ho fatto una visita dermatologica e...ho un neo atipico con delle caratteristiche di accrescimento e

19 risposte
ho fatto una visita dermatologica e...ho un neo atipico con delle caratteristiche di accrescimento e delle "cellule" (non ricordo il termine che ha usato) sparse ai bordi. Ha detto che potevamo rivederci fra 6 mesi per vedere se cresceva ma alla fine abbiamo fissato la rimozione per il 21 agosto con istologico.
Non le dico come sto, penso già al melanoma e mi vedo già malato. Penso alla sfortuna che ho dopo il tumore alla tiroide a 35 anni (ora ne ho 47) e penso a mia figlia e al suo futuro. Mi dicono che chi ha già avuto un carcinoma vuol dire che è soggetto ad averne in fururo.Oggi ho letto la notizia di un poliziotto di 35 morto per un tumore, che si era sposato in ospedale una settimana fa ed ho avuto una crisi di pianto
Questa cosa non ci voleva, perché da tempo nella mia testa è come se mi vedessi sempre sull'orlo do qualche brutta notizia.
Sto veramente male.
Scusi per lo sfogo.
Capisco la tua angoscia e voglio cercare di offrirti un po' di conforto e supporto. È naturale sentirsi sopraffatti in una situazione come questa, soprattutto avendo già affrontato un tumore in passato. L'incertezza è sempre difficile da gestire, ma ci sono alcuni punti che vorrei condividere con te per cercare di alleviare un po' della tua preoccupazione.

Il fatto che il tuo dermatologo abbia suggerito di rivedersi tra sei mesi per monitorare il neo indica che, al momento, non ci sono segni di un problema immediato e che la rimozione è stata programmata in modo preventivo. Questo è un buon segno, in quanto la prevenzione e il monitoraggio attivo sono fondamentali per gestire potenziali rischi.

Comprendo che l'idea di avere un altro problema di salute possa essere travolgente, soprattutto con la storia di un carcinoma tiroideo alle spalle. Tuttavia, ricorda che ogni situazione medica è unica. La diagnosi precoce e la gestione tempestiva dei problemi possono fare una grande differenza.

Parlare delle tue paure e ansie con qualcuno di fiducia o con un professionista della salute mentale può aiutarti a gestire questi sentimenti. L'ansia e la paura del futuro sono comuni in queste circostanze, e avere uno spazio sicuro per esprimere queste emozioni può essere molto utile.

È importante cercare di rimanere concentrato sulle cose che puoi controllare: seguire i consigli dei medici, prendersi cura della propria salute generale e cercare supporto quando necessario. Anche se è difficile, cercare di vivere un giorno alla volta può aiutarti a gestire l'ansia e a rimanere presente per tua figlia e per te stesso.

Se senti il bisogno di sfogarti o di parlare ulteriormente, non esitare a cercare il supporto di amici, familiari o professionisti. Non sei solo in questo, e ci sono persone pronte ad aiutarti.

Ti auguro tutto il meglio per la tua salute e ti sono vicino in questo momento difficile.

