Il 25 novembre sono stata sottoposta ad intervento di otosclerosi seguita da revisione (dopo poche o

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Il 25 novembre sono stata sottoposta ad intervento di otosclerosi seguita da revisione (dopo poche ore a causa dello sforzo per i conati di vomito dovuti all’anestesia), per lo spostamento della protesi con fessurazione della finestra ovale e fuoriuscita di luiquido dall’apparato vestibolare. Tutto questo ha comportato vertigini di 3° grado e una degenza di 10 gg.
Ad oggi (ancora in malattia) non posso frequentare posti rumorosi (anche di poco, come normali negozi) e trovo insopportabile il rumore delle auto nella strada (non posso neppure guidare), ho ancora delle vertigini (sto migliorando), a volte sento parte della testa un po’ pesante, ho perso la sensazione del gusto e ancora, quando cammino, devo essere accompagnata per sentirmi sicura.
Dalla visita audiometrica effettuata due giorni fa è risultato che ho perso completamente i suoni acuti e recuperato quelli gravi (prima dell’intervento era esattamente il contrario). Sento bene le voci ma, ad esempio, la tv rimbomba, mentre a completare il quadro c’è l’aumento degli acufeni che, ovviamente, non fanno che peggiorare il tutto.
La notte per riuscire a dormire decentemente faccio ricorso a compresse di melatonina, camomilla e un’integratore consigliato dai medici.
I medici mi dicono che è tutto normale (per lo stress che il cervello ha subito) e che devo avere pazienza per almeno un paio di mesi. Cosa ne pensate?
Lorella
L'intervento di otoscleroi comporta sempre l'apertura del labirinto (quello che Lei chiama fessurazione della finestra ovale): se l'intervento è la stepedotomia, ci pratica un foro calibrato in cui introdurre la protesi, se invece è la stapedectomia (totale o parziale) detta apertura viene coperta con materiale inerte (lembo di vena, pericondrio del trago, pericardio bovino, etc.) per ridurre al minimo la sofferenza alle strutture cocleari. Se è avvenuto un "gusher" (fuoruscita di perilinfa sotto pressione) si tiene il Pz. in posizione supina per 24 ore e tutto si equilibra. L'intolleranza ai rumori è dovuta all'inevitabile taglio del tendine stipendio, che con le sue contrazioni tende ad estrarre la staffa dalla sua sede e quindi protegge l'orecchio interno dei suoni troppo forti: questo in parte si compenserà ad opera del cervello. La perdita del gusto è dovuta alla sofferenza o alla sezione, accidentale o voluta per motivi di spazio operativo, della "Corda Tympani" (piccolissimo nervo che porta il gusto al cervello attraversando la cassa del timpano). La chiusura del "gap" trasmissivo alle basso-media frequenza (buona discriminazione vocale) indica che ora l'intervento è andato bene, ma la caduta sugli acuti (irreversibile) è espressione della sofferenza subita, come pure gli acufeni. Tutte le terapie consigliate ed in atto servono per far raggiungere più rapidamente possibile un "compenso" da parte delle strutture limbiche del nostro cervello, per cui serve tempo, che è in funzione della sua "voglia di guarire". Auguri !!!

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