Ho letto quanto scritto da un’altra persona in questo sito al quale hanno risposto i fisioterapisti.

4 risposte
Ho letto quanto scritto da un’altra persona in questo sito al quale hanno risposto i fisioterapisti.
Ho trovato molto curioso il fatto che ho esattamente gli stessi sintomi da quando ho cominciato a diminuire i seguenti farmaci: Litio, benzodiazepine e venlafaxina. Esattamente come l’altra persona che stava diminuendo lo xanax. Quindi psicofarmaci.
I sintomi sono: scosse in tutto il corpo quando giro gli occhi sui lati, e percezione di tale scossa anche a livello dell’orecchio-udito, acufene.
Oltre a questo, che persiste da settimane e di continuo, anche sensazione di perdere l’equilibrio sempre quando muovo gli occhi.
Non ho mai sofferto di qualche patologie a parte depressione e ansia.
Salve. Non avevo risposto all'altro paziente, ma ho cercato e letto il quesito. Tento di fare una breve premessa, poi le fornirò una mia possibile interpretazione dell'origine di questi disturbi. Le benzodiazepine appartengono al gruppo dei depressori del sistema nervoso centrale, hanno lo scopo di indurre sensazioni di calma (ansiolitici), stordimento e sonno. Nello specifico la loro azione è di facilitare il legame del neurotrasmettitore inibitorio (GABA) su diversi ricettori GABA in tutto il SNC. Fatto questo breve cenno sul principio generale di funzionamento, ritengo che la mancanza di questo effetto specifico indotto dal farmaco possa sollecitare l'insorgenza di tali percezioni tipo scosse elettriche e acufeni di cui ci parla. Nel nostro SN la comunicazione è un flusso continuo di informazioni. I segnali elettrici viaggiano lungo i neuroni attraverso minuscole giunzioni, le sinapsi. Qui, entrano in gioco i neurotrasmettitori, le “molecole postine”, che consentono lo scambio di informazioni tra i neuroni. Si può ipotizzare che lei senta sotto forma di scosse elettriche l'intero percorso del segnale elettrico che viaggia normalmente lungo le fibre nervose. Infatti, prima l'azione del farmaco favoriva un'azione inibitoria in relazione al passaggio del segnale. Ora che non c'è più questa azione inibitoria il segnale corre e lei, probabilmente, lo percepisce nella sua forma pura, elettrica. Anche per quanto riguarda gli acufeni il discorso è simile. A questo punto, sarebbe necessaria una rimodulazione dei circuiti (che ora risultano sovraeccitati o senza modulazione). Se desidera approfondire l'argomento lo possiamo fare in una consulenza gratuita online. Trova sul mio profilo le istruzioni per prenotarla. In alternativa può inviarmi un messaggio.
Cordiali saluti
Alessia C

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Salve Avrei necessità di avere maggiori informazioni Mi invii il suo numero di telefono su questo sito Senza impegno economico Grazie G
Buondì, per darle un consiglio occorerebbe una valutazione in presenza, si rivolga al suo medico per una visita specialistica da un ortopedico o da un fisiatra. In seguito con la guida di un fisioterapista esperto potrà venire a capo del suo problema.
Saluti
Salve, sicuramente ne parlerei con il suo terapeuta per capire se succede ad altri pazienti con la sua situazione. Poi le consiglio una visita da un oculista e da un otorino, per capire se ci sia qualcosa che non va. Buona giornata

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