Ho una relazione con un ragazzo da 1 anno e mezzo lui ha 2 figli e io una.. i suoi li ha solo il wee
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Ho una relazione con un ragazzo da 1 anno e mezzo lui ha 2 figli e io una.. i suoi li ha solo il weekend e durante la settimana stanno con la madre e mia figlia sta sempre con me.. padre totalmente assente.. non conviviamo però ci stiamo pensando.. ma c’è un problema.. lui si impegna tanto ad educare mia figlia ma non fa lo stesso con i suoi.. i suoi figli spesso vanno dalla madre e raccontano tutto quello che succede quando stanno con noi ( nei weekend stiamo tutti insieme a casa di lui) e poi partono le telfonate dall’ ex cognata suocera ecc.. durante la settimana non usando ci vediamo viene a casa mia qualche oretta dopo il lavoro ed è anche abbastanza affettuoso con mia figlia.. anche se spesso la riprende ( ma mai per cavolate, sempre per cose giuste)
Io forse pretendo che lui faccia il padre a mia figlia non so.. forse è presto e ancora devono legare ma proprio non capisco perché con i suoi figli è più “menefreghista” invece con la mia no
Io forse pretendo che lui faccia il padre a mia figlia non so.. forse è presto e ancora devono legare ma proprio non capisco perché con i suoi figli è più “menefreghista” invece con la mia no
Gentile utente, la situazione pare complessa. Mi sembra una situazione familiare parecchio affollata!
Tuttavia, la domanda che lei porta potrebbe forse essere riassunta così "il mio compagno non sa educare i suoi figli e invece lo vuole fare con la mia! che faccio?".
Mi viene da dirle che è lei la madre di sua figlia e il compito educativo spetta a lei. Perciò, provi ad essere più incisiva sui ruoli che spettano a lei e a quelli che spettano a lui in quanto compagno e non padre di sua figlia.
Detto questo, la questione potrebbe essere affrontata più in profondità. Mi vengono alcune domande: tutte queste chiamate da parte della famiglia dell'ex come la fanno stare? come pensa stia sua figlia? c'è un legame fra il fatto che lui "voglia fare il padre di mia figlia" e la vostra relazione amorosa?
Sperando di esserle stato in qualche modo d'aiuto, la saluto
Tuttavia, la domanda che lei porta potrebbe forse essere riassunta così "il mio compagno non sa educare i suoi figli e invece lo vuole fare con la mia! che faccio?".
Mi viene da dirle che è lei la madre di sua figlia e il compito educativo spetta a lei. Perciò, provi ad essere più incisiva sui ruoli che spettano a lei e a quelli che spettano a lui in quanto compagno e non padre di sua figlia.
Detto questo, la questione potrebbe essere affrontata più in profondità. Mi vengono alcune domande: tutte queste chiamate da parte della famiglia dell'ex come la fanno stare? come pensa stia sua figlia? c'è un legame fra il fatto che lui "voglia fare il padre di mia figlia" e la vostra relazione amorosa?
Sperando di esserle stato in qualche modo d'aiuto, la saluto
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Salve, grazie per la condivisione della sua situazione, non deve essere stato semplice. Riguardo la richiesta, cercherei di capire che effetto le fanno questi comportamenti da parte del suo compagno, cercando di rispondere ad alcune domande. Ad esempio, che effetto le fanno i comportamenti del suo compagno verso sua figlia? Come lo vede? Che immagine ha di lui come padre? E di voi come coppia? Invece che effetto le fa vedere il comportamento che lui ha con i suoi figli? E' simile o diverso rispetto a quello che le fa con sua figlia? Se sì, in che modo? E cambia la visione che ha di lui?
Queste dinamiche possono essere approfondite in un percorso di psicoterapia, in modo da avere più consapevolezza del suo modo di funzionare. Spero di essere stato di aiuto. Un cordiale saluto.
Queste dinamiche possono essere approfondite in un percorso di psicoterapia, in modo da avere più consapevolezza del suo modo di funzionare. Spero di essere stato di aiuto. Un cordiale saluto.
gentile utente, sembra davvero complessa la rete di relazioni di tutti gli "attori" di queste due famiglie, ma la invito ad approfondire l'argomento con il suo compagno. La invito ad affrontare il discorso nel caso in cui dovesse scoprire che l' atteggiamento del suo compagno le crea disagio. Nel contempo potrebbe richiedere una consulenza psicologica per approfondire i suoi vissuti emotivi, le sue credenze ed aspettative.
