ho una figlia(unica)che secondo me fa un cattivo utilizzo del cellulare,non tanto per il tempo(in or

22 risposte
ho una figlia(unica)che secondo me fa un cattivo utilizzo del cellulare,non tanto per il tempo(in ore) che ci passa,ma per come lo usa,quello che fa,da premettere io non so nulla ma e una sensazione ,la vedo un po cambiata,ho dei dubbi,forse e scusate ilFRANCESISMO mi sto facendo delle pippe mentali,da premettere se ce lo chiedo me lo da tranquillamente ,e non trovo nulla di particolarmente grave.non so sinceramente se mi serve un tecnico di telefonia che mi faccia sapere tutte le informazioni contenute in esso oppure uno psicologo che educhi mia figlia a un Corretto uso dei telefonini ed, internet e tutto ciò che ne consegue.
Buonasera, il cellulare ormai raporesenta un prolungamento del corpo, ma non solo per i ragazzi! Cerchi di condividere con sua figlia qualche momento divertente (un film, un gelato insieme, una gita) e stando insieme capire come sta, se ha problemi, se è serena. In sostanza, meno parole e più attività che vi possano unire, cordiali saluti.

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Gentile signora, quanti anni ha sua figlia? I ragazzi vanno certamente educati all’uso corretto della rete dati i pericoli che vi si celano. Tuttavia, si nota da ciò che scrive che lei forse tende ad entrare in una modalità “controllo esponenziale” pur senza rinvenirne lei stessa validi motivi tranne che il fatto che vede sua figlia cambiata? Ho capito male? Potrebbe fornire altri dettagli della situazione? Dalle informazioni non è facile poterla orientare. Cordialmente, Dott.ssa Federica Guerrini Psicologa clinica e psicoterapeuta
Buongiorno.
Dalla sua lettera non si riesce bene a capire che uso stia facendo del cellulare. Manca anche il dato importante dell'età. Mi è difficile risponderle in assenza di informazioni più precise.
Cordiali saluti
Giorgio Piola
Spesso il modo migliore per sapere è chiedere alla diretta interessata. Il cambiamento, dal momento che non lo specifica, potrebbe essere legato alla fase evolutiva o magari a tutt’altro. Capisco che ci sia molto allarmismo rispetto all’utilizzo dello smartphone, provi semplicemente a parlarle e condividere con lei aspetti della sua vita, magari scoprirà molte più informazioni di quelle che le può dare un cellulare. Le faccio un grosso in bocca al lupo, Francesca Agostinelli
Secondo me bisogna
Che trovi il coraggio di togliere a sua figlia
Il cellulare
Sono presente in questa
Settima a GENOVA
Buonasera. Comprendo bene il suo stato di allerta, ma la invito a ragionare sul fatto che siamo sempre figli del nostro tempo. Oggi i cellulari sono l'equivalente della TV nell'epoca del suo boom, anche se è chiaro che rinforzano la parte narcisistica in maniera maggiore. Concordo con il collega: più momenti concreti, più tempo passato insieme, così le sue "pippe mentali" verranno arginate. Se vuole una buona e leggera rilettura del fenomeno la trova nel libro "Gli Sdraiati"
Salve. Mi rendo perfettamente conto delle sue preoccupazioni.
La tecnologia al giorno d'oggi è una variabile con cui temo ogni educatore deve confrontarsi.
Lei ha sicuramente a cuore il dialogo con sua figlia.
Forse proprio attraverso questo strumento potrebbe trovare un modo per stabilire una nuova "
Sintonia" con sua figlia.
Cordiali Saluti.
Dott. Grilli
Sua figlia è cambiata. I figli cambiano sempre, per fortuna, diventano grandi e un po' più autonomi. Oltre al problema del cellulare, potrebbe capire meglio come sta cambiando, perché sta cambiando. Anche noi cambiamo in continuazione, come persone e come genitori e a volte ci sembra di arrivare a una distanza incolmabile dai figli. Bisogna evitare di dare per scontata questa distanza e uscire dai cliché, a volte saper sorprendere, prima noi stessi, poi loro. Reinventarsi nel donare la nostra genitorialità.
Gentile signora mi associo a vari colleghi nel dirle che mancano elementi importanti nella sua richiesta, quali l'età della figlia e l'indicazione concreta dei problemi riscontrati.
Se sua figlia è un'adolescente tenga presente che cambiamenti in questa età, in direzione di una maggiore autonomia, sono più che normali e anzi auspicabili. Il segreto sulla corrispondenza inoltre è tutelato dalla legge.
