Ho letto che la mozzarella è tra i cibi ad alto contenuto di tiramina. Non so se io sia intollerante

Gentilissima paziente,
La tiramina viene naturalmente prodotta nel nostro organismo, ma in parte è anche assimilabile tramite l’alimentazione. Di per sé non ha effetti psicoattivi, tuttavia può avere delle conseguenze sull’organismo poiché stimola la secrezione di altre sostanze come l’istamina, responsabile dei sintomi tipici delle reazioni allergiche, e le catecolamine (dopamina, adrenalina e noradrenalina).
Gli alimenti ricchi di tiramina sono: pesce non fresco o conservato, tipo aringhe e tonno, inoltre abbiamo gli insaccati e la selvaggina.
Tra le verdure e la frutta abbiamo spinaci lamponi, pomodori, crauti, melanzane, cavoli, cavolfiori, banana, avocado, prugne, fichi.
Infine tra i cereali e le leguminose abbiamo fave, tofu, tempeh, zuppa di miso.
L’effetto ipertensivo non ha le stesse conseguenze su tutte le persone. Infatti, la tiramina interferisce in particolare con alcuni farmaci antidepressivi, i MAO-inibitori. In questo caso specifico, provoca un notevole aumento della pressione arteriosa e, di conseguenza, è fondamentale limitare l’assunzione di questa sostanza ad un massimo di 100 mg al giorno.
I sintomi “cheese reaction”, chiamata così perché i formaggi sono tra gli alimenti più ricchi di tiramina, possono essere anche gravi.
Infatti, spesso viene registrata una cefalea pulsante, vere e proprie crisi ipertensive, vomito, nausea, ipersudorazione, irritabilità e aumento della temperatura corporea.
Cordialmente
Dott.sa F.A.

Buongiorno, concordo con la collega. È molto raro osservare eventi ipertensivi dovuti alla tiramina in pazienti sani. Diverso è se si seguono terapie con anti depressivi. Può capitare che alcuni eventi siano confusi con reazioni all'istamina, soprattutto in soggetti allergici.
Se avesse reazioni ad alcuni alimenti, bisogna in ogni caso valutare tutte le abitudini alimentari per poter fare una valutazione complessiva.
Restando a disposizione le auguro una buona giornata.

Buongiorno, concordo con i colleghi, è davvero raro osservare eventi ipertensivi dovuti alla tiramina in pazienti sani.
Le consiglio di prestare attenzione a qualsiasi tipo di reazione potrebbe avere e di parlare con un professionista della nutrizione per valutare insieme le sue abitudini alimentari.
Resto a disposizione, buona giornata

Buongiorno, i formaggi freschi come la mozzarella, la robiola e la crescenza non presentano elevate quantità di tiramina, perché la tiramina si forma in maggiore quantità durante la stagionatura. Gli alimenti che contengono elevate quantità di tiramina sono: pesce conservato o non fresco, insaccati, selvaggina, birra, vino rosso, bevande fermentate, spinaci, lamponi, pomodori, crauti, melanzane, cioccolato, frutta secca.
Come descritto dai colleghi, eventi ipertensivi si possono verificare se il paziente segue una terapia con anti depressivi.
Ciò che può provocare cefalea pulsante, vere e proprie crisi ipertensive, vomito, nausea, ipersudorazione, irritabilità e aumento della temperatura corporea sono le reazioni all’istamina, soprattutto nei soggetti allergici. Si consiglia di essere seguiti da un professionista della salute che la indirizzi verso una corretta alimentazione. Cordiali saluti

Buongiorno , è raro che la tiramina può portare a ipertensione .Potrebbe parlare con un nutrizionista per valutare le sue abitudini alimentari.

resto a disposizione.

Dott.ssa Amoruso Palma

Buongiorno, concordo perfettamente con i colleghi. Non è detto che tutto ciò che leggiamo su internet possa sortire effetto su di noi. Non possiamo eliminare degli alimenti solo perché possono farci male, bensì è necessario comprendere quali ci arrecano effettivamente un danno, un'allergia o possano contrastare con l'eventuale assunzione di farmaci.
Resto a disposizione per ulteriore chiarimenti.
Buona giornata.
Dott.ssa Debora Caserio

Buongiorno gentile paziente, ricordi molto semplicemente che è l'esposizione cronica una sostanza (in questo caso la Tiramina) che può dare degli effetti nel tempo. Dunque, se le è capitato di mangiare una mozzarella o le capita raramente non deve preoccuparsi troppo della sua pressione arteriosa. Diversamente la incoraggerei a ridurre l'apporto di mozzarella e nel complesso di alimenti contenenti Tiramina.

Buongiorno, concordo con i colleghi. È raro osservare eventi ipertensivi dovuti alla tiramina in pazienti sani. Inoltre la tiramina nei formaggi freschi è presente in concentrazioni minori in quanto questa aumenta con la stagionatura. Diverso è se si seguono terapie con anti depressivi. Risulta comunque fondamentale valutare le sue abitudini alimentari per poter fare una valutazione complessiva.

Resto a disposizione, Dott.ssa Stella

Salve, la mozzarella, come altri formaggi freschi, ha ben poca tiramina. Ne trova molta di più nei formaggi stagionati. La tiramina induce un aumento della concentrazione di adrenalina nello spazio sinaptico; pertanto gli individui in terapia farmacologica antidepressiva con MAO-inibitori (i quali potenziano il segnale noradrenergico) debbono prestare attenzione a non assumere alimenti contenenti alte dosi di tiramina, altrimenti potrebbe insorgere ipertensione. Tra questi alimenti, non c’è la mozzarella.
Saluti cordiali, Dott. Francesco Pepino

Senza tanti giri di parole la risposta é NO

No, non ne contiene, è un formaggio fresco e non stagionato

Buonasera, sono d'accordo con i colleghi. La tiramina si trova nei formaggi stagionati,birra, vino rosso, pesce conservato ed insaccati.

Buongiorno è improbabile trovare questa molecola all'interno di latticini, pertanto cercherei con un professionista cause alternative. Cordialmente

La tiramina è una sostanza che può influire sulla pressione sanguigna, specialmente in persone sensibili. La durata dell'effetto varia in base all'individuo, ma generalmente può durare da alcune ore fino a un massimo di 24 ore. In persone senza problemi di salute specifici, piccole quantità come quelle contenute nella mozzarella raramente causano effetti significativi sulla pressione. Se ha dubbi, meglio consultare uno specialista.

Distinti saluti,
Dr. Luca Agostini