I problemi di forte emotività nel bambino di 12 anni. Durante le interrogazioni e verifiche orali sp
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I problemi di forte emotività nel bambino di 12 anni. Durante le interrogazioni e verifiche orali spesso scoppia a piangere per il forte stress.Da cosa possa dipendere?
Salve, probabilmente il bambino sperimenta uno stato d'ansia significativo che compromette la prestazione oltre che il suo benessere emotivo. Ritengo pertanto molto utile considerare l'idea di effettuare un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli ed elaborare strategie efficaci per fronteggiare gli stati ansiosi.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
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Salve,
difficile azzardare un'ipotesi senza vedere il bambino ma vale assolutamente la pena di portarlo da un/una collega che possa intercettare la problematica prima che diventi un disagio vero e proprio.
A.M.
difficile azzardare un'ipotesi senza vedere il bambino ma vale assolutamente la pena di portarlo da un/una collega che possa intercettare la problematica prima che diventi un disagio vero e proprio.
A.M.
Salve, quella che descrive sembrerebbe una risposta emotiva a uno stato ansioso, situazione piuttosto frequente nei contesti scolastici, in questo periodo storico soprattutto. Tuttavia è poco prudente circoscriverne le cause senza una conoscenza approfondita del bambino.
Se non si tratta di episodi isolati le consiglio di rivolgersi a un professionista.
Un caro saluto, FF
Se non si tratta di episodi isolati le consiglio di rivolgersi a un professionista.
Un caro saluto, FF
Buonasera, è necessario prendere in considerazione i molteplici fattori che posso causare uno stato emotivo così forte e incontrollabile in suo figlio. Le consiglio di confrontarsi con suo lui in modo che possa spiegarle come si sente; è, inoltre, importante pensare di intraprendere un percorso di psicoterapia familiare in modo da comprendere insieme l'origine del suo disagio e affrontarlo.
Buongiorno, suo figlio esprime ansia e malessere attraverso il suo stato. Sicuramente più il fatto di piangere lo metterà fortemente in imbarazzo creando così un’escalation di emozioni negative. Le consiglio di rivolgersi a un terapeuta che lo aiuti a capire le motivazioni sottostanti.
Saluti
Dott. ssa Viola Barucci
Saluti
Dott. ssa Viola Barucci
Salve, una risposta alla sua domanda sarebbe troppo generica poiché le indicazione che condivide sono molto limitate. Pertanto un consulto con uno psicoterapeuta potrebbe essere una buona soluzione per comprendere la presenza o meno di componenti psicologiche e stabilire le eventuali o ulteriori attività. Un cordiale saluto
Buongiorno,
probabilmente il bambino sta sperimentando un vissuto ansiogeno che lo mette in difficoltà non solo emotivamente, ma anche a scuola.
Occorrerebbero maggiori dettagli per una più ampia comprensione della situazione, che andrebbero valutati con la giusta calma e attenzione.
Un consulto psicologico con un terapeuta che aiuti a capire quali sono le motivazioni per cui il bambino sperimenta questo vissuto fortemente ansiogeno, potrà certamente aiutarvi.
Cordialmente, EP
probabilmente il bambino sta sperimentando un vissuto ansiogeno che lo mette in difficoltà non solo emotivamente, ma anche a scuola.
Occorrerebbero maggiori dettagli per una più ampia comprensione della situazione, che andrebbero valutati con la giusta calma e attenzione.
Un consulto psicologico con un terapeuta che aiuti a capire quali sono le motivazioni per cui il bambino sperimenta questo vissuto fortemente ansiogeno, potrà certamente aiutarvi.
Cordialmente, EP
Buon pomeriggio, non è possibile fare una diagnosi con così poche informazioni a disposizione. Le consiglio di rivolgersi ad uno specialista. Sono a disposizione anche online. Cordialmente. Dottoressa Glenda Nibbioli.