Non mi è chiaro se questi dubbi sull'uso del cellulare della figlia di x età li ha il padre o la madre. Provate intanto a parlare del problema, se è tale, tra voi coppia e condividete più cose con la figlia, forse verrà fuori più comunicazione in tutta la famiglia. Cordiali saluti
Lina Isardi
Salve , effettivamente lei non è stata molto chiara nella sua domanda, penso che sicuramente sua figlia sia un adolescente. Le problematiche di cui lei parla, i ricercatori di Hong -Kong le stanno studiando, non sono ancora riconosciute come delle patologie, ma potrebbero diventare delle dipendenze patologiche. Viene notato che i ragazzi che sono sempre uniti al loro cellulare lo adoperano come un prolungamento di se stessi. Oltre alla paura di non essere connessi hanno proprio paura di rimanere senza telefono e quindi non più in contatto con i loro amici, cioè essere tagliati fuori dalla cerchia della loro comitiva. Vengono chiamati"NOMOFOBICI" che viene tradotto come "no-mobile" paura di restare senza telefono. Quindi la famiglia è inutile che li punisce o vuole levargli il cellulare, lei signora dovrebbe distrarla, parlarci di più, capire che cosa le sta succedendo, facendosi confessare perchè appare così strana, come ci scrive nella sua domanda. Irrigidirsi è inutile altrimenti la ragazza si chiuderà sempre di più e sarà impossibile comunicare. Se desidera ulteriori spiegazioni può mettersi in contatto anche on-line, mi occupo di queste problematiche, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli
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Gentile signora, avrei bisogno di informazioni più precise per potermi almeno fare un'idea della situazione. E' importante sapere quale eta ha sua figlia, se frequenta degli amici, se frequenta la scuola regolarmente, se è impegnata in qualche attività che le interessa. E' anche molto importante sapere cosa ne pensa il padre e se è presente nella vostra vita. La sua preoccupazione è comunque opportuna. Fa bene a non sottovalutare le sue sensazioni di disagio. Forse non sono giustificate, ma l'utilizzo intensivo del cellulare è un segnale di uno stato di maggiore isolamento dalla vita reale. In Italia il fenomeno del ritiro degli adolescenti dalle relazioni e dagli interessi è all'attenzione sia del Ministero dell'istruzione sia del Consiglio di Stato che stanno predisponendo delle iniziative di legge. In particolare è stata emanata una legge sul cyberbullismo che rende possibile monitorare gli scambi sui social nel caso si ipotizzi un reato di questo tipo. Allora, se i suoi timori fossero fondati ci sarebbero gli strumenti per intervenire. A questo punto, le chiedo quali siano i suoi timori e di dirli apertamente. Teme che sua figlia sia entrata in un giro di appuntamenti? Qualcos'altro? Allora, è indispensabile che, in primo luogo, comunichi i suoi timori a sua figlia, senza aspettare altro tempo. In secondo luogo, anche sulla base della risposta, più o meno esauriente, le consiglierei di avere dei colloqui di orientamento con uno psicoterapeuta perchè l'adolescenza è oggi sempre più complicata e enigmatica per qualunque genitore e occorre affrontarla con consapevolezza. Cordiali saluti Paola Giovani
Non si possono ricavare tante informazioni dalla sua domanda poiché bisognerebbe approfondire la situazione, non è detto che sua figlia abbia la stessa concezione dell'uso che fa del suo cellulare che ha lei. Per provare a darle una risposta più articolata mi può scrivere e magari con l'occasione può darmi anche maggiori dettagli rispetto alla situazione in esame. Saluti.
Buongiorno, è comprensibile come lei sia preoccupata per il cambiamento che vede in sua figlia e per il fatto che non trova buone spiegazioni a quanto sta accadendo tranne che ciò dipenda dallo smartphone. Perciò dobbiamo andare alla ricerca di spiegazioni più precise, motivate su ciò che sta accadendo a sua figlia....visto che queste informazioni non sono emerse controllando lo smartphone è possibile che siano da ricercare nelle emozioni, nei sentimenti che sua figlia sta vivendo in questa fase. Quanti anni ha? che scuola fa? come sono i rapporti con i suoi amici? e i compagni di classe? ha un fidanzatino? sono informazioni importanti per capire in che fase di sviluppo è....se può cerchi di trovare dei momenti di condivisione piacevole con sua figlia (shopping, un gelato, una passeggiata al parco) che magari trovandosi in intimità emotiva, nella tranquillità con sua mamma potrebbe anche aprirsi spontaneamente e rivelarle che cosa la turba....se invece ciò non dovesse accadere provi a rivolgersi ad un collega psicologo psicoterapeuta per trovare le strategie di dialogo con sua figlia. Per informazioni e chiarimenti rimango a disposizione....cordialmente D.ssa Capaccioli
Buongiorno a lei,
mi pare di capire che la sua intensa preoccupazione concerna il non riuscire a sapere nulla sui discorsi privati che sua figlia fa con il cellulare.Tenga però conto che quanto più un figlio cresce, tanto più rivendica spazi di autonomia soggettivi. Perciò non si angosci troppo, provi a dare fiducia a sua figlia, ne parli anche con la mamma della bambina. Io mi occupo di adolescenza e di sostegno alla genitorialità, qualora volesse avere ulteriori consigli su come muoversi. Un cordiale saluto; dottoressa Margherita Maggioni.
