i miei genitori non capiscono il mio bisogno di parlare con uno psicologo? cosa posso fare per fargl
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i miei genitori non capiscono il mio bisogno di parlare con uno psicologo? cosa posso fare per fargli cambiare idea?
Gentile utente buongiorno
Se sente la necessità di parlare con un esperto può rivolgersi ad un Consultorio con spazio d'ascolto per i giovani. Questo servizio è presente in moltissime città italiane ed è gratuito oppure. provi a parlare del suo disagio al medico di base chiedendo un supporto psicologico presso la sua ASL di appartenenza.
Resto a disposizione se lo desidera e la saluto cordialmente,
dott.ssa Manuela Leonessa
Se sente la necessità di parlare con un esperto può rivolgersi ad un Consultorio con spazio d'ascolto per i giovani. Questo servizio è presente in moltissime città italiane ed è gratuito oppure. provi a parlare del suo disagio al medico di base chiedendo un supporto psicologico presso la sua ASL di appartenenza.
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Caro/a Utente, da quello che scrive posso immaginare lei sia minorenne e per cui ha bisogno del consenso dei genitori. In questo caso, provi a parlare della sua condizione emotiva, come si sente e come pensa al suo futuro in caso dovesse continuare questa condizione psicologica, senza possibilità di essere aiutato/a. Faccia capire i suoi reali stati emotivi, cercando anche di rendere normale la figura dello psicologo ai suoi genitori, in modo assertivo. In un momento di sconforto e forte tristezza, o quel che sia, è più che normale, anzi saggio, chiedere un aiuto e provare a migliorare sé stessi. Li metta nella condizione di poter ragionare insieme a lei, apra un confronto e sia pronto/a a dare le sue motivazioni e a rispondere a domande, in modo pacato e accogliente. Le auguro di riuscirci!
Un caro saluto,
Dr.ssa Lucia Marzano
Un caro saluto,
Dr.ssa Lucia Marzano
Caro Utente, mi dispiace sia in questa situazione dato che, se sente il bisogno di parlare con uno psicologo evidentemente sta affrontando un momento di difficoltà.
Lei è maggiorenne? in tal caso potrebbe autonomamente pensare di rivolgersi a servizi che offrono un sostegno psicologico a tariffe calmierate (lo sottolineo nel caso vi fosse un'eventuale difficoltà economica).
Se tuttavia questa via non fosse percorribile, le chiedo se è riuscito a parlare apertamente del suo bisogno con i suoi genitori, sottolineando l'importanza che ha per lei intraprendere questo tipo di percorso di cura. Inoltre, quali sono le ragioni per le quali i suoi genitori le negano questa opportunità di stare bene? se economica, come dicevo prima esistono servizi capaci di venire incontro alle necessità di ognuno. Se le ragioni fossero altre, penso che un dialogo aperto e sincero possa aiutarla ad aprire un discorso teso a trovare la soluzione più giusta per lei e i suoi genitori, piuttosto che terreno per discussioni.
Rimango a disposizione qualora volesse approfondire.
Un caro saluto, Dott.ssa Irene Gorrino
Lei è maggiorenne? in tal caso potrebbe autonomamente pensare di rivolgersi a servizi che offrono un sostegno psicologico a tariffe calmierate (lo sottolineo nel caso vi fosse un'eventuale difficoltà economica).
Se tuttavia questa via non fosse percorribile, le chiedo se è riuscito a parlare apertamente del suo bisogno con i suoi genitori, sottolineando l'importanza che ha per lei intraprendere questo tipo di percorso di cura. Inoltre, quali sono le ragioni per le quali i suoi genitori le negano questa opportunità di stare bene? se economica, come dicevo prima esistono servizi capaci di venire incontro alle necessità di ognuno. Se le ragioni fossero altre, penso che un dialogo aperto e sincero possa aiutarla ad aprire un discorso teso a trovare la soluzione più giusta per lei e i suoi genitori, piuttosto che terreno per discussioni.
Rimango a disposizione qualora volesse approfondire.