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Buongiorno. Il forte sentimento di angoscia che prova mi sembra molto lecito, la situazione che sta affrontando la sta mettendo a dura prova richiamando da una parte un'esperienza difficile affrontata in passato, e dall'altra proponendole lo scenario peggiore in relazione a quello che sta accadendo. Pre-occuparsi di quello che potrebbe accadere è ciò che spesso si trova alla base dell'ansia: si rimane facilmente incastrati in un futuro che non si può prevedere, in una scomoda e dolorosa sensazione di perdita di controllo. Se da una parte è importante sapere che questa reazione è fisiologica, e che il suo sistema nervoso si sta attivando per gestire una situazione di incertezza, è altrettanto importante imparare piano piano a ritornare all'unica condizione che conta, quella presente. Dal suo scritto ciò che mi colpisce di più è la descrizione della sensazione di essere da tempo sul punto di ricevere una cattiva notizia; questo costante stato di allerta deve essere molto faticoso da tollerare. Potrebbe valutare di condividere questi suoi pensieri con le persone care al fine di ricevere supporto, o di affidarsi ad un professionista per poter trovare uno spazio di contenimento dell'angoscia del momento, e per poter sviluppare strategie per contrastare i vissuti ansiosi, che probabilmente si manifestano sotto varie forme. Rimango a disposizione per un consulto, e le auguro di potere presto sentirsi meglio.
Salve, capisco il Suo stato d'animo. Questa visita le ricorda dei trascorsi sicuramente difficili, però Lei ha già in programma un'asportazione di questo neo a breve. Penso che se il dermatologo Le aveva consigliato un controllo a sei mesi fosse abbastanza tranquillo. Quindi cerchi per quanto Le è possibile di mantenere la calma. Non è detto che il responso sia negativo, anzi sembra tutto il contrario. In ogni caso, da come Lei descrive il problema mi sembra che sia in tempo per qualsiasi eventuale cura. Oggi per fortuna la scienza e la medicina sono andate molto avanti. Le faccio un grande in bocca al lupo, e vedrà che si risolverà tutto per il meglio.
Innanzitutto, voglio riconoscere quanto sia comprensibile e umano sentirsi in questo modo di fronte a una notizia che ha un peso così significativo sulla propria salute. La tua reazione emotiva è un riflesso di una situazione complessa e carica di paure e ansie, che possono essere amplificate da esperienze precedenti.
Dal punto di vista della psicologia sistemico-relazionale, è utile considerare non solo la tua esperienza individuale, ma anche il contesto relazionale e familiare in cui ti trovi. Le inquietudini che provi non riguardano solo la tua salute, ma si intrecciano con le esperienze familiari, le responsabilità verso tua figlia, e le esperienze passate di malattia. Potresti sentirti come se la tua condizione potesse influenzare il futuro della tua famiglia, il che aumenta il senso di vulnerabilità e paura.
La tua preoccupazione costante per il tumore e l'ansia che percepisci possono essere interpretate come un modo di affrontare l'incertezza legata alla vita e alla salute. È fondamentale trovare modalità per esprimere e riconoscere queste emozioni, senza giudicarle, per poterle elaborare in modo costruttivo. Potresti valutare di dedicare del tempo a riflessioni personali o anche a sessioni di supporto emotivo, dove la tua esperienza possa essere condivisa e compresa all'interno di un contesto che riconosce l’importanza delle relazioni e del supporto sociale.
Inoltre, la comunicazione con la tua famiglia, soprattutto con tua figlia, può essere un elemento chiave per affrontare insieme le paure e costruire una rete di supporto. Potresti considerare di parlarle in modo coerente alla sua età riguardo a quello che stai vivendo, creando uno spazio in cui anche lei possa esprimere le sue preoccupazioni.
Infine, è importante ricordare che il supporto professionale, come quello derivante da un terapeuta, può fornire strategie pratiche per affrontare l'ansia e per migliorare il tuo benessere emotivo mentre affronti l'incertezza della salute. Non sei solo in questo, e ci sono risorse e persone pronte ad aiutarti a navigare attraverso queste sfide. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio conoscitivo.