Salve, intanto cercherei di esporre i miei timori alla ragazza, se fossi in lei. C’è anche da considerare, però, che in adolescenza i figli si vedono improvvisamente cambiati, con grande angoscia dei genitori. Provi ad essere onesta (non la “spii”, le si ritorcerebbe contro) con lei e, se la situazione ancora non si risolve, provi a proporle un aiuto.
Marta Calderaro
Buongiorno, la necessaria premessa è che le preoccupazioni genitoriali sono sempre sinonimo di grande affetto verso i propri figli e sono sempre da accogliere con attenzione e delicatezza. Tuttavia, da quanto scrive non emergono fattori sufficienti a risponderLe in modo sensato. Non è chiaro cosa intenda per "uso scorretto"; inoltre, non è chiaro quanti anni abbia Sua figlia, nè in che senso e modo "è cambiata". In linea generale, la crescita (soprattutto l'adolescenza) è necessariamente un periodo di cambiamento, scoperta, e anche di ricerca di un affrancamento dalla famiglia e di una maggiore, fondamentale connessione con i pari significativi (per cui diviene oggi mezzo comune il telefono cellulare). Nel cellulare c'è il mondo di Sua figlia: paure, contatti, emozioni, cosa le piace e cosa no; l'aperta manifestazione di interesse e richiesta di condivisione di ciò che si sente è nettamente preferibile all'incursione di soppiatto in una serie di piccole grandi intimità che, se adolescente, è anche giusto che Sua figlia abbia e mantenga private. Ha provato a parlarne apertamente, piuttosto? A dirle cosa La turba, e in cosa vede dei cambiamenti? L'educazione all'utilizzo del telefono è fondamentale a prescindere da tutto, ma è qualcosa che può fare Lei stessa, in modo aperto, onesto e senza terrorismi, condividendo con Sua figlia l'importanza di un uso consapevole e della possibilità che la rete nasconda pericoli e insidie. Laddove il dialogo non sia possibile e Lei manifesti ulteriori preoccupazioni, il consiglio è di rivolgersi in prima persona a uno psicologo per approfondire questi temi e soprattutto comprendere come migliorare la comunicazione con Sua figlia e sedare le ansie relative al bisogno di "controllarne i movimenti" al punto da richiedere l'intervento di un tecnico che "guardi nel cellulare".... In bocca al lupo, cordialità. DMP
Gentile signora, i suoi timori sono comprensibili ed è consigliabile dare delle regole di utilizzo di cellulari e social spiegando a sua figlia il motivo dei suoi timori. Non ci dice quanti anni abbia la ragazza ed emerge una sua difficoltà a comunicare con lei. Chiamare un tecnico a sua insaputa non mi sembra una buona idea. E' preferibile aprirsi ad una comunicazione franca con sua figlia seguendo una linea educativa.
gentilissima signora da come scrive non emerge con sicurezza che il cambiamento di sua figlia sia dovuto all'utilizzo del cellulare. inoltre il fatto che lei stessa ammetta che non è molto esperta di tecnologia, può darsi che si stia allertando senza un reale motivo. perchè non prova a chiedere a sua figlia di aiutarla a usare meglio il telefono in modo da capire meglio come lei lo utilizza? provi ad avere maggiori momenti di condivisione in modo da distrarla anche dal telefono
Buonasera signora, la questione cellulari nei "nativi digitali" è abbastanza delicata, soprattutto in questo momento storico in cui si vive per lo più di relazioni mediate dalla tecnologia. Per i ragazzi diventa ancor più difficile vivere questa vita che si svolge prevalentemente in casa. Provi a fare il tentativo di condividere alcune attività piacevoli con sua figlia, magari dapprima condivise con lei, in questo modo potrà offrirle l'opportunità di utilizzare il tempo in modo differente! La saluto, Viviana
Salve, non ha specificato quanti anni abbia sua figlia. Questo è un dato importante.
Saluti
la tecnologia, in questo caso il telefonino, non è di per sè negativo purche se ne faccia buon uso come strumento di comunicazione e per questo servono info sull'uso intelligente di esso. Ma quando se ne abusa nascono i danni, forse come ne descrive l'uso in sua figlia.
Suggerisco un colloquio con uno psicologo il quale potrebbe comprendere i motivi del cattivo uso del telefonino da parte di sua figlia e suggerire i comportamenti più adeguati ad entrambi i componenti della famiglia.

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