Ho lasciato il mio ragazzo dopo 10 anni per un’altra persona. È normale stare male ? È normale prov

17 risposte
Ho lasciato il mio ragazzo dopo 10 anni per un’altra persona.
È normale stare male ? È normale provare sentimenti di ansia e di nausea anche per l’altra persona ?
Ho provato a riprovarci con il mio partner, ma nulla cambia, non mi piace più, penso all’altra persona e a quello che potremmo costruire insieme perché siamo affini e tremendamente compatibili.
Ho paura però, di non riuscire a lasciare andare la mia relazione, avevamo dei progetti e io mi sono tirata indietro. Questo mi fa sentire malissimo, oltre al pensiero di dover ricominciare da capo.
Perché soffro così tanto il cambiamento? Non dovrei essere felice di poter stare finalmente con l’altra persona?
Gentile Utente, interrompere una relazione è sempre motivo di "trambusto" interno, e il fatto che sia stata lei ad agire questa separazione, non la rende meno dolorosa. Dieci anni di rapporto significano dieci anni di presenza quotidiana nella mente, di abitudini, di condivisioni, e un colpo di spugna non basta. Il sentimento che prova per questa nuova persona nella sua vita è autentico, ma forse l'ansia e la nausea ci stanno dicendo che ha bisogno di tempi differenti, più morbidi, dal momento che la fine del rapporto con il suo ex sembra coincidere con l'inizio di questa nuova relazione. Non so se ciò sia dovuto a cercare di darsi un boost di forza e non sentirsi frenare dai sensi di colpa, ma forse ha prima bisogno di comprendere davvero e legittimarsi nei motivi che l'hanno portata a dire "stop" e a tentare una strada diversa, seppur con dei progetti di vita in essere. Un caro saluto

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Cara ragazza, dubbi sulle proprie scelte somigliano a dubbi sulle proprie sicurezze, ciò che fino ad allora si erano fatte proprie sicurezze. All’improvviso qualcosa cambia, si blocca, si presenta, denota un cambiamento. Qualcosa che è una persona. Che ci fa sentire vivi, pulsanti, “tremendamente” compatibili. È singolare che lei abbia usato questo avverbio, tremendamente. Poiché fa paura, trovarsi all’improvviso in mezzo a qualcosa che ci travolge, o stravolge, senza preavviso, e ci porta su un’altra rotta finora mai pensata. Allora subentrano i sensi di colpa. In fondo era ciò che finora aveva / avevate pensato durare. Progetti, costruiti insieme.
La paura, l’ansia, la crisi, rispetto a un cambiamento sono naturali. Si consulti, se le è possibile, domandi una consulenza psicologica o un percorso psicoterapeutico. È lì che potrà cogliere i risvolti di questo suo timore del cambiamento, che arriva fino alla nausea per la persona che ne è stata concomitante. Potrà leggere, non da sola e senza paura, ciò che vuole, desidera, e scegliere più consapevolmente e senza sensi di colpa.
Un caro saluto, resto a disposizione
Dott.ssa Michela Gorini
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo importante che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
'Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione anche online Cordialmente dott FDL
Gentile Utente, le informazioni presenti nel suo racconto non sono sufficienti per avere un quadro completo della situazione, ma è chiaro il disagio e la confusione che sta vivendo in questo momento.
La fine di una storia è un momento difficile e probabilmente innamorandosi di un'altra persona, non ha avuto il tempo e il modo per elaborarla appieno.
Le consiglio un consulto con uno psicologo per avere all'interno dello spazio terapeutico, la possibilità di fare chiarezza tra i suoi sentimenti, riscoprire i suoi bisogni e vivere liberamente la nuova relazione.
Resto a disposizione, Dott.ssa Marina Colangelo
Certø, è difficile lasciarsi alle spalle una storia importante durata 10 anni. A volte ci vuole del tempo per elaborare il distacco. È un po' come fare un lutto: ci consente di investire in nuove relazioni, di ricominciare, pur non dimenticando o rinnegando la persona che abbiamo lasciato.