Dott. Cordoba
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Buonasera, la sua preoccupazione è comprensibile, ma rifletta un momento su dei fatti concreti. Il medico aveva dato indicazioni per un controllo a sei mesi. L'intervento fissato il 21 agosto sembra pertanto non dettato dall'urgenza ma opportuno probabilmente anche vista la sua preoccupazione. Per questo dobbiamo ricordarci e stare sui fatti reali e non correre dietro alle fantasie. Avendo avuto un tumore in passato, è normale che si siano risvegliate fantasie, paure, l'angoscia che ha passato allora. Ma sono due eventi diversi e separati. La mente emotiva ingloba tutto e ci fa perdere di lucidità. Mi colpisce la sua frase che inizia con "già da tempo ecc.Ansia e un senso pericolo la accompagnano già da un po', a prescindere dal neo.Ha mai pensato di dedicarsi del tempo e dell'attenzione? Di trovare un luogo dove "portare" i suoi vissuti, le fantasie, le paure che ha immagazzinato? Un contesto psicoterapeutico potrebbe aiutarla a gestire questo mondo interno ferito e a predisporsi in maniera più serena verso la vita. Rimango a disposizione, tanti auguri dott.ssa Silvia Ragni
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Buonasera; i pensieri che alimentiamo, più o meno consapevolmente, aumentano il loro spazio e la loro ingombranza. C'è una preoccupazione sana e fisiologica legata alla sua visita e all' intervento, c'è una preoccupazione "extra" data dal rimuginio e dall'impatto delle notizie simili che le risuonano e che alimentano uno stato di allarme e di emozioni forti annesse. Sulla seconda c'è spazio di riflessione e di lavoro.
Un caro saluto.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, la ringrazio per aver condiviso questa sua difficoltà.
Credo che sia importante, per poterle dare una risposta, avere più informazioni rispetto a quelle che ha già condiviso, anche per comprendere il contesto e il suo vissuto.
Un percorso con un professionista che ha già esperienza in questo campo credo che potrebbero essere la scelta più indicata.
Resto a sua disposizione.
Cordiali saluti
Gentile utente, mi dispiace molto leggere della sua sofferenza. Credo che stia attraversando un momento molto difficile, caratterizzato da incertezze e molte attese (dell'intervento, di sapere l'esito dell'istologico), sempre con l'enorme paura di avere una recidiva, magari fatale. Io credo che potrebbe esserle utile parlare di tutto questo con un professionista per cercare di dare spazio a tutta questa angoscia e cercare di farle vivere questo momento con più supporto possibile. Resto a disposizione. Dott.ssa Roberta Maccarone
Buongiorno, grazie per aver condiviso con noi le sue angosce e mi dispiace molto per ciò che sta passando. Credo che possa esserle utile intraprendere un percorso psicologico per elaborare le sue paure ed elaborare strategie utili a gestirle. Rimango a disposizione. Dott.ssa Veronica Savio
Buongiorno, spero di essere di sostegno in questo momento per lei complicato. Da come scrive sento la sua paura e la sua tristezza, alimentate da una grande incertezza, sia per se stesso sia per sua figlia. Mi sento di dirle che è lecito provare tutto questo, queste emozioni e questi pensieri rimandano a ciò che le è successo in passato, un periodo molto faticoso immagino. Nel presente, invece, la situazione descritta mi fa pensare a una tempestiva e preventiva gestione della condizione: vede una visita dermatologica a fine preventivo, una successiva visita di controllo programmata 6 mesi dopo e un'ultima visita per rimuovere definitivamente il neo. Penso che lei e il medico di riferimento avete agito al meglio per affrontare questa situazione, e lei ha agito su ciò che poteva controllare per stare meglio.
So che le risulterà difficile, ma vivere il presente, momento dopo momento è la cosa che può darle più sollievo attualmente. In questo modo non verrà travolto dalla paura dell'incertezza del futuro, ma potrà concentrarsi su quello che la fa stare bene nel presente. Si sta già muovendo in questa direzione, chiedendo aiuto e portando il suo vissuto attraverso questa domanda, per questo la ringrazio e le auguro davvero il meglio.
