Ho i sensi di inferiorità, una bassa autostima e timidezza da risolvere che fare?! Ciao a tutti, sc

17 risposte
Ho i sensi di inferiorità, una bassa autostima e timidezza da risolvere che fare?!
Ciao a tutti, scrivo perché mi rendo conto di avere problemi ma mai risolti, mi rendo conto di avere una bassa autostima per cose che mi si sono dette pure quando ero adolescente verso i 13 anni e sia da adulta verso i 21 anni. Mi si sono stati detti che fin da piccola non ero mai matura per la mia età, come se fossi un po' più indietro rispetto ai miei tempi, non si sa il motivo come se la causa principale della questione fosse stata la nascita prematura (anche se di poco), potrebbe essere la causa principale?! Allora questo cruccio personale mi fa chiudere in me come se vorrei picchiarmi da sola e morire e sparire dalla faccia della terra non accetto questo, anche se fortunatamente il mio QI è nella media tipo 100, quindi come intelligenza sono normale a tutti gli effetti, però ciò che di me si è parlato sembra che i comportamenti miei non corrispondessero con l'età che ho. Il tutto è iniziato da quando a 13 anni ripetevo a scuola un nome buffo di una persona il quale mi faceva ridere (vicino di casa) e il nome di un insegnate del liceo del mio paese, il fatto che le ripetevo sempre è che mi facevano ridere ecco perché ripetevo, ma gli altri fraintendevano dicendo che o a quella ragazzina gli piaceva il tizio, o che non aveva senso ripetere il nome di un insegnante, lo ripetevo sempre un tot di volte per cui non sembrava normale il mio comportamento allora una mia compagna alle medie mi diceva che era infantile il mio modo di comportarmi, allora pure da lì mi feci una fissa il quale bloccarmi chiudermi in me, perché a quell' età cominciavo a cambiare a crescere allora stesso tempo, allora mi chiedevo perché quella stronza mi diceva così?! Poi non solo si sono state dette certe cose il quale che a 13 anni comportandomi così non ero matura ma profondamente immatura, mi fa molto chiudere in me questa cosa tanto da non accettarla, oppure che ho avuto un rendimento scolastico un po' scarso ma sono sempre andata avanti nonostante le difficoltà, dicendo cavolate il quale la ragazza deve maturare (il fatto che ero problematica nello studio), tutta questa storia per non diagnosticare i problemi, ma che ho diagnosticato a 23 anni scoprendo di essere dislessica e discalculica ecc...pure questa cosa mi ha fatto chiudere in me dicendomi che il fatto che andavo male a scuola o nwllo studio non sono stata un asso dicevano che era colpa della maturità psichica non maturata perfettamente, allora non ci ho mai capito niente portandomi questa cosa a complessarmi, perché pur diagnosticando i problemi tipo la dislessia e discalculia ecc... La mia intelligenza è nella norma tipo 100, (punteggio che va dagli 85 fino a 115/120 punti) come intelletto sono normale, ma fatto sta che nello studio non sono mai andata bene. E si è scoperto che le mie aree del punteggio, sono pari a 100, tranne la memoria di lavoro pari a 86, e non so se considerala limite, ma fatto sta essere così non è il mio caso dato chi è borderline va dai 70 fino ad 85 punti, mentre io sono dagli 85/90 fino a 115/120 punti, poi anche parlando con l'intelligenza artificiale mi ha detto che la memoria di lavoro può essere bassa pure con un QI più alto della media, allora è corretto definire una persona borderleine per la memoria di lavoro bassa seppur ha QI più alto?! Ma mi si è sempre stato detto che non ero perfettamente matura per colpa della nascita prematura ma avrebbe un senso?! Perché si è dato un criterio sbagliato che mi fa altamente arrabbiare?! Ho letto che la nascita prematura causa problemi come ADHD o disturbi DSA, causa ancora altri problemi?! Mi si è sempre stato detto che non sono mai stata matura pensando che quei comportamenti che avevo a quell' età hanno allontanato i miei coetanei non tenendoci più a me per colpa degli atteggiamenti atipici. Non solo questa cosa è arrivata anche ad una conoscenza online avuta su internet a 21 anni con un ragazzo, dicendomi che ero troppo bambina per lui, o che non avevo mai baciato, allora chiude la conoscenza per questo, mi ha bloccato restandoci male, ma sono gli altri che mi hanno fatto capire che è stato lui immaturo