Ho la fobia dei piccioni, galline e tt gli uccelli.... Ovviante i primi è più probabile incontrarli.
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Ho la fobia dei piccioni, galline e tt gli uccelli.... Ovviante i primi è più probabile incontrarli. Sono stata da 2 psicologi una mi dissero d pensare ad altro qnd li vedevo e l'altra di riuscire a tollerarli sempre più da vicino. Cosa devo fare?
Piccioni, galline e uccelli in generale possono provocare disagio abbastanza comunemente. La forza del suo disagio (semplicemente paura o fobia?) e quanto questo la limiti sono il punto di partenza per decidere se intraprendere o meno un percorso psicotrapeutico. La psicoterapia cognitivo comportamentale è sicuramente efficace in questo tipo di casi, tuttavia è importante cercare un approccio ed un terapeuta che "faccia al caso suo". Le consiglio di cercare con cura un collega che la aiuti a comprendere come procedere, ciò che le è stato detto dai due psicologi che l'anno vista è senza dubbio corretto, tuttavia ogni tecnica dovrebbe essere approfondita e non autogestite dai pazienti altrimenti rischiano di ridursi a consigli spesso inutilizzabili. Lisa Dr.ssa Sossai
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Un trattamento cognitivo comportamentale con desensibilizzazione sistematica potrebbe aiutare a superare il problema. Dott. Casamaggi Marco
Cerchi nella sua zona uno psicologo/a psicoterapeuta specializzato nel metodo Emdr. Nel suo caso, a mio parere è importante affrontare il problema con una persona qualificata e con una metodologia di lavoro che possa andare nel profondo a cercare le cause emozionali del problema che l'affligge. Spero di essere stata utile e chiara. Con i miei migliori auguri dott.ssa Luisa Morassi Udine
Qualora queste fobie di cui parla dovessero crearle un disagio marcato è sicuramente utile intraprendere un percorso di psicoterapia volto a capire innanzitutto l' origine di tali fobie e capire inoltre se sussiste uno stato ansioso in generale oppure si tratta di fobie specifiche isolati. La psicoterapia cognitivo-comportamentale puo' essere un valido aiuto in questo senso e nell'affrontare le fobie tramite un percorso di esposizione graduale con il dovuto supporto del terapeuta.
Buonasera gentile cliente, le rispondo facendo una domanda: quanto è invalidante questa sua fobia nella vita di tutti i giorni? Le ho posto questo quesito perché credo che ognuno di noi abbia qualche paura (si pensi a quelle arcaiche, relative ad esempio ai ragni, serpenti e quant'altro), ma non per tutti sono così minacciose. Se dovessero essere così per lei, allora è necessario seguire un percorso psicoterapeutico (es. terapia cognitivo-comportamentale) per capire le strategie utili ad affrontare la fobia specifica e i relativi disturbi ad essa associata (ansia, sudorazione, tremore, ecc.). Inoltre, se volesse comprenderne l'origine, sarà opportuno intraprendere allora un percorso psicoanalitico. Spero di esserle stato d'aiuto. Per altri suggerimenti non esiti a contattarmi. Cordialmente dott. Pietro Caputo
Le fobie sono molto comuni e per liberarsene bisogna innanzitutto comprenderle. Una psicoterapia è senza dubbio utile per conoscere meglio le sue paure. Cordialmente DV
L'ornitofobia può essere affrontata con l'aiuto di uno specialista in Psicoterapia. La paura può avere avuto origine da qualche episodio traumatico infantile (reale o fantasticato) o dalla trasmissione di una reazione emotiva genitoriale, ma non solo. Spesso questa fobia rappresenta l'angoscia più profonda dell'imprevedibilità, dell'incontrollabile, di ciò che può risultare aggressivo o è poco conoscibile. Lo specialista, dopo un'analisi approfondita del problema, saprà darle indicazioni utili per lavorare sulla risoluzione del problema.
Dal suo quesito si evince che ha sperimentato le tecniche della distrazione cognitiva e dell'esposizione (presumo sia immaginativa che dal vivo). E ne esistono molte altre che le possono essere spiegate. La sua fobia, però, sta cercando di comunicarle qualcosa: la contatti, la ascolti, la comprenda...Si affidi con fiducia ad uno psicoterapeuta.
Dal suo quesito si evince che ha sperimentato le tecniche della distrazione cognitiva e dell'esposizione (presumo sia immaginativa che dal vivo). E ne esistono molte altre che le possono essere spiegate. La sua fobia, però, sta cercando di comunicarle qualcosa: la contatti, la ascolti, la comprenda...Si affidi con fiducia ad uno psicoterapeuta.
Buon pomeriggio...sorrido, un riso amaro, leggendo la "soluzione" che alcuni colleghi, come scrive, le hanno presentato...mi sembra assurdo! Ci sono svariati modi per lavorare sule fobie; le suggerisco di contattare uno psicoterapeuta che si occupi di questo disturbo. In bocca al lupo
Le consiglierei di rivolgersi a un esperto, in particolare modo a uno psicoterapeuta, esperto nel trattamento delle fobie. Personalmente le consiglierei una psicoterapia psicoanalitica.
Buonasera,
Sicuramente la seconda opzione rimanda a quella che viene chiamata "esposizione graduale" ed è una tecnica usata soprattutto nel caso di fobie, quindi con buoni esiti se seguita e fatta sperimentare in maniera appropriata . Ovviamente però, questa parte sarebbe da abbinare a una parte più legata all'esplorazione dei suoi pensieri in riferimento sia a ciò di cui ha la fobia specifica, sia a quello che prova, le sue emozioni, ecc.
In teoria, sarebbe molto di più del "li tolleri sempre di più". Cioè, quello è sicuramente in parte l'obiettivo, ma non è solo un "si avvicini a loro" e basta.
Resto a disposizione per qualunque chiarimento.
Una buona serata,
Dott.ssa E. Parise
Sicuramente la seconda opzione rimanda a quella che viene chiamata "esposizione graduale" ed è una tecnica usata soprattutto nel caso di fobie, quindi con buoni esiti se seguita e fatta sperimentare in maniera appropriata . Ovviamente però, questa parte sarebbe da abbinare a una parte più legata all'esplorazione dei suoi pensieri in riferimento sia a ciò di cui ha la fobia specifica, sia a quello che prova, le sue emozioni, ecc.
In teoria, sarebbe molto di più del "li tolleri sempre di più". Cioè, quello è sicuramente in parte l'obiettivo, ma non è solo un "si avvicini a loro" e basta.
Resto a disposizione per qualunque chiarimento.
Una buona serata,
Dott.ssa E. Parise
Essendo una fobia così specifica in poche sedute può essere trattata con l'EMDR in via risolutiva
Buonasera. Si tratta di fobie che si possono curare con tecniche specifiche, di solito efficaci.
Salve, per il trattamento delle fobie, esistono vari approcci di intervento possibili. Di solito quella considerata più idonea è la terapia cognitivo comportamentale che utilizza tecniche specifiche a riguardo. In realtà ogni paziente ha le proprie peculiarità, e sarebbe opportuno che lei stesso scegliesse il percorso che sente più in linea con se stesso. Al di là del tipo di terapia, è fondamentale andare ad approfondire che cosa questa fobia le sta dicendo: i sintomi sono degli alleati nella terapia, dei campanelli di allarme che, seppur invalidanti, ci stanno segnalando che c'è qualcosa che non va, è importante capirne il significato
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