Le auguro il meglio. Nel caso resto a disposizione anche per un consulto online. Dott.ssa Iolanda Lamanna
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Gentile utente, la domanda che si pone è una domanda profonda e complessa. Lei si sta chiedendo se il suo compagno sia adatto a fare il padre oppure con sua figlia è disponibile ma solo perché siete all'inizio della relazione. Magari nella convivenza potrebbe trasformarsi nella persona (padre) menefreghista che è con i propri figli, così lei lo descrive. Sarà difficile rispondersi da sola, le consiglio dei consulti con uno psicologo che potrà intanto approfondire quanto da lei scritto e aiutarla a dirimere la questione.
Cordialmente
Cordialmente
Gentile utente, mi dispiace per questo momento difficile che sta vivendo.
Le consiglio un percorso di supporto psicologico per approfondire la situazione e condividerla con un professionista che potrebbe aiutarla.
Resto a disposizione, anche online.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Alessandra Barbera
Le consiglio un percorso di supporto psicologico per approfondire la situazione e condividerla con un professionista che potrebbe aiutarla.
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Cordiali saluti,
Dott.ssa Alessandra Barbera
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Salve, mi pare ci sia un po' di confusione.
Vorrebbe che quest'uomo facesse da papà a sua figlia, ma non vuole che la rimproveri per darle delle regole, o vorrebbe che educasse i suoi figli come tenta di educare sua figlia?
E dal papà biologico di sua figlia? Lo cerca e lo coinvolge nella sua educazione?
Faccia più chiarezza nel suo ruolo di mamma, nella sua linea educativa
Vorrebbe che quest'uomo facesse da papà a sua figlia, ma non vuole che la rimproveri per darle delle regole, o vorrebbe che educasse i suoi figli come tenta di educare sua figlia?
E dal papà biologico di sua figlia? Lo cerca e lo coinvolge nella sua educazione?
Faccia più chiarezza nel suo ruolo di mamma, nella sua linea educativa
Gentile utente
La ringrazio per aver scelto di porre il suo quesito.
Posso immaginare che la situazione da lei descritta sia fonte di stress e motivo di continua riflessione. Leggendo la sua domanda, mi sono chiesto se abbia mai provato ad affrontare insieme al suo compagno il tema della differenza di trattamento che riserva i suoi figli e alla sua. Comprendo che siano argomenti delicati, e proprio per questo pensarli, o provare a parlarne in coppia, con l’aiuto di uno specialista, potrebbe essere meno complicato.
Sarebbe poi importante capire che effetto fa su di lei rendersi conto del rapporto che il suo compagno ha con i figli e che tipo di preoccupazioni tutto ciò le suscita. Allo stesso tempo potrebbe aiutarla esplorare quello che lei gli richiede, e se tra queste richieste ci sia anche assumere il ruolo di padre per sua figlia.
Mi rendo disponibile per qualunque altra sua necessità.
Cordialmente
Dott. Cristiano Guerzoni
La ringrazio per aver scelto di porre il suo quesito.
Posso immaginare che la situazione da lei descritta sia fonte di stress e motivo di continua riflessione. Leggendo la sua domanda, mi sono chiesto se abbia mai provato ad affrontare insieme al suo compagno il tema della differenza di trattamento che riserva i suoi figli e alla sua. Comprendo che siano argomenti delicati, e proprio per questo pensarli, o provare a parlarne in coppia, con l’aiuto di uno specialista, potrebbe essere meno complicato.
Sarebbe poi importante capire che effetto fa su di lei rendersi conto del rapporto che il suo compagno ha con i figli e che tipo di preoccupazioni tutto ciò le suscita. Allo stesso tempo potrebbe aiutarla esplorare quello che lei gli richiede, e se tra queste richieste ci sia anche assumere il ruolo di padre per sua figlia.
Mi rendo disponibile per qualunque altra sua necessità.
Cordialmente
Dott. Cristiano Guerzoni
Ciao e grazie per condividere la tua situazione. Affrontare dinamiche familiari complesse può essere un percorso delicato, ma è positivo che tu stia cercando di capire meglio la situazione.
Prima di tutto, è importante considerare che ogni genitore ha un modo unico di gestire la relazione con i propri figli. Potrebbe esserci una varietà di ragioni per cui il tuo compagno sembra essere più coinvolto ed attento con tua figlia rispetto ai suoi figli.
È possibile che lui stia cercando di stabilire una connessione più forte con tua figlia perché si tratta di una figura paterna non biologica, e forse sente la necessità di costruire un legame più solido con lei. D'altro canto, la sua relazione con i suoi figli potrebbe essere influenzata da dinamiche passate o attuali con l'ex moglie che possono complicare il coinvolgimento diretto.
Potrebbe essere utile affrontare apertamente il problema con il tuo compagno. La comunicazione aperta è fondamentale nelle relazioni, e condividere i tuoi sentimenti e preoccupazioni può aiutare a creare una comprensione reciproca. Chiedigli come si sente riguardo al coinvolgimento con i suoi figli e se c'è qualcosa che potete fare insieme per migliorare la situazione.