Cara utente, per capire meglio di cosa si tratta e cosa causa questo forte stress è meglio chiedere una consulenza psicologica per suo figlio. Un saluto
Dott.ssa Antonella Abate
Dott.ssa Antonella Abate
Salve, capisco che è una situazione spiacevole per il ragazzo e anche per voi genitori. Da quello che ha scritto potrebbe essere un'ansia eccessiva in occasioni di giudizio e valutazioni. Bisogna indagare il vissuto del ragazzo e comprendere quali sono nello specifico i fattori che attivano quello stato emotivo negativo. In casi di ansia scolastica può accadere di vivere in modo negativo i momenti di interrogazioni e verifiche. Si teme il giudizio da parte degli altri e si tende a svalutare le proprie capacità e a non avere molta fiducia in sé. E' importante per un ragazzo vivere con serenità il contesto scolastico, anche perché è uno dei contesti che vive di più. Possono essere influenzate le relazioni con i propri coetanei e di conseguenza ne risente la propria autostima e senso di autoefficacia personale.
Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo in grado di stabilire una solida alleanza con il proprio figlio.
In bocca al lupo per tutto!
Buona giornata
Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo in grado di stabilire una solida alleanza con il proprio figlio.
In bocca al lupo per tutto!
Buona giornata
Buonasera Signora, purtroppo ho poche informazioni circa il malessere di suo figlio, ma sarebbe molto utile affrontare un percorso psicologico per approfondire la sofferenza del ragazzo, che si trova ad affrontare anche una fase del ciclo di vita delicata come l'adolescenza. Le consiglio di contattare un Professionista che sappia affrontare il tutto e stabilire una buona alleanza terapeutica sia con il ragazzo, sia con voi genitori.
Un saluto
Dott.ssa Chiara Mazzoli
Un saluto
Dott.ssa Chiara Mazzoli
Salve,
anch'io penso che richiedere un consulto psicologico sarebbe molto utile sia per voi genitori e per suo figlio, per cercare di capire le regioni di queste reazioni. Da psicoterapeuta infantile posso dirle che alcune difficolta' scolastiche sono spesso legate a problematiche emotive che vanno indagate, capite e se affrontate possono permettere al bambino di stare meglio.
Non esiti a contattarmi se doveste averne bisogno. Saluti
anch'io penso che richiedere un consulto psicologico sarebbe molto utile sia per voi genitori e per suo figlio, per cercare di capire le regioni di queste reazioni. Da psicoterapeuta infantile posso dirle che alcune difficolta' scolastiche sono spesso legate a problematiche emotive che vanno indagate, capite e se affrontate possono permettere al bambino di stare meglio.
Non esiti a contattarmi se doveste averne bisogno. Saluti
Buongiorno! Le cause possono essere molteplici e vanno analizzate con l'aiuto di un professionista. A 12 anni i tempi di risoluzione per un problema d'ansia sono rapidi se si riesce a inquadrarne le cause con metodo. Cordiali saluti. Dott. Roberti
Buongiorno e grazie per aver parlato con noi di questa situazione. E' chiaro che il ragazzo sperimenti un forte disagio e quindi una marcata sofferenza che, senza alcun dubbio, lo porterà a soffrire molto anche nelle ore precedenti alle interrogazioni. Dirle il motivo di questa sua reazione emotiva è complicato e probabilmente non molto utile. Anche qualora ipotizzassimo che il ragazzo provasse una forte ansia, questo non direbbe nulla sul perchè del suo vissuto che, però, è quello che realmente interessa. A tal proposito penso che uno spazio di asolto e di esplorazione potrebbe essere molto utile per il ragazzo. Qualora foste interessati sarò ben felice di avere un primo incontro con i geniotri del ragazzo (in quanto minorenne) per avere un quadro più ampio e poi se ritenuto corretto, incontrare il ragazzo. Resto a disposizione anche per dei colloqui online qualora il ragazzo abitasse fuori Genova dove io lavoro. Cordialmente, Dott. Andrea Brumana
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Buongiorno, l'ansia da prestazione cela molti aspetti: aspettative dei genitori (non per forza reali, ma anche solo percepite dal ragazzo), scarsa autostima che viene da un divario troppo grande tra l'immagine di sè (debole) rispetto a come si vorrebbe essere (grandioso), paura di fallire, vergogna e altri stati emotivi. Vi consiglio come procedura di prendere prima appuntamento voi da uno terapeuta e in seguito valutare se è opportuna una terapia sistemica relazionale (mio approccio) che permette la terapia familiare, di coppia o di sostegno emotivo al ragazzo. personalmente consiglio quella di coppia.