Gentile utente, non è facile ricominciare, il cambiamento fa paura molto spesso. Affrontare qualcosa di nuovo prevede di lasciare qualcosa per abbracciarne altre. La conclusione di una relazione non è mai semplice a maggior ragione se alle spalle ci sono molti anni. Lei dice: "penso all’altra persona e a quello che potremmo costruire insieme perché siamo affini e tremendamente compatibili"; rimanga in queste nuove sensazioni e pensieri positivi verso il futuro.
SI ricordi inoltre che il suo passato non lo può cambiare le cose nella sa relazione precedente sono andante in una certa direzione ed è un dato immodificabile, pertanto rimanere a pensare al passato non le è utile nel presente.
SI fidi della scelta che ha fatto, provando a vivere il presente.
Inoltre, potrebbe esserle utile elaborare tali vissuti in uno spazio di terapia al fine di comprendere meglio questa sua nuova fase della vita.
Rimango a disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Gentile utente,
descrive una condizione di malessere relativa al cambiamento che sta vivendo. Al di là del fatto che è sicuramente fonte di dolore chiudere un rapporto di lunga data e fonte di ansia lasciarsi andare ad un nuovo rapporto, è possibile analizzare lo stato mentale con cui sta affrontando questo cambiamento per cogliere alcuni aspetti importanti di sé. Ad esempio perché prova "nausea" oltre all'ansia? perché si concentra proprio sul fatto di essersi tirata indietro rispetto a dei progetti condivisi con il suo ex? Come mai descrive la compatibilità con il nuovo partner come "tremenda"? Se fossi in seduta con lei, mi permetterei di formulare alcune ipotesi sui motivi per cui vive questa situazione proprio in questo modo e non in altri.
Se si analizzano con attenzione i propri stati emotivi si può apprendere molto su noi stessi andando oltre allo stato di malessere che questo ci suscita al momento.
Gentile utente, interrompere una relazione decennale può portare con sè paura o ansia e qualche ripensamento. Ciò che descrive è del tutto naturale e richiede del tempo per essere elaborato. Qualora dovesse ritenerlo opportuno può chiedere aiuto ad un professionista per un supporto psicologico.
Cordiali Saluti, Anna Vinci
Gent.ma, leggo dubbi e incertezza, che mi sembrano nutriti dai sentimenti ambivalenti, apparentemente contraddittori. Mi senti di poter condividere una osservazione e un consiglio.
Nel descrivere la propria situazione fa riferimento a una “normalità” di quello che si dovrebbe provare, della quantità di sofferenza “giusta” per la fine di una relazione. Queste aspettative possono contribuire alla sofferenza. Riconoscere che una relazione non è più adatta a noi o che noi siamo cambiati è un momento complesso e faticoso, che richiede del tempo per essere metabolizzato. Investire su una nuova relazione può attivare molti dubbi, paure e aspettative, che possono inquinare il percorso di conoscenza della persona che realmente è al nostro fianco.
Di fronte a tanta incertezza può essere un buon passaggio il darsi tempo per riconoscere i propri sentimenti, le proprie paure, le aspettative irrealistiche, la delusione che può avere minato la fiducia in una nuova possibilità. In molti casi, probabilmente anche per lei, è utile riconoscere che serve un supporto esterno che ci aiuti a fare chiarezza in sentimenti ed emozioni disorientamenti e inaspettati, per comprendere cosa ci segnalano.
Le auguro di permettersi una breve consulenza per fare chiarezza per se stessa, prima che per qualsiasi relazione.
Buongiorno, sicuramente una storia durata tanto tempo, anche se finita, lascia comunque dispiaceri e mi pare di leggere tra le righe anche una sorta di senso di colpa: penso che sia questo che non le fa vivere appieno la sua nuova storia
Probabilmente il poter parlare con uno specialista la aiuterà ad essere più libera emotivamente e a comprendere i sentimenti verso il suo attuale partner, senza fretta, dandosi il tempo necessario.