È anche importante considerare il tempo necessario per costruire legami familiari solidi. Ogni bambino è diverso, e le dinamiche familiari richiedono tempo per svilupparsi. Forse, con il passare del tempo, il tuo compagno potrebbe sentirsi più a suo agio nel coinvolgersi maggiormente con i suoi figli.
Ricorda che la comprensione reciproca e la pazienza sono chiave in queste situazioni complesse. Se la situazione persiste e crea tensioni, potrebbe essere utile coinvolgere un consulente familiare o uno psicologo per esplorare ulteriormente le dinamiche e trovare soluzioni che siano benefiche per tutti i membri della famiglia. Non esitare a contattarmi qualora avessi bisogno di un primo colloquio.
Prima di tutto, è importante considerare che ogni genitore ha un modo unico di gestire la relazione con i propri figli. Potrebbe esserci una varietà di ragioni per cui il tuo compagno sembra essere più coinvolto ed attento con tua figlia rispetto ai suoi figli.
È possibile che lui stia cercando di stabilire una connessione più forte con tua figlia perché si tratta di una figura paterna non biologica, e forse sente la necessità di costruire un legame più solido con lei. D'altro canto, la sua relazione con i suoi figli potrebbe essere influenzata da dinamiche passate o attuali con l'ex moglie che possono complicare il coinvolgimento diretto.
Potrebbe essere utile affrontare apertamente il problema con il tuo compagno. La comunicazione aperta è fondamentale nelle relazioni, e condividere i tuoi sentimenti e preoccupazioni può aiutare a creare una comprensione reciproca. Chiedigli come si sente riguardo al coinvolgimento con i suoi figli e se c'è qualcosa che potete fare insieme per migliorare la situazione.
È anche importante considerare il tempo necessario per costruire legami familiari solidi. Ogni bambino è diverso, e le dinamiche familiari richiedono tempo per svilupparsi. Forse, con il passare del tempo, il tuo compagno potrebbe sentirsi più a suo agio nel coinvolgersi maggiormente con i suoi figli.
Ricorda che la comprensione reciproca e la pazienza sono chiave in queste situazioni complesse. Se la situazione persiste e crea tensioni, potrebbe essere utile coinvolgere un consulente familiare o uno psicologo per esplorare ulteriormente le dinamiche e trovare soluzioni che siano benefiche per tutti i membri della famiglia. Non esitare a contattarmi qualora avessi bisogno di un primo colloquio.
Cara utente, è una situazione sicuramente non semplice e posso solo immaginare i dubbi e le domande che le passano per la mente e come queste possano influire sul suo umore, sulle sue azioni e sulle sue relazioni. Io credo che possa esserle utile affrontare ed esplorare i suoi vissuti all'interno di un contesto sicuro ed accogliente come un consulto con uno psicologo per essere più assertiva nella relazione con il suo compagno. resto a disposizione per un consulto anche online. Un grosso in bocca al lupo.
Gentile utente buon pomeriggio, dal racconto di questa sua esperienza, di cui la ringrazio e accolgo, partirei da questa sua affermazione: "o forse pretendo che lui faccia il padre a mia figlia non so". Si ritagli uno spazio di riflessione, dove possa capire, arginando tutte le varie difese del caso e lecite se questo le sta bene, oppure se sente che la costruzione del legame fra il suo compagno e sua figlia debba prendere un'altra direzione.
Spero di averle restituito uno spunto di riflessione utile per lei.
La saluto,
Claudio
Spero di averle restituito uno spunto di riflessione utile per lei.
La saluto,
Claudio
Salve gentile utente per la sua condivisione. In effetti non è una situazione particolarmente semplice quella in cui si trova. Di tutto quello che dice, c'è una cosa che mi incuriosisce..come mai vede come un problema qualcosa che potrebbe o meno esserlo per il suo compagno? Cosa vorrebbe davvero in questa relazione? E quanto si sente effettivamente pronta ad accoglierlo in casa e a lasciarsi alle spalle la sua precedente relazione?
Resto a disposizione
Dott.ssa Gabriella Caracciolo
Resto a disposizione
Dott.ssa Gabriella Caracciolo
Salve,
probabilmente con i suoi figli non riesce per via del precedente rapporto, mentre con lei si sente più tranquillo a dire ciò che pensa, avendo attualmente un rapporto "cordiale", che magari con la ex compagna non ha. Queste sono solo ipotesi, ma sarebbe opportuno approfondire la tematica nella sede opportuna e soffermarsi sopratutto sul suo vissuto, piuttosto che sul motivo che spinge la persona che frequenta, ad avere atteggiamenti differenti. Se vuole, possiamo fissare un appuntamento per parlarne. Resto a disposizione se volesse contattarmi.
