Ho già visto 2 neurochirurghi che escludono l'operazione ad un'ernia poiché darebbe sollievo solo al

10 risposte
Ho già visto 2 neurochirurghi che escludono l'operazione ad un'ernia poiché darebbe sollievo solo alla gamba sinistra. Ho già fatto fisioterapia 2 anni fa, mantenuta per un certo periodo e non è servita a niente ed ha continuato ad aggravarsi negli anni aumentando anche di peso per non essere in grado do fate più alcuna attività fisica compreso il nuoto in acqua fredda. Il mio problema è muscolare, da indagare a livello della posizione lombare, ma mi serviva una risposta veloce. Comunque, dovrei prenotare la terapia del dolore lunedì. Ormai cammino da oltre 3 mesi con una forma ad S e quando mi siedo dopo non riesco a raddrizzarmi ed a camminare per alcuni minuti. Non riesco a stare in piedi dritto per più di qualche decina di secondi e non riesco a camminare per più di 3-4 minuti. Ho già fatto Toradol e Muscoril, poi Bentelan e poi le medicine di cui al messaggio precedente, non sfiamma. L'ortopedico non farebbe altro che rifarmi fare attività posturali, ma io non riesco quasi più a guidare e poi a lavorare alla scrivania.
Secondo voi?
Buongiorno, se il neurochirurgo esclude l'intervento sarebbe il caso di tentare un approccio conservativo. Che tipo di fisioterapia ha effettuato in passato?

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Salve, come suggerito dal collega, se è sconsigliato il trattamento chirurgico, andrebbe studiato un piano di trattamento conservativo sia con terapia manuale e strumentale per cercare di ridurre il dolore in prima istanza, e poi un mantenimento con esercizio fisico adeguato. La notte riesce a dormire?
Caro paziente,
quasi sempre la causa del problema non è laddove si manifesta ma va ricercata altrove...
Sulla scorta della sua testimonianza e del disagio psicofisico che sta vivendo, le consiglio un approccio più olistico che prenda in esame a 360 gradi corpo , mente e spirito.
Pertanto,prima di imbattersi nelle posturali,andrebbero valutati ed eventualmente trattati dei blocchi che potrebbero riguardare base cranica,diaframma e pavimento pelvico ad esempio...
Le consiglio di rivolgersi ad un attento osteopata che possa valutarla in sede di anamnesi e trattarla risalendo alla causa responsabile della sintomatologia:seguire il sintomo è superficiale e sovente si rivela fuorviante.
Le auguro un miglioramento repentino delle sue condizioni generali.
Grazie per l’attenzione.
Salve, dato che ha già sentito il parere di 2 neurochirurghi che hanno escluso l'intervento optando per una terapia conservativa, le consiglierei una attenta valutazione osteopatica con relativo trattamento (e non limitarsi alla "posturale"), visto che molto spesso la causa del problema non è dove si manifesta. Con un'attenta anamnesi e i relativi test si potrebbe risalire alla causa della sintomatologia (non per forza tutti i suoi sintomi sono legati all'ernia), ponendo molta attenzione a quelle che sono le abitudini di vita e le posture, spesso sbagliate, del paziente. Essendo in questa situazione già da qualche anno, le auguro un miglioramento delle sue condizioni, quanto prima.
Buonasera, come hanno affermato i colleghi le consiglio di provare con un approccio osteopatico, dal momento che si può lavorare anche sulle tensioni viscerali e craniosacrali,che molto spesso non vengono contemplate in altre discipline.
Gentile signore, data la gravità dei sintomi che descrive trovo molto strano che 2 neurochirurghi non le hanno dato un indicazione all'intervento dell'ernia discale, tuttavia, volendo intervenire in modo conservativo in primis va ridotto il più possibile il carico mantenendo una base di movimento necessario. Le modalità per agire in questo senso, ridando respiro alle strutture che hanno ceduto e sono in sofferenza, sono di competenza del fisioterapista e del fisioterapista con competenze osteopatiche e di terapia manuale. Mi permetto di sottolinearLe che l'osteopata in quanto tale non è un professionista abilitato e che soltanto chi possiede un titolo abilitato all'esercizio della professione sanitaria è autorizzato ad utilizzare anche tecniche osteopatiche sul paziente. Una specificazione che ritengo utile a che Lei non cada in mani improprie. Le tecniche e le modalità dell'eventuale intervento non sono un protocollo, ma devono essere adattate sulla sua persona e sulle condizioni in cui si presenta, motivo per cui non sto qui a descriverLe cosa si potrebbe fare, sarebbe fuorviante e potenzialmente fuori luogo. Buona giornata
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Considerato che due neurochirurghi hanno escluso l'operazione si dovrebbe capire cosa le causa tutta questa sofferenza. Magari posture quotidiane scorrette possono riacutizzare il dolore oppure problematiche derivanti da altri distretti corporei possono anch'essi accentuare la sintomatologia. Inoltre alcuni semplici esercizi possono essere eseguiti a corpo libero con la supervisione di un fisioterapisti per il ripristino quantomeno del tono muscolare basale unite ad una terapia manuale appropriata possono aiutarla a migliorare la sua condizione.
A disposizione per chiarimenti.
Cordiali saluti.
Buonasera, quando il neurochirurgo nega l'intervento due sono le soluzioni, o consultarne un altro o intraprendere percorsi alternativi quali l'osteopatia. Quest'ultima prevede un attenta analisi anamnestica e valutazione posturale e disfunzionale, percìò si va a studiare il processo d'insorgenza dell'ernia. Il trattamento osteopatico porta ad un riequilibrio del sistema persona portando quindi a far scemare la sintomatologia.

a sua disposizione
Cordialmente

Dott. Alberto Marcellini
Buonasera, avendo il neurochirurgo escluso l'intervento le consiglio qualche seduta di osteopatia per riequilibrare i vari sistemi dell'organismo.
Un caro saluto
Buongiorno
Avrei necessità di avere maggiori informazioni, potrebbe inviarmi un messaggio con il suo contatto telefonico? senza impegno. Grazie

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