Un caro saluto, Dott.ssa Irene Gorrino
Salve gentile utente. Esiste ancora in Italia un retaggio culturale sulla professione dello Psicologo, legata a una concezione vecchia in cui l'associazione più ricorrente è psicologia-disturbo mentale. Sebbene le cose stiano progressivamente cambiando, soprattutto in questo periodo post-pandemia, in cui la figura dello Psicologo ha avuto una grande risonanza positiva nella popolazione, ci sono ancora persone vincolate a vecchi schemi educativi secondo i quali si sottovalutano i disagi psicologici nei giovani perché tanto sono giovani e il tempo aggiusterà le cose. Al contrario proprio i giovani (come immagino lei sia) sono la fascia della popolazione che maggiormente vive esperienze e situazioni dense di problematiche emotive, comportamentali e sociali, e quindi sono proprio i giovani che potrebbero trovare grande beneficio dal supporto di uno Psicologo. La psicoeducazione, le strategie comportamentali, la consapevolezza del presente, la gestione emotiva, sono tutti strumenti utilissimi ad attraversare l'adolescenza con maggiore benessere interiore e felicità percepita. Ogni momento della vita è irripetibile e l'età della giovinezza è così ricca di eventi, scoperte, emozioni e cambiamenti, che ogni ragazzo o ragazza ha il diritto di vivere a pieno ogni istante. Il mio consiglio è di comunicare ai suoi genitori che il suo disagio le rende la vita infelice e ha bisogno di ricercare un stato di maggiore benessere psicologico. A questo serve il supporto dello Psicologo. Se ciò non basta, raccolga su internet articoli, dati, testimonianze e quant'altro sull'importanza della consulenza psicologica durante l'adolescenza, ce ne sono una miriade in rete, e condivida questo materiale con i suoi genitori, i quali forse cambieranno atteggiamento.
Spero di esserle stato di aiuto, a ogni modo rimango a disposizione per altri eventuali chiarimenti o informazioni. Dott. Antonio Cortese
Spero di esserle stato di aiuto, a ogni modo rimango a disposizione per altri eventuali chiarimenti o informazioni. Dott. Antonio Cortese
Gentile utente,
immagino che Lei abbia già parlato con i suoi genitori circa i bisogni e la sofferenza che la spinge a rivolgersi ad uno psicologo.... Se nonostante le sue richieste questa via non è percorribile, Le suggerisco di rivolgersi ad un consultorio tramite prescrizione del medico di base.
Il primo incontro tramite lo Psicologo della ASL è gratuito, quelli successivi sono tutti compresi al prezzo di un ticket. Il Sistema Sanitario Nazionale, tramite le ASL di zona, mette a disposizione dei cittadini la possibilità di svolgere 5-8 sedute dallo Psicologo. Sicuramente dovrà avere pazienza, perchè i tempi sono lunghi.
A disposizione,
saluti
immagino che Lei abbia già parlato con i suoi genitori circa i bisogni e la sofferenza che la spinge a rivolgersi ad uno psicologo.... Se nonostante le sue richieste questa via non è percorribile, Le suggerisco di rivolgersi ad un consultorio tramite prescrizione del medico di base.
Il primo incontro tramite lo Psicologo della ASL è gratuito, quelli successivi sono tutti compresi al prezzo di un ticket. Il Sistema Sanitario Nazionale, tramite le ASL di zona, mette a disposizione dei cittadini la possibilità di svolgere 5-8 sedute dallo Psicologo. Sicuramente dovrà avere pazienza, perchè i tempi sono lunghi.
A disposizione,
saluti
Salve,
provi ad esternare ai suoi genitori il perché sente il bisogno di parlare con uno psicologo, come si sente e in cosa pensa potrebbe aiutarla parlare con un professionista. Provi inoltre a capire quali sono le resistenze dei suoi genitori, i loro dubbi a riguardo.
Intanto, può provare a rivolgersi al consultorio della sua città, per avere un primo sostegno.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali Saluti
provi ad esternare ai suoi genitori il perché sente il bisogno di parlare con uno psicologo, come si sente e in cosa pensa potrebbe aiutarla parlare con un professionista. Provi inoltre a capire quali sono le resistenze dei suoi genitori, i loro dubbi a riguardo.
Intanto, può provare a rivolgersi al consultorio della sua città, per avere un primo sostegno.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali Saluti
Salve, dispiace molto quando si presentano queste situazioni in cui i genitori sono Sordi rispetto alle richieste dei figli. Quello che potrebbe fare è provare ad esporre come si sta sentendo in questo periodo e che dunque ha bisogno di uno specialista affinché possa aiutarla a risolvere queste problematiche così come quando ha un problema al dente è giusto che si rivolga al dentista eccetera eccetera.