Un saluto
Dott. Filippo Festa
probabilmente con i suoi figli non riesce per via del precedente rapporto, mentre con lei si sente più tranquillo a dire ciò che pensa, avendo attualmente un rapporto "cordiale", che magari con la ex compagna non ha. Queste sono solo ipotesi, ma sarebbe opportuno approfondire la tematica nella sede opportuna e soffermarsi sopratutto sul suo vissuto, piuttosto che sul motivo che spinge la persona che frequenta, ad avere atteggiamenti differenti. Se vuole, possiamo fissare un appuntamento per parlarne. Resto a disposizione se volesse contattarmi.
Un saluto
Dott. Filippo Festa
Salve, comprendo la sua preoccupazione riguardo alla differenza di trattamento tra sua figlia e i figli del suo compagno. È importante comunicare apertamente con lui riguardo alle sue aspettative e alle preoccupazioni che ha. Potrebbe essere utile esplorare i motivi dietro il suo comportamento e lavorare insieme per creare una dinamica più equilibrata. L'educazione dei figli richiede tempo e sforzo, quindi è importante che entrambi si impegnino a essere co-genitori. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti, Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Una relazione che non ha chiari i ruoli.
Il compito di educare i propri figli spetta prioritariamente ai genitori.
Lui deve educare i suoi figli ,non capisco le intromissioni telefoniche della ex ,a qual proposito ?
A mio avviso necessita chiarire i ruoli per poter procedere serenamente.
Il compito di educare i propri figli spetta prioritariamente ai genitori.
Lui deve educare i suoi figli ,non capisco le intromissioni telefoniche della ex ,a qual proposito ?
A mio avviso necessita chiarire i ruoli per poter procedere serenamente.
Buonasera. Grazie per aver condiviso qui la sua preoccupazione e ciò che sta provando.
La sua situazione appare molto complessa e l’interferenza di terze persone sembra non aiutare nel vostro rapporto. Cerca di far chiarezza dentro di lei, nei sentimenti che prova, sul suo ruolo genitoriale e su cosa realmente rappresenta per lei questo compagno e quanto veramente vorrebbe facesse parte nel vostro mondo, quello suo e di sua figlia, e le aspettative su di lui. Se ha bisogno di approfondire ed elaborare maggiormente tutto ciò, sono qui a disposizione e può contattarmi.
Un saluto. Dott.ssa Nuzzo Manuela.
La sua situazione appare molto complessa e l’interferenza di terze persone sembra non aiutare nel vostro rapporto. Cerca di far chiarezza dentro di lei, nei sentimenti che prova, sul suo ruolo genitoriale e su cosa realmente rappresenta per lei questo compagno e quanto veramente vorrebbe facesse parte nel vostro mondo, quello suo e di sua figlia, e le aspettative su di lui. Se ha bisogno di approfondire ed elaborare maggiormente tutto ciò, sono qui a disposizione e può contattarmi.
Un saluto. Dott.ssa Nuzzo Manuela.
Gentile, comprendo la complessità e mi sembra che dentro di sé si stia domandando che tipo di "padre" possa essere lui per sua figlia, vedendo come si comporta con i suoi figli. Credo però che sia importante non generalizzare e riconoscere la diversità dei ruoli e delle dinamiche che vi sono in campo. Vi rientrano molti aspetti emotivi e identitari di come lui si sente di poter svolgere la funzione educativa. Credo però che un punto importante sia focalizzarsi su come si sente lei nella coppia e in relazione a sua figlia. Mi viene da stimolare una sua riflessione rispetto alla sua capacità di comunicare con il suo compagno circa queste perplessità che ha riscontrato nel rapporto con i suoi figli, ritengo possa essere un buon punto di partenza per dipanare la complessa situazione. Per ulteriori bisogni sono a disposizione.
Un caro saluto.
dott.ssa Silvia Turri
Un caro saluto.
dott.ssa Silvia Turri
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere altre domande, o desiderasse ricevere ulteriori informazioni, non esiti e chiedere.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere altre domande, o desiderasse ricevere ulteriori informazioni, non esiti e chiedere.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Buongiorno, sembra davvero complessa la rete di relazioni di tutti gli "attori" di queste due famiglie, ma la invito ad approfondire l'argomento con il suo compagno. La invito ad affrontare il discorso nel caso in cui dovesse scoprire che l' atteggiamento del suo compagno le crea sofferenza. Potrebbe anche richiedere una consulenza psicologica per approfondire i suoi vissuti emotivi, le sue credenze ed aspettative. Cordialmente. Dr.ssa Versari Debora.
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