Ho preso per un anno la medicina una volta alla settimana per via dell'osteoporosi...a quali rischi

4 risposte
Ho preso per un anno la medicina una volta alla settimana per via dell'osteoporosi...a quali rischi vado incontro?
Bisognerebbe sapere il nome del farmaco e la via di somministrazione orale o intramuscolo? Comunque dovrebbe trattarsi di un farmaco della famiglia dei difosfonati. Questi sono farmaci molto sicuri, utilizzati da diversi anni e controllati in studi clinici su popolazioni veramente numerose. Nei dosaggi impiegati per la terapia dell'osteoporosi le complicanze sono veramente rare. Generalmente se ne consiglia l'uso a cicli di qualche anno (dai 5 ai 7), intervallati da pause più o meno lunghe, sempre in base ai valori densitometrici e ai fattori di rischio presenti.
Rimanendo in attesa di sue ulteriori necessità, le porgo cordiali saluti.

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Buonasera, bisognerebbe conoscere il farmaco da lei utilizzato e definirne gli effetti collaterali. I difosfonati, i farmaci più utilizzati, possono causare osteonecrosi mandibolare, soprattutto in soggetti predisposti con alterazioni del sistema immunitario, patologie neoplastiche e disordini odontoiatrici. Le consiglio di eseguire, se non lo ha già fatto, un esame DEXA colonna lombare e collo femore per avere dei parametri obiettivi in base ai quali definire il farmaco più adatto e calcolare il realevrischio di frattura. Cordiali.
Dr. Ciro Guaglianone
Osteopata
Belvedere Marittimo
Buongiorno, sicuramente le sarà statp prescritto dopo un esame di mineralometria ossea compiuterizzata (MOC) , da fare attenzione che il solo esame MOC ad oggi attendibile è quello fatto in centri di Radiologia con metodo Dexa su colonna e femore. Se mi fa sapere i valori della Moc e il farmaco che prende le sapro' dare ulteriori informazini. Cordiali Saluti.
Dott.ssa Elisa Cipriani
Geriatra, Internista
Roma
Sicuramente si tratta di bifosfonati i quali rimangono adesi ai cristalli di idrossiaoatite delle nostra ossa anche per un periodo successivo alla loro interruzione. Tranne che se assunti in condizioni particolari di immunodepressione, neoplasie e ad alti dosaggi per via endovenosa, sono farmaci sicuri che non comportano grossi rischi. Piuttosto andrebbe valutato perche' e' stata prescritta tale terapia e andrebbe rivisto tutto il quadro.

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