Sono convinto che con un po' di tempo asseconderanno il suo bisogno di aiuto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Sono convinto che con un po' di tempo asseconderanno il suo bisogno di aiuto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, mi dispiace che si trovi in una situazione così difficile. Purtroppo a volte, la nostra figura può "fare un po' paura". Trovo molto coraggiosa la sua consapevolezza di aver bisogno di aiuto. Le consiglierei di fare una ricerca online per trovare uno psicologo nella sua zona. Poi cerchi di stabilire una conversazione con i suoi genitori, esternando le sue esigenze, parlandone apertamente. Cercherei di capire per quale motivo non lo ritengano necessario. Allo stesso tempo le consiglio di proporre ai suoi genitori la figura che ha trovato online (o che magari conosce) e che potrebbe fare a caso suo. Potrebbe inoltre fare una ricerca e poi spiegare ai suoi genitori cosa effettivamente fa uno psicologo. Se il loro rifiuto è dovuto ad una questione economica, può sempre rivolgersi al consultorio della sua zona.
Di sicuro dovrà prendere in considerazione l'idea di dover portare almeno uno dei due genitori al primo incontro con lo psicologo, senza il loro consenso (se minorenne) non potrà intraprendere un percorso di terapia.
Cordiali saluti, dott.ssa Kravos Kerol
Di sicuro dovrà prendere in considerazione l'idea di dover portare almeno uno dei due genitori al primo incontro con lo psicologo, senza il loro consenso (se minorenne) non potrà intraprendere un percorso di terapia.
Cordiali saluti, dott.ssa Kravos Kerol
Buongiorno, mi dispiace molto per la situazione. Se è minorenne, purtroppo non vedo altra possibilità che spiegare ai suoi genitori la sua necessità. Nel caso in cui fosse maggiorenne, non c'è bisogno di consenso dei genitori, quindi può intraprendere un percorso senza problemi. Rimango a disposizione se ha altri dubbi o domande o se vuole intraprendere un percorso. Le auguro il meglio. Dott.ssa Rota
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E' importante tu abbia provato a far presente un bisogno ai tuoi genitori, non è semplice né comunicare, né saper ascoltare da subito una richiesta dell'altra/o. Se sei minorenne, senza il consenso di entrambi i tuoi genitori, non puoi rivolgerti ad un professionista psicologo privatamente. Puoi cercare, però, su internet il Consultorio Familiare della tua ASL di riferimento (specificando la tua città e il tuo quartiere) e, se hai più di 14 anni, puoi recarti lì da sola/o oppure accompagnato da una persona di fiducia. Ti accoglieranno e sapranno spiegarti al meglio i passi da fare, supportandoti nella comunicazione del tuo bisogno ai tuoi genitori. Un altro consiglio è informarti se nella tua scuola è attivo un servizio di psicologia scolastica. Per rivolgerti alla psicologa/o scolastica/o avrai comunque bisogno del consenso di entrambi i tuoi genitori, ma attraverso la mediazione di un referente scolastico di tua fiducia, potresti essere supportato nel ribadire il tuo desiderio ai tuoi genitori e accedere ad un primo spazio di accoglienza all'interno dell'istituto scolastico, molto spesso utile per poi fare il passaggio verso altri spazi di cura più specifici
Buonasera,
per rispondere al suo quesito è importante avere un'informazione rispetto alla sua età.
Se è minorenne, per effettuare una consultazione con uno psicologo in ambito privato, è necessario il consenso informato di entrambi i genitori. In questo caso, qualora tale strada non fosse perseguibile, può rivolgersi al Consultorio della sua ASL di riferimento dove potrà effettuare un incontro senza necessità di consenso. Con lo stesso professionista avrà anche la possibilità di affrontare queste tematiche e riflettere su come poter gestire le resistenze dei suoi genitori.
Se è maggiorenne, allora il discorso è diverso e più ampio. In questo caso non è legalmente necessario il consenso dei genitori e può rivolgersi in autonomia ad uno psicologo. Mi chiedo però, simbolicamente, che valore ha per lei il poter avere il consenso genitoriale per l'avvio di un percorso di supporto. Interrogativo che potrà senz'altro essere affrontato nelle sedute di psicoterapia, per comprenderne il senso e il significato.
Resto a disposizione
Cordialmente
Dott.ssa Alice Iuso
per rispondere al suo quesito è importante avere un'informazione rispetto alla sua età.
Se è minorenne, per effettuare una consultazione con uno psicologo in ambito privato, è necessario il consenso informato di entrambi i genitori. In questo caso, qualora tale strada non fosse perseguibile, può rivolgersi al Consultorio della sua ASL di riferimento dove potrà effettuare un incontro senza necessità di consenso. Con lo stesso professionista avrà anche la possibilità di affrontare queste tematiche e riflettere su come poter gestire le resistenze dei suoi genitori.
