Ho lasciato il mio ragazzo, dopo due anni di tira e molla.. di corna da parte mia e tante carenze ch
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Ho lasciato il mio ragazzo, dopo due anni di tira e molla.. di corna da parte mia e tante carenze che sentivo ma non riuscivo mai a lasciarlo, ho trovato la forza perché sapevo di avere affianco un altra persona che pensavo fosse quella giusta vista la costante attrazione che cercavo di evitare spesso inutilmente durante la relazione.. adesso sto provando a stare insieme con quest’altro ragazzo e lui dopo poco tempo mi ha detto che è innamorato di me.. a me è salito un po’ il panico o il rifiuto… inizio a vedere più i difetti e ancora non ho elaborato la rottura col primo.. a me piacciono tanto entrambi e sono molto diversi .. son depressa da mesi e quello che succede sempre è che quando qualcuno inizia a volermi davvero bene io lo allontano .. non ho più voglia di fare nulla.. voglio prendermi il mio spazio e poi non riesco mai a stare sola.. Che ne pensate?
Cara utente, sentirsi confusi, in bilico tra voler qualcosa e poi non volerlo più può essere davvero doloroso. La sua sofferenza è assolutamente legittima e comprensibile. Forse però le cause vanno un po ricercate in ciò che lei stessa riconosce "succede sempre è che quando qualcuno inizia a volermi davvero bene io lo allontano.." cosa accade dentro di lei quando qualcuno si avvina così tanto? Quando la ama e la vede? Lei sa che scappa, da cosa la sta proteggendo quella fuga? Cosa accadrebbe se lei si lasciasse andare? Comprendere ciò che le accade e sente potrebbe essere importante per lei. Valuti la possibilità di ritagliarsi uno spazio che sia solo suo per elaborare cosa accade dentro di sè. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
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Salve, mi dispiace molto per la situazione che descrive perché posso comprendere il disagio connesso. Ritengo innanzitutto fondamentale che lei possa prendersi un periodo distacco per chiarire in maniera netta quelli che sono i suoi sentimenti, bisogna sicuramente che lei si prenda uno spazio di elaborazione rispetto a ciò che è accaduto affinché possa poi trovare le risposte direttamente da se stessa. La invito se vuole a richiedere un consulto psicologico in modo tale che una figura di supporto possa accompagnarla in questa delicata fase della sua vita. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, mi sembra che abbia un buon grado di consapevolezza rispetto al fatto che il punto non sia il primo o il secondo ragazzo ma il suo modo di vivere le relazioni, lei riconosce il bisogno di allontanarsi qualora la relazione si faccia più intensa. Potrebbe essere una buona occasione per lavorare su questo punto con un professionista per far sì che questo pattern non si riproduca potenzialmente in ogni relazione. Rimango a disposizione Dr.ssa Michela Campioli
Cara utente, come lei evidenzia nei suoi dubbi, sicuramente le relazioni che mette in piedi, rappresentano solo il palco in cui mette in scena ciò che non ha elaborato di se stessa.
Probabilmente prendersi una certa distanza dalle relazioni, concentrarsi su stessa e da lì ripartire, le può servire a capire e a sentirsi artefice delle sue scelte e non in balìa degli eventi.
Un percorso psicologico la aiuterà certamente a porre chiarezza e ad aiutarla a decidere che strada prendere, con caonsapevolezza.
Un caro saluto.
Probabilmente prendersi una certa distanza dalle relazioni, concentrarsi su stessa e da lì ripartire, le può servire a capire e a sentirsi artefice delle sue scelte e non in balìa degli eventi.
Un percorso psicologico la aiuterà certamente a porre chiarezza e ad aiutarla a decidere che strada prendere, con caonsapevolezza.
Un caro saluto.
Gentilissima, grazie per la condivisione innanzitutto. Capisco la situazione che descrive, e comprendo quanto debba essere difficile per lei gestire queste emozioni derivanti da relazioni importanti. Credo che intraprendere un percorso di terapia potrebbe aiutarla ad esplorare e comprendere a fondo le motivazioni sottostanti il suo malessere del momento. Resto a disposizione!
AV
AV
Gentile utente, dalle sue parole emergono diverse consapevolezze sulle sue dinamiche relazionali. A volte siamo incastrati in vissuti che riconosciamo ma che non riusciamo a modificare. Un percorso terapeutico potrebbe aiutarla a risalire alle cause che hanno portato all'instaurarsi di tali dinamiche e aiutarla a cambiarle.
Resto a disposizione, anche online.
Un caro saluto Dott.ssa Ramona Borla
Resto a disposizione, anche online.
Un caro saluto Dott.ssa Ramona Borla
Che avrebbe bisogno di parlarne in una psicoterapia dedicata, e dare la giusta cornice ad una situazione tanto delicata. Auguri.
Salve cara utente, la situazione che descrive segnale delle angosce difensive che si attivano nel momento in cui creano dei legami. Sarebbe importante andare un pò a ritroso nel tempo, per comprendere in che modo lei ha vissuto e come sono stati gestiti le relazioni con i punti di riferimento originari (come i genitori per esempio). Una psicoterapia potrebbe aiutarla a comprendere cosa le accade nel momento in cui si lega a qualcuno. Un caro saluto
Buongiorno.
Mi pare molto importante questa sua riflessione rispetto al bisogno di uno spazio suo e al contempo della necessità della presenza dell'altro. In fondo, si sta chiedendo se le due cose possano convivere e in quale misura.. Interessante! Ci lavori e magari valuti la possibilità di intraprendere un percorso psicoanalitico.