Cordiali saluti
Gentile utente,
molto spesso si sottovaluta il fatto che una separazione è dolorosa anche per chi la "agisce". Oggi infatti si trova a fronteggiare l'assenza della persona che ha condiviso con lei dieci anni di vita. Soffrire per le perdite è comune, se la situazione dovesse compromettere eccessivamente la sua quotidianità o protrarsi a lungo può essere indicato contattare uno specialista.
Cordiali saluti
Buongiorno,
Ogni fine di una storia, anche se è una scelta voluta, è paragonabile ad un lutto e come tale ci sono sentimenti di nostalgia, sofferenza e mancanza. Si dia il tempo di viverlo.
Salve, la fine di una relazione è normale che possa destabilizzare e forse lei non ha avuto il tempo di poterla elaborare essendosi innamorata di un'altra persona e avendo iniziato con lei una nuova relazione. Si conceda quindi del tempo per definire questa chiusura dentro di lei individuando il significato più adeguato per il suo vissuto: in questo modo le verrà sicuramente più facile e naturale viversi questo nuovo rapporto.
Intraprendere un percorso terapeutico individuale sono certa possa aiutarla a raggiungere questo fine.
Rimango a disposizione.
Un saluto,
Dott.ssa Annalisa Cavalleri
Carissima, le rispondo così:
di solito il corpo sa già la strada. E in genere la conosce prima della nostra mente.
Il suo corpo le sta inviando dei segnali molto potenti, la nausea è uno di questi, e sarebbe davvero un gran peccato ignorarli.
È vero che il cambiamento non è mai un processo facile e che porta con se’ anche un po’ di dolore. Ma forse il suo corpo le sta chiedendo un po’ di tempo per fare spazio. Spazio al nuovo, spazio per potersi vivere a pieno una nuova esperienza. Per questo aiuterebbe molto potersi confrontare, fare una chiacchierata a cuore aperto con un/una professionista competente, per tirare fuori tutto anche quello che non è potuto emergere dalla sua lettera tanto emotiva. Io sarei molto contenta di poterlo fare, anche a distanza. Un grande in bocca al lupo
S. L.
buona sera grazie per aver condiviso con noi la sua richiesta. Le posso dire che è normale dopo la fine di una relazione avere sentimenti contrastanti e di malessere che spesso non ci permettono di buttarci in una nuova relazione le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che in questo periodo possa aiutarla a dipanare i dubbi e i sentimenti contrastanti che lei prova. Le auguro che possa viversi una nuova relazione serenamente e che riesca a darsi delle risposte. Un caro saluto dott.ssa Valeria Sicari
Buongiorno, si è mai chiesta sé ha veramente finito di elaborare la fine del precedente affetto? La chiusura definitiva spesso non è automaticamente coincidente con la fine della relazione.
Si tratta di definire nuovamente gli spazi affettivi e dargli il gusto corpo.
Una psicoterapia ben strutturata le potrebbe dare lo slancio giusto per ripartire affrontando bene il presente.
Saluti dottoressa Sandra Petralli
Cara utente, quando lasciamo una persona, perdiamo anche una parte di noi stessi in un certo qual senso. Non c'è un tempo prestabilito per riuscire ad andare avanti. Le somatizzazioni legate anche un po' al senso di colpa possono essere normali in una situazione in cui si è stati molto tempo insieme, non è facile cambiare e anche il nostro corpo ne risente. Non è consigliato nemmeno restare in una relazione che non ci soddisfa più, anche se era confortevole. Se ha fatto questo passo avrà avuto di certo le sue motivazioni, e forse questa sensazione che prova nella separazione parla di sè più che dell'altro e potrebbe essere interessante approfondirla in un percorso di analisi personale.
Le auguro una buona giornata.

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