Se ha bisogno di parlare di questa situazione non esiti a chiedere il sostegno di persone care, e se per lei fosse possibile il sostegno di professionisti. Le sono vicina, un caro saluto
Buongiorno,
Immagino sia una situazione molto angosciante e che ha toccato tasti dolenti del suo passato... Ciò che può fare, oltre ad affidarsi alle figure mediche, è ipotizzare un percorso di supporto psicologico che l'aiuti ad affrontare più efficacemente questo momento di difficoltà.
In bocca al lupo!
Dott. Marco Cenci
Salve, è proprio in questo momento di maggiore preoccupazione e di sensazione di essere sempre sull'orlo di qualcosa di negativo che va cercato un supporto psicologico. Non aspetti oltre e contatti il professionista che preferisce!
Gentile utente, mi dispiace tanto per ciò che ha scritto. Purtroppo notizie incerte, come quella del suo neo, attivano tanto (da un punto di vista emotivo), spesso anche di più della positività perché la fanno vivere con l'incertezza. Poi in lei che ha già avuto una diagnosi oncologica, immagino che si sia riaperta una ferita.
Credo che in questo momento abbia bisogno di un supporto psicologico, in momenti di fragilità è importante essere supportati.
SE LO DESIDERASSE, PUÒ CONTATTARMI, HO UNA FORMAZIONE IN AMBITO PSICONCOLOGICO.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Capisco la tua preoccupazione e il tuo stato d'animo. È normale provare ansia e paura in una situazione simile, soprattutto dopo aver affrontato un tumore in passato. Tuttavia, il fatto che il dermatologo abbia programmato la rimozione del neo in modo preventivo è un buon segno. Concentrati sul seguire i consigli dei medici e cerca supporto per gestire l'ansia. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Buongiorno posso provare a capire il Suo stato d'animo. Questa visita le ricorda dei trascorsi sicuramente difficili, però Lei ha già in programma un'asportazione di questo neo a breve. Penso che se il dermatologo Le aveva consigliato un controllo a sei mesi fosse abbastanza tranquillo. Non è detto che il responso sia negativo, anzi sembra tutto il contrario. In ogni caso, da come Lei descrive il problema mi sembra che sia in tempo per qualsiasi eventuale cura. Sicuramente vedrà che si risolverà tutto per il meglio. Dr.ssa Versari Debora.
Buongiorno il suo stato di malessere è assolutamente capibile. In questo momento lei sta rivivendo il trauma, legato al tumore alla tiroide, che le è capitato a 35 anni. Si concentri sul presente non pensi a quello che potrà accadere in futuro perché questo non l'aiuta a vivere l'adesso. Segua tutti i consigli medici e quello che le dicono di fare. I cambiamenti sono difficili da metabolizzare e ci spaventano enormemente perché abbiamo paura di quello che non si conosce, cosa che il cambiamento porta con sé, però affidandosi a degli specialisti e soprattutto non pensando al futuro ma concentrandosi nel presente e rimanendo nel qui ed ora vedrà che riuscirà a gestire meglio tutto.
Un'altra cosa parli delle due emozioni e sensazioni con i suoi familiari, condivida con loro tutto per avere da loro un sostegno e per supportarvi a vicenda in questo brutto periodo. Faccia in modo che questa situazione vi unisca
Se vuole intraprendere con me un percorso sono a sua disposizione.
Dott.ssa Chiara Angelucci
Buongiorno, mi spiace molto per quello che sta provando. Questo evento se fosse accaduto ad una persona senza un trascorso oncologico, sarebbe stato vissuto con meno apprensione. sicuramente in lei rappresenta un trigger per tutti i vissuti e preoccupazioni innescate dalla precedente esperienza oncologica. Io credo che l'atteggiamento sereno della dermatologa possa essere indicativo della mancata presenza di problematicità. Io se fossi in lei chiederei un supporto psicologico sia per gestire l'ansia presente, sia per elaborare il trauma passato.. Rimango a disposizione. Cordiali saluti. dott.ssa Paola Baldo
Buon pomeriggio caro cercatore di imperfezioni,
stare a contatto con la morte è l'esperienza più difficile per l'uomo.
Se vuoi capire come poterti alleggerire, contattami.
Un cordiale saluto
Dott. Claudio Cianci

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