Cordialmente.
Greta Tovaglieri
Mi pare molto importante questa sua riflessione rispetto al bisogno di uno spazio suo e al contempo della necessità della presenza dell'altro. In fondo, si sta chiedendo se le due cose possano convivere e in quale misura.. Interessante! Ci lavori e magari valuti la possibilità di intraprendere un percorso psicoanalitico.
Cordialmente.
Greta Tovaglieri
Salve,
la sua situazione non è comune ma nemmeno insolita, le consiglio di intraprendere una terapia con uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale.
Saluti
la sua situazione non è comune ma nemmeno insolita, le consiglio di intraprendere una terapia con uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale.
Saluti
Credo che ci siano delle buone basi per intraprendere un percorso verso il cambiamento: le sue riflessioni su ciò che la disturba in questo momento e un buon grado di consapevolezza sulle dinamiche che sottendono la sua sofferenza sono a mio avviso un buon terreno da cui partire. Mi colpisce in modo particolare la sua tendenza ad allontanarsi quando qualcuno mostra interesse verso di lei e prova ad avvicinarsi. Tutto questo mi fa pensare a credenze negative su di Sé che condizionano il suo modo di agire e porsi nelle relazioni, sperimentando così il disagio di cui lei parla. Spero di averle offerto utili spunti di riflessione. Un saluto.
Gentile utente, dalle sue parole, emerge al tempo stesso confusione e sofferenza, sospesa tra questi due stati generati dalle dinamiche relazionali, che mette in atto nel momento in cui vive una relazione. Prendersi un proprio spazio, in cui poter comprendere ciò che le accade, potrebbe essere molto importante per lei. Un percorso terapeutico potrebbe aiutarla, a comprendere i suoi vissuti e in particolare modo, come ha gestito le relazioni con i suoi punti di riferimento e quale modello di attaccamento ha sviluppato. Resto disponibile ,un caro saluto.
Salve, mi sembra di capire che ha centrato il tema della sua sofferenza, sicuramente da indagare e lavorarci in un percorso di psicoterapia. La sensazione di non aver voglia di fare nulla è’ normale e comprensibile credo sia la conseguenza che vive quando entra in modalità relazionali disfunzionali.
Resto a disposizione per eventuali dubbi
Cordiali saluti
Dott.ssa Daniela Chieppa
Resto a disposizione per eventuali dubbi
Cordiali saluti
Dott.ssa Daniela Chieppa
Gentile Utente comprendo la sua confusione. Trovarsi a metà tra due situazione é molto difficile. A volte, come dice anche lei, il restare da soli sembra la soluzione più giusta. E' proprio quello che vuole?
Il desiderio di allontanarsi di fronte a coloro che iniziano a provare dei sentimenti per lei é certamente un aspetto da indagare. Affrontarlo in terapia potrebbe essere un buon punto di partenza che le potrebbe permettere gradualmente di uscire da questa situazione e costruire degli strumenti per affrontare situazioni future.
Un saluto.
Il desiderio di allontanarsi di fronte a coloro che iniziano a provare dei sentimenti per lei é certamente un aspetto da indagare. Affrontarlo in terapia potrebbe essere un buon punto di partenza che le potrebbe permettere gradualmente di uscire da questa situazione e costruire degli strumenti per affrontare situazioni future.
Un saluto.
Salve gentile utente, sembra che la situazione in cui si trova da tempo oggi stia iniziando a starle stretta e per questo che le consiglio di prendersi un suo spazio per fare chiarezza sui sentimenti che sopraggiungono quando lei si sente emotivamente legata a qualcuno.
Resto a sua disposizione
Dott.ssa Veronica Guidi
Resto a sua disposizione
Dott.ssa Veronica Guidi
Gentilissima, comprendo il suo malessere. Se avesse la bacchetta magica sarebbe bello averli entrambi. Per tenerli vicino e non essere sola, per allontanarli con la bacchetta quando vengono troppo vicini. Racconti metaforici a parte, questo fuggire quando sente che qualcuno le vuole bene davvero è un tema importantissimo che meriterebbe un approfondimento in psicoterapia, anche perchè, se non l'affronta, le si ripresenterà sempre.Il sentirsi depressa potrebbe essere una reazione a questo imoobilismo. Rimanere sola per prendersi il suo spazio non le riesce, si faccia affiancare da un/una psicoterapeuta che l'affiancherà nella esplorazione di sè. Rimango a disposizione, la saluto cordialmente dott.ssa Silvia Ragni
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Salve, come lei giustamente fa notare appena qualcuno si avvicina troppo lei entra in una sorta di fuga.
Si tratta di una dinamica che dovrebbe lavorare all’interno di un percorso di psicoterapia, in modo da diventare maggiormente consapevole delle sue implicazioni ed imparare così a prevenirla senza lasciarla dilagare.
Diversamente potrebbe accadere che lo schema si ripeta all’infinito per cui le suggerisco di non aspettare.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Si tratta di una dinamica che dovrebbe lavorare all’interno di un percorso di psicoterapia, in modo da diventare maggiormente consapevole delle sue implicazioni ed imparare così a prevenirla senza lasciarla dilagare.
Diversamente potrebbe accadere che lo schema si ripeta all’infinito per cui le suggerisco di non aspettare.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
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