Se è maggiorenne, allora il discorso è diverso e più ampio. In questo caso non è legalmente necessario il consenso dei genitori e può rivolgersi in autonomia ad uno psicologo. Mi chiedo però, simbolicamente, che valore ha per lei il poter avere il consenso genitoriale per l'avvio di un percorso di supporto. Interrogativo che potrà senz'altro essere affrontato nelle sedute di psicoterapia, per comprenderne il senso e il significato.
Resto a disposizione
Cordialmente
Dott.ssa Alice Iuso
Buongiorno, mi dispiace molto e comprendo la sua difficoltà. Se è minorenne è necessario il consenso dei genitori, l’unica soluzione sarebbe di informarsi se sul territorio ci sono degli sportelli d’ascolto a cui si può far riferimento superata una certa età. Invece nel caso in cui fosse maggiorenne, non c'è bisogno di consenso dei genitori, quindi può intraprendere un percorso senza problemi. Rimango a disposizione se ha altre necessità. Spero possa risolvere il suo problema, un caro saluto. Dott.ssa Chiara Maffioletti
Buongiorno, mi dispiace molto e capisco le sue difficoltà. Da minorenne ovviamente serve il consenso di entrambi i genitori ma potreste partire anche da un primo colloquio e, successivamente, potrà essere anche il professionista a mediare in questa situazione nella speranza che la sua famiglia comprenda e sostenga i suoi bisogni.
Cordialmente
Dott.ssa Romanelli
Cordialmente
Dott.ssa Romanelli
Capisco che può essere frustrante quando i genitori non capiscono il tuo bisogno di parlare con uno psicologo. Tuttavia, ci sono alcune cose che puoi fare per fargli cambiare idea.
In primo luogo, potresti provare a spiegare loro perché senti il bisogno di parlare con uno psicologo e quali benefici potrebbe portarti. Potresti ad esempio spiegare loro che la terapia può aiutarti ad affrontare meglio lo stress, l'ansia o altri problemi di salute mentale che potresti avere. Potresti anche far presente che parlare con uno psicologo può aiutarti a sviluppare abilità di comunicazione e di problem solving che possono essere utili in molte situazioni della vita.
In secondo luogo, potresti provare a coinvolgere un medico di famiglia o un professionista sanitario di fiducia per aiutarti a spiegare ai tuoi genitori l'importanza della terapia e la sua efficacia. Potrebbe essere utile avere un professionista che possa fornire informazioni mediche e scientifiche in merito alla terapia.
Infine, se i tuoi genitori continuano a non capire o ad opporsi alla tua decisione di cercare aiuto professionale, potrebbe essere utile cercare il supporto di altri adulti di fiducia, come un insegnante, un allenatore o un amico dei genitori, che possano aiutare a spiegare loro l'importanza della terapia e i suoi benefici.
In generale, è importante ricordare che la decisione di cercare aiuto professionale è tua e che hai il diritto di prendere decisioni in merito alla tua salute mentale. Cerca di spiegare ai tuoi genitori il tuo punto di vista in modo calmo e rispettoso, ma se continuano a opporsi alla tua decisione, ricorda che ci sono altre fonti di supporto disponibili.
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Innanzitutto serve fare una distinzione tra minore e maggiore età. Se minorenne, potresti andare in un consultorio che non necessita l'approvazione dei tuoi genitori. Se maggiorenne, le chiederei: perché lei ha bisogno che i suoi genitori capiscano i suoi bisogni?
Gentile Utente, comprendo la difficoltà nell’affrontare questa situazione. Nel caso in cui fosse maggiorenne non vi è la necessità di informare la famiglia. Tuttavia se è minorenne è necessario richiedere il consenso ai genitori. In questo secondo caso però è possibile accedere ad un primo colloquio psicologico presso il Consultorio Familiare dell’ASL della sua regione. In quella sede potrà esporre al professionista le sue difficoltà nel comunicare con i suoi genitori e comprendere come affrontare al meglio l’argomento in famiglia. Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto. Dott.ssa Valeria Venturini
Se i tuoi genitori non comprendono il tuo bisogno di consultare uno psicologo, potresti cercare di comunicare apertamente con loro riguardo ai benefici che ritieni di poter ottenere dalla terapia. Spiega loro le tue preoccupazioni, i tuoi sentimenti e la tua volontà di cercare un sostegno professionale. Potrebbe essere utile coinvolgere un professionista della salute mentale per spiegare loro l'importanza della terapia. Mostrare loro che stai facendo uno sforzo per prenderti cura della tua salute emotiva potrebbe aiutarli a comprendere meglio la tua situazione.