resto a disposizione, a presto
resto a disposizione, a presto
Probabilmente il bambino sperimenta uno stato ansioso ma è difficile dare la giusta risposta con così poche informazioni. Sarebbe ideale portare il bambino da uno specialista prima che la problematica dovesse acuirsi.
Sono a disposizione, anche online per un consulto.
Saluti, dott. Andrea de Lise
Sono a disposizione, anche online per un consulto.
Saluti, dott. Andrea de Lise
Salve, potrebbe dipendere da diversi fattori, magari ansia da prestazione ma non è possibile fare una diagnosi clinica in questo modo. Le suggerisco di rivolgersi ad un professionista per una consulenza. Rimango a disposizione per qualsiasi informazione. Cordiali saluti
Buongiorno.
Ogni persona è unica, ha una sua storia, un suo modo di reagire a eventi stressanti e ha un suo mondo interiore. Tale per cui è difficile rispondere alla sua domanda. Sarebbe importante quindi conoscere il ragazzo in colloquio per esplorare insieme a lui cosa determina quel pianto e quella forte attivazione psicofisica in situazioni performative. Cosa pensa in quei momenti, cosa si dice di se stesso, quali emozioni lo animano e quali sono i fattori che contribuiscono a mantenere questa difficoltà di regolazione emotiva. In un percorso psicologico compreso e condiviso il funzionamento della persona è possibile pensare agli obiettivi terapeutici verso cui orientare l'intervento terapeutico e lo sviluppo di nuove risorse.
Rimango a vostra disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Ogni persona è unica, ha una sua storia, un suo modo di reagire a eventi stressanti e ha un suo mondo interiore. Tale per cui è difficile rispondere alla sua domanda. Sarebbe importante quindi conoscere il ragazzo in colloquio per esplorare insieme a lui cosa determina quel pianto e quella forte attivazione psicofisica in situazioni performative. Cosa pensa in quei momenti, cosa si dice di se stesso, quali emozioni lo animano e quali sono i fattori che contribuiscono a mantenere questa difficoltà di regolazione emotiva. In un percorso psicologico compreso e condiviso il funzionamento della persona è possibile pensare agli obiettivi terapeutici verso cui orientare l'intervento terapeutico e lo sviluppo di nuove risorse.
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Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Cara utente, con così poche informazioni è difficile da dire con esattezza. Bisognerebbe capire innanzitutto se la fonte di stress è l'interrogazione di per se quindi la paura di sbagliare, di prendere un brutto voto, di non essere all'altezza o di essere giudicato dalla docente, oppure se dall'altro lato il disagio arriva perchè deve parlare in pubblico, se ha paura del giudizio dei suoi compagni o altro. Il pianto in questo caso sembre essere dovuto da un accumulo di stress e di disagio molto alto che il ragazzo non riesce più a gestire e alla sua età questa cosa deve essere assolutamente risolta il prima possibile per evitare che si porti dietro queste esperienze negative per tutta la vita. L'adolescenza è un periodo molto delicato per i ragazzi, per questo motivo sarebbe molto utile creare uno spazio sicuro per il ragazzo in cui possa ricevere supporto psicologico per capire le problematiche alla base e permettere al ragazzo di lavorare su di se con l'obiettivo di rafforzare le sue abilità e potenzialità acquisendo una maggiore autostima e concezione di sè, implementando anche l'area dell'autoefficacia. Andando così a ridurre questi episodi e permettendo al ragazzo di vivere le interrogazioni nel modo più sereno possibile. Rimango a disposizione in casi di ulteriori dubbi. Un caro saluto Dott.ssa Valentina Mestici.
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