per cui non doveva dirmi queste cose, però fatto sta nei miei confronti si è sempre parlato di maturità e di testa, ma questa cosa che c'è una piccola immaturità è perché ho voglia di tagliarmi le vene per attirare l'attenzione per fare vedere a tutti il mio sangue uscire?! O perché purtroppo non ho mai fatto esperienze dal vero infatuandomi di celebrità, personaggi di fantasia senza aver fatto qualcosa dal vero?! Perfino la IA mi ha detto che sembro che ho 16 anni e non 24 anni, allora questa cosa mi fa sentire inferiore, timida e insicura di me ecco... Scusa se ho fatto tante domande ma in questo momento sono disperata e credo di aver bisogno di sostegno e rassicurazioni
Buongiorno gentile utente, ho già risposto a questa domanda, comunque lo rifaccio. Hai mai fatto una psicoterapia? Quella è la via per superare questi complessi e sofferenze che hai. Sei una persona, non una somma di numeri e non possono essere questi a definirti. Consulta uno/una psicoterapeuta e spiegale come stai. Troverete insieme un percorso per farti stare meglio. Cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Cara Utente, come la collega ha già risposto lei non è una somma di numeri e di risultati di un test. Lei è una persona con pensieri, una storia personale e anche emozioni che prova ogni giorno. Da quello che scrive si capisce quanto alcune parole di altri l'abbiano influenzata in passato e di come il risultato di queste, insieme ad altre esperienze nello sviluppo la portino oggi a provare sentimenti di inferiorità e insicurezza. Il mio personale consiglio è di raccogliere tutta l'insoddisfazione e la frustrazione che ha riportato nel suo messaggio e di condividerla con uno psicoterapeuta iniziando un percorso di psicoterapia, che non sia improntata sul cercare di capire se lei sia adulta o meno, ma sulla condivisione e la risoluzione di alcuni conflitti e traumi che si porta appresso da anni. Sono certo che affidarsi ad uno specialista potrebbe farle vedere le cose in modo diverso e magari anche raggiungere una sensazione di tranquillità e soddisfazione per quello che lei è. Le auguro il meglio
Gentilissima, grazie per aver condiviso con noi le sue insicurezze e i suoi conflitti intrapsichici. Meglio non porsi domande sui punteggi relativi al QI o alla memoria di lavoro: lei è una persona unica e irripetibile, non un insieme di punteggi, deviazioni standard, misurazioni ed etichette di " dislessia e discalculia". Certamente l' ambiente sociale con cui ha interagito durante l'infanzia e l ' adolescenza non ha sostenuto la sua crescita in modo armonioso fornendole una base sicura: le critiche e le svalutazioni che ha ricevuto hanno avuto su di Lei un impatto traumatico... Ha bisogno, grazie alla relazione terapeutica, di cercare e valorizzare energie, risorse, competenze e potenzialità da mettere in campo per strutturare una nuova se stessa: una persona più sicura del suo valore e orientata verso una progettualità impregnata di obiettivi e sogni da realizzare. Condivida tutti i suoi vissuti e i suoi bisogni con il / la suo /a psicoterapeuta... Un caro saluto.
Giuseppina Cavallo
Gentile utente io ritengo che sia consigliabile che lei intraprenda un percorso di psicoterapia al fine di lavorare al più presto sulle sensazioni ed emozioni relative alle esperienze che ha raccontato e sull'individuazione di un percorso di potenziamento della propria autostima. La sofferenza che trasmette dal suo scritto va affrontata e ridimensionata per il suo benessere psichico. Le consiglio di agire adesso. Dott. Lucio Aucello.
Cara Amica,
quanta sofferenza ci racconta! che periodo difficile sta vivendo, così preoccupata da tutti questi standard che non soddisfa mai! E ha ragione, capisco bene che non abbia una buona opinione di sé e sia addirittura disperata: è come se il suo valore come essere umano dipenda da una misura, da quanto lei è adeguata a un metro che è sempre esterno.
E' la trappola dell'autostima: averne significa pensare di andare bene solo perché siamo "ok" rispetto a qualche standard o compito.
Così saremo sempre tristi.
Ma si può fare altro: coltivare verso di noi uno sguardo compassionevole, radicato nella convinzione che siamo esseri umani e che PER NASCITA abbiamo un valore e una dignità che non ci può essere tolta.

