questa particolare convenzione sociale è il requisito per vivere serenamente tale manifestazione di intimità ed evitare che perda la sua personale funzione adattiva ludica e relazionale. Disponibile ad ulteriori approfondimenti, le auguro buona giornata.
Buonasera,
la risposta è soggettiva.
Come lo si vive personalmente e se non crea disagio a se stesso e agli altri.
Cordiali saluti. Dott. Leonardo Gottardo
la risposta è soggettiva.
Come lo si vive personalmente e se non crea disagio a se stesso e agli altri.
Cordiali saluti. Dott. Leonardo Gottardo
Buonasera signora. Parta dal presupposto che una pratica sessuale che rientra nella categoria delle "parafilie" può essere considerata patologica solo se essa diventa talmente intrusiva nella sua vita sessuale da essere necessaria per ottenere il piacere. Se questa pratica non causa disagio a lei e/o al suo eventuale partner, rimane solo una problematica legata al pensare comune. Quindi, le suggerisco di viverla con serenità. Cordialmente, dott. RC
Buonasera Gentile Utente, il confine tra "normale" e "patologico" è spesso molto sottile. Provi a chiedersi piuttosto come lei vive questo suo modo di essere, se serenamente o con altri stati d'animo. Se lei vive bene questo lato di Sé e non danneggia altre persone, perché dovrebbe essere considerato patologico? Cordialmente, dott. Simeoni
Gentile Utente, brevemente potrei sintetizzare come nella mia pratica clinica diverse persone attirate dall'universo BDSM sentissero, in qualche modo, di non essere completamente sereni con loro stessi e credessero di stare facendo qualcosa di poco sano.
Come la maggior parte dei colleghi suggerisce, entriamo nell'ambito della problematicità quando alcune delle nostre aree dell'esperienza quotidiana paiono compromesse.
Esiste qualche aspetto della sua vita che sta risentendo per via del BDSM?
Un saluto cordiale,
Emanuele Cananzi
Come la maggior parte dei colleghi suggerisce, entriamo nell'ambito della problematicità quando alcune delle nostre aree dell'esperienza quotidiana paiono compromesse.
Esiste qualche aspetto della sua vita che sta risentendo per via del BDSM?
Un saluto cordiale,
Emanuele Cananzi
Buonasera,
la sessualità umana è estremamente complessa e sfaccettata. Per questo motivo è importante cercare di non patologizzare sempre tutto.
Ciò che più è importante è il modo in cui lei vive la sessualità: se la vive con serenità, preoccupazione, accettazione, paura, vergogna.
Nel momento in cui alcuni aspetti della sessualità creano preoccupazioni e difficoltà con se stessi, con e per le relazioni con gli altri (soprattutto le relazioni sentimentali), può essere utile rivolgersi ad uno psicologo per parlarne. Al fine di comprendere, prendere atto, conoscersi meglio e vivere con maggiore serenità.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Alice Carbone
la sessualità umana è estremamente complessa e sfaccettata. Per questo motivo è importante cercare di non patologizzare sempre tutto.
Ciò che più è importante è il modo in cui lei vive la sessualità: se la vive con serenità, preoccupazione, accettazione, paura, vergogna.
Nel momento in cui alcuni aspetti della sessualità creano preoccupazioni e difficoltà con se stessi, con e per le relazioni con gli altri (soprattutto le relazioni sentimentali), può essere utile rivolgersi ad uno psicologo per parlarne. Al fine di comprendere, prendere atto, conoscersi meglio e vivere con maggiore serenità.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Alice Carbone
Salve, dipende molto da come lei vive l'esperienza. Se vissuta con piacere o serenità è del tutto normale, se invece prova del disagio sarebbe consono parlarne con uno specialista.
MMM
MMM
Buongiorno, dipende da come lei percepisce queste pratiche se la fanno stare in serenità oppure no. Faccia questa domanda a se stessa e valuti la risposta.
Cordiali saluti: Dottor Luca Ferretti
Cordiali saluti: Dottor Luca Ferretti
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