Se i tuoi genitori non comprendono il tuo bisogno di parlare con uno psicologo, potresti provare a seguire questi passaggi per cercare di far loro cambiare idea:
Spiega loro il motivo: Parla apertamente con i tuoi genitori e spiega loro perché senti il bisogno di parlare con uno psicologo. Fornisci loro esempi specifici delle tue difficoltà emotive o mentali che desideri affrontare. Sii onesto riguardo ai tuoi sentimenti e alle tue esperienze.
Educazione sull'importanza della salute mentale: Spiega loro l'importanza della salute mentale e del benessere emotivo. Puoi condividere con loro informazioni e risorse affidabili sulla psicologia e sulle modalità in cui la terapia può essere benefica per affrontare i problemi emotivi e migliorare la qualità della vita.
Coinvolgimento di un professionista: Se possibile, coinvolgi un professionista della salute mentale, come uno psicologo o uno psicoterapeuta, che potrebbe parlare con i tuoi genitori e spiegare loro i benefici della terapia nel tuo caso specifico. Un esperto può fornire informazioni obiettive e rassicurazioni sulla validità della tua richiesta di aiuto.
Ascolto attivo: Mostra ai tuoi genitori che sei disposto ad ascoltare le loro preoccupazioni e le loro opinioni. Cerca di capire le loro ragioni per essere contrari alla terapia e affronta le loro paure o dubbi con rispetto e empatia.
Patience: Cambiare idea può richiedere tempo. Sii paziente e persistente nel comunicare il tuo desiderio di ottenere aiuto professionale. Continua a mantenere un dialogo aperto e sincero con i tuoi genitori, e cerca di trovare un terreno comune che possa aiutarli a comprendere e accettare la tua decisione.
Se nonostante i tuoi sforzi i tuoi genitori continuano a essere contrari alla tua scelta di cercare aiuto psicologico, potresti considerare di rivolgerti a un consulente scolastico, a un medico di famiglia o a un altro adulto di fiducia che possa sostenerti e aiutarti a ottenere il supporto di cui hai bisogno.
Spiega loro il motivo: Parla apertamente con i tuoi genitori e spiega loro perché senti il bisogno di parlare con uno psicologo. Fornisci loro esempi specifici delle tue difficoltà emotive o mentali che desideri affrontare. Sii onesto riguardo ai tuoi sentimenti e alle tue esperienze.
Educazione sull'importanza della salute mentale: Spiega loro l'importanza della salute mentale e del benessere emotivo. Puoi condividere con loro informazioni e risorse affidabili sulla psicologia e sulle modalità in cui la terapia può essere benefica per affrontare i problemi emotivi e migliorare la qualità della vita.
Coinvolgimento di un professionista: Se possibile, coinvolgi un professionista della salute mentale, come uno psicologo o uno psicoterapeuta, che potrebbe parlare con i tuoi genitori e spiegare loro i benefici della terapia nel tuo caso specifico. Un esperto può fornire informazioni obiettive e rassicurazioni sulla validità della tua richiesta di aiuto.
Ascolto attivo: Mostra ai tuoi genitori che sei disposto ad ascoltare le loro preoccupazioni e le loro opinioni. Cerca di capire le loro ragioni per essere contrari alla terapia e affronta le loro paure o dubbi con rispetto e empatia.
Patience: Cambiare idea può richiedere tempo. Sii paziente e persistente nel comunicare il tuo desiderio di ottenere aiuto professionale. Continua a mantenere un dialogo aperto e sincero con i tuoi genitori, e cerca di trovare un terreno comune che possa aiutarli a comprendere e accettare la tua decisione.
Se nonostante i tuoi sforzi i tuoi genitori continuano a essere contrari alla tua scelta di cercare aiuto psicologico, potresti considerare di rivolgerti a un consulente scolastico, a un medico di famiglia o a un altro adulto di fiducia che possa sostenerti e aiutarti a ottenere il supporto di cui hai bisogno.
Buongiorno. Posso immaginare la frustrazione ed il nervosismo di non essere capiti quando si ha una difficoltà o una problematica invalidante e per questo ti consiglio di insistere sulla tua strada, magari rivolgendoti ad un consultorio o ad altri servizi territoriali. Non si può costringere i tuoi genitori a cambiare idea, questa è una cosa che possono fare solo loro e non è detto che ciò avvenga. La cosa sicuramente più importante è che sia tu a riconoscere questo tuo bisogno, che non è affatto scontata.
Ti faccio un imbocca al lupo, dottor Moraschini Mattia
Ti faccio un imbocca al lupo, dottor Moraschini Mattia
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