Credo che per lei sia arrivato il momento di scoprire e vivere questa nuova condizione. Un terapia potrebbe aiutarla, la incoraggio a trovare un collega o una collega con cui iniziare un percorso. non se ne pentirà.

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Salve, credo di averle già detto qualcosa se non sbaglio.
Quello che si nota è la sua tendenza la ripetizione, ha mai pensato di sottoporsi ad una serie di test sulla personalità,magari facendolo in sede di psicoterapia?
Saluti,dott.ssa Sandra Petralli
Buongiorno,

i temi qui riportati andrebbero meglio esplorati all'interno di un percorso di valutazione che solo un professionista potrebbe fornirle.
Un percorso di psicoterapia potrebbe meglio aiutarla nel riconoscere le proprie risorse e i limiti che la accompagnano da tempo.
Nel caso, resto disponibile ad accogliere la sua richiesta di aiuto, ricevo anche on-line.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno,
Mi dispiace veramente tanto vedere la Sua sofferenza. Capisco che sta male.
Sicuramente non si nasce immaturi!
Quindi bisogna capire come ha imparato certi atteggiamenti che inizialmente sembravano adatti ma poi cambiando ambiente, scuola ecc sono risultati inadeguati.
Una terapia con il modello strutturale integrato La farà riflettere sul Suo spontaneo e trovare ed imparare dei modi per affrontare le difficoltà della vita più adatti, sia alla situazione che alla Sua età. Anche se purtroppo non ha imparato alcuni strumenti, con una terapia adeguata acquisirà un modo consapevole e responsabile per mettersi in relazione con gli altri.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Cordiali saluti
Dottoressa Monika Elisabeth Ronge
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Buongiorno, leggendo la sua email si coglie un grande dolore e una grande sofferenza.
Il suggerimento che le dò è di intraprendere un percorso psicologico utile da un lato a fornirle il supporto psicologico di cui ha tanto bisogno, dall'altro necessario a prendersi cura di sè, della sua storia, di quanto è accaduto in passato e di quello che le accade nel presente.
Questa scelta è la sola in grado di aiutarla ad approcciare le sue domande nel modo più adeguato e a renderle possibile una condizione di benessere al momento assente nella sua vita.
Resto a disposizione nel caso in cui voglia parlarmi. Può cercarmi su internet o su Guida Psicologi.
Un saluto cordiale,
Grazia Quarta
salve, le consiglio di non sottoporsi a test trovati su internet, ma nel caso avesse dubbi sul suo stato di salute rivolgersi a professionisti. I risultati che lei riporta da soli possono non essere esaustivi e quindi lasciarle più dubbi che risposte. ad ogni modo poi, di per se questi dati non sono fedeli predittori della qualità di vita che la persona può percepire. ad ogni modo si evince quanto per lei questa questione sia destabilizzante e solo un percorso di psicoterapia può aiutarla a trovare la capacità di gestire le emozioni che riguardano questa situazione.
Buongiorno, il suo lungo e dettagliato racconto mi fa pensare che abbia molto bisogno di essere ascoltata da qualcuno che sappia prendersi cura di lei nel modo giusto. Alla sua eta’ e con la sua motivazione puo’ fare molto per migliorare l’autostima e il modo in cui gli altri la percepiscono. Prenda coraggio e si rivolga ad un terapeuta che le trasmette fiducia. Buon lavoro!
Salve,

Capisco quanto possa essere difficile convivere con sentimenti di inferiorità, bassa autostima e timidezza. È importante riconoscere che le esperienze passate e le parole degli altri possono avere un impatto significativo sulla nostra autopercezione.

Il fatto che tu abbia diagnosticato la dislessia e la discalculia è un passo importante per comprendere meglio te stessa. Questi disturbi dell’apprendimento non definiscono il tuo valore o la tua intelligenza. La tua intelligenza è nella norma e hai dimostrato resilienza nel superare le difficoltà scolastiche.

La nascita prematura può avere effetti sullo sviluppo, ma non è l’unica causa dei tuoi sentimenti di immaturità. È importante non giudicarti troppo severamente per i tuoi comportamenti passati. Ognuno cresce e matura a ritmi diversi.

Per quanto riguarda la tua autostima, potrebbe essere utile lavorare con un terapeuta per esplorare e affrontare questi sentimenti. La terapia interazionista, ad esempio, si concentra sulle dinamiche relazionali e può aiutarti a comprendere meglio come le tue interazioni influenzano la tua autostima.

Ricorda, sei una persona di valore e meriti di sentirti sicura e apprezzata. Continuare a cercare supporto e parlare delle tue esperienze è un passo importante verso il miglioramento.

Cordialmente, Dott. Marco Di Campli, psicologo psicoterapeuta
Salve, le consiglio di intraprendere una psicoterapia per fare chiarezza in sestessa e rielaborare i vissuti traumatici. Anche l'autostima potrebbe accrescersi così come potrebbero attenuarsi i condizionamenti. Un saluto
Ha detto la cosa giusta: "ha bisogno di sostegno". Scelga un terapeuta che possa fare al suo caso ed affidi a lui o lei tutte le sue questioni e non ad internet.
Vedrà andrà tutto meglio se farà questa scelta.

Le faccio un in bocca al lupo
Salve, io credo che, per il suo caso, potrebbe essere utile intraprendere un percorso psicoterapeutico al fine di individuare le cause più profonde della sua problematica relazionale. Cordiali saluti
Salve,
Lavorare con un professionista può offrirle uno spazio sicuro per esplorare le sue emozioni e migliorare la percezione che ha di se stessa. La terapia può aiutarla a rafforzare la sua autostima e a comprendere come gli altri la vedono, permettendole di costruire un’immagine di sé più positiva e realistica. Inoltre, può essere utile per disinnescare le etichette che l'hanno condizionata, liberandola dai pesi che non le appartengono.
Non è sola; molte persone hanno affrontato esperienze simili e, con il giusto supporto, sono riuscite a trovare la propria strada. La sua vita è preziosa e merita di sentirsi bene con se stessa e di realizzare il proprio potenziale.
Le auguro il meglio nel suo percorso verso la crescita e il benessere! Cari saluti

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